Seguici sui social

Politica

La Camera approva la manovra, è legge

Pubblicato

-

Con 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti – e senza dover ricorrere al voto di fiducia – la Camera ha approvato in seconda lettura la manovra di bilancio da 28 miliardi di euro (la seconda del governo Meloni), senza modifiche rispetto al testo che aveva ricevuto il via libera del Senato prima di Natale. Un esame lampo e “blindato” a Montecitorio, a causa dei tempi ristretti per evitare l’esercizio provvisorio, che sarebbe scattato se la manovra non fosse stata approvata entro il 31 dicembre. “Non pensiamo che questa sia stata una legge di bilancio facile, ma è sicuramente una legge di bilancio che segna il ritorno della politica dopo anni di sospensione”, ha ammesso il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, mentre il capogruppo di Forza Italia, Paolo Barelli, ha sottolineato che la scelta del governo “è stata quella di mettere immediatamente più soldi a disposizione dei lavoratori e delle famiglie” e “con la riduzione dell’Irpef ci sarà un ulteriore beneficio economico stimato da Banca d’Italia in circa 600 euro l’anno a famiglia”. “Sappiamo di non essere perfetti e che la legge di bilancio non è perfetta, ma noi non tiferemo mai contro questo Paese per fare un danno al governo pro tempore”, ha riconosciuto poi il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, rivolgendosi all’opposizione: “Voi invece purtroppo lo fate da sempre, lo fate ogni giorno”. La replica non si è fatta attendere, a partire dalla segretaria del Pd Elly Schlein che ha descritto la manovra come “figlia dell’arroganza che avete dimostrato in questi 14 mesi, mortificando questo Parlamento con oltre 50 decreti legge il più delle volte approvati con la fiducia e ora arrivando persino al diktat – imposto ai vostri stessi parlamentari di maggioranza – di non presentare emendamenti. Siamo arrivati fino ad oggi, appena in tempo per evitare l’esercizio provvisorio: altro che forza e solidità della maggioranza”, ha ricordato. Sottolineando poi che il provvedimento “infligge un colpo letale ai servizi pubblici” e distribuisce “una lunga serie di mance e mancette con una logica di scambio al ribasso a dir poco imbarazzante”. Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Francesco Silvestri, “dopo una pandemia devastante, il Paese era un treno che aveva ricominciato a correre”, ma il governo “l’ha fermato forzatamente”, facendo scendere “le famiglie e i lavoratori: quella che è scesa definitivamente è la vostra credibilità”. Il testo della manovra consta di 109 articoli. La proroga del taglio del cuneo fiscale per il 2024 (che vale da sola circa 10 miliardi) è la misura principale. Il taglio del cuneo è già in vigore da luglio (6 punti in meno per i redditi fino a 35mila euro e 7 per quelli fino a 25mila). Ma la riduzione non sarà applicata alle tredicesime ed è finanziata solo per il 2024. A rafforzarne l’effetto, contribuisce la riduzione (approvata ieri dal Consiglio dei ministri) da quattro a tre delle aliquote Irpef con l’accorpamento dei primi due scaglioni (l’aliquota del 23% sarà applicata sui redditi fino a 28mila euro): l’effetto abbinato di cuneo ed Irpef, secondo il Tesoro, irrobustirà le buste paga dei dipendenti fino 1.298 euro annui (circa un centinaio di euro al mese). Nella manovra, invece, compare il ritorno a Quota 103 per le pensioni, ma con forti penalizzazioni: l’assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e avrà un tetto massimo mensile di circa 2.250 euro. Secondo le stime, consentirà la pensione anticipata a 17mila persone nel 2024. Confermata l’Ape sociale ma sale il requisito (63 anni e 5 mesi). Anche Opzione donna subisce una nuova stretta: l’età minima sale da 60 a 61 anni, con uno sconto di un anno per figlio fino a un massimo di due. Arriva la maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, che sale ulteriormente per mamme o donne disoccupate, giovani ed ex beneficiari del Reddito di cittadinanza fino a toccare il 130%. Confermata la detassazione dei premi produttività al 5%, mentre cambia la soglia di esenzione dei fringe benefit, che si potranno usare anche per pagare affitto e mutuo prima casa: sale a 1.000 euro per tutti e scende a 2 mila per i lavoratori con figli. Per le aziende arriva lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia. Approvata anche la modifica del contestato taglio alle pensioni del personale sanitario, degli enti locali, degli uffici giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia. Penalizzate quelle anticipate. Medici e infermieri potranno rimanere in ospedale fino a 70 anni. Nel capitolo casa, sale la cedolare sugli affitti brevi (al 26%, escluso però il primo immobile in locazione) e le famiglie numerose godranno di priorità per l’accesso al Fondo mutui prima casa. Risorse anche per i rinnovi contrattuali: 8 miliardi in due anni per il rinnovo dei contratti della Pa, e altri 100 milioni per coprire l’accordo sindacale sui contratti delle forze di sicurezza. Previsti il rifinanziamento del Sistema sanitario nazionale (240 milioni di per il 2025 e 340 dal 2026), interventi per il personale della Croce Rossa e un incremento delle risorse per i contratti 2022-2024. Sul fronte dell’istruzione, vengono incrementate, con 36 milioni aggiuntivi, le risorse per l’erogazione delle borse di studio per gli studenti. Via libera anche al Fondo per l’Erasmus italiano con un investimento totale di 10 milioni. (ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Politica

Europee, Meloni “La vera sfida è costruire una maggioranza diversa”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “E’ un trucco che chieda di votarmi scrivendo il mio nome? Io questi dibattiti della sinistra non li seguo più, che devo dire? Giorgia Meloni detta Sbirulino. Io vorrei occuparmi di cose normali. Ho detto che mi piacerebbe si scrivesse Giorgia sulla scheda perchè la cosa di cui vado più fiera è che quando incontro le persone si rivolgono a me con il ‘tù e chiamandomi Giorgia. Ne vado fiera perchè significa che il ruolo non ha creato distanza e che io sono ancora una persona del popolo, per quanto alla sinistra dei salotti questo possa innervosire, io sono fiera del fatto che le persone ritengono di potersi rivolgere a me dandomi del ‘tù, che non sono una persona che si sente sul piedistallo. Alla sinistra questo farebbe probabilmente orrore”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Mattino Cinque News su Canale5.
“E’ colpa della maggioranza come sempre accade in queste cose, la questione è la maggioranza che sostiene la Commissione – ha aggiunto -. Noi ci stiamo ad impiccare sul nome del presidente ma la vera sfida è costruire una maggioranza diversa da quella che abbiamo visto negli ultimi 5 anni”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Politica

Mattarella sui social incoraggia una bambina malata di cancro

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Asia ho visto il tuo video e sei bravissima! Complimenti per la tua forza e auguri! Sergio Mattarella”. Cosi’ il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su Instagram ha incoraggiato una bambina malata di tumore che nonostante la malattia non rinuncia a suonare il piano. La bambina sui social era stata presa di mira dagli haters.

A Mattarella sono giunti i ringraziamenti della madre di Asia: “grazie, grazie e ancora grazie. Spero che l’atteggiamento di Asia di fronte a questo scempio possa essere da esempio a tanti ragazze e ragazzi – scrive su Instagram – e dare loro la voce e la forza per combattere queste brutte azioni”. (ITALPRESS).

Leggi tutto

Politica

Mattarella “Serve l’impegno delle istituzioni per una società inclusiva”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana.
Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.
“L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà – aggiunge – costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica.
L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente”.
“Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi – prosegue – di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività.
L’impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano