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Cronaca

Il Napoli chiude fra i fischi, 0-0 col Lecce e addio Europa

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NAPOLI (ITALPRESS) – Si è conclusa sullo 0-0 contro il Lecce e tra i fischi del pubblico l’ultima di campionato del Napoli al Maradona. I partenopei chiudono al decimo posto e dicono addio anche all’ultima residua speranza di giocare in Europa nella prossima stagione: il Torino, battuto a Bergamo dall’Atalanta, rimane davanti e andrà in Conference League se la Fiorentina dovesse mercoledì battere l’Olympiacos nella finale di Atene. Il primo squillo offensivo del match è del Lecce e arriva al 9′ con Dorgu che risponde positivamente all’invito di Krstovic e dal limite incrocia il sinistro scheggiando il palo. Scampato il pericolo, il Napoli prova a rilanciare le proprie sorti offensive con delle rapide ma sterili verticalizzazioni che non impensieriscono Falcone. Il Lecce tiene bene il campo ma senza limitarsi al contenimento, così i padroni di casa, al 41′, rischiano nuovamente di capitolare sulla ripartenza innescata da Almqvist e conclusa da Berisha con un destro velenoso deviato in angolo, che inchioda sullo 0-0 la prima frazione di gioco. Nella ripresa Calzona cambia in attacco con l’inserimento di Raspadori e Ngonge per Simeone e Politano. Le mosse del tecnico regalano brio alla manovra offensiva campana che, al 49′, impegna per la prima volta Falcone proprio con Ngonge dal limite. Il Lecce arretra vistosamente il baricentro e, quattro minuti dopo, tocca a Cajuste pareggiare il conto dei pali colpiti con una conclusione angolata alla sinistra dell’estremo pugliese. L’occasione mancata regala intensità al forcing napoletano che, al 64′, si concretizza col secondo legno firmato da Ngonge con un gran destro dal limite fermato dalla traversa. I minuti finali della partita si trasformano in un batti e ribatti di occasioni da gol mancate che negano alla squadra di Calzona di chiudere con una vittoria una stagione ben lontana dalle gioie di un anno fa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Schlein “La destra vuole una sanità a misura di portafoglio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Meloni sono giorni che dà i numeri sulla sanità. Dice ‘abbiamo aumentato i fondì e in termini assoluti è vero, ma è quello che potrebbe dire qualsiasi premier perchè in termine assoluti è vero per tutti. Ma se si guarda la spesa sanitaria sul Pil è scesa. Meloni dice che le fa ridere che si calcoli la spesa in base al Pil ma si fa così in tutto il mondo, quelli che piangono però sono gli italiani. Siamo ai minimi storici degli ultimi 15 anni tanto che milioni di persone hanno rinunciato a curarsi. La destra abbia il coraggio di dire agli italiani che vuole una sanità a misura del portafoglio, in cui chi ha i soldi salta la lista d’attesa di un anno e mezzo e va dal privato. Il problema è che chi quei soldi non ce li ha sta rinunciando a curarsi. Il primo effetto della manovra presentata ieri è stato la proclamazione dello sciopero dei medici, noi saremo al loro fianco a sostenerli”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, ospite a “Diritto e Rovescio” su Rete 4.
Sull’aumento delle pensioni minime “al al di là degli annunci roboanti, ieri sono usciti i numeri: si tratta di un aumento di 3 euro. Allora, lo dico con rispetto, ma le persone che non riescono a pagare le bollette, che sono le più care d’Europa e su questo il governo non sta facendo nulla, cosa se ne fanno di 10 centesimi al giorno?”, ha aggiunto. Per la segretaria dem l’accordo con l’Albania “non sta in piedi dal punto di vista giuridico e politico. A nostro avviso è inumano perchè viola i diritti fondamentali delle persone. Hanno appena buttato 800 milioni degli italiani per costruire centri e deportarci delle persone, per poi scoprire di doverle riportare addirittura indietro. Basta con la propaganda, serve un approccio molto più serio”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Cronaca

Open Arms, Salvini “Minacce sono una follia, ma è processo politico”

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GENOVA (ITALPRESS) – “Le minacce di morte contro chiunque sono una follia. Le minacce e gli insulti sui social con nickname falso dimostrano che sei un uomo piccolo piccolo”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, commentando a margine di un evento elettorale a Genova le minacce ricevute dalla giudice Silvia Albano e dall’avvocata Giulia Bongiorno coinvolte nel processo Open Arms. “Penso di essere l’unico politico occidentale a processo per aver fatto il suo mestiere. Poi le minacce, la violenza e gli insulti non sono mai la soluzione nei confronti di nessuno – ha aggiunto Salvini – ma che sia un processo politico, scelto dalla politica di sinistra e portato avanti da una Procura che ha chiesto sei anni di carcere per sequestro di persona… Mi sembra chiaro che sia una richiesta di condanna politica, ma io a differenza di qualcun altro non scappo e ogni riferimento alla signorina Salis è puramente voluto. Non chiedo impunità o immunità, vado in quel tribunale il 20 dicembre: se mi assolvono sono felice, se mi condannano farò ricorso-. Credo che sarebbe una follia e un pericolo per il futuro e per la sicurezza italiana, ma lo dico senza minacciare nessuno. Prendo atto che su 9.300 giudici ce ne sono pochissimi che fanno politica: va bene, ma magari si candidino con il Pd e non vadano in tribunale”, ha concluso Salvini.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Cronaca

L’ASTERISCO – ANCORA UN EPISODIO DI VIOLENZA AL PS DEL SAN MATTEO

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Un Paziente 44enne stacca un termosifone dal muro, si allaga il pronto soccorso del San Matteo di Pavia: è della scorsa notte l’ennesimo episodio di violenza, il secondo in 48 ore nella stessa struttura sanitaria.

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