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Politica

Foibe, Meloni “Dalle istituzioni decenni di silenzio imperdonabile”

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BASOVIZZA (TRIESTE) (ITALPRESS) – “Basovizza è un luogo del cuore. Sono venuta molte volte qui da ragazza, quando farlo voleva dire essere additati, accusati, isolati. Sono tornata da adulta a celebrare finalmente quel Giorno del Ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio dell’indifferenza. Torno oggi con qualche ruga in più e una grande responsabilità sulle spalle”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Monumento nazionale di Basovizza per il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe.

“Siamo qui per chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica, per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale, oltre che per rendere omaggio a tutti gli istriani e i giuliano-dalmati che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro: l’identità”, ha aggiunto Meloni.

“10 febbraio, nel Giorno del Ricordo il mio pensiero va ai martiri delle foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia”, aveva scritto in un post Meloni su Facebook prima della cerimonia di Basovizza.

– Foto: Palazzo Chigi –

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(ITALPRESS).

 

Politica

I Reali di Spagna in visita in Italia

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna, in visita di Stato in Italia. Il presidente Mattarella ha accolto Felipe VI con gli onori militari nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale. Dopo la presentazione delle rispettive delegazioni ufficiali nella Sala del Bronzino, il presidente Mattarella e il re Felipe VI hanno avuto un colloquio.

– Foto Quirinale –

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Politica

Conte “Pronti a collaborare con il Pd solo con accordo programmatico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando si tornerà al voto, a scadenza naturale o magari prima, ci confronteremo con le forze dell’area progressista per definire un programma chiaro e condiviso. E questo riguarda anche il Pd”. Così il presidente del M5S, Giusepe Conte, in un colloquio con la Repubblica, spiegando che “intanto il campo largo come i campi di varia misura sono formule giornalistiche per alimentare un dibattito sempre più stanco. Siamo disponibili a collaborare con le forze progressiste affidabili. Ma con un programma utile a cambiare davvero il Paese. E di certo questo punto sarà dirimente. Se non si scardinano i privilegi per una società più equa, noi non potremo essere della partita”. Quindi alleati con il Pd solo a queste condizioni? “Sulla base di un accordo programmatico. Anche perchè noi non ci possiamo annacquare e non possiamo farci schiacciare in una logica governista. Non è nel nostro Dna. Abbiamo ripetuto al Pd che siamo pronti a collaborare obiettivo per obiettivo”, sottolinea Conte. Per quanto riguarda l’Europa secondo Conte “ha perso leadership politica. La nuova Commissione nasce indebolita. Lo spostamento a destra è inspiegabile. Un asse malfermo tenuto insieme solo dal riarmo e dal sostengo all’industria bellica”. Per questo “il Pd il mese scorso ha commesso un errore grave ad associarsi a questo asse. Aveva in mano una golden share e l’ha sprecata”, chiosa il leader del M5S.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Siria, Tajani “Serve pragmatismo, vigiliamo”

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ROMA (ITALPRESS) – In Siria “bisogna essere pragmatici. E’ finita una dittatura, ed è una fine che segna la sconfitta di Iran e Russia che la sostenevano. Ora arrivano al potere forze che sono diverse tra loro. Il leader ha lanciato un messaggio di moderazione: nessun velo per le donne, amnistia per i militari di Assad e sembra che voglia dialogare con il resto del mondo”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Restart su Raitre.
“Il garante della stabilità nell’area sembra per il momento la Turchia. Io ho parlato con il ministro degli Esteri turco e ho chiesto garanzie per gli italiani e per le minoranze, soprattutto i cristiani. E’ importante l’unità della Siria, altrimenti c’è la guerra civile – ha sottolineato Tajani -. Dobbiamo continuare la nostra azione diplomatica, la nostra ambasciata è sempre stata rispettata, continuiamo a monitorare la situazione, il governo ha deciso di bloccare l’esame delle richieste di asilo, è una scelta temporanea. Senza guerra civile, escludo arrivi di massa, anzi stanno rientrando in patria molti siriani, ma bisogna monitorare. Noi lasciamo aperta l’ambasciata a Damasco proprio per seguire l’evoluzione della situazione. Non ci sono rischi di immigrazione e irregolare e di terrorismo, ma bisogna vigilare”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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