Seguici sui social

Cronaca

Allegri raggiunge Lippi e punta l’Udinese “Tornare a vincere”

Pubblicato

-

TORINO (ITALPRESS) – “Domani bisogna tornare alla vittoria perchè nelle ultime due partite abbiamo fatto un punto, contro una squadra che secondo me per il valore che ha e per le partite che ha giocato non merita la classifica che ha. Bisogna avere grande rispetto, è una squadra fisica e ha buoni giocatori. Non sarà facile”. Massimiliano Allegri ha presentato così, in conferenza stampa all’Allianz Stadium di Torino, la partita tra Juventus e Udinese che domani a partire dalle 20.45 concluderà il programma della 24esima giornata di Serie A. Domani, il tecnico livornese raggiungerà Marcello Lippi a quota 405 panchine con la Juventus: “Per quanto ancora mi vedo sulla panchina della Juventus? Innanzitutto vediamo di finire bene questa stagione, poi ho ancora un anno di contratto. E poi noi dipendiamo dai risultati e dal lavoro che svolgiamo. Per quanto riguarda il traguardo sono molto soddisfatto soprattutto perchè domani raggiungo Marcello Lippi che ha fatto la storia del calcio italiano e della Juventus oltre al fatto che sono legato a lui in modo affettivo, perchè è una persona straordinaria. Sono molto contento. Però domani abbiamo una partita importante da vincere e il record passa in secondo piano”.
Non ci sarà Vlahovic che “non ha niente di particolare – ha spiegato Allegri -, ha questo affaticamento sull’adduttore e la settimana prossima dovrebbe essere a disposizione contro il Verona. Per quanto riguarda gli attaccanti porteremo Cerri dalla Next Gen. Chiesa sta bene così come Yildiz e Milik. Domani mattina valuterò e deciderò chi giocherà tra Yildiz e Chiesa”. E su Chiesa, Allegri ha aggiunto: “Nello specifico a Federico chiedo di fare delle buone prestazioni. Se domani giocherà dall’inizio, avrà una possibilità importante. Quest’anno ha avuto qualche intoppo, però è un giocatore importante e da lui ci aspettiamo molto”. Ipotesi Alcaraz titolare scartata a priori: “Non è pronto per giocare dall’inizio, è un ragazzo arrivato da una settimana. Ha delle buone qualità e secondo me ha potenzialità per migliorare, ma dare giudizi dopo una settimana è difficile. Si è messo a disposizione e ci tornerà utile da qui alla fine della stagione”.
In difesa, invece, mancherà Danilo squalificato e potrebbe toccare di nuovo ad Alex Sandro: “Domani potrebbe giocare. Secondo me può dare ancora tanto al calcio, è un giocatore che non è semplice da trovare”. La vittoria di ieri sera dell’Inter a Roma ha rafforzato la posizione dei nerazzurri nella corsa allo scudetto: “Che l’Inter fosse la favorita, non è che bisognasse aspettare la partita con la Roma per saperlo. Noi dobbiamo tornare alla vittoria e tornare a -4 dall’Inter. Noi stiamo facendo il nostro percorso, l’Inter sta facendo cose straordinarie, ha vinto tutte 7 le partite del 2024. Facciamo un passettino alla volta e torniamo a vincere domani”.
Allegri ha spiegato poi che “La squadra sta bene dal punto di vista mentale, perdere uno scontro diretto ci sta contro una squadra che sta facendo cose straordinarie. Una partita non ti fa buttare via tutto il lavoro fatto in questi mesi, anzi abbiamo imparato molto e speriamo di metterlo in pratica domani”.
La sconfitta di misura con l’Inter non ha generato rimpianti in casa Juve: “Abbiamo fatto una buona partita – ha commentato l’allenatore -. Primo tempo equilibrato, nel secondo tempo è cambiata la partita. In questo momento c’è la squadra più forte in testa al campionato”. Allegri aveva parlato di crisi dopo il ko di San Siro, ma intesa come “una metafora nel senso che avevamo fatto un punto in due partite. Domani affrontiamo l’Udinese con grande rispetto, ha meno punti di quanti ne dovrebbe avere”. La conferenza prepartita è stata occasione anche per chiedere ad Allegri se avesse visto Sanremo: “Ho visto Sassuolo-Torino poi ho visto un pezzettino di Sanremo, ho visto la canzone che ha vinto e poi mi sono addormentato”, è stato il commento del tecnico juventino.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa Leone “Esorto a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi si celebra la V Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che ha come tema: ‘Beato chi non ha perduto la speranza’. Guardiamo ai nonni e agli anziani come testimoni di speranza, capaci di illuminare il cammino delle nuove generazioni. Non lasciamoli soli, ma stringiamo con loro un’alleanza di amore e di preghiera”. Così Papa Leone XIV, al termine dell’Angelus.

“Il mio cuore – aggiunge – è vicino a tutti coloro che soffrono a causa dei conflitti e della violenza nel mondo. In particolare, prego per le persone coinvolte negli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia, specialmente per i bambini e le famiglie sfollate. Possa il Principe della pace ispirare tutti a cercare il dialogo e la riconciliazione. Prego per le vittime delle violenze nel sud della Siria. Seguo con molta preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza, dove la popolazione civile è schiacciata dalla fame e continua ad essere esposta a violenze e morte. Rinnovo il mio accorato appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi e al rispetto integrale del diritto umanitario”.

“Ogni persona umana – sottolinea il Pontefice – ha un’intrinseca dignità conferitale da Dio stesso: esorto le parti in tutti i conflitti a riconoscerla e a fermare ogni azione contraria ad essa. Esorto a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli e a rigettare quanto possa pregiudicarlo. Affido a Maria, Regina della pace, le vittime innocenti dei conflitti e i governanti che hanno il potere di porvi fine”.

– foto Ipa Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Nave di attivisti sequestrata da esercito israeliano, interviene Tajani

Pubblicato

-

MESSINA (ITALPRESS) – Ci sono anche due italiani sulla nave Handala, appartenente alla Freedom Flotilla, impegnata in una missione umanitaria e sequestrata dalle forze israeliane. L’azione si è svolta in acque internazionali, secondo quanto riferito in una diretta streaming interrotta pochi minuti dopo l’intervento. A bordo dell’imbarcazione si trovavano anche lo skipper italiano Tony La Piccirella, originario di Bari, e l’attivista messinese Antonio Mazzeo.
La Freedom Flotilla Coalition ha denunciato l’abbordaggio come un’azione illegale, sostenendo che l’intercettazione sia avvenuta a circa 50 chilometri dalla costa egiziana e 100 chilometri a ovest di Gaza. Al momento dell’intervento militare, la Handala trasportava 19 attivisti, tra cui due parlamentari francesi – Emma Fourreau e Gabrielle Cathala – oltre a due giornalisti di Al Jazeera.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato stamane con il ministro israeliano Gideon Sàar. Lo rende noto la Farnesina, sottolineando in una nota che i due militanti italiani fermati stanotte sulla nave della Freedom Flotilla sono arrivati nel porto di Ashdod dove verranno assistiti dal personale dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv. Il ministro Sàar ha indicato che la procedura prevede che i partecipanti alla manifestazione avranno due opzioni: firmare una dichiarazione per andare in aeroporto e lasciare subito il Paese; venire fermati presso una struttura detentiva locale con rimpatrio forzato nei prossimi 3 giorni. Tajani, prosegue la nota, ha poi discusso con Sàar dell’informazione ricevuta nella serata di ieri sulla pausa umanitaria a Gaza, insistendo tuttavia che le operazioni militari che possano coinvolgere la popolazione palestinese siano interrotte definitivamente. Tajani ha ripetuto la richiesta di aprire al più presto in maniera definitiva anche all’ingresso e alla distribuzione permanente di aiuti alimentari e sanitari nella Striscia, inclusi i materiali dell’iniziativa italiana Food for Gaza. Sulla Freedom Flotilla Tajani ha anche aggiornato della situazione il Sindaco di Messina, città da cui proviene uno dei due connazionali coinvolti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Tajani “Provo dolore per Gaza, la Palestina va costruita”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Provo dolore per Gaza”. Così, intervistato da Avvenire, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ripete più volte: “Inaccettabile, inaccettabile…”. “Se ci fosse qualcosa in grado di fermare Netanyahu, l’avremmo già fatto e deciso – sottolinea -. Per ora non ascolta noi. Non ascolta Macron. Non ascolta Washington. Attenzione, però: dopo il 7 ottobre, dopo il pogrom, dopo gli orrori che da vicino hanno fatto vedere anche a me, il popolo ebraico sarà anche diviso, ma sulla guerra in gran parte sostiene il governo nel colpire ancora Hamas. Detto questo, secondo noi l’unico modo per far vincere la pace fra Israele e Palestina è interrompere la guerra e tornare alla politica, alla diplomazia”.
Alla domanda se siamo condannati ad essere spettatori inermi, risponde: “Assolutamente no, nessuna rassegnazione. Le nostre parole sono ferme da mesi e le ribadiamo: la reazione di Israele è sproporzionata. Tel Aviv ha vinto la guerra, non c’è alcun motivo per continuare i bombardamenti che uccidono civili. Dobbiamo convincerli a fermarsi. E stiamo facendo di tutto. Ho appena ricevuto un segnale di attenzione: mi ha chiamato il ministro degli Esteri Sàar, mi ha detto che il governo di Gerusalemme ha appena deciso di riattivare la linea elettrica che alimenta un desalinizzatore che tornerà a dare acqua per 900 mila persone. E’ un segnale di amicizia e rispetto il fatto che mi abbia comunicato la decisione. Io con amicizia l’ho invitato a dire al suo governo che devono andare avanti. Devono aprire a tutti gli aiuti alimentari e sanitari: spero che nelle prossime ore possano riprendere gli ingressi del World Food Programme e di Food for Gaza. E’ imperativo che Israele reagisca con urgenza a questa crisi umanitaria”. In merito al riconoscimento della Palestina, commenta: “Io non voglio fare polemica, nè con le opposizioni nè tanto meno con Paesi partner. E soprattutto comprendo lo sgomento dell’opinione pubblica, che spinge alla ricerca di soluzioni immediate. Anche perchè questo dolore io lo vivo in prima persona e lo trasmetto ogni giorno al governo israeliano e ai Paesi arabi che cercano di lavorare alla pace. Ma vorrei che tutti si fermassero a riflettere su un dato: dopo il riconoscimento della Palestina che è stato fatto di recente da parte di questo o quel governo, le cose sono cambiate? Netanyahu non accetta pressioni, questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti. Ma entriamo nel merito del processo che dovrebbe portare al riconoscimento: ad oggi in Palestina esistono due entità separate, Cisgiordania e Gaza, non esiste ancora uno Stato. Noi vogliamo che nasca, che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele. E siamo disponibili a mettere i nostri contingenti per una missione dell’Onu a guida araba, per raggiungere questo obiettivo. E siamo inoltre totalmente contrari, come d’altra parte l’intero scacchiere internazionale, a ipotesi di un esodo di massa dei palestinesi: devono restare nella loro terra, così come devono restare nella terra che amano i cristiani palestinesi, fattore di moderazione e dialogo indispensabile per la pace”. “Abbiamo interrotto le forniture militari dal 7 ottobre 2023 rispettando la legge italiana – ricorda -. E il ministero della Difesa ha smentito le ultime indiscrezioni di giornali. Se poi parliamo del memorandum, averlo o non averlo, come ho detto, non ferma Netanyahu. O partiamo da questo dato o ci arroventiamo in una guerra di slogan che non avvicinerà la pace nemmeno di un centimetro”. “La comunità Internazionale – spiega Tajani – sta lavorando e fra pochi giorni ci sarà una conferenza all’Onu. Poi bisogna continuare a pressare Israele e bisogna premere su Hamas. L’ultima tornata negoziale è fallita perchè Hamas ha aumentato le richieste sullo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri nelle carceri di Tel Aviv. E’ inaccettabile che Hamas, un gruppo terroristico che non dovrà avere ruolo nel futuro della Palestina, usi la carneficina in atto a fini politici, che usi come scudo la popolazione civile”. Alla domanda se ha provato fastidio nel vedere delle trattative svolgersi nel lusso della Costa Smeralda, risponde: “So che potrebbe sembrare impopolare, capisco anche certi giudizi, però in questo momento, come ministro degli Esteri, mi basta che si tratti. In un grande albergo o in una spelonca”.
Poi, in merito allo scenario russo-ucraino, dichiara: “Confermo le mie valutazioni prudenti: la Russia è in economia di guerra, avrebbe persino problemi sociali nel tornare indietro. L’arma che abbiamo in questo momento è bloccarne i flussi finanziari per rendere difficile a Putin il pagamento delle truppe. Per persuadere il Cremlino che la pace è più conveniente. Ma da Mosca non ci sono segnali che possano incoraggiare”. E all’osservazione di Avvenire se è legittimo dire che i primi sei mesi di Trump sono stati un insuccesso, commenta: “Per nulla. Gli Usa sono un attore determinante per la pace e noi affianchiamo e sosteniamo gli sforzi di pace degli Usa. E a mio avviso sono irresponsabili quelle analisi che vogliono piegare a piccoli tornaconti di politica interna questo momento di enorme crisi internazionale”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.