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Cronaca

A Sanremo l’emozione di Allevi. Si balla con Travolta, Geolier in testa

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SANREMO (ITALPRESS) – Geolier è in testa nella classifica della
seconda serata, frutto della votazione delle radio e del televoto. Seguono: Irama, Annalisa, Loredana Bertè, Mahmood.
La commozione di Giovanni Allevi, tornato a suonare il pianoforte in pubblico dopo due anni di malattia, è il momento più commovente della seconda serata del 74° Festival di Sanremo aperta a sorpresa da Ruggiero Del Vecchio, “il nonno di Viva Rai2”. Il compositore è stato accolto da un lunghissimo applauso e da una standing ovation, e ha suonato “Tomorrow”, brano composto durante la malattia, dopo aver raccontato il dramma e la “gratitudine verso medici, infermieri, personale sanitario e della ricerca senza la quale non sarei qui, della famiglia, e della forza, sostegno e affetto che ricevo dagli altri pazienti: guerrieri così li chiamo, “anime splendenti” che porto con me sul palco”. “Coco” della serata una scioltissima Giorgia che si racconta tra vecchie cassette, rifiuti eccellenti (per un tributo a Michael Jackson “perchè non volevo prendere l’aereo”, e a un duetto con Michael Bublè) e ricordi. Non prima di aver fatto venire i brividi quando, in apertura, elegantissima in smoking nero, sopra un elegante tutina con pantaloncini corti e stivali alla coscia, incanta con una versione incredibile di ‘E poì che festeggia quest’anno i 30 anni dalla vittoria del Festival con tanto di torta e candelina. “Devo esprimere un desiderio? – dice rivolgendosi ad Amadeus -. Vorrei festeggiare anche i 40 anni con te, tanto ti ritrovo qua, no?”.
All’Ariston passa il presidente del Coni Giovanni Malagò con sui viene aperta una finestra sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina che si apriranno il 6 febbraio 2026 e sul palco arrivano le mascotte Tina & Milo presentate da Federico Barra, studente dell’istituto comprensivo di Taverna di Montalto che hanno disegnato le mascotte scelte. Sale anche l’orchestra Santa Balera e quella di Mirko Casadei per festeggiare i 70 anni di “Romagna mia”. Sul palco in piazza Colombo c’è Rosa Chemical, al ritorno dopo le polemiche sul bacio a Fedez dello scorso anno, e a bordo del palco galleggiante di Costa Smeralda, Bob Sinclair. Sul fronte gara c’è meno tensione del debutto con i cantanti trasformati in presentatori e i loro colleghi in gara che appaiono visibilmente più rilassati. Tra i “presentatori” Ghali cerca il gelato dimenticando il radiomicrofono che ha indosso, i La Sad si presentano elegantissimi in smoking con sulle spalle una Amadeus in versione punk e si presentano con: “Stasera siamo il nuovo Volo”. Diodato dà il suo appoggio a Dargen D’Amico per l’appello di ieri contro il “Cessate il fuoco a Gaza”. Tra i cantanti Fred De Palma saluta la mamma e il papà in galleria mentre Gianluca Ginoble de Il Volo porta i fiori alla mamma in platea. Renga Nek vengono accolti dall’apprezzamento delle fan al grido di “Francesco sei bellissimo”. Alfa arriva con la scopa (che dà punti al Fantasanremo). Dargen D’Amico precisa di aver parlato dettato dall’amore e non dalla politica. “Io non volevo essere politico: in vita mia ho fatto tante cazzate, peccati anche gravi, ma non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica”, ha sottolineato. Big Mama che si rivolge alla comunità queer di cui fa parte: “Amatevi liberamente, potete farlo”. Nel corso della serata si esibiscono anche Mr Rain, Il Volo, Gazzelle, Emma,Mahmood, The Kolors, Geolier, Loredana Bertè, Annalisa, Irama, Clara. Leo Gassmann rende omaggio a Califano
cantando “Tutto il resto è noia” e presto lo vedremo protagonista di una fiction Rai sull’artista. Sul palco dell’Ariston arriva anche il tema del femminicidio con gli attori di “Mare fuori”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa “L’Italia non fa figli, fare entrare i migranti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La possibilità c’è, credo sia l’unica”. Lo ha detto Papa Francesco, intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” sul Nove, sulla soluzione per Israele e Palestina di due popoli e due Stati.
“La pace è superiore alla guerra sempre. Per la pace ci vuole coraggio”, aggiunge.
Parlando di immigrazione il Pontefice sottolinea che “il migrante va assunto, accompagnato, promosso e integrato. Nella nostra esperienza argentina, che è un paese di migranti, abbiamo questa esperienza di integrazione. In Italia – aggiunge – l’età media è di 46 anni: non fa figli. Faccia entrare i migranti”.
E su Trump che vuole avviare l’espulsione degli irregolari, il Pontefice dice: “Se è vero, sarà una disgrazia perchè fa pagare ai poveri disgraziati il conto dello squilibrio”.
Papa Francesco annuncia che suor Raffaella Petrini, attualmente vice governatrice, da marzo prossimo diventerà governatrice dello Stato della Città del Vaticano. “Il lavoro delle donne nelle curie è una cosa che è andata lentamente e si è compresa bene. Adesso ne abbiamo tante. Le donne sanno gestire meglio di noi”, afferma.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Inter batte 3-1 l’Empoli con Lautaro, Dumfries e Thuram

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MILANO (ITALPRESS) – A ventiquattro ore di distanza dal successo del Napoli, l’Inter risponde battendo l’Empoli per 3-1, infiammando così il duello per lo scudetto. A San Siro, i gol arrivano tutti nella ripresa e portano le firme di Lautaro, Dumfries e Thuram: “inutile”, invece, la marcatura dell’ex Esposito per il club toscano. L’Inter non brilla fino al gol del vantaggio, per poi accendersi e piegare la formazione azzurra, falcidiata dalle assenze.
Nel primo tempo si gioca praticamente solo nella metacampo dell’Empoli ma l’Inter non riesce a tornare negli spogliatoi in vantaggio. Anche a causa di un giropalla spesso prevedibile, i nerazzurri faticano a scardinare il muro eretto dalla difesa toscana. Nonostante le poche occasioni da rete, Lautaro è il più attivo dei suoi e sfiora il gol in due occasioni. Al 14′ il capitano interista conclude in rovesciata e costringe Vasquez al miracolo. In seguito, sempre il Toro colpisce anche un legno al 26′, non punendo l’errata lettura difensiva di Ismajli. Il secondo tempo ricomincia sulla falsa riga del primo e l’Inter continua a giocare dando poco ritmo alla propria manovra.
A sbloccare, però, un match che rischiava di complicarsi, ci pensa Lautaro con una giocata da fuoriclasse. Dopo dieci minuti della ripresa, infatti, l’argentino si carica la squadra sulle proprie spalle e timbra l’1-0, grazie ad uno stupendo tiro a giro dalla distanza. Al’69’ scende in campo Thuram che sostituisce Taremi, autore dell’ennesima prova impalpabile. All’80’ da calcio d’angolo i nerazzurri raddoppiano con Dumfries, autore di uno stacco imperioso che non lascia scampo a Vasquez. L’Inter è in gestione e la partita sembra chiusa: nel finale, però, il neoentrato Esposito punisce il blackout della difesa interista e fa 2-1. L’Empoli non fa nemmeno in tempo a sognare la rimonta che subito arriva il gol del 3-1, realizzato da Thuram in contropiede. I padroni di casa conquistano così un successo pesante che consente loro di riportarsi a meno tre punti dal Napoli capolista. Continua, invece, la crisi dell’Empoli, capace di conquistare solo un punto nelle ultime sei uscite.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Lazio passa a Verona con Gigot, Dia e Zaccagni

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VERONA (ITALPRESS) – La Lazio espugna il Bentegodi travolgendo 3-0 il Verona nel match valevole per la ventunesima giornata della Serie A: a segno Samuel Gigot, Boulaye Dia e Mattia Zaccagni. I biancocelesti ritrovano quindi i tre punti e si confermano al quarto posto della classifica; i veneti sono fermi in terzultima posizione.
La formazione capitolina parte subito con il piede sull’acceleratore e dopo appena due minuti passa in vantaggio grazie alla rete di Samuel Gigot che, sul corner calciato da Zaccagni, anticipa Coppola e di testa batte Montipò. I padroni di casa provano immediatamente a reagire con una conclusione di Tengstedt, che colpisce in pieno Provedel. La Lazio, nonostante il gol di vantaggio, continua a spingere e al 18′ prova a rendersi pericolosa con un tiro dal limite dell’area di Castellanos, che si spegne sul fondo. I tempi sono maturi per il raddoppio degli uomini di Marco Baroni, che al 21′ si portano sul 2-0 con la rete siglata da Boulaye Dia: l’attaccante senegalese, dopo una punizione battuta malissimo dagli avversari, si fa 50 metri palla al piede, salta Bradaric e supera Montipò con il mancino.
Il Verona accusa il colpo e rischia di capitolare al 37′, quando Zaccagni imbecca Isaksen, il quale calcia a botta sicura, ma trova la respinta di Montipò. Buon finale di primo tempo da parte degli scaligeri che, dopo i tiri di Duda e Tengstedt, al 43′ colpiscono una clamorosa traversa con un colpo di testa di Serdar. Si va a riposo sul parziale di 0-2. Nella ripresa Zanetti inserisce Livramento e passa al 4-4-2, che consente alla squadra gialloblù di affacciarsi in maniera convincente nella metà campo avversaria. Al 58′, però, Tchatchoua commette un incredibile errore che innesca involontariamente Dia: il senegalese serve Zaccagni che, a porta quasi completamente sguarnita, deposita in rete per il 3-0. La Lazio, dunque, ha la partita in pungo ma al 64′ va vicina al poker con Castellanos che, su ottimo suggerimento di Nuno Tavares, fallisce una grande occasione. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, i gialloblù tentano di riaprire la sfida con un’insidiosa conclusione di Bradaric ma l’esterno trova l’attenta risposta di Provedel.
Nel finale i padroni di casa restano in inferiorità numerica in seguito a un’ingenuità di Duda, che viene espulso per doppia ammonizione. I biancocelesti amministrano poi facilmente il largo vantaggio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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