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Cronaca

Il Genoa vince 2-1 in rimonta a Salerno

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SALERNO (ITALPRESS) – Vittoria in rimonta del Genoa, che espugna l’Arechi – 1-2 il finale – e inguaia una Salernitana sempre più ultima in classifica. Allunga invece sulla zona salvezza il Grifone, che passa grazie alle reti di Retegui e Gudmundsson (su rigore). “Inutile” per i granata il gol in apertura di Martegani. Filippo Inzaghi (squalificato e sostituito in panchina da D’Angelo) ritrova Maggiore e lancia Tchaouna e Candreva alle spalle di Simy. Retegui e Gudmundsson nell’attacco di Giardino, che fa esordire dall’inizio il neo arrivato Spence. Bastano meno di 90 secondi alla Salernitana per trovare il vantaggio: break di Simy in mezzo al campo, discesa di Bradaric sulla sinistra e cross basso a centro area, dove Martegani arriva puntuale e sigla la sua prima rete in Serie A. Un tiro da fuori di Malinovskyi, bloccato da Ochoa, precede il pareggio ospite di Retegui, che al 13′ riceve un filtrante di Badelj e tira una sassata sotto la traversa, interrompendo un digiuno personale di quattro mesi.
Mentre l’italo-argentino esultava per il gol dagli spalti dell’Arechi una pioggia di oggetti arriva sul campo. Lo stesso Retegui viene colpito da uno snack al cioccolato e resta stordito per qualche secondo ma poi subito si riprende e continua la gara regolarmente. Strootman morde uno snack piovuto dagli spalti in segno di sfida. Sull’1-1 varie chance granata fino all’intervallo: Candreva ci prova da lontano e per poco non prende la porta, Martinez salva in uscita su Simy e poi, nel recupero, si oppone anche a un colpo di testa di Maggiore arrivato sugli sviluppi di calcio d’angolo.
Per rivedere il Genoa in avanti bisogna attendere la ripresa, ma ai liguri basta poco, solo un episodio, per effettuare il sorpasso. A spianare la strada alla squadra di Gilardino è un goffo intervento in area di Lovato che, nel tentativo di anticipare Retegui, manca il pallone con la testa e lo colpisce con il braccio: per Orsato è calcio di rigore e dagli undici metri la soluzione centrale di Gudmundsson fulmina Ochoa. A ruota Candreva spacca la traversa da calcio di punizione dal limite e di fatto è questa la migliore occasione per la Salernitana, che nel finale si lancia all’attacco con idee però confuse. Il Genoa resiste senza soffrire e festeggia così la terza vittoria esterna stagionale.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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