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Cronaca

Patto di Stabilità, Conte “Da Meloni Signorsì agli altri Paesi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Qual è il colmo per chi si definisce “patriota”? Fare la fine di Giorgia Meloni. Come ormai sapete la Presidente del Consiglio si è piegata a Germania e Francia per un accordo sul Patto di stabilità con cui all’Italia saranno imposti tagli e tasse per oltre 12 miliardi l’anno. Oggi finalmente in conferenza stampa non è potuta scappare dalle domande e la risposta è stata la seguente: “Sono soddisfatta – a condizioni date – dell’accordo che abbiamo fatto sul Patto di stabilità, chiaramente non è il Patto che avrei voluto io”. E allora perchè ha detto sì? Abbiamo un grosso problema a Chigi se la premier è “soddisfatta” per 12 miliardi di tagli che rischiano di colpire come al solito i diritti, i servizi, la sanità e così via”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
“Per il futuro dei nostri giovani abbiamo mandato a trattare in Europa una premier che dice “signor sì” a quello che decidono altri Paesi per noi. Una Presidente che china la testa di fronte ai partner europei con la stessa solerzia con cui non fa pagare 2 miliardi di tassa sugli extraprofitti alle banche. Se c’è una “cintura nera” di prese in giro ai cittadini quella spetta di diritto a Giorgia Meloni – aggiunge -. Tre anni fa tornavamo dall’Europa con 209 miliardi per l’Italia ora ci torniamo con un’ipoteca di miliardi di tagli ogni anno. Da “patrioti” che erano “pronti” a tutto a nemici degli interessi dell’Italia basta poco: appena un anno di Governo”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Lagarde “Da eventuale chiusura Hormuz ricadute su inflazione”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La chiusura dello Stretto di Hormuz da parte delle autorità iraniane potrebbe avere delle “ricadute sull’inflazione” a livello internazionale. Lo ha dichiarato la presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, in un’audizione presso la commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. “Ci sarebbe un impatto sui prezzi di petrolio e gas, con possibili effetti secondari”, ha detto Lagarde aggiungendo che si tratta di “un punto che dobbiamo monitorare molto attentamente”.
(ITALPRESS).
-Foto Ipa Agency-

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Cronaca

Webuild organizza un roadshow per nuova emissione obbligazionaria

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MILANO (ITALPRESS) – Webuild S.p.A. sta organizzando un roadshow con investitori qualificati, italiani e internazionali, con l’obiettivo di valutare le condizioni di mercato in relazione alla potenziale emissione di obbligazioni senior non garantite a tasso fisso, con il supporto di Bnp Paribas, BofA Securities Europe SA, Goldman Sachs International, HSBC Continental Europe, IMI – Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan SE, Natixis e UniCredit Bank GmbH, in qualità di Joint Lead Managers, e BPER Banca S.p.A. e Crèdit Agricole Corporate and Investment Bank, in qualità di Co-Managers.
I proventi derivanti dall’emissione delle Nuove Obbligazioni saranno destinati, in tutto o in parte al rimborso dell’indebitamento esistente della Società, anche attraverso il riacquisto da parte della Società di: tutte le obbligazioni denominate “750.000.000 euro 5.875 per cent. Notes due 15 December 2025”, aventi un valore nominale complessivo pari a Euro 180.011.000 e parte delle obbligazioni denominate “400.000.000 euro 3.875 per cent. Sustainability-linked Notes 28 July 2026”, aventi un valore nominale complessivo pari a Euro 217.545.000 (le “Obbligazioni 2026”), ai sensi di offerte di acquisto lanciate dalla Società in data odierna, e per scopi generali del gruppo Webuild.
La complessiva operazione consentirebbe di accelerare il processo di ottimizzazione delle scadenze del debito del gruppo Webuild, allungandone la vita media e riducendo i fabbisogni finanziari del 2025 e 2026, cogliendo le opportunità di mercato.
Ricorrendone le condizioni di mercato, l’operazione complessiva sarà eseguita entro il mese di luglio 2025.
Si prevede che le Nuove Obbligazioni saranno riservate esclusivamente a investitori qualificati, con esclusione di collocamento negli Stati Uniti d’America ed altri paesi selezionati, e saranno destinate ad essere quotate presso il Global Exchange Market della Borsa di Dublino (Euronext Dublino). Le caratteristiche delle Nuove Obbligazioni, incluso il relativo tasso di interesse, come per prassi, saranno determinate alla data di pricing tenendo in considerazione, tra l’altro, le adesioni ricevute ai sensi delle offerte di acquisto delle Obbligazioni 2025 e delle Obbligazioni 2026 e la situazione di mercato.

– foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Priorità cessate il fuoco a Gaza e negoziati sull’Iran”

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di Francesca Tana
ROMA (ITALPRESS) – “Il Consiglio Europeo si terrà, come purtroppo avviene da tempo, in un frangente internazionale estremamente complesso, dove alla guerra in Ucraina e alla grave situazione in cui versa la striscia di Gaza, si è aggiunta la recente escalation in Medio Oriente. Il punto di partenza resta il cessate il fuoco a Gaza, e la ripresa delle negoziazioni tra le parti sul conflitto in Iran, condizioni necessarie a definire una nuova architettura politica e di sicurezza”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. “Sulla crisi, la posizione del governo italiano rimane chiara. Reputiamo molto pericolosa l’ipotesi che l’Iran si doti dell’arma nucleare. Un Iran come potenza nucleare non rappresenterebbe solamente un pericolo vitale per Israele, ma avvierebbe una rincorsa a dotarsi di armi atomiche da parte degli altri attori dell’area, innescando un effetto domino molto pericoloso anche per noi. Siamo convinti che solo un’azione diplomatica coordinata possa garantire la pace nella regione – prosegue -. E’ la ragione per la quale avevamo sostenuto con convinzione le negoziazioni tra USA e Iran. Abbiamo ospitato a Roma, in questi mesi, due round negoziali e siamo pronti a fare la nostra parte anche oggi. Ma è giunto il tempo di abbandonare ambiguità e distinguo: l’Iran deve evitare ritorsioni contro gli Stati Uniti e cogliere l’opportunità, oggi, di un accordo con Washington sul proprio programma nucleare, consapevole che è possibile portare avanti un programma civile in un modo che garantisca la totale assenza di fini militari”.
Meloni poi assicura che “nessun aereo americano è partito da basi italiane e che la nostra Nazione non ha in alcun modo preso parte alla operazione militare. L’acuirsi della crisi genera, ovvio, molta preoccupazione, per le possibili ripercussioni in tutto il Medio Oriente e oltre. Stiamo vagliando le ipotesi di risposta da parte iraniana e in particolare stiamo monitorando Hormuz, uno stretto strategico per le economie globali, capace di condizionare il prezzo del petrolio e dell’energia a livello mondiale. Ma, in ogni caso, ci siamo già occupati di assicurare all’Italia gli approvvigionamenti necessari”. Tornando alla situazione a Gaza, la premier ribadisce la priorità per l’Italia: “il cessate il fuoco a Gaza dove la legittima reazione di Israele a un terribile e insensato attacco terroristico sta assumendo forme drammatiche e inaccettabili, che chiediamo a Israele di fermare immediatamente. Per la Palestina, siamo pronti a fornire il nostro contributo per un assetto futuro in cui i due popoli possano convivere in pace, dignità e sicurezza, in cui i terroristi non possano avere alcun ruolo e in cui la Striscia di Gaza non possa mai più essere una piattaforma per attacchi verso Israele. L’Italia, insomma, è impegnata nella ricerca di soluzioni serie e concrete e non è interessata alle speculazioni politiche, perchè la difficilissima situazione che sta vivendo il Medio Oriente non lo consente. La riconoscenza della popolazione palestinese ed israeliana per quanto ha fatto e sta facendo l’Italia è l’unica cosa che ha importanza per noi. Lo voglio dire agli italiani: siate fieri di quanto ha fatto la nostra Nazione, dalle istituzioni al mondo del volontariato, dai nostri militari ai nostri medici e infermieri, per aiutare le persone comuni che stanno vivendo questo drammatico momento”, aggiunge.
Altro tema caldo è la guerra tra Russia e Ucraina. “Assistiamo in questo frangente a una fase estremamente delicata del conflitto, con l’assenza di progressi sostanziali sul piano negoziale, specie in termini di cessazione delle ostilità. Alla luce di questi sviluppi, due sono le direttrici su cui ci stiamo muovendo: sostegno all’Ucraina e pressione sulla Russia. Anche qui, l’obiettivo immediato è un cessate il fuoco che fermi i combattimenti e lasci il campo alla diplomazia, per discutere un vero e duraturo accordo di pace, che giocoforza avrà un impatto anche sull’architettura di sicurezza europea. Credo che l’impegno dell’Ucraina a favore della pace sia chiaro a tutti. La Federazione Russia deve ora dimostrare di volersi seriamente impegnare al tavolo negoziale. Al momento, purtroppo, non vediamo questo impegno – osserva -, penso, quindi, che in questa fase sia importante esercitare sulla Russia una pressione coordinata, e siamo pronti a farlo con il diciottesimo pacchetto sanzionatorio attualmente in discussione a Bruxelles, incentrato sulla flotta ombra di petroliere riconducibili alla Russia, utilizzate per aggirare le sanzioni, e più in generale sul settore energetico e su quello bancario”.
Il presidente del Consiglio, inoltre, parla delle spese per la difesa anche in vista del vertice NATO. “Nel 2014, gli Stati membri dell’Alleanza Atlantica si erano impegnati a fornire le forze e le capacità richieste dai piani di difesa della NATO, equivalenti al raggiungimento in 10 anni di spese per la difesa pari al 2% del PIL. Da allora, tutti i governi italiani hanno confermato quell’impegno, senza eccezioni di colore politico. E’ un obiettivo che abbiamo raggiunto, rispettando così la parola data dall’Italia a livello internazionale. Al vertice dell’Aja ci confronteremo sulla proposta presentata dal Segretario Generale della NATO Rutte sul potenziamento della capacità difensiva dell’Alleanza e saremo chiamati ad assumere impegni all’altezza della complessità del tempo che viviamo – spiega -. Impegni che dovranno essere chiari, trasparenti e soprattutto sostenibili dal punto di vista economico e finanziario, sia per questo Governo sia per quelli che verranno dopo di noi. Resta ferma la necessità, a livello europeo, di rendere compatibili le regole del patto di stabilità con l’incremento delle spese di difesa concordate con gli alleati”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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