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Cronaca

Mattarella “Il lavoro non è una merce”

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CASTROVILLARI (COSENZA) (ITALPRESS) – Il lavoro “è un elemento base della nostra identità democratica. Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza ma dell’indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Castrovillari in occasione della visita al sistema agroalimentare del distretto del Cosentino alla vigilia della Festa del Lavoro.
“Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società – ha aggiunto il capo dello Stato -. Il lavoro non è una merce. Ha un valore – lo sappiamo – nel mercato dei beni e degli scambi. Anzi, ne è elemento essenziale, perchè senza l’apporto della creatività umana sarebbe privo di consistenza e di qualità. Ma proprio la connessione con la realizzazione della personalità umana conferisce al lavoro un significato ben più grande di un bene economico; lo rende elemento costitutivo del destino comune”.
“Oltre trenta anni addietro qualcuno aveva ipotizzato la “fine della storia”, ampiamente smentito dagli eventi successivi. Oggi si sente parlare di “fine del lavoro” come traguardo di modernità – ha spiegato Mattarella -. In realtà viene, da taluno, ipotizzata, più che la liberazione dalla fatica, la sostituzione dell’imperfezione umana con macchine e tecnologie, sino all’intelligenza artificiale, ritenuta in grado di azzerare ogni errore. In realtà, in quella prospettiva, in quella falsa prospettiva, si configura la rimozione dell’immenso e insostituibile valore della creatività. Uno scenario che raffigura una limitazione alla libertà della persona umana nel suo profilo più affascinante: il suo pensiero, la sua opera. Non un sogno, quindi, ma una prospettiva allarmante e, in realtà, estranea al buon uso dei preziosi benefici recati dai risultati che la scienza consegna all’umanità e, tra questi, quello della cosiddetta intelligenza artificiale, strumento prezioso, naturalmente, in questa direzione e in questa chiave”.
“Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno e strumento per esprimere sè stessi, per realizzarsi nella vita – ha sottolineato il capo dello Stato -. Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, devono essere sempre indirizzati alla tutela dell’integrità delle persone, dei loro diritti. A partire dal diritto al lavoro”. Quindi “il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri e abusi che creano emarginazione e rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato. Fattori che rappresentano pesanti impedimenti al cammino dell’intera società”, ha proseguito Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Monza, tenta di dare fuoco ad una pompa di benzina. Arrestato

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MONZA (ITALPRESS) – Nel pomeriggio di domenica 12 maggio, alle ore 15.30, sulla linea di emergenza 112 NUE della Questura di Monza e Brianza giungeva una richiesta di intervento da parte di una cittadina, proprietaria di un’attività ristorativa, la quale riferiva che un soggetto di nazionalità straniera, aveva fatto accesso all’interno del ristorante, dando fuoco ad alcuni oggetti ed arredi posti nelle immediate adiacenze dell’ingresso, innescando un incendio circoscritto che suscitava reazioni di allarme e panico tra i presenti. Avvicinato dal compagno della proprietaria, il soggetto inveiva contro lo stesso proferendo frasi di minaccia. Mentre la donna procedeva a chiamare il 112 NUE per segnalare quanto accaduto, notava che le pistole erogatrici dell’attigua stazione di servizio sita in via Lecco giacevano stranamente riverse a terra. Gli equipaggi della Squadra Volanti della Questura di Monza hanno raggiunto immediatamente il luogo e, una volta individuato il soggetto segnalato grazie alle descrizioni della donna, lo bloccavano in evidente stato di agitazione mentre, con un accendino in mano, era ancora intento a discutere animatamente con la richiedente, pronunciando ad alta voce insulti e minacce. Gli Agenti procedevano immediatamente a bloccare l’uomo, poco collaborativo e, dopo averlo messo in sicurezza, raggiungevano il distributore di benzina e appuravano che effettivamente erano state incendiate le quattro pistole erogatrici le quali, con la parte terminale completamente bruciata, giacevano a terra. Veniva dunque contattato il gestore dell’area di servizio, si procedeva a mettere in sicurezza l’area. Dalla visualizzazione delle immagini dell’impianto di video sorveglianza, i poliziotti hanno accertato che, pochi istanti prima, il soggetto fermato, si era aggirato con fare sospetto nei pressi della pompa di benzina e, una volta estratte le quattro pistole, aveva dato fuoco con un accendino alla parte terminale delle stesse, innescando così un principio di incendio con possibili rischi per l’incolumità pubblica. Il soggetto, un cittadino marocchino di 44 anni, senza precedenti di polizia e regolare sul territorio, veniva tratto in arresto per rispondere del reato di tentato incendio e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Monza per il giudizio direttissimo, che si è concluso con il patteggiamento a 1 anno e 2 mesi.(ITALPRESS).

Foto: Polizia Monza

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Cronaca

Pioli “Ultimi giorni al Milan? Cerco di non pensarci”

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MILANO (ITALPRESS) – “I miei ultimi giorni al Milan? Cerco di non pensarci”. Così Stefano Pioli, in conferenza stampa, alla vigilia della penultima di campionato, in trasferta, contro il Torino. “E’ stata una buona settimana, finalmente. Non vincevamo da un pò di tempo e l’aver ottenuto i tre punti contro il Cagliari ci ha fatto stare più sereni. Ora la tranquillità serve più che mai per finire al meglio il campionato. Abbiamo tutte le motivazioni per fare bene”, ha aggiunto il tecnico rossonero. “Oggi non si è allenato Theo Hernandez, che ha avuto un attacco influenzale, vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Ho detto alla squadra che proverò a fare giocare tutti in queste ultime due gare. L’importante è che abbiamo la volontà e gli atteggiamenti giusti”, ha precisato poi Pioli.
“La situazione di Allegri? E’ sempre difficile giudicare da lontano. Lui è un grande allenatore e ha vinto tantissimo. Per il ruolo che abbiamo dobbiamo purtroppo convivere con tante cose. Ma non mi sento di fare alcun commento in merito. Quello che farò io invece non lo so. A fine campionato si vedrà tutto”, ha continuato l’allenatore del Milan.
“Io col club ho sempre avuto un bel rapporto, dall’inizio alla fine. Poi dopo, giustamente, ognuno farà quello che deve fare. Mi incontrerò con i vertici della società e faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di restare concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole. Ripeto, a fine stagione parleremo di tutto. Mancano
solo dieci giorni al termine del campionato”, ha puntualizzato Pioli. “Ho avuto in questi anni un rapporto profondo con tutti i giocatori e sono grato e felice per essermi emozionato tanto qui a Milano, assieme a tutta la squadra, alla quale va il mio grazie. Giroud, Kjaer e Ibrahimovic sono stati molto importanti per me e per i loro compagni. Poi, nel frattempo, tanti giocatori sono cresciuti: avranno ora il compito di prendersi le responsabilità e di fare da traino per gli altri. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Ibra sono legato nel modo più assoluto. L’anno dello scudetto si era creata una magia all’interno di Milanello e con i tifosi e siamo stati premiati con un grande successo”, ha concluso l’allenatore rossonero, pronto a salutare a fine stagione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Europee, Cota “Fisco più equo e Green Deal da correggere”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho scelto Forza Italia perchè ritengo che i miei ideali e i miei valori siano oggi rappresentati al meglio: le istanze federaliste, l’attenzione al territorio, le istanze legate ad uno Stato che non consideri l’imprenditore come delinquente, la questione fiscale. Questi valori sono portati avanti da Forza Italia”. Così Roberto Cota, candidato di Forza Italia nella circoscrizione Nord-Ovest, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress.
L’ex leghista spiega che il Carroccio “non è mai stato un partito nazionalista ma un partito attento al territorio, alle autonomie, inoltre, aveva una visione europea legata ad una costruzione dei popoli e dei territori. Salvini ha individuato delle altre priorità – aggiunge -, si è concentrato, ad esempio, nel creare una presenza al Sud che non faceva parte del core business della Lega, si è buttato a destra pensando di occupare lo spazio politico che in realtà è della Meloni. Ma senza fare polemica perchè ritengo che Salvini sia una persona che ha molte qualità”. Cota parla del comitato Forza Nord ed evidenza come il suo manifesto sia “parte dal concetto se esiste ancora la questione Settentrionale, quel pacchetto di esigenze e aspettative che ha il Nord inteso come locomotiva economica del Paese e come in una prospettiva europee una delle regioni più importanti d’Europa che può giocarsela alla pari con altre”.
Il Nord cosa chiede all’Europa? “Uno dei punti programmatici del Ppe è la creazione del fisco europeo. Secondo me, noi ci possiamo solo guadagnare se lo gestiamo in un determinato modo. Ovviamente non possiamo pensare che facciamo il fisco europeo dove mettiamo le tasse europee per fare la difesa e poi lasciamo invariata la pressione fiscale a livello nazionale. Fisco europeo vuol dire anche porre delle questioni come i paradisi fiscali che ci sono in Europa a danno delle nostre aziende; questi temi dovranno essere posti. Abbiamo dei macro-temi come il green deal – prosegue -, ovvero misure che dovrebbero essere a tutela dell’ambiente ma che in realtà sono viziate da un pregiudizio ideologico e che nella realtà sono insostenibili, la tutela dell’ambiente deve essere ispirata a criteri di sostenibilità. Noi dobbiamo anche gestire le modifiche climatiche, noi abbiamo un modo di fare e una cultura tale per cui rincorriamo sempre l’attualità; ad esempio, 14 anni fa quando ho iniziato a fare il governatore mi sono posto come primo problema quello degli invasi e mi hanno detto che ero un pò incauto perchè non era un argomento elettorale”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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