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Politica

Migranti, Piantedosi “Problema è sostenibilità, servono regole”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dopo gli attentati di Mosca il tema della sicurezza è tornato a essere di grande attenzione. Garantire la sicurezza dei cittadini in un momento come questo è un bene ambito a prescindere da visioni ideali o ideologiche. Il mio approccio è di non allarmismo ma di molta attenzione, di presidio e fari ben accesi su web, aeroporti e altri obiettivi sensibili”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Myrta Merlino durante l’intervista avvenuta al Forum per studenti “Change The World 2024”, organizzato da Associazione Diplomatici presso la sede dell’Onu a New York.
“La cooperazione internazionale rispetto al terrorismo potrebbe funzionare meglio – ha sottolineato Piantedosi – La circolarità delle informazioni è fondamentale e ancora non si è affermato in maniera congiunta. Il salto di qualità avviene quando c’è una piena collaborazione tra i vari organismi che ancora non è totale”.
Myrta Merlino ha poi sollecitato il ministro sul tema dell’immigrazione. “Il mio impegno è di coniugare gli aspetti di gestione degli ingressi regolari. Abbiamo proposto, con i decreti flussi, degli ingressi per motivi di lavoro in numeri significativi che non si registravano da anni, ci siamo assunti la responsabilità di dare l’idea che noi non siamo contro l’immigrazione in quanto tale”, ha dichiarato Piantedosi.
“Promuoviamo corridoi umanitari e ingressi per lavoro, allo stesso tempo abbiamo un approccio rigoroso riguardo agli ingressi irregolari. Non vi è dubbio che l’immigrazione regolare può essere una grande opportunità per paesi con bassa natalità, il problema è la sostenibilità e le regole servono in questo senso”.
Merlino non ha mancato di commentare con il ministro i fatti di Pisa: “L’esigenza di sicurezza e di controllo del territorio va coniugata con il diritto al dissenso. E’ una percentuale minima quella in cui le manifestazioni pubbliche hanno registrato criticità. Il caso di Pisa non è quello a cui tendiamo, non c’è dubbio. Ci sono delle analisi in corso per far sì che avvenga una ricostruzione appropriata di quella situazione”, ha concluso Piantedosi di fronte a 4 mila studenti provenienti da tutto il mondo.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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45 anni fa la strage di Bologna, Mattarella “Fu una spietata strategia eversiva neofascista”

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ROMA (ITALPRESS) – La strage della Stazione di Bologna ha impresso sull’identità dell’Italia un segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e, con essi, la nostra stessa convivenza civile. Il 2 agosto di quarantacinque anni fa, con i corpi straziati, i tanti morti innocenti, la immane sofferenza dei familiari, lo sconvolgimento di una città e, con essa, dell’intera comunità nazionale, è nella memoria del Paese”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Bologna, l’Emilia-Romagna, l’Italia, risposero con prontezza e fermezza – prosegue -, esprimendo tutta la solidarietà di cui sono capaci, respingendo il disegno destabilizzante, le complicità presenti anche in apparati dello Stato, le trame di chi guidava le mani stragiste. Nel giorno dell’anniversario, si rinnovano alle famiglie delle vittime i sentimenti di vicinanza. Espressione di una comunità coesa che aderisce a quei principi democratici, che gli artefici della strage volevano cancellare, generando paura per minare le istituzioni, cercando di spingere il Paese verso derive autoritarie, con responsabilità accertate grazie al tenace lavoro di Magistrati e servitori dello Stato. Merita la gratitudine della Repubblica la testimonianza dell’Associazione dei familiari delle vittime, che ha sempre tenuto accesa la luce sul percorso che ha portato a svelare esecutori e mandanti, prezioso esempio di fedeltà ai valori costituzionali, specie per i giovani”, conclude il capo dello Stato.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Nordio “I magistrati con il referendum rischiano l’umiliazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho paura di vincere il referendum, dopo un dibattito cruento che veda coinvolta la magistratura. Perché se questa si accodasse alla politica, o peggio ne guidasse la carica, una sconfitta sarebbe un’umiliazione che inciderebbe sulla sua credibilità, già pericolosamente crollata. E da cittadino e da magistrato non me lo auguro. La giustizia è lacrime e sangue delle persone, non può essere strumentalizzata a fini elettorali”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica’.

“La riforma è la logica conseguenza del codice voluto da Vassalli, eroe della Resistenza, e il dibattito dovrebbe esser contenuto in termini razionali – ha sottolineato -. Ma gli aggettivi usati dall’opposizione, e anche da una parte della magistratura, sono stati così aggressivi da rendere difficile un confronto. La legge riafferma l’assoluta indipendenza della magistratura requirente e giudicante: basta leggere il testo”. Questa è una riforma “voluta dai cittadini che ci hanno votato – ha aggiunto -. Il resto è processo alle intenzioni, ovvero vuota e inconsistente polemica”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni incontra Erdogan e Dabaiba a Istanbul, confronto sulla gestione dei flussi migratori

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ISTANBUL (TURCHIA) (ITALPRESS) – La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata oggi a Istanbul dove ha avuto un incontro trilaterale con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, e con il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdulhameed Mohamed Dabaiba. Nel corso dell’incontro – rende noto Palazzo Chigi – i tre leader hanno discusso il rafforzamento della cooperazione per rispondere alle sfide comuni, a partire da quella della gestione dei flussi migratori. Ricordando gli eccellenti risultati raggiunti in questo ambito con la Turchia, la Presidente del Consiglio ha sottolineato l’opportunità di valorizzare le lezioni apprese applicandole anche per il sostegno all’azione del Governo di Unità Nazionale libico in ambito migratorio.

In questo quadro, la Presidente Meloni ha discusso con i suoi interlocutori una serie di linee d’azione per combattere le reti criminali internazionali di trafficanti di esseri umani, migliorare la prevenzione dei movimenti irregolari e sostenere la Libia nella gestione della pressione migratoria cui è sottoposta. La Presidente del Consiglio ha anche ribadito l’impegno dell’Italia per la stabilità, l’unità e l’indipendenza della Libia e il sostegno a un processo politico, a guida libica e con la facilitazione delle Nazioni Unite, che conduca ad elezioni. I tre leader hanno concordato di continuare i lavori da subito a livello tecnico per individuare azioni concrete da condurre congiuntamente in un quadro di tempo ben definito.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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