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Politica

Fisco, Meloni “Il 2023 anno record per la lotta all’evasione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Attualmente c’è la possibilità di procedere con l’accertamento sintetico ma non ci sono le norme che lo regolano. La verità è che oggi l’autorità può muoversi con grande libertà, con eccessiva discrezionalità. Da questo parte il lavoro del viceministro Leo, che ringrazio. Io ho sospeso la norma perchè la voglio vedere meglio, penso che sul tema specifico una cosa sia colpire i casi oggettivamente intollerabili, altra cosa è correre il rischio di infilare nell’ordinamento un’altra norma che vessa il cittadino comune e sulla quale sono contraria. Secondo me serve più tempo per guardare nel merito la questione e ragionare sulla norma”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento, risponde a una domanda di Maria Latella sul redditometro.
“Spesso vengo definita come amica degli evasori, ma i numeri dicono che il 2023 è stato l’anno record di recupero dell’evasione fiscale in Italia”, ha aggiunto.
Stiamo facendo una “riforma fiscale che attendevamo da 50 anni, stiamo procedendo con i decreti attuativi per disegnare un fisco diverso. Un fisco giusto non ti vessa con regole assurde e con un livello di tassazione altissimo, un fisco giusto ti chiede di pagare il giusto e di farlo in tempi ragionevoli. Deve venire incontro al cittadino in difficoltà, deve saper essere comprensivo, dialogare e vedere ogni singolo caso”, ha sottolineato il premier.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Ponte Stretto, Salvini “Spero nessuno dica no a più controlli antimafia”

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GENOVA (ITALPRESS) – “Penso e spero che nessuno si opponga a inserire più controlli possibili contro infiltrazioni mafiose”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a margine di un sopralluogo in cantiere a Genova, a proposito dei controlli antimafia ponte sullo Stretto. “Non penso che il Quirinale sia contro gli organismi antimafia – ha proseguito Salvini -. Chiediamo semplicemente che per il ponte sullo Stretto di Messina ci siano gli stessi controlli che ci sono stati per il ponte Morandi a Genova, per l’Expo di Milano, per le Olimpiadi invernali a Milano-Cortina. Siccome c’è un’opera che coinvolgerà più di 100mila lavoratori e migliaia di imprese in tutta Italia, appalti, servizi, espropri, è giusto che gli italiani, io in primis che ci metto la faccia, abbiamo la certezza che ogni euro speso non finisca nelle tasche sbagliate. Mettere il ministro dell’Interno, il ministero della Difesa, il ministero della Giustizia, le associazioni, i sindacati, le Procure, tutti in condizioni di lavorare al meglio per me è fondamentale”.

“Quindi non uno, dieci emendamenti per garantire trasparenza, legalità e verifiche e certificati antimafia, per quello come per altri cantieri. Spero che nessuno dica di no a maggiori controlli antimafia per il ponte”, ha concluso il ministro.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Ucraina, Meloni “Dalla Russia nessun passo avanti per la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Insieme abbiamo come sempre ribadito il nostro impegno per arrivare a una pace giusta e duratura” in Ucraina, “rinnoviamo il nostro sostegno agli sforzi in questo senso. Si sta lavorando a un nuovo turno di negoziati”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi con il primo ministro di Danimarca, Mette Frederiksen.

“La prima cosa che dobbiamo fare è ringraziare presidente Zelesnky, il governo ucraino per aver dimostrato con chiarezza anche e soprattutto in queste settimane la sua sincera volontà di perseguire la pace aderendo a una richiesta di cessate il fuoco, a una disponibilità di negoziati anche ad alto livello – ha aggiunto Meloni -. Da parte russa invece non abbiamo visto alcun passo in avanti concreto, e credo che vada la pena ricordarlo anche per smontare una certa narrativa secondo la quale invece i russi sarebbero stati disponibili alla pace”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Netanyahu fermi le bombe”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo convocato l’ambasciatore israeliano a Roma e chiesto chiarimenti. E’ inaccettabile usare le armi con una delegazione di diplomatici, lo è anche sostenere che la delegazione aveva sbagliato strada. Israele era stato informato dei loro movimenti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a “Il Messaggero”.

“Ero in viaggio con il presidente Mattarella – racconta – l’ho subito messo al corrente, poi ho chiamato Meloni. E’ inaccettabile, una violazione aperta del diritto internazionale. I diplomatici non si toccano”.

Tajani sottolinea che “la nostra posizione è chiara. I bombardamenti devono fermarsi, serve un cessate-il-fuoco immediato e la liberazione degli ostaggi da Hamas, che deve uscire da Gaza: l’unico attore che riconosciamo è l’Autorità nazionale palestinese”.

E aggiunge: “Il dissenso italiano è nei fatti. Netanyahu deve fermare i raid sulla Striscia e ripristinare gli aiuti umanitari. Abbiamo votato la risoluzione dell’Oms che chiede di terminare l’emergenza sanitaria a Gaza. E’ fondamentale che le condizioni sanitarie rispettino gli standard internazionali e anche di questo stiamo discutendo con Israele”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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