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Cronaca

Udinese-Empoli 1-1 con due rigori al 90′ e al 104′

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UDINESE (ITALPRESS) – Al Bluenergy Stadium finisce 1-1 lo scontro salvezza tra Udinese ed Empoli. Succede tutto nel finale e con due rigori: quello toscano lo trasforma Niang al 90′, quello friulano Samardzic dopo 14′ dalla fine dei tempi regolamentari, fra mille proteste. Un pareggio che premia più i bianconeri e che, dopo le retrocessioni aritmetiche di Salernitana e Sassuolo, rimanda all’ultima giornata di campionato il nome di quella che sarà la terza squadra che dirà arriverderci alla Serie A. Al momento sarebbe retrocesso l’Empoli, che nell’ultima giornata ospita la Roma.
Primo scorcio di partita equilibrato ma senza azioni da rete in cui le sostituzioni per infortunio di Success e Cerri, al 7′ e al 28′, sono gli unici acuti narrativi del match. Bisogna quindi attendere il 36′ per assistere al primo sussulto offensivo della gara, che arriva con la rete del vantaggio segnata da Maleh con un capolavoro mancino dal limite dell’area friulana. L’arbitro Guida assegna inizialmente il gol all’Empoli, ma dopo un check al Var revoca la rete per una gomitata assestata da Niang a Kristensen prima della conclusione vincente dell’ex centrocampista della Fiorentina. Scampato il pericolo, l’Udinese ritrova brio ma i toscani non si fanno sorprendere e le due squadre raggiungono gli spogliatoi sullo 0-0.
Nella ripresa Cannavaro cambia l’assetto tecnico bianconero inserendo Davis ed Ebosele per Brenner e Ehizibue. Al 57′ le scelte del tecnico partenopeo sembrano potersi dimostrare vincenti ma Davis, servito da Lucca con un perfetto cross dalla destra, sbaglia incredibilmente di testa e spedisce il pallone a lato da ottima posizione per la più clamorosa occasione da gol della squadra friulana. I minuti finali della partita sono dominati da equilibrio e tatticismo che vengono infranti all’89’, quando il bianconero Samardzic atterra in area Cambiaghi. Guida non ha dubbi e assegna il calcio di rigore che Niang trasforma per il momentaneo vantaggio dell’undici allenato da Nicola. Incassato lo svantaggio, l’Udinese si lancia alla disperata ricerca del gol del pareggio e, in pieno recupero, Fazzini trattiene Payero in area empolese. I bianconeri invocano il calcio di rigore, che l’arbitro Guida assegna dopo diversi minuti tra le proteste degli ospiti e dopo il check del Var (con problemi audio annessi). Dagli undici metri Samardzic non sbaglia e segna al 104′ l’1-1 che chiude la partita ed evita all’Udinese una sconfitta che sarebbe risultata quanto mai pesante.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Al via la Milano Fashion Week, Mazzali “Lombardia colonna portante del settore”

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MILANO (ITALPRESS) – Si accendono i riflettori sulla moda donna, con la Milano Fashion week autunno inverno 2025/2026, in programma da oggi fino al 3 marzo all’ombra della Madonnina: 56 sfilate fisiche, 6 digitali, 65 presentazioni, 4 su appuntamento e 23 eventi, per un totale di 153 appuntamenti che detteranno le nuove tendenze del womenswear per la prossima stagione. In passerella tutti i grandi nomi della Moda italiana.
“La moda non è solo stile e immagine: è industria, economia, lavoro – puntualizza Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia -. E la Lombardia è il cuore pulsante di questo settore. Con oltre 28.000 imprese e un fatturato che supera i 26 miliardi di euro, la nostra regione rappresenta una colonna portante del sistema moda italiano. Milano, da sola, conta più di 11.000 aziende e produce il 15,6% del valore totale della moda in Italia. Qui – prosegue l’assessore – si incontrano tradizione e innovazione, le grandi maison e i giovani talenti, l’artigianato di eccellenza e la tecnologia più avanzata. E’ una filiera straordinaria che trova la sua massima espressione proprio in questa settimana, che tra sfilate ed eventi, trasformerà Milano nel centro del mondo della moda”.
“Ma la Fashion Week non è solo un evento per addetti ai lavori – ricorda Mazzali – è un momento in cui Milano si accende di energia creativa. Ogni sfilata, ogni showroom, ogni incontro internazionale porta con sè un indotto straordinario per la città e per tutta la Lombardia. Basti pensare che l’edizione di settembre – aggiunge – ha generato un impatto economico di quasi 213 milioni di euro, tra ospitalità, ristorazione e shopping. Questo significa crescita, opportunità, posti di lavoro. La moda è una risorsa concreta per il nostro territorio, un volano per il turismo e per l’economia locale”.
“Oggi voglio accendere i riflettori su un aspetto fondamentale di questo settore, di cui si parla troppo poco – sottolinea quindi Mazzali -: la filiera degli accessori e dell’artigianato specializzato. Quando pensiamo alla moda, spesso ci soffermiamo sullo spettacolo delle passerelle e sulle firme dei grandi stilisti, ma dietro ogni capo che sfila c’è un mondo straordinario fatto di dettagli, di maestria artigianale e di tradizione manifatturiera. La Lombardia è anche questo: il cuore pulsante di un ecosistema che comprende aziende specializzate nella produzione di bottoni, ricami, tessuti pregiati, pelletteria, gioielli, accessori e lavorazioni esclusive che rendono unico ogni abito d’alta moda. E’ nelle mani sapienti di questi artigiani che si costruisce il vero valore di un capo, perchè sono i dettagli a trasformarlo in un’icona. Eppure, troppo spesso questa eccellenza resta nell’ombra. Oggi voglio celebrarla e riconoscerle il posto che merita: senza questa filiera, il lusso e lo stile non avrebbero la stessa anima”.
Il grande palcoscenico della moda prende forma, tra addii clamorosi, come quello di Sabato di Sarno da Gucci, che apre le sfilate per la prima volta con una collezione a cura dell’Ufficio Creativo, anniversari prestigiosi, come quello di Fendi che celebra i 100 della maison, K-Way che festeggia i 60 anni e Dsquared2 che metterà in scena una sfilata-evento celebrativa dei trent’anni, e qualche ritorno, come quello di Fiorucci. Ma c’è grande attesa anche per i debutti, come quello di David Koma alla direzione creativa di Blumarine e di Lorenzo Serafini per Alberta Ferretti.
“Questa settimana sarà anche un grande palcoscenico di celebrazioni e novità – commenta Mazzali – . Ma la vera protagonista sarà sempre la creatività, quella capacità tutta Lombarda di coniugare eleganza e innovazione. E proprio parlando di creatività, voglio rivolgere un pensiero speciale a Giorgio Armani, maestro assoluto di stile e raffinatezza, simbolo della moda italiana nel mondo. Il suo talento ha segnato un’epoca e continua a ispirare il futuro. Milano e la Lombardia gli devono molto. Il mio augurio – dichiara l’assessore – è che questa Fashion Week sia all’altezza della sua visione: autentica, sofisticata e senza tempo”.
“La Milano Fashion Week è molto più di un appuntamento nel calendario della moda – fa poi presente Mazzali – : è il luogo in cui si disegna il futuro dello stile, si celebrano il genio e la tradizione e si costruiscono nuove opportunità per il settore. Qui si respira il valore della creatività, qui si definisce il gusto e il modo in cui il mondo guarderà alla moda nei prossimi anni. E ancora una volta – conclude – tutto parte da Milano”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Il Vaticano “Papa Francesco ha riposato bene, tutta la notte”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Papa ha riposato bene, tutta la notte”. E’ quanto si legge in una nota della sala stampa vaticana. Il Santo Padre è ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli. Nel bollettino diffuso ieri sera, le condizioni cliniche del Papa venivano definite “in lieve miglioramento” seppur “nella loro criticità”. “I medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la
prognosi”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Germania, Tajani “Dai popolari vittoria che fa argine agli estremismi”

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ROMA (ITALPRESS) – Quella dei popolari di Merz in Germania “è una vittoria chiara, di un partito che sa fare argine agli estremismi e che ha condotto una campagna elettorale seria su temi che interessano i propri elettori: un green sostenibile e non sfrenato, una immigrazione controllata, sicurezza, crescita”. Lo dice in un’intervista al “Corriere della Sera” il ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo cui la Cdu-Csu non può governare da sola “e lo farà con la Spd: in Germania c’è una tradizione lunga di grandi coalizioni, che vengono fatte sulla base di programmi chiari e precisi. Ma stavolta i pesi sono molto chiari: a guidare e dare impulso al governo sarà la Cdu-Csu, non più un governo di centrosinistra che ha deluso gli elettori, tanto che chi era nell’esecutivo è uscito molto male dalle elezioni. Quindi, mi aspetto stabilità, che è la precondizione di ogni sviluppo positivo, per la Germania e per tutta l’Europa che avrà uno scatto forte con la guida Cdu”.
Per l’Italia una Germania che si presuppone stabile significa “moltissimo. La nostra economia – aggiunge il leader di Forza Italia – è strettamente legata a quella tedesca e viceversa: una loro crescita avrebbe effetti positivi anche per noi. Siamo la prima e seconda manifattura europea, questo conta. E anche l’impostazione politica è simile”. “Sicuramente una Germania che torna protagonista e trainante sul piano economico rafforza tutti, ma il punto – evidenzia Tajani – è che con Merz si può pensare di andare avanti sulla strada che davvero rafforza la Ue, quella a cui pensavano De Gasperi, Adenauer, quella che sognava Berlusconi: una difesa comune europea. Perchè il nodo è quello”.
Come valuta il risultato dell’AfD? “Credo sia davvero un voto di protesta, che arriva soprattutto dalla Germania dell’Est per ragioni storiche ed economiche. Così come lo è il voto per la Linke, anche se ovviamente diverso. La forza della Cdu – conclude Tajani – è quella di aver contenuto questo voto, e adesso di poterlo tenere a margine”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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