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Economia

Fondazione Amplifon e Chora lanciano il Manifesto della Gentilezza

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MILANO (ITALPRESS) – Nasce oggi il Manifesto della Gentilezza, un’iniziativa ideata e promossa da Fondazione Amplifon Onlus, la fondazione aziendale del Gruppo Amplifon, volta a favorire l’inclusione sociale delle persone più fragili, che si propone di stimolare una riflessione collettiva sulla gentilezza.
Il progetto vuole sottolineare l’importanza di promuovere la gentilezza come azione e abitudine da coltivare e allenare nella quotidianità.
“In occasione del nostro quarto anniversario – spiega Susan Carol Holland, presidente di Fondazione Amplifon – abbiamo voluto lanciare un messaggio sull’importanza della gentilezza nella nostra società, portando all’attenzione di tutti un tema del quale siamo testimoni ogni giorno con le attività della Fondazione in favore delle persone più fragili, in particolare degli anziani. Proprio gli anziani spesso ci insegnano quanto sia essenziale vivere in armonia con gli altri e fare dei gesti semplici che spesso dimentichiamo come sorridere, salutare e ringraziare”.
Il Manifesto della Gentilezza va oltre il concetto astratto, trasformandosi in un oggetto fisico che incarna il nucleo dell’iniziativa stessa. Non si tratta solo di un simbolo concettuale, ma di un vero e proprio manifesto fisico arricchito da un’illustrazione e un testo attentamente concepiti per sintetizzare il concetto di gentilezza.
“Nel compiere il nostro mandato di inclusione sociale in tempi di grande complessità, abbiamo deciso di affiancare alle iniziative più tradizionali una riflessione ed un programma sul tema della gentilezza, intesa come forma auspicata delle nostre azioni e relazioni, e, in ultimo, come strumento di pace, urgente e possibile per ciascuno di noi. Abbiamo chiesto un contributo a persone di spicco della società civile e ne è emersa una riflessione collettiva, caleidoscopica e inattesa, che ci aiuta a guardare alla gentilezza come alternativa possibile, concreta e contagiosa. A conferma del suo impegno, la Fondazione ha inserito il valore della gentilezza come principio fondante del proprio Codice Etico e lo includerà come forma e sostanza delle proprie attività di volontariato aziendale a favore degli anziani e nello svolgimento della propria azione di cambiamento sociale”, afferma Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato di Fondazione Amplifon.
Un elemento cardine dell’iniziativa è Sulla Gentilezza, un podcast di Mario Calabresi, scritto in collaborazione con lo scrittore Paolo Di Paolo e prodotto da Chora Media per Fondazione Amplifon Onlus. Attraverso quattro coinvolgenti episodi di circa 20 minuti ciascuno, Mario Calabresi esplora il significato della gentilezza, indagando non solo la sua applicazione nella vita di tutti i giorni, ma anche il suo significato antropologico e la sua manifestazione nella storia e nella natura.
“La gentilezza è un tema che da sempre mi sta molto a cuore e credo che oggi, più che mai, meriti di essere al centro di una riflessione collettiva – commenta Mario Calabresi, CEO Editor-in-Chief di Chora Media -. Dostoevskij diceva che il mondo sarà salvato dalla bellezza ma quello che oggi vediamo intorno a noi ci suggerisce che solo la gentilezza e la sua applicazione quotidiana potrà aiutarci a superare un momento storico così complicato”.
A cercare di tracciare un percorso che metta in luce il ruolo della gentilezza nella storia, nella natura, nell’arte, nella musica e nel mondo che ci circonda intervengono ospiti di spicco come Alessandro Barbero, Paola Cortellesi, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, il poeta Franco Arminio, gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola, la zoologa Mia Canestrini, il saggista e psichiatra Vittorio Lingiardi e lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso, solo per citarne alcuni.
Il primo episodio della serie è già disponibile a partire da oggi, mercoledì 31 gennaio, sulle principali piattaforme audio gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts). Gli episodi successivi saranno rilasciati settimanalmente fino a mercoledì 7 febbraio, offrendo a tutti l’opportunità di immergersi in un viaggio unico alla scoperta della gentilezza.
Fondazione Amplifon Onlus e Chora Media invitano il pubblico a partecipare attivamente a questa iniziativa, diffondendo il Manifesto della Gentilezza e seguendo il podcast per contribuire a promuovere un’onda di gentilezza che possa permeare ogni aspetto della vita quotidiana.

– foto ufficio stampa Amplifon –
(ITALPRESS).

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UniCredit “Sul Tar interpretazioni fuorvianti, il Golden Power è illegittimo”

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MILANO (ITALPRESS) – “Alla luce delle varie dichiarazioni e interpretazioni, in alcuni casi fuorvianti, diffuse in relazione alla sentenza del TAR, UniCredit ritiene necessario e responsabile fornire chiarimenti inequivocabili a tali osservazioni, presentando i fatti così come delineati nella sentenza stessa”. Così in una nota il gruppo bancario.Come già detto, UniCredit valuta positivamente la decisione del TAR in accoglimento del proprio ricorso. Questa è una prova inequivocabile che il modo in cui il Golden Power è stato utilizzato è illegittimo, tanto da richiedere l’emissione di un nuovo decreto, poiché quello adottato il 18 aprile è stato annullato dalla Corte – prosegue la nota -. La stessa sentenza, peraltro, di per sé dimostra la fondatezza dei rilievi di UniCredit in merito alle incertezze derivanti dalle prescrizioni del Golden Power e dalla loro applicazione nel caso di specie, richiedendo al TAR quasi 100 pagine per fare chiarezza al riguardo. La fondatezza del ricorso di UniCredit è stata chiaramente sottolineata dal TAR. Di quattro prescrizioni, due sono state annullate: la predefinizione di un rapporto tra impieghi e depositi e il mantenimento sine die del livello del project financing”.

“Una terza prescrizione, relativa ad Anima, è stata chiarita e implicitamente modificata nella misura in cui il TAR ha accolto e formalizzato la diversa interpretazione della prescrizione proposta dal MEF pochi giorni prima della prima udienza del Tribunale e poi presentata formalmente al Tribunale nell’ambito delle difese svolte – sottolinea ancora UniCredit -. Pertanto, non sussiste più un obbligo, e si fa piuttosto riferimento a una indicazione programmatica a mantenere i titoli italiani in Anima, nel rispetto dei doveri fiduciari nei confronti dei clienti cui tali asset appartengono. In merito alla cessazione delle attività o alla cessione degli asset di UniCredit in Russia (prescrizione che non include i pagamenti, come specificato dal MEF), il TAR ha dichiarato di non avere piena giurisdizione in materia. Come affermato dal TAR, la competenza a valutare la questione è appannaggio della BCE e UniCredit sta già ottemperando alle richieste della BCE”.

“UniCredit non commenterà le specifiche dichiarazioni rilasciate da BPM sia sulla vicenda che sull’Offerta di UniCredit, né sull’uso anomalo da parte di BPM di ogni iniziativa disponibile per ostacolare l’offerta, indipendentemente dal suo merito. Tuttavia, UniCredit sottolinea che la decisione finale riguardo al merito e all’attrattività di qualsiasi offerta dovrebbe sempre spettare agli azionisti – spiega ancora UniCredit -. Purtroppo, quegli azionisti sono stati esposti non solo all’uso illegittimo del Golden Power insistentemente invocato da BPM, ma anche a comunicazioni e campagne ingiustificatamente aggressive e spesso fuorvianti, volte a screditare sia l’Offerta che l’offerente. In questo contesto di profonda incertezza, gli azionisti di BPM potrebbero essere stati privati di un’opzione, i cui termini erano stati equamente stabiliti e, come chiaramente evidenziato da UniCredit al momento del lancio dell’Offerta, avrebbero potuto essere già stati migliorati se ci fosse stato un ordinato processo di OPS. UniCredit valuterà ora tutte le iniziative opportune in maniera tempestiva”, conclude la nota.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Dazi Usa al 30%, Federalimentare “Balzello che supera ogni soglia di tollerabilità”

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ROMA (ITALPRESS) – Sulla proposta di dazi al 30% su tutti i prodotti europei in entrata negli Stati Uniti da parte del Presidente Trump, il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, ha dichiarato: “Ogni dazio fa male al commercio e avremmo preferito un’area di libero scambio euroatlantica, a dazi zero: l’imposizione di un dazio al 30% supera ogni soglia di tollerabilità per le imprese, aumentando il rischio di un calo significativo delle esportazioni, anche alla luce dell’attuale svalutazione del dollaro”. “Il combinato disposto dell’impatto dei dazi US e della svalutazione del dollaro non sarà sostenibile per diversi settori – continua Mascarino – e a tutela delle imprese chiediamo alla UE un intervento della mano pubblica: così come gli Stati Uniti hanno fatto con i dazi, che di fatto è un intervento pubblico per proteggere la loro industria, anche noi lo chiediamo. Non pensiamo però a sussidi, ma ad urgenti interventi strutturali per rafforzare la nostra capacità competitiva riducendo i dazi interni alla UE: snellire il carico burocratico sulle imprese, riformare i mercati dell’energia per garantire una riduzione dei prezzi, facilitare l’accesso al credito. In tal senso, proseguire con maggior decisione sulla strada del taglio dei tassi di interesse nell’area euro potrebbe aiutare la crescita economica”.

“Resta comprensibile – prosegue il Presidente Mascarino – che la UE voglia dare una risposta politica ai dazi americani, per dignità istituzionale e affinché non sia mortificata da questa decisione dell’amministrazione Trump: ma questa risposta della UE riteniamo debba essere prudente e ancora aperta al negoziato, visto il rischio di un ulteriore 30% in caso di ritorsione. Il Presidente Meloni sta conducendo una complessa azione in Europa per contenere tutti coloro che vorrebbero una risposta muscolare alla minaccia dei dazi USA, una strategia che rischierebbe di essere autolesionista per l’Europa e in particolare per l’Italia“. “L’industria alimentare italiana è fortemente orientata all’export: gli USA sono la seconda destinazione del nostro export, e valgono (nel 2024) 7,7 miliardi di fatturato, pari al 14% del totale delle nostre esportazioni. Prima degli Stati Uniti abbiamo solo la Germania, che vale 7,9 miliardi. Dunque – conclude Mascarino – gli USA restano un mercato davvero molto importante, e resta prioritario favorire la presenza delle nostre imprese sostenendone la competitività”.

– foto ufficio stampa Federalimentare –

(ITALPRESS).

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Banca Ifis raggiunge il 92,5% del capitale sociale di illimity

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VENEZIA (ITALPRESS) – Banca Ifis rende noto che, “alle ore 17:30 di oggi, si è concluso il periodo di riapertura dei termini dell’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria sulla totalità delle azioni ordinarie di illimity Bank. Al termine del periodo di riapertura, le adesioni totali all’Offerta hanno raggiunto la quota del 92,488% (tenuto conto delle Azioni Proprie)”.

“Sulla base dei risultati provvisori dell’Offerta comunicati da Equita SIM alla chiusura della Riapertura dei Termini, le adesioni – si legge – ammontano al 7,208% del capitale sociale di illimity, pari a 6.059.833 Azioni illimity. Pertanto, sulla base dei risultati provvisori della Riapertura dei Termini, laddove confermati, e tenuto conto delle 70.694.489 Azioni illimity già portate in adesione all’Offerta nel corso del Periodo di Adesione, alla Data di Pagamento a Esito della Riapertura dei Termini (i.e., il 18 luglio 2025) l’Offerente risulterà titolare di 77.752.504 Azioni illimity, rappresentative del 92,488% del capitale sociale dell’Emittente”.

Sulla base dei risultati raggiunti, Banca Ifis, continua la nota, “provvederà a rendere effettivo il pagamento del premio del 5% in denaro per ciascun azionista di illimity che ha portato le proprie Azioni illimity in adesione all’Offerta. Si ricorda, infatti, che lo scorso 24 giugno 2025, Banca Ifis ha reso noto che, qualora al termine dell’Offerta fosse venuta a detenere una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale di illimity, avrebbe riconosciuto un premio in denaro del 5%, pari a Euro 0,1775, per ciascuna azione portata in adesione all’Offerta.

Pertanto, l’Offerente corrisponderà, “il Corrispettivo in Azioni (i.e., n. 0,10 Azioni Banca Ifis Offerte) ed Euro 1,6835 (comprensivo del Corrispettivo in Denaro Aggiuntivo) agli Aderenti che abbiano portato le proprie Azioni illimity in adesione all’Offerta durante la Riapertura dei Termini; e il solo Corrispettivo in Denaro Aggiuntivo (i.e., Euro 0,1775 per Azione illimity), a titolo integrativo, agli Azionisti che abbiano già portato le proprie Azioni illimity in adesione all’Offerta durante il Periodo di Adesione (e abbiano già ricevuto, quindi, il Corrispettivo alla Data di Pagamento del 4 luglio 2025)”.

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– Foto Ufficio stampa Banca Ifis –

(ITALPRESS)

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