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Cronaca

ARRESTATO ATTACCANTE DELLA VOGHERESE BAHIROV PER VIOLENZA SESSUALE SU RAGAZZA CON FRAGILITA’ PSICHICA

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I fatti risalgono a fine Ottobre scorso, ma l’arresto è scattato nelle scorse ore per Stanislav Bahirov, 25 anni, attaccante della Vogherese: il giovane, di origini ucraine, è accusato di aver abusato di una giovane donna in un’area verde alla periferia di Milano. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della quarta Sezione specializzata della Squadra Mobile, la vittima, una 19enne afflitta da diverse fragilità pregresse, dopo una discussione con i propri familiari si era allontanata da casa e vagava nel quartiere. Bahirov l’ha avvistata e in breve si è conquistato la sua fiducia, anche sfruttando il momento difficile in cui si trovava la ragazza e le sue condizioni di fragilità. L’ha convinta così a seguirlo in un’area isolata all’interno di un parco della periferia nord di Milano. Lì le ha fatto bere alcolici fino quasi a farle perdere i sensi e a quel punto l’ha costretta a subire atti sessuali. Quando la ragazza ha ripreso coscienza, l’uomo si era già allontanato. Lei ha chiamato i soccorsi e sono partite le indagini della squadra mobile. Dalle immagini degli impianti di videosorveglianza e da servizi di osservazione sul posto si è arrivati a individuare il presunto aggressore. Il 25enne, dopo essere stato accompagnato in Questura, è stato arrestato e condotto al carcere di San Vittore.

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A Milano il murale “Basta morti sul lavoro” per promuovere la cultura e azzerare gli infortuni

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MILANO (ITALPRESS) – Promuovere la cultura della sicurezza per azzerare gli infortuni sul lavoro, oltre che richiamare l’attenzione sull’impegno attivo di imprese e lavoratori nella prevenzione dei rischi. È questo l’obiettivo del murale ‘Basta morti sul lavoro’, disvelato oggi in via Prina 2, e presentato al pubblico alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione comunale e delle parti sociali, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro.

L’opera artistica, ad alto impatto visivo e simbolico, è frutto della collaborazione tra il Comune di Milano, i sindacati Cgil Milano, Cisl Milano Metropoli, Uil Lombardia e LMDV Capital, che l’ha donata alla città per sensibilizzare lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, cittadini e cittadine dell’area metropolitana di Milano sull’importanza di un tema che ancora oggi genera troppe vittime.

Il murale è stato realizzato dall’urban artist milanese SteReal della scuderia di artisti di Outdoora, startup innovativa dedicata alla progettazione e allo sviluppo del socialARTvertising (una nuova forma di comunicazione che unisce Arte Urbana, sostenibilità e media digitali).

L’artwork ha l’obiettivo di affrontare le sfide contemporanee, rappresentando così un monito a vigilare insieme: attraverso la salda presa di due braccia che si sostengono l’una all’altra, l’intera opera sta ad indicare l’importanza dell’attenzione reciproca nella consapevolezza dei rischi sul lavoro, valorizzando l’azione comune di prevenzione.

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Il progetto si inserisce nell’ambito del Patto per il Lavoro, del quale domani, martedì 29 aprile, ricorre il terzo anniversario, e delle iniziative a tutela della salute e sicurezza sul lavoro del Comune di Milano, con lo scopo di partecipare alla costruzione di un contesto urbano e produttivo più sicuro e inclusivo.

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Memorandum San Raffaele-Università Tirana su formazione medica e ricerca

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TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS) – E’ stato firmato oggi a Tirana un importante Memorandum d’intesa tra l’Università di Medicina di Tirana (Umt), il Centro ospedaliero universitario “Madre Teresa” (Qsunt), l’Ospedale San Raffaele e l’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR). L’accordo, della durata di tre anni, stabilisce un quadro di cooperazione strategica volto a promuovere iniziative congiunte di assessment, formazione, ricerca scientifica e sviluppo nel settore sanitario e accademico. Attraverso la creazione di un comitato tecnico congiunto, le parti si impegnano a: valutare e sviluppare opportunità di miglioramento gestionale e operativo nei rispettivi ambiti ospedalieri e universitari; progettare programmi di formazione specialistica e aggiornamento continuo per il personale medico, sanitario e accademico; creare programmi di alta formazione e ricerca, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti e alla sanità digitale; migliorare le infrastrutture didattiche e cliniche, potenziando laboratori e strutture sanitarie per la formazione dei futuri professionisti. Il Memorandum riconosce il ruolo strategico della collaborazione tra settore pubblico e privato per affrontare le sfide sanitarie contemporanee puntando su innovazione, integrazione tra didattica e ricerca, qualità dei servizi e internazionalizzazione. Il Gruppo San Donato (Gsd), di cui fa parte l’Ospedale San Raffaele, è uno dei principali operatori sanitari europei, forte di 161 strutture sanitarie in Italia, Polonia, Romania e Iraq, oltre 27.000 dipendenti e una leadership riconosciuta a livello mondiale nella ricerca biomedica e nell’innovazione tecnologica, anche grazie a progetti pionieristici di intelligenza artificiale sviluppati con Microsoft. “La firma di questo accordo rappresenta un passo importante per rafforzare il sistema sanitario albanese e favorire l’adozione di modelli di eccellenza nella formazione medica e nella ricerca scientifica, nonchè un rafforzamento di quella che è vera diplomazia della scienza e della salute”, hanno dichiarato congiuntamente il vicepresidente del Gruppo San Donato e presidente di Gksd Kamel Ghribi e Paolo Rotelli, presidente dell’Ospedale San Raffaele e della Università Vita-Salute San Raffaele. “Con la forte intesa tra i leader dei due Paesi, Giorgia Meloni e Edi Rama, tante opportunità potranno ancora concretizzarsi a supporto della relazione bilaterale tra i due Paesi”, hanno concluso Ghribi e Rotelli. Il Memorandum, infatti, avrà validità immediata e apre la strada a una nuova stagione di collaborazioni tra Albania e Italia nel campo della medicina e della sanità.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa San Raffaele-

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Referendum, appello da 40 personalità della ricerca e dell’università

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ROMA (ITALPRESS) – Il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, le politologhe Donatella della Porta e Nadia Urbinati, il farmacologo Silvio Garattini, lo storico dell’arte Salvatore Settis sono tra i 40 promotori dell’appello “Vivere da cittadini, lavorare con dignità” che invita a votare per i 5 referendum dell’8 e 9 giugno 2025.
“Oggi due milioni e mezzo di persone di origine straniera vivono da anni in Italia e non hanno il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Oggi cinque milioni e mezzo di persone lavorano con contratti a tempo determinato o a tempo parziale, quasi il 30% dei lavoratori dipendenti; sono in gran maggioranza donne e giovani, con salari più bassi e più esposti a condizioni di povertà” ricorda l’appello. Le tutele del lavoro “sono state ridotte, con effetti negativi sulla qualità dell’occupazione, sui salari, sulle disparità tra uomini e donne, sulla sicurezza sul lavoro. Politiche di questo tipo hanno alimentato la sfiducia, allontanato le persone dalla politica, aggravato la crisi della democrazia. Non è una deriva inevitabile”. L’appello ricorda che i quesiti dei 5 referendum chiedono di: “Vivere da cittadini, riducendo da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto per ottenere la cittadinanza italiana ai maggiorenni stranieri; vite meno precarie, riducendo la possibilità di usare contratti di lavoro a tempo determinato; lavorare senza licenziamenti illegittimi, riducendo le possibilità di licenziamenti senza giusta causa; lavorare senza discriminazioni, riducendo le possibilità di licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; lavorare senza infortuni, riducendo i rischi di incidenti e morti sul lavoro”.
“Un cambiamento delle politiche – sostiene l’appello – può rovesciare le misure che hanno aggravato insicurezza e precarietà. I 5 referendum sono l’occasione per fare in modo che le politiche tornino a proteggere le persone, e che la politica sia fatta di partecipazione e democrazia. In un mondo segnato
da derive autoritarie, lo strumento che abbiamo per fermarle è proprio la pratica della democrazia, a cominciare dalla partecipazione al voto per i referendum”.
Tra i firmatari ci sono giuristi, economisti, filosofi, sociologi, storici, fisici, informatici, medici. Ci sono rettori come Paola Inverardi (Gran Sasso Science Institute) e Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena), lo storico ed ex sindaco di Genova Marco Doria, l’epidemiologo Rodolfo Saracci, (già all’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), presidenti di Società scientifiche. Ci sono inoltre economisti con responsabilità politiche: Maria Cecilia Guerra, parlamentare del Pd e Pasquale Tridico, eurodeputato eletto dai 5 Stelle. Si può aderire all’appello compilando il modulo qui: https://forms.gle/pkiYBUTyBJmi8Rr39
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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