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Calcagno “Manca serenità, servono calendari meno fitti”
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10 mesi fa-
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Il nostro mondo ha bisogno di un pò di normalizzazione. Quanto successo anche a Immobile e quanto narrato in queste settimane ci dice che stiamo superando certi limiti. Non si gioca solo troppo, probabilmente c’entra anche lo stress a cui si è sottoposti, e vale anche per allenatori e arbitri, c’è bisogno di più serenità e magari la darebbero calendari un pò meno fitti. Bisogna anche cercare di non strumentalizzare certe situazioni: gli aspetti positivi che generiamo sono superiori a questi episodi”. E’ questa la riflessione che Umberto Calcagno, presidente dell’Assocalciatori, affida ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno, partendo da quanto successo ieri a San Siro fra Juan Jesus e Acerbi, col brasiliano che ha accusato in campo il rivale di avergli rivolto un insulto razzista prima del chiarimento nel postpartita. “La lotta al razzismo va condotta senza se e senza ma, sono episodi da condannare – commenta Calcagno – Non voglio poi banalizzare quello che è accaduto ma bisogna stare attenti anche a non strumentalizzare. Le parole di Juan Jesus nel dopo gara sono indicative, Acerbi si è subito scusato e le scuse sono state accettate”. “Il nostro mestiere – prosegue il presidente dell’Aic – ci dà grandi responsabilità, quello che succede in campo non deve avere giustificazioni ma c’è stato il riconoscimento dell’errore fatto da una persona, che un punto di riferimento nei comportamenti. Acerbi è uno dei ragazzi più sereni e più buoni del nostro mondo, che si spende per gli altri e va riconosciuto”. Ma se dietro la mancanza di serenità c’è anche lo stress dovuto alle troppe partite, non sarebbe il caso allora di valutare una riduzione della serie A da 20 a 18 squadre? “Stiamo lavorando con il FIFPro e le leghe europee per avere un’interlocuzione con Fifa e Uefa – replica Calcagno – I campionati interni, il merito sportivo e la passione dei tifosi vanno salvaguardati, ci spaventa tanto la concentrazione di grandi ricchezze in pochi club. Queste situazioni non permettono di ragionare sul numero di squadre in serie A, il che non significa rimanere a 20. E’ in realtà un ragionamento che va fatto anche con la Premier, con la Liga, per evitare che eventuali slot liberati dai campionati interni vengano subito coperti dalle competizioni internazionali. Serve anche una redistribuzione migliore delle risorse, che vanno date anche a chi non partecipa a quelle competizioni”. Poi, sulla questione del poco spazio per i calciatori italiani, Calcagno precisa: “La nostra non è una battaglia allo straniero ma la serie A ha un’impostazione esterofila, il 70% del minutaggio è di giocatori non selezionabili per le nazionali. Dobbiamo porci un problema come sistema, anche per non vanificare la mission affidata alla serie B, alla serie C, al calcio di base. Sarebbe giusto guardare anche all’interno del nostro mondo, quando eravamo un calcio vincente: abbiamo vinto i Mondiali del 2006 col 70% di minutaggio di giocatori italiani, eravamo competitivi come fatturati. Bisogna ricreare un sistema al nostro interno differente da quello che stiamo vivendo”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Leao stende il Girona, Milan vicino agli ottavi di Champions
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13 ore fa-
23 Gennaio 2025di
RedazioneMILANO (ITALPRESS) – Una magia di Leao e le parate di Maignan regalano al Milan una preziosa vittoria per 1-0 sul Girona. La rete che vale i tre punti arriva sul finire del primo tempo e permette ai rossoneri di sognare l’accesso diretto agli ottavi di finale, con i tifosi della Curva Sud ancora in aperta contestazione con la società. Dopo pochi istanti Emerson Royal si fa male e al suo posto entra Calabria. Il primo squillo è firmato da Reijnders, che al 10′ calcia una punizione a giro alle spalle della barriera sulla quale però è bravo Gazzaniga a deviare in corner. Il portiere si ripete un minuto più tardi su una botta ravvicinata di Leao. Al 24′ il portoghese viene lanciato nello spazio da Reijnders, serve una palla d’oro all’indietro per Hernandez che da ottima posizione sbuccia la conclusione e scheggia la parte alta della traversa. I padroni di casa continuano a insistere e al 29′ ci si mette la sfortuna a sbarrare la strada a Musah, che scaglia un gran destro rasoterra dalla distanza che si stampa sulla faccia interna del palo. La prima chance per gli spagnoli arriva al 31′, con Maignan decisivo in uscita bassa su Van De Beek. Il portiere francese si ripete tre minuti dopo su un mancino dal limite dell’area di Tsygankov. Passato lo spavento, i 7 volte campioni d’Europa tornano a farsi vedere al 37′ e trovano il vantaggio. Bennacer interrompe un contropiede avversario e verticalizza per Leao, che salta secco Lopez e infila Gazzaniga con un potente sinistro sotto la traversa. In pieno recupero ci vuole un grande Maignan a salvare il risultato, con Herrera che si vede negare la gioia del gol dall’estremo difensore dopo aver dribblato Pavlovic in area di rigore. Al 10′ della ripresa è Hernandez ad avere una buona opportunità in fase di ripartenza, ma il suo mancino ravvicinato termina sull’esterno della rete. Due minuti dopo, Gil firma il pareggio con un bellissimo sinistro a giro, ma viene annullato per un fuorigioco millimetrico. Al 20′, Leao triangola con il neo entrato Abraham e va al tiro con il destro dai 20 metri ma la sfera esce di poco. Gli ospiti si gettano in attacco alla ricerca del pari, ma la difesa avversaria è attenta. Il risultato non cambierà più. Questa vittoria proietta il Milan al sesto posto a quota 15 punti. In caso di successo tra una settimana sul campo della Dinamo Zagabria, gli uomini di Conceicao potranno festeggiare la qualificazione agli ottavi.
– foto Ipa Agency –
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L’Inter vince a Praga, ottavi di Champions a un passo
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13 ore fa-
23 Gennaio 2025di
RedazionePRAGA (REPUBBLICA CECA) (ITALPRESS) – Vittoria di misura per l’Inter, che batte 1-0 lo Sparta Praga ed è quasi certa di un posto tra le prime otto della classifica generale della Champions League, che garantirebbe ai nerazzurri di evitare i playoff di metà febbraio. Decisiva la rete di Lautaro Martinez, che ritrova un gol in coppa dopo l’ultimo siglato ad ottobre contro la Stella Rossa. Bastano infatti dodici minuti all’Inter per trovare il gol dell’argentino, nonostante una difesa compatta e ordinata dello Sparta Praga: è Bastoni a crossare col mancino e pescare proprio Lautaro, rapido nella volEe di prima che sbatte sulla traversa e si infila dove Vindahl non può nulla. Uno a zero e gara che non sembra cambiare spartito, con l’Inter che prosegue nel suo giro palla mentre lo Sparta si trova sempre posizionato nella propria trequarti ad attendere con passività le iniziative nerazzurre. Al 26′ la palla buona ce l’ha Asllani, che viene servito al limite dell’area su un recupero palla alto di Mkhitaryan ma, per via di un brutto rimbalzo, calcia sopra la traversa. Circa dieci minuti più tardi però è la squadra di casa a farsi vedere, sul tiro dall’interno dell’area di Birmancevic sul quale Sommer è reattivo in due tempi. Si va così all’intervallo, con l’undici di Inzaghi in controllo ma avanti solo di una rete, tornando in campo e subendo però una nuova iniziativa dello Sparta Praga, ancora con Birmancevic, bravo a girarsi rapidamente in area e concludere, con Sommer ancora in respinta. Segnali da parte dei cechi che mettono in allerta l’Inter, che al 60′ troverebbe il raddoppio con Dumfries ma il tutto viziato da una posizione di fuorigioco precedente di Dimarco. Annulla tutto il Var e match che riparte ancora sull’1-0, con lo Sparta che resta in gara seppur sia l’Inter a cercare con insistenza la rete del doppio vantaggio, con a referto un paio di tiri poco angolati di Lautaro e una conclusione più pericolosa, nel quarto d’ora finale, del subentrato Frattesi, sul quale Vindahl ha dovuto allungarsi in tuffo. Da qui una fase di gestione abbastanza sapiente da parte dell’Inter, con lo Sparta Praga che poche volte alza la sua pressione lasciando così la possibilità a Lautaro e compagni di congelare il risultato fino al termine della gara.
– foto Ipa Agency –
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Trapani favola a spicchi. Repesa “Tifosi il cuore pulsante”
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17 ore fa-
22 Gennaio 2025di
RedazioneTRAPANI (ITALPRESS) – C’è una squadra che sta riscrivendo la storia del basket siciliano e non solo. Una neopromossa che neopromossa non sembra affatto. La Trapani Shark è oggi in testa alla classifica di serie A – in coabitazione con Brescia, Trento e Bologna – e ha conquistato l’accesso alle Final Eight. Un traguardo storico. Non si tratta di un miracolo ma di un risultato raggiunto grazie alla società guidata dal carismatico Valerio Antonini e di un uomo che ha plasmato questa squadra a sua immagine e somiglianza: Jasmin Repesa, che ha raccontato all’Agenzia Italpress questo viaggio straordinario. “Non è stato un caso – sottolinea il coach croato – In sedici partite abbiamo fatto bene, certo, ma dietro c’è tanto lavoro. Abbiamo avuto un budget importante e non abbiamo sbagliato le scelte di mercato in estate. Il nostro presidente, che è un uomo esuberante, carismatico, vincente, ha trasmesso un entusiasmo contagioso, un’energia che ci spinge ogni giorno a fare meglio. Essere parte di questa storia è un privilegio enorme. Ci godiamo il momento, ma sappiamo di poter crescere ancora”. Ma qual è il segreto di questa squadra, nata da una combinazione perfetta tra alcuni giocatori protagonisti della promozione nella passata stagione e i nuovi innesti? “Tutto parte dalla difesa – la ricetta di Repesa – Siamo una squadra che corre tanto e che sa farlo con intelligenza. Ma siamo bravi, non perfetti. Abbiamo giocatori con le caratteristiche giuste per questo tipo di gioco, come Robinson e Notae, ma dobbiamo continuare a crescere. Contro Scafati abbiamo perso 20 palloni, e questo non va bene. Dobbiamo migliorare, soprattutto nell’uno contro uno”. La magia degli Shark non si ferma ai numeri. “Questo è un gioco di squadra. Se non c’è alchimia non c’è gioco – confessa il coach – Nella vita, come nello sport, senza alchimia non si va lontano. Costruirla richiede tempo, ma mantenerla richiede sacrificio. Ogni singolo giocatore deve mettere da parte l’io per il noi, perchè solo così si crea qualcosa di grande”. Se c’è un motore che spinge la compagine granata oltre i propri limiti, quello sono i tifosi. “Questa gente, questo popolo che ci segue ovunque, è il nostro cuore pulsante. E’ una spinta incredibile che ci dà forza, che ci ricorda perchè facciamo tutto questo”. E mentre i tifosi, come è giusto che sia, sognano lo scudetto, Repesa preferisce essere più cauto pur non perdendo di vista l’obiettivo. “Andiamo avanti un passo alla volta. Il primo traguardo è stato raggiunto con la qualificazione alle Final Eight, ma ora dobbiamo essere pronti a giocarle al massimo. Vogliamo tornare a casa a testa alta. Dopo penseremo ai playoff, che sono un altro campionato. La chiave è continuare a crescere, perchè i playoff sono un altro campionato e ci troveremo davanti delle vere corazzate. Le sfide più lunghe devono ancora arrivare. E noi vogliamo essere pronti”. In chiusura un messaggio accorato: “Invito tutti i nostri tifosi a essere con noi, sabato e oltre. Abbiamo una partita difficile contro una squadra di grande talento – il riferimento al prossimo impegno con Pistoia – ma con il vostro sostegno tutto è possibile. Vogliamo regalarvi un’altra serata indimenticabile, perchè questa storia la stiamo scrivendo insieme, e senza di voi non sarebbe la stessa cosa”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
ZONA LOMBARDIA – 23 GENNAIO 2025
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