Cronaca
Marchese Ragona “Papa? Ironico e umile, sull’Ucraina mal interpretato”
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1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Ironico, generoso e umile, ma anche molto determinato a trasformare la chiesa in un servizio al popolo: è il ritratto di Papa Francesco descritto da Fabio Marchese Ragona, vaticanista di Mediaset, che ha curato l’autobiografia “Life – La mia storia nella Storia”, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. L’idea del libro – distribuito in 21 Paesi in contemporanea e tradotto in otto lingue – è nata “dalla mia curiosità giornalistica, che mi ha spinto a domandarmi dov’era il Papa quando l’Argentina ha vinto il Mondiale dell’86 o quando cadeva il muro di Berlino, con chi era o cosa faceva quando c’è stato l’attacco alle Torri Gemelle”, ha raccontato. Com’è il Papa, dallo sguardo di chi ha potuto osservarlo da vicino? “Come lo si vede in pubblico, è davvero così. Ha una spiccata ironia, tipica dei latinoamericani, e una grande generosità. Siamo stati tante ore a parlare della sua vita… sai che hai di fronte il Papa, il leader morale più importante al mondo, una persona di una cultura sconfinata, ma semplicissima e molto umile. Tanti dicono che questo Papa non è molto amato, in realtà c’è una buona base di gente che lo ama e che vuole conoscere la sua storia”, ha sottolineato l’autore. Come ha reagito il Papa dopo il successo del libro? “Gli ho portato la prima copia stampata, era molto contento. Non immaginava che potesse raggiungere un così vasto pubblico. ‘Ogni tanto riaprire il libro della propria vita e rivedere le cose belle e le cose bruttè, ha detto, e ‘magari gli anziani possono raccontare la propria vita per far sì che i giovani non ripetano più gli errori commessi in passatò”.
Inevitabilmente il pensiero corre ai conflitti in Ucraina e a Gaza. Sul Medio Oriente “credo che oggi il Papa stia dalla parte di chi soffre, quindi da un lato i familiari degli ostaggi israeliani – che qualche giorno fa ha ricevuto di nuovo in Vaticano – e, dall’altro, il popolo di Gaza che si trova sotto le bombe. Il Papa non ha interessi strategici o geopolitici, ha interessi esclusivamente umanitari: credo che dal suo punto di vista la priorità sia stare dalla parte di chi soffre. Per questo continua a dire ‘no alla guerra e alle armi, bisogna fermarsì”. Sull’Ucraina, “credo che il Papa sia stato non solo mal interpretato, ma proprio strumentalizzato da chi voleva accendere qualche miccia. Sono sicuro che ci sia stata una ‘maninà che ha voluto metterlo in difficoltà”, ha sottolineato Marchese Ragona, ricordando le parole del Papa in un’intervista alla tv svizzera, in cui il giornalista ha proposto al Papa l’immagine della bandiera come metafora per parlare di negoziato. “Il Papa a un certo punto dell’intervista dice che ‘il negoziato non è mai una resa, è un atto di coraggiò, che è la posizione che il Papa e la Santa Sede hanno da sempre, cioè sedersi a un tavolo e discutere. Credo che lui sia stato un pò tirato per la tonaca”. Oltre che per le guerre, il Papa “è molto preoccupato” per il clima. “Ai giovani dice ‘fatevi sentire dai governi, haciendo lio (fate confusione in spagnolo), protestate per stradà, ma a patto che le proteste non sfocino in atti che deturpano il territorio o le opere d’arte”. In una delle conversazioni, “gli ho riferito che qualcuno dice che sta distruggendo il papato. Lui è rimasto un attimo in silenzio, ha guardato in alto e mi ha detto: ‘Ma io sono un prete, cosa posso farci? Devo stare in mezzo alla gente, non posso stare sul piedistallo come era una volta, solo perchè qui dentro vogliono così. Gesù Cristo stava in mezzo ai poverì. Questa è l’ultima monarchia assoluta d’Europa, dove ci sono ancora orpelli, pizzi e merletti, dove ci sono tutte queste trovate di corte. Questa è una delle missioni che ha questo Papa: mettere fine a tutto questo e trasformare la chiesa in una chiesa di servizio al popolo, non più una chiesa di potere”. Il libro si struttura in 14 capitoli. “Partiamo dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando lui aveva 3 anni, e arriviamo ai giorni d’oggi, attraversando la storia mondiale degli ultimi ottant’anni per raccontarla dal suo punto di vista, lanciando anche dei messaggi su vari temi, come ad esempio il dialogo interreligioso, la guerra, il clima e la tutela dell’ambiente”, ha spiegato l’autore.
Tra i capitoli più emozionanti sicuramente c’è quello del golpe in Argentina, “un periodo terribile della sua vita, quello dal 1975 in poi. Il Papa non aveva mai raccontato così apertamente quegli anni, perchè è stato accusato di aver favorito il regime che andava contro tanti sacerdoti e di aver venduto due gesuiti”, e qui “racconta per la prima volta come andarono le cose, come visse quel momento, di quando andò a celebrare messa a casa di Videla proprio per convincerlo a liberare quei due sacerdoti. Nel libro dice chiaramente che fu ‘la vendetta di qualcuno che voleva mettermi il cappio attorno al collò”. Un altro capitolo che “mi ha molto colpito è quando si racconta la nascita dell’Unione Europea: siamo negli anni Novanta e lui era in esilio a Cordoba, quelli sono stati anni per lui molto difficili, era molto depresso e chiuso in se stesso. Non riusciva a darsi una spiegazione del perchè i superiori lo avessero mandato in esilio, praticamente era stato buttato giù dal piedistallo: fu accusato di essere ultraconservatore, di essere autoritario nelle sue decisioni, fu accusato anche di voler stravolgere la pastorale dei Gesuiti perchè lui era cresciuto con i salesiani. I Gesuiti non volevano che lui mandasse i preti nelle periferie a fare catechismo ai ragazzini, avevano altri interessi: lui dice che in quel periodo di ‘purificazionè ha studiato quasi tutti e 34 i volumi della storia dei Papi… forse ‘era necessario, perchè mi stavo preparando a diventare anch’io Papa, pur non sapendolò, racconta nel libro”. Tra i capitoli c’è anche spazio per la sua grande passione per il calcio. “Ricordava alla perfezione tantissimi dettagli di quando andava allo stadio tutte le domeniche con tutta la famiglia a vedere il San Lorenzo”. Sui Mondiali dell’86 vinti dall’Argentina “racconta che in quegli anni si trovava in Germania, ma la sera della finale con la Germania non guardò la partita, rimanendo a passeggiare vicino al fiume Reno e a recitare il rosario. “Mi sono sentito solo, perchè volevo essere con i miei amici a festeggiare l’Argentina”, racconta il Pontefice. E sulla famosissima mano de Dios ricorda che quando Maradona andò in Vaticano gli chiese divertito quale fosse la mano incriminata”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).
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Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 28 GIUGNO 025
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18 minuti fa-
27 Giugno 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

ROMA (ITALPRESS) – Ius Soli negli Usa, vittoria per Trump – Da Corte d’Appello greca ok ad estradizione Kaufmann – Modena, violentata in strada da sconosciuto – Corpo carbonizzato nelle campagne del Salento – Cassazione: su decreto sicurezza ci sono criticità – Caso plusvalenze, ex vertici Juve chiedono patteggiamento – Mattarella: “Su Ustica cercare la verità” – Euromed, Italpress e Fondazione Med-Or rinnovano la collaborazione- Previsioni 3B Meteo 28 Giugno.
Anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24.it, itinerarinews.it, oltre alle pagine social, troverete le ultime notizie e le rubriche quotidiane di Agenzia Italpress con articoli veloci da leggere e in continuo aggiornamento.
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Cronaca
Anas, cerimonia di apertura per il nuovo tunnel di Tenda
Pubblicato
2 ore fa-
27 Giugno 2025di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Si è svolta venerdì 27 giugno la cerimonia che anticipa l’apertura al transito del nuovo tunnel di Tenda, lungo la strada statale 20 “del Colle di Tenda e di Valle Roja”.
Il nuovo tunnel sarà aperto al traffico nella giornata di sabato 28 giugno, dalle 12:00 alle 21:00. Domenica 29 apertura al traffico 06:00-21:00 e tutti i week end successivi.
Nei giorni feriali le aperture saranno previste nelle seguenti fasce orarie: dalle 06:00 alle 09:00; dalle 12:30 alle 14:30; dalle 18:00 alle 22:00. Il 16/17 luglio nuovo tavolo con i francesi per l’estensione dal 18 luglio dell’orario 06:00-21:00 per tutta l’estate.
Il transito all’interno del nuovo tunnel sarà regolato a senso unico alternato. Fino a settembre 2025 è previsto il divieto di transito ai veicoli con peso superiore a 3,5 tonnellate. Questa interdizione è disposta in via precauzionale e sarà eliminata una volta che tutte le installazioni della galleria – già realizzate e collaudate – saranno gestite dal programma centralizzato della galleria.
L’ultimazione degli interventi è prevista per la primavera 2026.
L’evento si è svolto alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e del Ministro dei Trasporti francese Philippe Tabarot. Presenti il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e della Regione Liguria Marco Bucci e il Prefetto di Cuneo Mario Savastano.
Hanno partecipato alla cerimonia i membri delle delegazioni italiana e francese della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e degli Enti locali regionali e provinciali e i primi cittadini del territorio, in particolare il Sindaco di Limone Piemonte, Massimo Riberi, e di Tenda, Jean-Pierre Vassallo. Presenti il Commissario di Governo, Nicola Prisco, e i rappresentanti dell’Impresa Consorzio Stabile Edilmaco. Hanno partecipato per Anas (società del Gruppo FS Italiane) l’Amministratore Delegato Claudio Andrea Gemme, il Presidente Giuseppe Pecoraro, il Responsabile della Struttura Territoriale del Piemonte e della Valle d’Aosta Angelo Gemelli.
L’apertura al traffico del nuovo tunnel di Tenda ripristinerà il collegamento tra Italia e Francia attraverso le valli Vermenagna e Roja, interrotto nell’autunno del 2020 dalla devastazione provocata dalla tempesta Alex. L’apertura ha ricadute positive su ampi territori poichè ristabilisce il collegamento più breve tra la provincia di Cuneo, l’Imperiese e la Costa Azzurra.
La nuova galleria è lunga 3.200 metri con una carreggiata larga complessivamente 6,5 metri che ospita una corsia di marcia di 3,5 metri, una corsia di emergenza di 2,7 metri e una banchina di 0,3 metri. Il tunnel è dotato degli impianti più moderni in termini di dotazioni di sicurezza con specifiche installazioni per la rilevazione degli incendi e sensori per la rilevazione dei gas e del particolato nell’aria. Gli impianti comunicano con la Sala Operativa Territoriale Anas di Torino e con le altre dotazioni del tunnel come i pannelli a messaggio variabile per la diffusione in tempo reale di messaggi di servizio.
In seguito all’alluvione del 2020 si è reso necessario attivare, sotto l’egida della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia, la progettazione e la costruzione di opere non previste rispetto al progetto originario del nuovo tunnel, compreso il ponte sul rio della Cà, a breve distanza dall’imbocco francese. La nuova infrastruttura, progettata e costruita dopo il crollo del viadotto storico durante gli eventi alluvionali, è lunga 66 metri ed è realizzata in acciaio.
A partire dal 2023 l’impulso nelle lavorazioni ha dato una svolta all’avanzamento degli interventi che si è concretizzato con lo sfondo del diaframma, il completamento dei rivestimenti della nuova galleria compresa la deviazione dell’imbocco sul versante francese e la costruzione del ponte lato Francia.
L’investimento complessivo per la realizzazione dei lavori di costruzione del nuovo tunnel di Tenda, compresi gli interventi post-alluvione e le opere esterne lato Italia e lato Francia, ammonta a circa 210 milioni di euro.
– News in collaborazione con Anas –
– Foto ufficio stampa Anas –
(ITALPRESS).


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