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Casini “Stop Decreto Crescita un danno, priorità riforme e stadi”

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ROMA (ITALPRESS) – Dal Decreto Crescita alle riforme, passando per stadi, giovani e nuove regole. Nell’intervista di fine anno concessa a Emilio Mancuso su Rai Radio 1, il presidente della Lega di serie A Lorenzo Casini passa in rassegna i temi principali dell’attualità calcistica, a partire dalla decisione del governo di non prorogare l’ormai famoso Decreto Crescita. “Nell’immediato ci saranno diversi danni e anche alcuni paradossi – il pensiero di Casini – I danni sono economici: minori risorse e minore competitività delle squadre italiane che non potranno portare da noi dei campioni come negli ultimi anni. Il paradosso è che non ci saranno maggiori entrate per lo Stato e saranno danneggiati i vivai e i giovani italiani perchè ci saranno meno risorse”. A questo proposito, “già nei mesi scorsi abbiamo modificato le regole per il campionato Primavera per avere un maggior numero di giocatori italiani o convocabili per le Nazionali. Abbiamo avuto anche esempi virtuosi di investimenti sulle strutture come il Viola Park e gli stadi restano la priorità per il calcio italiano: se andiamo a vedere i Paesi che hanno investito maggiormente negli stadi, non siamo nemmeno fra i primi dieci”. “Bisogna correre – l’invito di Casini – e auspichiamo che il governo ci dia una mano, non tanto come sostegno economico e finanziario, perchè gli investitori ci sono, ma snellendo le procedure e favorendo gli stadi di proprietà”. “Il 2024 l’anno delle riforme? Speriamo che lo sia – prosegue il numero uno della Lega di A – Sarà un anno importante gli Europei e auspichiamo che le squadre italiane vadano avanti in Europa. Come sistema calcio speriamo che si facciano le riforme per andare verso una maggiore sostenibilità dei costi e un maggiore investimento su giovani e vivai”. Casini annuncia che anche nella prossima stagione sarà previsto un turno di campionato a fine anno anche perchè “gli spazi nel calendario sono sempre più ristretti e si ritiene preferibile una giornata magari la domenica durante la pausa natalizia che un infrasettimanale durante la stagione. La Supercoppa in Arabia Saudita? Siamo stati i primi ad andare lì, il nuovo format a quattro squadre è un’occasione di valorizzazione del calcio italiano in un Paese che da qui al 2034, l’anno dei Mondiali in Arabia Saudita, metterà in campo investimenti molto importanti. E’ un’opportunità che va valutata con attenzione”. Infine, sull’espulsione a tempo che potrebbe essere adottata, Casini commenta: “Sono d’accordo con qualsiasi sperimentazione. Abbiamo messo a disposizione il campionato Primavera ma già nei tornei giovanili si sta sperimentando la luce del fuorigioco. Espulsione a tempo, gestione del tempo effettivo più omogenea per le diverse partite, l’intervento sulle sostituzioni con l’ipotesi dei cambi volanti per attenutare il numero eccessivo di partite sono tutte sperimentazioni che varrebbe la pena provare”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Wimbledon, Cobolli show: è ai quarti. In serata tocca a Sinner

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) –  Per la prima volta in carriera, Flavio Cobolli approda nei quarti di finale di Wimbledon, terzo Slam stagionale alla sua seconda settimana sui campi in erba londinesi. Negli ottavi di finale il 23enne tennista romano, numero 22 del ranking mondiale e 22esima testa di serie, si è imposto sul croato Marin Cilic, 83 Atp, campione allo US Open 2014 e finalista a Wimbledon nel 2017 e all’Australian Open 2018, in tre set con il punteggio di 6-4 6-4 6-7(4) 7-6(3), in tre ore e 26 minuti di gioco.

Cobolli, che per un posto in semifinale, sfiderà uno tra il serbo Novak Djokovic (6), a caccia del suo ottavo titolo a Wimbledon e il 25esimo in singolare negli Slam (sarebbe un record senza precedenti) e l’australiano Alex de Minaur (11), diventa così l’ottavo italiano nella storia a raggiungere i quarti di finale del singolare maschile a Wimbledon dopo Uberto de Morpurgo (1928), Nicola Pietrangeli (1955 e 1960), Adriano Panatta (1979), Davide Sanguinetti (1998), Matteo Berrettini (2021), Jannik Sinner (2022, 2023 e 2024) e Lorenzo Musetti (2024).

“Ho sempre sognato di giocare questo torneo – ha dichiarato a caldo Cobolli – Ho cominciato a giocare a tennis per arrivare a giocare questo tipo di partite. Questo sarà un momento che non dimenticherò mai. Oggi ho cercato di pensare solo al mio gioco e di essere sempre aggressivo. Penso di aver giocato una grande partita. Ora dovrò recuperare per il prossimo match”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Milan, parte l’Allegri-bis “Obiettivo tornare in Champions”

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MILANO (ITALPRESS) – “Iniziamo oggi questa avventura dove cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni”. Lo ha dichiarato il nuovo allenatore del Milan Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa di presentazione. “Abbiamo subito iniziato a lavorare col direttore Tare e con la società – ha aggiunto -, per ottenere risultati alla fine della stagione dobbiamo essere un blocco unico, con la responsabilità che dobbiamo avere davanti a un club importante come il Milan”.

“Credo che bisogna iniziare la stagione con grande entusiasmo, con grande senso di responsabilità ed essere a marzo in una buona posizione. Il primo obiettivo? Il Milan è una squadra di livello mondiale, credo che debba tornare a giocare la Champions League, a marzo bisogna essere in quelle posizioni perché poi si decide la stagione”, ha sottolineato. “Credo che la rosa del Milan sia un’ottima rosa, il direttore sta monitorando tutte le situazioni, l’importante è arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni, ma soprattutto iniziare a lavorare bene nei primi sei mesi, sono molto importanti per creare le basi per marzo”, ha ribadito.

“Quando si lavora al Milan tutti devono avere l’ambizione di ottenere massimi risultati, come detto bisogna iniziare a lavorare con la convinzione. Se a marzo saremo bravi ad essere nelle posizioni migliori ci giocheremo al meglio la stagione. In questo momento non serve a niente dire vinceremo il campionato, bisogna essere responsabili, professionali e concreti”, ha spiegato.

“La mia scelta? Innanzitutto perché il Milan è un club a cui sono molto affezionato. Quando mi è arrivata la telefonata di Tare e Furlani li ho incontrati subito: ero molto entusiasta ed in un’ora abbiamo deciso che avremo cominciato questa avventura insieme. Sono molto contento di questa scelta che ho fatto”, ha confessato.

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“Ibrahimovic non l’ho ancora visto, ci siamo però sentiti appena arrivata l’ufficialità. È stato un giocatore straordinario, che mi ha regalato con gli altri il primo scudetto. È un consulente della proprietà e deve essere d’esempio per tutti i giocatori con la sua mentalità vincente”, ha detto parlando del rapporto con Ibrahimovic.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Donnarumma “Sono molto scosso, non volevo far male a Musiala”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto scosso da quanto accaduto, non era sicuramente mia intenzione far male a Musiala”. Gianluigi Donnarumma commenta così, a ‘La Gazzetta dello Sport’, la sua uscita durante il quarto del Mondiale per Club che è costata all’attaccante del Bayern Monaco la frattura del perone e uno stop di almeno 4-5 mesi.

Gigio è arrivato per primo sul pallone e non poteva più evitare il contrasto – spiega il procuratore del portiere campano del Psg e della Nazionale, Vincenzo RaiolaÈ ingiusto pensare che volesse far male a Musiala cui auguriamo che si ristabilisca al più presto per tornare più forte di prima”.

L’ex numero 1 del Milan, accusato dal collega Neuer di essere uscito con troppa foga, non è subito corso dal tedesco per sincerarsi delle sue condizioni: “Non ha voluto far finta di niente – prosegue Raiola a ‘La Gazzetta dello Sport – Gigio è un ragazzo molto sensibile. Non sarebbe stato in grado di sostenere la scena e ha preferito allontanarsi per lasciare che i medici si occupassero al meglio di Musiala”.

“Una volta negli spogliatoi ha persino acceso il telefono. In tanti anni che lavoriamo insieme non l’ha mai fatto. Di solito lo spegne un’ora prima del fischio d’inizio per concentrarsi sulla partita e lo riaccende dopo la gara. Stavolta mi ha mandato un messaggio per dirmi che era scosso e che non l’aveva fatto apposta”. Per quanto riguarda il rinnovo contrattuale con i campioni d’Europa e di Francia, Raiola spiega che “ci stiamo parlando, non è anomala una trattativa così lunga perché si parla del portiere più forte al mondo. Per me, Gianluigi merita il Pallone d’oro. Siamo ottimisti, il Psg è un grande club. Lasciamo passare le ultime partite. In ballo c’è il culmine di una stagione già storica. Poi cercheremo di trovare un accordo in tempi ragionevoli”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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