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Cronaca

Barbera “La tutela della Costituzione tessuto che unifica la Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – Tutela e sviluppo della Costituzione “non come documento brandito per letture divisive, ma come il tessuto che, attraverso la condivisione dei suoi principi, regge e unifica la Repubblica”. Parte da questo principio il ruolo del collegio della Corte Costituzionale, indicato nella relazione del presidente d Augusto Barbera, in occasione della riunione straordinaria della Corte sull’attività del 2023. Barbera ha ricordato che “la Costituzione del ’48 è, nel complesso, per quanto riguarda i principi, tuttora robusta, perchè il suo è un testo che il Costituente ha voluto ‘ecletticò, ‘inclusivò, ‘a virtualità multiplè”. Il presidente della Consulta ha iniziato la sua relazione dall’attualità: “Tra il 2022 e il 2023 dall’angoscia della pandemia si è passati al fragore delle armi, prima ai confini dell’Europa, per effetto dell’aggressione russa al popolo ucraino, e adesso nel Medio Oriente, per l’orrore degli attacchi terroristici e le dure reazioni israeliane. Il 2023 è stato anche l’anno che ha visto in Italia atroci casi di femminicidio, ultimo ieri a Roma, recentissimo”. Un anno che “ha registrato, comunque, numerose e ripugnanti violenze contro le donne. Ed è stato l’anno in cui oltre mille, una media di ben tre al giorno, sono state le agghiaccianti morti sul lavoro”, ha aggiunto. Il presidente ha sottolineato che “tragedie queste ultime che, direttamente o indirettamente, hanno visto e vedranno impegnate la giurisprudenza della Corte Costituzionale, sia per quanto riguarda la condizione femminile, sia per quanto riguarda importanti aspetti dell’organizzazione del lavoro nelle imprese. E’ stato anche l’anno in cui si sono verificate gravi calamità naturali alle quali non è talvolta estraneo il cambiamento climatico e comunque l’incuria di monte amministrazioni”.
Per Barbera “l’approvazione a larghissima maggioranza di una riformulazione degli articoli 9 e 41 della Costituzione, che recepisce indirizzo per la larga parte già seguiti da questa Corte, è quantomeno segno di una maggiore consapevolezza dei temi da affrontare”. Il presidente della Consulta ha fatto poi un appello alle Camere, sulla nomina del giudice mancante per completare il plenum: “Esaurite le prime due votazioni provvedano nel più breve tempo a questo adempimento. A tale proposito, non è superfluo ricordare che l’apporto di ciascun giudice è essenziale per il buon esito del giudizio costituzionale, fondato sulla piena collegialità”. A proposito della separazione dei poteri, ha evidenziato che “in un sistema costituzionale fondato sulla separazione dei poteri, al rigoroso rispetto delle decisioni delle magistrature deve corrispondere l’altrettanto rilevante rispetto delle decisioni delle sedi parlamentari, espressione della sovranità popolare”.
(ITALPRESS).
– Foto xc3/Italpress –

Cronaca

Ancona, sequestrati immobili, auto e quote societarie per oltre 3,3 mln

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ANCONA (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Ancona hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona, con cui è stato disposto il sequestro di prevenzione antimafia di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per oltre 3,3 milioni di euro nei confronti di un imprenditore maceratese, formalmente nullatenente, a cui è stato ricondotto un ingente patrimonio accumulato in oltre vent’anni, attraverso la commissione di plurimi reati tributari e societari.

Le investigazioni, eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, hanno consentito di acquisire significative risultanze investigative idonee a dimostrare una palese “sproporzione” tra i redditi dichiarati negli anni e i capitali impiegati per l’acquisizione dei vari cespiti ora sottoposti a sequestro, ritenuti provento o reimpiego delle attività illecite poste in essere nell’ultimo ventennio, dalle “frodi carosello” nel settore della vendita di automobili alla bancarotta fraudolenta nel commercio di mobili da arredamento.

Nello specifico, gli accertamenti economico-patrimoniali – coordinati dalla Procura della Repubblica di Macerata – hanno permesso di individuare 34 unità immobiliari nella provincia di Macerata (tra appartamenti, magazzini e relative pertinenze), 2 Porsche, disponibilità finanziarie, nonchè quote di 3 società (un’agenzia immobiliare, un’agenzia viaggi e un ristorante).

Tutti i beni, intestati formalmente a soggetti terzi, erano di fatto nella diretta disponibilità e gestione del destinatario del provvedimento ablativo. E’ stato inoltre eseguito un decreto di sequestro per equivalente, per ulteriori 2 appartamenti che erano stati ceduti a terzi in buona fede.

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(ITALPRESS).

Foto: Sala Stampa Guardia di Finanza

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Cronaca

Ranking Atp: Sinner sempre in vetta, Darderi torna nei top 50

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ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner è sempre saldamente in vetta alla classifica Atp. L’azzurro comanda con 12.030 punti, seguito dallo spagnolo Carlos Alcaraz a quota 8.600. A chiudere il podio il tedesco Alexander Zvere, con 6.030 punti all’attivo.
Poche le novità in top ten: stabile al quarto posto Taylor Fritz, seguito sempre da Jack Draper e da Novak Djokovic. In settima posizione si conferma Lorenzo Musetti. Poi ecco Ben Shelton, che sccavalca Holger Rune, sceso in nona piazza. A chiudere la top ten, quindi, Andrey Rublev.
Bene gli altri italiani. Flavio Cobolli sale al 18° posto, più uno, migliorando ancora il proprio best ranking. Guadagna tre posti anche Lorenzo Sonego, adesso numero 37. Meno sei per Matteo Berrettini, adesso 42esimo, seguito da Matteo Arnaldi, 44esimo, e da Luciano Darderi, che migliora di nove posizioni, salendo al gradino 46, grazie al successo di ieri a Bastad. Per l’Italia dunque 7 giocatori nei primi 50 del mondo.
Nella top 100 poi Mattia Bellucci, numero 63, e Luca Nardi, numero 96.

Questa la top ten della nuova classifica Atp:

1. Jannik Sinner (Ita) 12.030 (–)
2. Carlos Alcaraz (Esp) 8.600 (–)
3. Alexander Zverev (Ger) 6.030 (–)
4. Taylor Fritz (Usa) 5.035 (–)
5. Jack Draper (Gbr) 4.650 (–)
6. Novak Djokovic (Srb) 4.130 (–)
7. Lorenzo Musetti (Ita) 3.350 (–)
8. Ben Shelton (Usa) 3.330 (+1)
9. Holger Rune (Den) 3.250 (-1)
10. Andrey Rublev (Rus) 3.160 (–)

Così gli altri italiani:

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18. Flavio Cobolli 2.360 (+1)
37. Lorenzo Sonego 1.321 (+3)
42. Matteo Berrettini 1.225 (-6)
44. Matteo Arnaldi 1.215 (–)
46. Luciano Darderi 1.189 (+9)
63. Mattia Bellucci 924 (–)
96. Luca Nardi 655 (-1)
121. Francesco Passaro 499 (+10)

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Milano, Fontana “Al sindaco Sala il mio sostegno, inchiesta basata su una teoria”

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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano Giuseppe Salal’ho sentito venerdì e poi abbiamo parlato ancora un po’ sabato, gli ho voluto esprimere la mia vicinanza e il mio sostegno”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in un’intervista al Corriere della Sera.

“Io sono garantista da sempre, a prescindere dalle appartenenze politiche. Esistono tre gradi di giudizio, ma prima esiste la presunzione di innocenza. Per tutti – aggiunge il governatore – Quello che mi colpisce in questi giorni leggere la quantità di dettagli investigativi, di frasi intercettate che in questa fase non dovrebbero essere a disposizione di chiunque. E questo mi riporta al periodo in cui ero io sotto inchiesta e leggevo sui giornali cose che aveva fatto la mia povera mamma anni prima e che erano sconosciute persino a me fino a quel momento. E il mio stupore è ancora più grande nel constatare che nel frattempo non succede niente, si continua sempre così“.

Alla domanda su che idea si fosse fatto dell‘inchiesta che ha colpito il Comune di Milano, Fontana risponde “mi sembra che sia sostanzialmente basata su una teoria. E finora sono emersi soltanto gli elementi a sostegno della teoria dell’accusa, non abbiamo ancora sentito quelli di chi si deve difendere. E poi, ancora, ci deve essere il pronunciamento di una parte terza che giudica. Quello che accade adesso fa male a Milano e fa male alla Lombardia”.

Commentando in generale la situazione urbanistica milanese degli ultimi anni, Fontana afferma che “c’è una clamorosa discrepanza tra la velocità del mondo e quella delle amministrazioni, della politica E della burocrazia e alla fine uno dei due versanti finisce in sofferenza. Ma questo sarebbe un tema su cui interrogarsi, tutti quanti invece di accanirsi a fazioni opposte su chi riceve un avviso di garanzia. Ragioniamo sul fatto che quanto più si complica il labirinto di norme e tanto più c’è spazio di manovra per i furbetti”.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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