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Economia

Fondazione Cariverona, nuovo bando Capitale Naturale da 3,5 milioni

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VERONA (ITALPRESS) – Non solo sociale, umano o finanziario: anche il capitale naturale è ormai entrato a fare parte del dibattito pubblico. La scienza ha ampiamente dimostrato che la vita sulla Terra dipende da questo preziosissimo “stock” composto da organismi viventi, aria, acqua, suolo e risorse geologiche. Insieme, questi elementi forniscono beni e servizi – definiti ecosistemici – unici e insostituibili per qualsiasi attività umana. La consapevolezza del ruolo svolto da questa forma di capitale è cresciuta nel tempo e oggi c’è un ampio consenso sull’importanza di misure che, ad esempio, tutelino il verde urbano, difendano la biodiversità e migliorino la gestione delle risorse. Su “cosa” sia necessario fare sappiamo già molto: tutto diventa più complicato quando si inizia a ragionare sul “come”. Come prendersi concretamente cura del capitale naturale nei nostri territori? Come valorizzare realmente le aree ecologiche? Come intervenire con strumenti efficaci in grado di contrastare gli effetti della crisi climatica a livello locale?
Proprio a queste domande contribuisce a dare risposta la seconda edizione del bando Capitale naturale, lanciato da Fondazione Cariverona. Per raggiungere questi obiettivi, l’iniziativa – che mette a disposizione 3,5 milioni di euro per la difesa della biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse – sosterrà progetti fondati su tre elementi essenziali: visione strategica, approccio scientifico, governance pubblica. L’accento su queste dimensioni mira a generare un impatto concreto sullo sviluppo ambientale, sociale ed economico delle comunità, non solo nel breve ma anche nel medio-lungo periodo.
Le proposte – che dovranno essere presentate entro il 12 aprile 2024 – sono chiamate ad adottare innanzitutto una visione di sistema. Verranno infatti selezionate in via prioritaria iniziative su vasta scala, che insistano quindi su una superficie ampia: progetti più ridotti saranno considerati solo se inseriti all’interno di vere e proprie strategie di sviluppo. Una decisione motivata dal desiderio di migliorare concretamente la resilienza al cambiamento climatico dei territori, evitando misure spot e dalle prospettive limitate. Gli interventi dovranno potenziare, in particolare, la connessione tra aree naturalistiche (i cosiddetti corridoi ecologici) e le infrastrutture verdi, generando benefici allo stesso tempo ambientali, economici e sociali. Un orizzonte di ampio respiro, quindi, che guarda al benessere della comunità nella sua interezza.
Fondamentale, poi, abbracciare un approccio scientifico in ogni fase della progettazione. La scelta dell’area di intervento e le soluzioni proposte dovranno infatti basarsi su analisi puntuali e rigorose. Questo per garantire che le misure rispondano a bisogni realmente presenti sul territorio e generino effetti concreti e quantificabili. Ogni proposta dovrà prevedere, in questo senso, attività di monitoraggio pre e post-intervento, oltre alla manutenzione delle opere realizzate. All’interno di ciascuna rete di enti sarà, inoltre, essenziale la presenza di un partner scientifico in grado di offrire consulenza, supporto e competenze lungo tutta la vita del progetto.
Il terzo elemento è quello della governance. Il capofila di ogni partenariato – ovvero il soggetto che presenterà la richiesta di contributo e sarà il referente unico per la Fondazione – dovrà essere un ente pubblico (come il Comune, la Provincia, ecc.) o un soggetto istituzionalmente preposto alla tutela dell’area di intervento, purchè rientri nelle categorie degli ammissibili a contributo. Una scelta che nasce dal riconoscimento del ruolo essenziale che questi attori sono chiamati a svolgere nell’indirizzare e orientare le politiche di gestione del territorio. Ma anche una scommessa nelle capacità progettuali e amministrative dei decisori pubblici, messi nelle condizioni di esprimere al meglio le loro potenzialità. Gli enti non saranno soli nella realizzazione del progetto: il bando insiste, infatti, sul coinvolgimento dei principali attori del territorio per creare alleanze e sinergie che facilitino il raggiungimento degli obiettivi. Attraverso queste tre dimensioni, il nuovo bando della Fondazione prova quindi a tracciare una nuova rotta che indichi “dove” e “come” realizzare interventi in grado di generare un impatto positivo sul capitale naturale dei nostri territori. Inquadrare i progetti in strategie di ampio respiro, basate su approccio scientifico e guidate da una governance pubblica significa contribuire a lasciare un segno sullo sviluppo delle comunità, aiutandole ad affrontare le conseguenze della crisi climatica. L’iniziativa rientra nel primo obiettivo strategico della Fondazione – la tutela dell’ambiente e la valorizzazione dei territori – al quale, per il 2024, sono stati destinati circa 5,2 milioni di euro.

foto: ufficio stampa Fondazione Cariverona

(ITALPRESS).

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Economia

Inps, presentato a Rimini il nuovo Portale Giovani. Fava: “Per la prima volta al centro delle politiche”

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RIMINI (ITALPRESS) –  Presentato al Meeting di Rimini il nuovo Portale Giovani, primo punto di accesso unico in Italia ai servizi previdenziali per under 35. Per favorirne l’utilizzo verrà introdotto un QR Code diffuso in tutte le campagne di comunicazione e stampato anche sul retro di oltre 4 milioni di comunicazioni cartacee inviate dall’Istituto. “Chiediamo a genitori e nonni di aiutare i ragazzi ad avvicinarsi all’INPS”, ha spiegato il presidente dell’Inps Gabriele Fava.

“Per la prima volta l’INPS mette i giovani al centro”. Lo ha dichiarato il presidente Gabriele Fava al Meeting di Rimini, illustrando il progetto “Giovani al Centro” e il nuovo Portale Giovani. In Italia gli under 35 sono oltre 11 milioni e, secondo Fava, “il futuro del Paese dipende da loro”. Il portale, accessibile via web e app, raccoglie oltre 50 servizi dedicati a studenti, lavoratori, disoccupati e neo-imprenditori.

IL VIDEO DELLE PAROLE DI FAVA

L’INPS lancerà da ottobre un programma nazionale di educazione previdenziale rivolto a studenti di scuole, università e istituti di formazione professionale. Prevista anche la presenza alle principali fiere del lavoro e dell’orientamento. “La previdenza si costruisce da giovani”, ha sottolineato Fava annunciando l’iniziativa come parte della strategia di avvicinamento delle nuove generazioni all’Istituto.

L’INPS è stato “il primo ente pubblico europeo a implementare l’intelligenza artificiale” e oggi conta 38 progetti, di cui 23 già operativi – ha ricordato Fava – precisando che l’IA “non sostituisce il lavoro umano, ma libera tempo e migliora la qualità dei servizi”. Tra gli obiettivi principali, insegnare ai giovani un uso consapevole di queste tecnologie.

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-Foto ufficio stampa Inps-
(ITALPRESS).

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Economia

Dazi, Urso “Occorre insistere per vino, acciaio e alluminio consapevoli delle nostre buone ragioni”

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ROMA (ITALPRESS) – Per dazi sui vini e alcuni prodotti alimentari, così come per l’acciaio e l’alluminiooccorre insistere, consapevoli delle nostre buone ragioni. È comunque importante aver scongiurato la “guerra commerciale”, che avrebbe avuto effetti devastanti per tutti”. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervistato dal Corriere della Sera.

“Stiamo lavorando con il ministro Tajani a un piano di promozione sui nuovi mercati e di consolidamento negli Usa, i cui consumatori non intendono rinunciare alla qualità dei prodotti italiani. La crescita registrata negli ultimi mesi in alcuni mercati extra-Ue è di buon auspicio. Per questo insistiamo affinché la Commissione finalizzi alcuni accordi di libero scambio con il Consiglio di cooperazione del Golfo e, in prospettiva, India, Malesia, Indonesia, Filippine. Ovviamente anche con il Mercosur, tutelando la produzione agricola” aggiunge Urso.

E sull’automotive “L’indicazione è chiara e credo sia raggiungibile in tempi brevi. Però il dazio maggiore è quello interno, imposto dalle folli regole del Green Deal, che hanno portato alla crisi del comparto in tutta Europa, con la chiusura di interi stabilimenti e il licenziamento di decine di migliaia di operai. Occorre procedere in fretta sulla revisione del Regolamento sulla CO2, applicando il principio della piena neutralità tecnologica. L’intesa che abbiamo raggiunto con il ministero dell’Economia tedesco sulle flotte commerciali afferma finalmente una posizione pragmatica e flessibile, che deve muoverci in ogni contesto”.

Sull’ex Ilva, Urso risponde “Le procedure della gara premiano l’offerta presentata per l’intero compendio. Sono valutati favorevolmente gli investimenti funzionali a rendere autonomi gli impianti del Nord solo nel caso di offerte più convenienti sul piano produttivo e occupazionale. Il nodo di fondo resta la possibilità di realizzare il polo del Dri a Taranto, subordinato alle decisioni del Comune sulla nave rigassificatrice. La tecnologia green si alimenta con il gas”.

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Infine un messaggio a Confindustria: “Il governo continuerà a sostenere le imprese. Il Piano Transizione 5.0, dopo le difficoltà iniziali, grazie alle semplificazioni introdotte con l’ultima legge di Bilancio incontra oggi il favore delle imprese. Adesso occorre dare continuità e stabilità, nel rispetto delle disponibilità di bilancio, alle agevolazioni e, laddove possibile, renderle ancora più facilmente fruibili ed efficaci, con una misura strutturale, pluriennale”.

-Foto IPA Agency-
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Economia

Intesa Sanpaolo, Barrese “Un piano da 1,5 miliardi per il sociale”

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RIMINI (ITALPRESS) – “E’ necessaria un’azione impattante, condivisa e sinergica che veda tutti – Istituzioni, imprese e privati – impegnati per una crescita diffusa e inclusiva. Lo Stato certo deve essere protagonista, ma ognuno deve fare la sua parte in quello che possiamo definire un nuovo patto sociale tra tutti i soggetti pubblici e privati che hanno ruoli di responsabilità nella tenuta e nella crescita del Paese per la lotta alla povertà, il contrasto alle disuguaglianze, l’accesso alla formazione professionale e all’occupazione”. Lo ha detto Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, nell’ambito del Meeting di Rimini in occasione dell’incontro sul tema “La differenza fra povertà e miseria muove la carità”.
“Intesa Sanpaolo, come prima banca del Paese, è consapevole di avere un ruolo chiave in questi ambiti e la responsabilità di sostenere un cambiamento. Il CEO Carlo Messina ha voluto realizzare quello che è diventato il principale progetto privato di coesione in Italia, ponendo il Gruppo come Istituzione al servizio del Paese per la promozione di una società più equa – ha proseguito Barrese -. Attraverso la struttura Intesa Sanpaolo per il Sociale abbiamo stanziato risorse in campo sociale per 1,5 miliardi di euro entro il 2027, realizzando dal 2022 ad oggi 60,3 milioni di interventi, con oltre 49 milioni di pasti, 4,3 milioni di posti letto, 6,3 milioni di medicinali e 621mila capi di abbigliamento. Nell’ambito della Direzione Impact, la cui attività si dispiega attraverso l’interazione con la Divisione Banca dei Territori e il radicamento di quest’ultima sul territorio, ad oggi abbiamo formato oltre 5.350 giovani coinvolgendo circa 2.500 aziende con il progetto Giovani e Lavoro, sostenuto con il prestito Per Merito gli studi post-diploma di oltre 45mila ragazzi ed oltre 500 progetti ad alto valore sociale di realtà del Terzo Settore sui territori attraverso la piattaforma digitale For Funding”.

– Foto Meeting di Rimini 2025 –

(ITALPRESS).

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