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Economia

Alis, Grimaldi “Siamo pronti per Let Expo dal 12 al 15 marzo a Verona”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto soddisfatto della riunione odierna del Consiglio direttivo, importante tanto per il momento geopolitico che stiamo attraversando quanto per l’imminente evento fieristico che la nostra Associazione promuove anche quest’anno a Verona, dal 12 al 15 marzo: la terza edizione di Let Expo”. Il Presidente di Alis Guido Grimaldi commenta così i lavori del Consiglio direttivo svolto nella sede nazionale di Alis a Roma alla presenza di un elevato numero di soci e del Presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Con i nostri Consiglieri abbiamo analizzato l’attuale contesto globale, segnato dal prolungarsi di tensioni nel Mar Rosso, al centro di una crisi che minaccia i flussi commerciali internazionali. In riferimento al nostro settore profondamente colpito, le compagnie armatoriali italiane stanno fronteggiando tale crisi soprattutto grazie al supporto della Marina Militare e di tutta la Difesa guidata dal Ministro Guido Crosetto, ai quali va il nostro ringraziamento. Ricordiamo invece che la scelta di circumnavigare l’Africa, giungendo allo stretto di Gibilterra e quindi lontani dai nostri porti strategici come Trieste e Genova, si traduce in un aumento dei tempi di percorrenza e, soprattutto, dei costi di trasporto e dei noli marittimi contenitori, oltre al rischio di una perdita di traffici in Italia in favore dei porti del Nord Europa, come Anversa e Rotterdam. Rispetto a questa situazione, Alis è fiera di rappresentare con orgoglio armatori italiani battenti bandiera tricolore nonchè i principali operatori logistici del nostro Paese e, in chiave comunicativa, è intervenuta più volte nelle scorse settimane sulle principali reti televisive nazionali per fare emergere con chiarezza il problema e l’urgenza di intervenire nella maniera più opportuna anche a livello europeo”. “Questi temi, unitamente alle priorità programmatiche individuate con i nostri associati rispetto ai settori che rappresentiamo, saranno oggetto di Let Expo 2024, che punterà ad obiettivi e numeri ancora più ambiziosi e sarà caratterizzata da ampi spazi espositivi dedicati a trasporti, logistica, sostenibilità, digitalizzazione e servizi alle imprese nonchè da quattro intense giornate di incontri e confronti nei palchi di Casa Alis, Alis Cafè, ALIS Hub e Academy Village con autorevoli rappresentanti delle Istituzioni, amministrazioni, imprese, professioni, associazioni, formazione e ricerca. In particolare, sarà centrale il tema dell’occupazione giovanile, con il grande lavoro svolto da ALIS Academy per valorizzare sempre più il capitale umano, ricercare i giovani talenti del nostro Paese e contestualmente trattenerli nelle nostre impresesoprattutto in una fase di profonde evoluzioni legate all’implementazione delle nuove tecnologie e delle soluzioni digitali, che possono e devono rappresentare una grande occasione di sviluppo e progresso”. “Inoltre, anche quest’anno organizzeremo un intero padiglione “Alis per il Sociale”, coinvolgendo decine di enti impegnati ogni giorno nel terzo settore, nelle attività di volontariato, sport e solidarietà ed ospiteremo, grazie alla collaborazione dello Stato Maggiore della Difesa, un’importante esposizione di mezzi ed assetti logistici delle nostre Forze Armate a testimonianza della strategicità del comparto logistico anche in ambito militare”.
“Abbiamo inoltre dato il benvenuto in Consiglio – conclude Guido Grimaldi – ai nuovi Soci Alpi service freight, attiva nel settore del trasporto e spedizioni da e per tutta Europa con l’obiettivo di creare valore aggiunto offrendo le più affidabili ed innovative tecnologie presenti sul mercato; Promoter group, che offre numerosi servizi tra cui consulenza alle imprese, certificazioni di qualità, consulenza su sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, formazione, finanza agevolata, assistenza alla PA, ricerca e selezione del personale; Tip trailer services Italy, che fa parte di Tip Group ed è specializzato nel noleggio, nella manutenzione e nella riparazione di veicoli industriali e rimorchi, oltre che in altri servizi a valore aggiunto come le soluzioni digitali e le attrezzature usate”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Alis

Economia

UniCredit “Sul Tar interpretazioni fuorvianti, il Golden Power è illegittimo”

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MILANO (ITALPRESS) – “Alla luce delle varie dichiarazioni e interpretazioni, in alcuni casi fuorvianti, diffuse in relazione alla sentenza del TAR, UniCredit ritiene necessario e responsabile fornire chiarimenti inequivocabili a tali osservazioni, presentando i fatti così come delineati nella sentenza stessa”. Così in una nota il gruppo bancario.Come già detto, UniCredit valuta positivamente la decisione del TAR in accoglimento del proprio ricorso. Questa è una prova inequivocabile che il modo in cui il Golden Power è stato utilizzato è illegittimo, tanto da richiedere l’emissione di un nuovo decreto, poiché quello adottato il 18 aprile è stato annullato dalla Corte – prosegue la nota -. La stessa sentenza, peraltro, di per sé dimostra la fondatezza dei rilievi di UniCredit in merito alle incertezze derivanti dalle prescrizioni del Golden Power e dalla loro applicazione nel caso di specie, richiedendo al TAR quasi 100 pagine per fare chiarezza al riguardo. La fondatezza del ricorso di UniCredit è stata chiaramente sottolineata dal TAR. Di quattro prescrizioni, due sono state annullate: la predefinizione di un rapporto tra impieghi e depositi e il mantenimento sine die del livello del project financing”.

“Una terza prescrizione, relativa ad Anima, è stata chiarita e implicitamente modificata nella misura in cui il TAR ha accolto e formalizzato la diversa interpretazione della prescrizione proposta dal MEF pochi giorni prima della prima udienza del Tribunale e poi presentata formalmente al Tribunale nell’ambito delle difese svolte – sottolinea ancora UniCredit -. Pertanto, non sussiste più un obbligo, e si fa piuttosto riferimento a una indicazione programmatica a mantenere i titoli italiani in Anima, nel rispetto dei doveri fiduciari nei confronti dei clienti cui tali asset appartengono. In merito alla cessazione delle attività o alla cessione degli asset di UniCredit in Russia (prescrizione che non include i pagamenti, come specificato dal MEF), il TAR ha dichiarato di non avere piena giurisdizione in materia. Come affermato dal TAR, la competenza a valutare la questione è appannaggio della BCE e UniCredit sta già ottemperando alle richieste della BCE”.

“UniCredit non commenterà le specifiche dichiarazioni rilasciate da BPM sia sulla vicenda che sull’Offerta di UniCredit, né sull’uso anomalo da parte di BPM di ogni iniziativa disponibile per ostacolare l’offerta, indipendentemente dal suo merito. Tuttavia, UniCredit sottolinea che la decisione finale riguardo al merito e all’attrattività di qualsiasi offerta dovrebbe sempre spettare agli azionisti – spiega ancora UniCredit -. Purtroppo, quegli azionisti sono stati esposti non solo all’uso illegittimo del Golden Power insistentemente invocato da BPM, ma anche a comunicazioni e campagne ingiustificatamente aggressive e spesso fuorvianti, volte a screditare sia l’Offerta che l’offerente. In questo contesto di profonda incertezza, gli azionisti di BPM potrebbero essere stati privati di un’opzione, i cui termini erano stati equamente stabiliti e, come chiaramente evidenziato da UniCredit al momento del lancio dell’Offerta, avrebbero potuto essere già stati migliorati se ci fosse stato un ordinato processo di OPS. UniCredit valuterà ora tutte le iniziative opportune in maniera tempestiva”, conclude la nota.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Dazi Usa al 30%, Federalimentare “Balzello che supera ogni soglia di tollerabilità”

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ROMA (ITALPRESS) – Sulla proposta di dazi al 30% su tutti i prodotti europei in entrata negli Stati Uniti da parte del Presidente Trump, il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, ha dichiarato: “Ogni dazio fa male al commercio e avremmo preferito un’area di libero scambio euroatlantica, a dazi zero: l’imposizione di un dazio al 30% supera ogni soglia di tollerabilità per le imprese, aumentando il rischio di un calo significativo delle esportazioni, anche alla luce dell’attuale svalutazione del dollaro”. “Il combinato disposto dell’impatto dei dazi US e della svalutazione del dollaro non sarà sostenibile per diversi settori – continua Mascarino – e a tutela delle imprese chiediamo alla UE un intervento della mano pubblica: così come gli Stati Uniti hanno fatto con i dazi, che di fatto è un intervento pubblico per proteggere la loro industria, anche noi lo chiediamo. Non pensiamo però a sussidi, ma ad urgenti interventi strutturali per rafforzare la nostra capacità competitiva riducendo i dazi interni alla UE: snellire il carico burocratico sulle imprese, riformare i mercati dell’energia per garantire una riduzione dei prezzi, facilitare l’accesso al credito. In tal senso, proseguire con maggior decisione sulla strada del taglio dei tassi di interesse nell’area euro potrebbe aiutare la crescita economica”.

“Resta comprensibile – prosegue il Presidente Mascarino – che la UE voglia dare una risposta politica ai dazi americani, per dignità istituzionale e affinché non sia mortificata da questa decisione dell’amministrazione Trump: ma questa risposta della UE riteniamo debba essere prudente e ancora aperta al negoziato, visto il rischio di un ulteriore 30% in caso di ritorsione. Il Presidente Meloni sta conducendo una complessa azione in Europa per contenere tutti coloro che vorrebbero una risposta muscolare alla minaccia dei dazi USA, una strategia che rischierebbe di essere autolesionista per l’Europa e in particolare per l’Italia“. “L’industria alimentare italiana è fortemente orientata all’export: gli USA sono la seconda destinazione del nostro export, e valgono (nel 2024) 7,7 miliardi di fatturato, pari al 14% del totale delle nostre esportazioni. Prima degli Stati Uniti abbiamo solo la Germania, che vale 7,9 miliardi. Dunque – conclude Mascarino – gli USA restano un mercato davvero molto importante, e resta prioritario favorire la presenza delle nostre imprese sostenendone la competitività”.

– foto ufficio stampa Federalimentare –

(ITALPRESS).

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Economia

Banca Ifis raggiunge il 92,5% del capitale sociale di illimity

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VENEZIA (ITALPRESS) – Banca Ifis rende noto che, “alle ore 17:30 di oggi, si è concluso il periodo di riapertura dei termini dell’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria sulla totalità delle azioni ordinarie di illimity Bank. Al termine del periodo di riapertura, le adesioni totali all’Offerta hanno raggiunto la quota del 92,488% (tenuto conto delle Azioni Proprie)”.

“Sulla base dei risultati provvisori dell’Offerta comunicati da Equita SIM alla chiusura della Riapertura dei Termini, le adesioni – si legge – ammontano al 7,208% del capitale sociale di illimity, pari a 6.059.833 Azioni illimity. Pertanto, sulla base dei risultati provvisori della Riapertura dei Termini, laddove confermati, e tenuto conto delle 70.694.489 Azioni illimity già portate in adesione all’Offerta nel corso del Periodo di Adesione, alla Data di Pagamento a Esito della Riapertura dei Termini (i.e., il 18 luglio 2025) l’Offerente risulterà titolare di 77.752.504 Azioni illimity, rappresentative del 92,488% del capitale sociale dell’Emittente”.

Sulla base dei risultati raggiunti, Banca Ifis, continua la nota, “provvederà a rendere effettivo il pagamento del premio del 5% in denaro per ciascun azionista di illimity che ha portato le proprie Azioni illimity in adesione all’Offerta. Si ricorda, infatti, che lo scorso 24 giugno 2025, Banca Ifis ha reso noto che, qualora al termine dell’Offerta fosse venuta a detenere una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale di illimity, avrebbe riconosciuto un premio in denaro del 5%, pari a Euro 0,1775, per ciascuna azione portata in adesione all’Offerta.

Pertanto, l’Offerente corrisponderà, “il Corrispettivo in Azioni (i.e., n. 0,10 Azioni Banca Ifis Offerte) ed Euro 1,6835 (comprensivo del Corrispettivo in Denaro Aggiuntivo) agli Aderenti che abbiano portato le proprie Azioni illimity in adesione all’Offerta durante la Riapertura dei Termini; e il solo Corrispettivo in Denaro Aggiuntivo (i.e., Euro 0,1775 per Azione illimity), a titolo integrativo, agli Azionisti che abbiano già portato le proprie Azioni illimity in adesione all’Offerta durante il Periodo di Adesione (e abbiano già ricevuto, quindi, il Corrispettivo alla Data di Pagamento del 4 luglio 2025)”.

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– Foto Ufficio stampa Banca Ifis –

(ITALPRESS)

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