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Cronaca

Milano, Debora Villa torna al Teatro Lirico con Tilt-Esaurimento globale

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo il grande successo registrato lo scorso anno, Debora Villa Torna al Teatro Lirico Giorgio Gaber, dal 23 al 25 febbraio, con il nuovo spettacolo (scritto con Carlo Gabardini) “Tilt – Esaurimento Globale”. Punto di partenza è la considerazione che tutte le notizie che ci bombardano ogni giorno fanno di noi dei perfetti esauriti …e forse sarà proprio la risata con il suo effetto taumaturgico a salvarci. Debora crede molto nel potere curativo della risata, tanto da fare veri e propri laboratori sull’argomento, dove il pubblico viene coinvolto. Anche Tilt prevede molta partecipazione degli spettatori. Sul finire anche un freestyle scritto per lei da Shade “La forza delle donne non la uccidi”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Teatro Lirico

Cronaca

Torna il Festival dell’Energia a Lecce dal 28 al 30 maggio

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MILANO (ITALPRESS) – Giunto alla sua 14^ edizione, torna a Lecce dal 28 al 30 maggio 2026 il Festival dell’Energia, l’evento fondato e diretto da Alessandro Beulcke e quest’anno organizzato e promosso da UTOPIA, società leader in Italia in public affairs e corporate communication.
La manifestazione, intitolata quest’anno “Energia e libertà: l’Europa alla prova del futuro” riunisce protagonisti dell’economia, della ricerca e delle istituzioni sui temi del futuro energetico. Per tre giorni la città pugliese diventerà il centro del dibattito su transizione, clima, innovazione e politiche industriali, con un programma diffuso tra incontri, talk, convegni, mostre e appuntamenti culturali.
Dopo il successo della scorsa edizione – che ha registrato oltre 3.000 presenze e oltre 2 milioni di visualizzazioni digitali e social – il Festival 2026 punta a raddoppiare il numero di eventi e incontri, consolidandosi come piattaforma aperta, informata e inclusiva di confronto pubblico.
Alessandro Beulcke, fondatore e direttore del Festival: «L’energia è oggi più che mai una questione cruciale: riguarda la vita quotidiana, l’economia, l’ambiente e la geopolitica. Il nostro compito è alimentare un dibattito laico, aperto e inclusivo, dove istituzioni, imprese, scienza e opinione pubblica si incontrano e si misurano. Dopo il successo del 2025, l’edizione 2026 cresce in dimensione e impatto, proseguendo il percorso di internazionalizzazione che renderà il Festival un punto di riferimento per il mondo dell’energia”.
Novità 2026 sarà la collaborazione con la Fondazione IFAB – International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development, che porterà nella città salentina un focus dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale sui sistemi energetici e sulla società, ampliando lo sguardo del Festival ai temi più innovativi e d’attualità.
A partire da gennaio prenderà il via il percorso di avvicinamento “Road to Festival”: appuntamenti riservati a istituzioni, imprese e opinion leader che anticiperanno i contenuti del Festival e ne prepareranno il dibattito. Gli incontri si terranno a Bruxelles (gennaio), Milano (febbraio) e Roma (marzo), dando vita a un laboratorio di policy e confronto multilivello.
Il Festival dell’Energia 2026 conferma, inoltre, la sua vocazione europea: sono in via di definizione le presenze di rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo, che porteranno la prospettiva dell’Unione su energia, clima e sviluppo sostenibile. Una partecipazione che rafforza la dimensione internazionale dell’evento e favorisce il dialogo diretto tra istituzioni europee, imprese e cittadini italiani.
Raffaele Fitto, Vicepresidente della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme: «Il Festival dell’Energia è da molti anni un importante punto di riferimento per il dibattito nazionale nel settore, e lo potrà divenire anche per il dialogo tra l’Europa, le istituzioni nazionali, le imprese e i cittadini. In un tempo in cui la transizione energetica è al centro delle politiche comunitarie, è fondamentale che la voce dell’Unione arrivi direttamente nei territori. Coesione e riforme non sono concetti astratti, ma strumenti concreti per accompagnare ogni comunità – dalle grandi aree metropolitane ai piccoli centri – verso un futuro sostenibile. Lecce sarà l’occasione per dare spazio alla visione europea, le scelte già intraprese e le priorità che guideranno i prossimi anni, convinti che il confronto aperto con la società civile sia la condizione necessaria per rendere la transizione giusta e condivisa.»
URANIA TV, il primo canale televisivo italiano dedicato alle istituzioni e alle imprese (visibile sul 260 del digitale terrestre e sulle piattaforme Samsung TV Plus, Rakuten TV e LG Channels), sarà media partner ufficiale dell’evento.
Attraverso dirette quotidiane, approfondimenti e spazi di confronto, il canale racconterà le tre giornate di Lecce, contribuendo a valorizzare il dialogo tra istituzioni, imprese e cittadini sui temi della transizione energetica.
“Il Festival dell’Energia – ha sottolineato Giampiero Zurlo, editore di URANIA e Presidente del Gruppo UTOPIA – è una sfida culturale, istituzionale e strategica che abbiamo scelto di abbracciare per dare al progetto respiro internazionale e ulteriore visibilità mediatica. Siamo orgogliosi di poter offrire a questa manifestazione la nostra piattaforma multimediale specializzata nel dialogo fra imprese e istituzioni. Il Festival dell’Energia è infatti il luogo dove l’Italia incontra l’Europa e le imprese si confrontano con cittadini e istituzioni per discutere di un tema cruciale per il futuro di tutti”.
A contribuire allo spessore scientifico e all’autorevolezza istituzionale che da anni contraddistinguono la kermesse sono i tre comitati di garanzia e indirizzo: un Comitato d’Onore, presieduto da Chicco Testa, che riunisce personalità del mondo istituzionale, accademico e industriale, un Comitato Scientifico, composto da esperti ed esponenti del settore energetico e ambientale; e un Comitato Territoriale permanente, promosso da Confindustria Lecce, che coinvolge istituzioni, università e associazioni del territorio.
“Il Festival dell’Energia – ha dichiarato Chicco Testa, Presidente del Comitato d’Onore – è ormai il principale luogo di confronto in Italia sui temi dell’energia. La nuova edizione ne consolida il ruolo, offrendo al Paese un momento di riflessione libera e di alta qualità sul cambiamento in atto”.
-foto ufficio stampa Festival dell’Energia –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Unidata festeggia 40 anni, completato il cavo sottomarino Unitirreno

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ROMA (ITALPRESS) – Dal cuore del Campidoglio, Unidata celebra quarant’anni di storia e innovazione con l’annuncio del completamento del cavo sottomarino Unitirreno, infrastruttura strategica realizzata in jv con Azimut Libera Impresa SGR che collega Sicilia e Liguria con due punti di snodo a Roma-Fiumicino e Olbia, rafforzando la connettività nazionale e internazionale.
Durante l’evento, ospitato nella Sala della Protomoteca di Roma, l’azienda – oggi quotata sul mercato Euronext STAR Milan – ha celebrato i quarant’anni dalla fondazione riaffermando la propria posizione tra i principali operatori – unico a controllo completamente italiano – di fibra ottica, cloud e Internet of Things. L’occasione ha permesso anche di fare il punto sul settore TLC insieme a personalità del mondo accademico e istituzionale, tra cui Laura Di Raimondo (ASSTEL), Francesca Cuomo (La Sapienza), Massimiliano Ricci (Unindustria), Lorenzo Tagliavanti (Camera di Commercio di Roma) e Nicola Grandis (ASC27).
Presente anche il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che ha affermato “Unidata è un partner fondamentale per Roma Capitale e un attore strategico per il paese, soprattutto nella transizione digitale. Abbiamo fiducia che la nostra città, capofila in questo processo, diventi un hub cruciale per l’infrastruttura digitale in corso, con Unidata in prima linea. La crescita delle reti e dei data center è decisiva per accompagnare questa trasformazione, favorendo lo sviluppo di un ecosistema digitale innovativo e intelligente. L’amministrazione è impegnata a supportare questo processo, che permetterà a Roma di diventare uno dei principali poli di innovazione digitale. Complimenti a Unidata per il suo ruolo centrale in questo percorso di crescita. Roma Capitale sarà sempre a fianco di aziende che credono nel futuro e nell’innovazione”.
“Festeggiare i 40 anni di Unidata è un’emozione straordinaria. Ricordo ancora quando io, Claudio Bianchi e Marcello Vispi abbiamo iniziato in un garage a Roma assemblando componenti di computer, con grandi idee e poche risorse. Oggi guardiamo con orgoglio a quello che abbiamo costruito insieme. Unitirreno non è solo un’infrastruttura, ma la materializzazione della nostra visione per il futuro digitale dell’Italia. In continuità con questo progetto, stiamo lavorando anche allo sviluppo di un data center green collegato allo snodo Roma-Fiumicino dell’infrastruttura sottomarina. Questi progetti consolidano la nostra posizione nazionale e ci proiettano verso nuovi orizzonti, anche internazionali, integrando connettività, cloud e data center in un ecosistema unico, sostenibile e innovativo” ha dichiarato Renato Brunetti, Presidente, CEO e fondatore di Unidata.
Il progetto Unitirreno, realizzato in joint venture con il fondo Infrastrutture per la Crescita – ESG di Azimut Libera Impresa SGR, è una delle infrastrutture di rete più importanti completate in Italia negli ultimi anni. Il cavo sottomarino di nuova generazione, che si estende per oltre 1.000 chilometri, collegando la Sicilia alla Liguria con due punti di snodo a Roma-Fiumicino e Olbia, rappresenta il primo sistema Open Cable nel bacino mediterraneo con 24 coppie di fibre ottiche (primo al mondo nel suo genere).
Nell’ambito della strategia europea di potenziamento delle rotte digitali del Mediterraneo, Unitirreno garantirà una tecnologia all’avanguardia, affidabile e sicura, capace di garantire prestazioni di alto livello e offrire una nuova rotta sicura e a bassa latenza per il transito dati/Internet tra Europa, Africa e Medio Oriente, e una più veloce, efficiente e resiliente connettività Sud-Nord a livello nazionale. Il 16 ottobre 2025 è stata completata la posa di questa strategica infrastruttura nazionale lungo tutta la dorsale tirrenica Mazara del Vallo-Genova che è prontamente entrata in servizio pubblico assieme al collegamento fra Fiumicino e Olbia già attivo da settembre. Tutto caratterizzato da capacità di oltre 26terabit/sec per fibra ottica. Primario obiettivo del cavo sarà quello di consentire collegamenti ad altissima capacità fra Data Center in Italia e nel Mediterraneo.
Il punto di snodo di Roma-Fiumicino fungerà nel prossimo futuro anche da hub per “UniCenter”, un Data Center “green & neutral” che sarà sviluppato attraverso una società dedicata – partecipata insieme al fondo Infrastrutture per la Crescita ESG, gestito da Azimut Libera Impresa – e che allargherà ulteriormente l’ecosistema digitale dell’azienda e rafforzerà la connettività nazionale, moltiplicando le opportunità offerte dall’infrastruttura sottomarina.
A inquadrare il contesto di mercato durante l’evento è stata Laura Di Raimondo, Direttore generale di ASSTEL, secondo cui la filiera delle telecomunicazioni è “un’infrastruttura invisibile ma vitale”, con 60 milioni di telefoni, 20 milioni di abitazioni e oltre 50 milioni di oggetti IoT connessi, sostenuta da circa 200.000 professionisti e da investimenti annui superiori a 7 miliardi di euro, pari al 6% del PIL nazionale.
“Negli ultimi dieci anni, l’ecosistema Tlc ha investito 114 miliardi, continuando a generare valore e sostenendo lo sviluppo digitale dell’Italia, oggi tra i Paesi più avanzati d’Europa per infrastrutture digitali: 70% di copertura VHCN, oltre 73% delle famiglie con fibra FTTH e 99,5% della popolazione coperta dal 5G. Attualmente i Data Center costituiscono una leva strategica da sostenere, insieme alle competenze. Infatti, nessuna infrastruttura, per quanto avanzata, può funzionare senza le persone che la progettano, la gestiscono e la innovano. Le competenze del futuro saranno quelle legate a AI, cloud, cybersecurity, data analytics e automazione, tecnologie che, se governate correttamente, potranno diventare alleate del lavoro umano e leve di innovazione e sostenibilità per l’intera filiera” ha sottolineato Di Raimondo.
In questo contesto, Unidata consolida la propria posizione come player nazionale di riferimento, integrando la rete proprietaria in fibra ottica, data center e infrastrutture innovative come Unitirreno, contribuendo concretamente a rafforzare la connettività e la digitalizzazione dell’Italia.
Fondata a Roma nel 1985 da Renato Brunetti, Marcello Vispi e Claudio Bianchi, Unidata ha iniziato la sua attività come produttore di componenti per PC e server. Nel 1994 intuì il potenziale di Internet e si trasformò in uno dei primi Internet Service Provider italiani, anticipando la diffusione della rete nel Paese. Cinque anni dopo, nel 1999, la società fu acquisita dal gruppo inglese Cable&Wireless, per poi essere riacquistata dai fondatori nel 2002: un ritorno che segnò l’inizio della costruzione della rete proprietaria in fibra ottica e del primo data center operativo già l’anno successivo.
Negli anni successivi Unidata ha ampliato le sue attività, aggiudicandosi frequenze per la banda larga nella regione Lazio, estendendo i servizi a cloud e IoT, ottenendo il riconoscimento di PMI innovativa. Il 2020 ha segnato una tappa importante con la quotazione sul mercato STAR e la nascita di Unifiber SpA, dedicata al cablaggio in fibra delle cosiddette “aree grigie”. L’azienda ha poi proseguito il suo percorso verso una maggiore sostenibilità, diventando Società Benefit, aprendo una nuova sede a Bari e stringendo accordi strategici come quelli con Azimut Libera Impresa SGR per la realizzazione della rete sottomarina Unitirreno e del Data Center “UniCenter”. A completare il quadro, l’acquisizione del Gruppo TWT, la partecipazione al progetto ROMA5G e la presentazione di una nuova brand identity nel 2024.
Oggi, a quarant’anni dalla sua nascita, Unidata è una realtà da oltre 100 milioni di euro di fatturato, con più di 200 dipendenti, riconosciuta come una delle imprese di riferimento nei settori delle telecomunicazioni, del cloud computing e dell’IoT.
-foto ufficio stampa Unidata –
(ITALPRESS).

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Crèdit Agricole, in Italia utile netto sale a 1.188 mln nei primi 9 mesi 2025

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MILANO (ITALPRESS) – Il Gruppo Crèdit Agricole in Italia ha registrato al 30 settembre 2025 un risultato netto aggregato di 1.188 milioni di euro, di cui 952 milioni di pertinenza del Gruppo Crèdit Agricole.
L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un Totale dei Finanziamenti all’economia pari a circa 101 miliardi di euro e una Raccolta Totale pari a 344 miliardi di euro. Il Crèdit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 16.100 collaboratori e 6 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che da Crèdit Agricole Italia, anche dal Corporate e Investment Banking (CACIB), e dalle società di Servizi Finanziari Specializzati (Agos, CA Auto Bank), Leasing (CA Leasing Italia, parte di Crèdit Agricole Italia) e Factoring (CA Factoring), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (CA Vita, CA Assicurazioni, CA Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Management e CA Indosuez Fiduciaria).
L’utile netto consolidato di Crèdit Agricole Italia si attesta a 693 milioni di euro (+5% a/a), confermando la capacità della Banca di generare risultati solidi e sostenibili.
Erogati 7,5 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese, con particolare riguardo a transizione energetica e filiera agro-alimentare; credito al consumo in decisa progressione (+7% a/a).
Proventi superiori ai 2,3 miliardi di euro sostenuti dalla performance delle commissioni su servizi d’investimento (+10% a/a); oneri operativi sotto controllo e cost income al 49,8% Masse intermediate in crescita su tutti i segmenti: raccolta indiretta +9% a/a, impieghi netti a clientela +2% a/a, con forte incremento del comparto Banca d’Impresa (+4%1 ), e raccolta diretta in aumento del +2% a/a.
11 miliardi di euro di collocamenti Wealth Management (+11% a/a) e positiva evoluzione dell’assicurativo danni (+9% a/a).
Solida qualità degli attivi: coverage ratio al 59,0%, in aumento di +539 bps rispetto a dic-24, NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 2,6% e 1,1%; rettifiche su crediti in calo del -13% a/a e costo del credito su livelli minimi (31bps).
Prosegue la diffusione dell’utilizzo dei canali digitali: l’87% dei clienti è digitalizzato, il 65% utilizza attivamente i servizi online e circa il 92% delle transazioni avviene in digitale.
Attivi cinque Village in Italia (Milano, Parma, Padova, Sondrio, Catania), che formano un network in grado di accelerare 204 startup e affiancare 115 aziende partner nel loro percorso d’innovazione.
Continua l’impegno per il sociale grazie alle recenti iniziative di payroll giving a favore dell’Associazione Bambaran di Catania, dell’Associazione Spia di Palermo e della Neonatologia di Piacenza, attraverso il sostegno a progetti legati al mondo della sanità pediatrica.
“Pur in un contesto sempre più dinamico e competitivo – si legge in una nota -, Crèdit Agricole Italia ha confermato il deciso sostegno al fabbisogno finanziario di famiglie e imprese, mettendo a disposizione una vasta gamma di prodotti e servizi specialistici offerti da tutte le società del Gruppo in Italia, consolidando la concretezza di una strategia commerciale che ha ottenuto risultati positivi trasversali: rilevante progressione dell’attività di acquisition: la base clientela, nei primi nove mesi del 2025, è cresciuta di 155 mila nuovi clienti (+10% a/a), grazie al continuo supporto del canale digitale (40%) e delle iniziative rivolte ai più giovani; la produzione di nuovi mutui residenziali raggiunge i 3 miliardi di euro, confermando il proprio trend di costante incremento nel corso dell’anno (+21% nel confronto tra terzo e secondo trimestre); aumento delle richieste di mutuo (+17% a/a) ad un ritmo superiore rispetto a quello del sistema, con quota di mercato della domanda che sale al 6,2% (vs 5,9% set-24); la quota delle erogazioni mutui finalizzate all’acquisto di abitazioni in classe energetica A e B sale al 27% (rispetto al 24% di giugno 2025), a riprova dell’attenzione dedicata alla transizione ESG delle famiglie; proseguono su una traiettoria positiva i nuovi finanziamenti a medio-lungo termine alle imprese (+15% a/a), spinti dalla performance del settore Agribusiness (+22% a/a)”.

– Foto ufficio stampa Crèdit Agricole –

(ITALPRESS).

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