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Cronaca

Bandecchi “Serve unica politica estera Ue. Premierato? Idea balorda”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il popolo italiano è l’unico che si presenta alle urne senza sapere esattamente chi sta votando. Ad esempio, quello che gli italiani non sanno è che a queste elezioni il Partito Popolare Europeo in Italia è rappresentato da due partiti: Alternativa Popolare e Forza Italia, i cui candidati vanno dentro allo stesso gruppo. E’ un’anomalia tutta italiana”.
Parte da queste premesse sulle elezioni europee dell’8-9 giugno l’intervista di Stefano Bandecchi, rilasciata a Claudio
Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee”
dell’agenzia Italpress.
L’attenzione è rivolta alle sfide internazionali che attendono l’Unione Europea. “Noi abbiamo in testa un’Europa che avrà la capacità di fare una sola politica estera e un unico esercito, anche se ogni nazione avrà l’esercito predisposto ad una vera e propria difesa – ha spiegato Bandecchi – Noi abbiamo in mente un’Europa che non è guerrafondaia, non aiuta nessuno a fare le guerre e non con le armi Però deve essere una nazione che non può essere invasa da nessuno: Russia, Cina e India. Gli stessi Stati Uniti non devono mettere bocca sulle cose europee”.
Il tema del rafforzamento della difesa europea è infatti tra i temi più dibattuti di questa campagna elettorale, soprattutto alla luce dei due grandi conflitti in corso in Medio Oriente e Ucraina. Proprio su quest’ultimo, i paesi europei sono profondamente divisi sulla proposta del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg di permettere a Kiev di usare le armi occidentali per colpire obiettivi sul territorio russo.
Secondo Bandecchi, “serve un’Europa che parli con una sola voce. Noi invece siamo un’Europa in cui si parla in 27 e questo è un problema grave. Se non vogliamo la guerra, dobbiamo imparare a difenderci e ad essere anche spaventosi per gli altri”.
Altra questione riguarda l’energia e l’industria. Per il leader di Alternativa Popolare, “l’Europa deve avere come primo elemento fondamentale un’autonomia energetica europea” e la strada per realizzarla è far sì che “ogni nazione europea deve essere autonoma per il suo popolo, quindi io vedo un’Italia autonoma a livello energetico”.
Un’autonomia energetica che vada quindi di pari passo anche con la diversificazione delle fonti e con l’indipendenza. “Dal nucleare al verde, io li accetto tutti. L’importante è che l’Italia non debba chiedere ai russi, ai cinesi e agli americani come gestire la propria nazione a livello elettrico – ha sottolineato Bandecchi – Allo stesso tempo vogliamo una nazione che sia industrializzata. Noi vediamo un’Italia che deve reindustrializzare se stessa perchè oggi non abbiamo più una forte industria italiana”.
Spostando l’attenzione sulla situazione nazionale, Bandecchi ha tenuto a ricordare che “gli italiani non sanno che tutte le leggi europee sono sopra a quelle italiane e che l’Italia deve recepire le leggi europee. Un esempio: prima di essere approvata in Italia, la legge finanziaria deve avere il visto della comunità europea. Ma quindi quando diciamo agli italiani che le elezioni più importanti sono quelle europee? Noi abbiamo addirittura leader italiani che dicono che in Europa non ci vanno: se non vai a parlare in Europa, non potrai mai fare niente. Gli italiani devono smettere di essere imbrogliati”.
Sul fronte istituzionale “io sono sempre stato per il finanziamento pubblico (ai partiti, ndr), per il voto proporzionale e per avere 1500 parlamentari e non 600. Per me la democrazia non può passare dalla riduzione dei parlamentari, ma al limite attraverso il loro aumento”.
Alla domanda sulla riforma del premierato, il giudizio di Bandecchi è netto. “La trovo un’idea balorda. E’ una legge sbagliata, scritta in maniera sbagliata che mette il Presidente della Repubblica e gli italiani in scacco matto – ha puntualizzato – E’ un passo pericoloso. Non sono per il maggioritario e l’autonomia differenziata delle regioni e il premierato mi sembra il massimo della stupidità . Destra e sinistra sono stuzzicati da questo premierato forte, ma è meglio che non li stuzzichi perchè quando arriverà gli italiani saranno davvero nei guai”.
Tornando sulle sue affermazione contrarie alle candidature alle Europee di Roberto Vannacci nelle liste della Lega e di Ilaria Salis per Alleanza verdi-Sinistra, Bandecchi ha chiesto, riferendosi al primo, “può essere candidato nel 2024 un retrogrado, un uomo che vede i neri come neri e gli omosessuali come un problema?”. Invece “Salis non l’avrei candidata perchè credo non abbia le caratteristiche giuste per poter portare avanti determinate istanze. Non è una donna che ha realizzato qualcosa. E’ una persona che ha avuto quattro condanne già esecutive”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

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Borrelli show non basta, a Cagliari il Genoa agguanta il 3-3 finale

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Sei gol, un punto a testa e una lunga scia di rimpianti ed errori. All’Unipol Domus, Cagliari e Genoa ritrovano la via della rete, ma non quella della vittoria: il primo duello in panchina tra Fabio Pisacane e Daniele De Rossi termina 3-3. I padroni di casa rimontano due volte lo svantaggio e volano persino avanti grazie a uno scatenato Borrelli, autore di una doppietta. Ma nel finale arriva la beffa: Caprile valuta male il rimbalzo su una punizione dalla distanza di Martin e regala agli ospiti il gol del definitivo pareggio. Un punto che serve a poco: il Genoa sale a quota 8 punti, il Cagliari è fermo a 13 e a secco di vittorie in campionato dal 19 settembre. Nell’era dei 3 punti a vittoria (dalla stagione 1994/95) il risultato di 0-0 in questa sfida si è verificato solo nella stagione 2022/23. Oggi dura fino al 18′: Colombo serve in area Vitinha che si libera della marcatura di Zappa e in spaccata batte Caprile. L’intesa tra i due attaccanti liguri migliora e al 26′ si invertono i ruoli, ma Colombo a tu per tu con il portiere sardo si divora il gol del raddoppio. Un errore che pesa, perchè sette minuti dopo arriva il pareggio dei padroni di casa con il colpo di testa di Borrelli sugli sviluppi di un corner: Leali ci arriva, ma solo con il pallone già oltre la linea di porta. La partita si riaccende nel finale. Al 41′ c’è il terzo gol in tre partite di Ostigard, che sfrutta le doti di attaccante aggiunto con una grande girata di mancino sul cross al volo di Thorsby. Il nuovo vantaggio genoano dura però solo due minuti: Borrelli fa sponda di testa per Deiola, bravo a servire a centro area Esposito che con un tocco da futsal sorprende Leali. Il Genoa è la squadra che subisce più reti nei primi 15′ del secondo tempo (4) e allo scoccare del 60′ arriva il 3-2 del Cagliari: Zappa disegna un cross in area, Borrelli di prepotenza anticipa Marcandalli e fa esultare l’Unipol Domus. Nel finale un gol annullato e uno realizzato. Colombo segna con l’aiuto della traversa, ma è tutto fermo per fuorigioco. Non è finita: all’83’ Martin scaraventa su punizione una palla in area, Caprile legge male il rimbalzo e si fa scavalcare dal pallone. Termina 3-3 una delle partite più divertenti del campionato.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Bologna espugna Udine e aggancia Inter e Roma in vetta

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UDINE (ITALPRESS) – Il Bologna continua a sognare a occhi aperti. I ragazzi di Vincenzo Italiano espugnano il Bluenergy Stadium, vincendo 3-0 contro l’Udinese. Dopo il rigore fallito da Orsolini, la doppietta di Pobega e il gol di Bernardeschi valgono il terzo successo consecutivo degli emiliani, che volano in vetta alla classifica della Serie A, in attesa delle altre gare, a pari punti con Inter e Roma.
Dopo appena 4′ i padroni di casa si ritagliano la prima occasione con Davis che, su suggerimento di Kamara, tenta la conclusione sfiorando un gran gol. Archiviato lo spavento, la squadra rossoblù prova a prendere in mano le redini della sfida, ma non riesce a trovare sbocchi sul fronte offensivo. Orsolini al 24′ si accentra e prova la conclusione da lontano, ma sbaglia completamente la traiettoria. Al 36′ Pobega tenta il tiro da fuori, ma trova la deviazione con un braccio di Ehizibue: dopo un lungo controllo del Var, l’arbitro Sacchi decide di assegnare un calcio di rigore ai felsinei. Sul dischetto si presenta Orsolini, che però si fa ipnotizzare da uno straordinario Okoye, bravo a respingere la conclusione dell’attaccante avversario. In pieno recupero l’ex giocatore dell’Ascoli va a segno, ma il suo gol viene annullato per fuorigioco. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa il Bologna torna in campo con il piglio giusto e al 54′ trova la rete del vantaggio con Tommaso Pobega: il centrocampista riceve palla da Orsolini, si accentra e con il destro batte Okoye. L’Udinese accusa il colpo e al 60′ combina un pasticcio difensivo con Okoye e Karlstrom, che regalano a Pobega il pallone che vale il 2-0 e la sua doppietta personale: l’ex Milan ruba palla allo svedese e supera agevolmente il portiere avversario. Mister Runjaic decide di stravolgere la sua squadra, effettuando tutte le cinque sostituzioni nell’arco di pochi minuti, ma le sue mosse non sortiscono i risultati sperati. A sfiorare il gol, infatti, sono ancora gli ospiti con Fabbian, che al 70′ si divora il tris sprecando una bella giocata di Zortea. Nel finale i bianconeri cercano in maniera velleitaria di riaprire la contesa, ma gli emiliani si difendono bene e, dopo un malinteso tra Bertola e Zanoli, chiudono definitivamente i giochi con il primo gol in rossoblù di Federico Bernardeschi. Festa in casa Bologna; domande e dubbi sul fronte friulano.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Ucraina, leader G7-Ue “Il piano Usa è una base che richiede ulteriore lavoro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Accogliamo con favore i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina. La bozza iniziale del piano in 28 punti include elementi importanti che saranno essenziali per una pace giusta e duratura. Riteniamo pertanto che la bozza costituisca una base che richiederà ulteriore lavoro. Siamo pronti a impegnarci per garantire che una pace futura sia sostenibile”. Così in una dichiarazione congiunta i capi di governo dei Paesi del G7, tra cui il premier Giorgia Meloni, oltre ai presidenti di Consiglio e Commissione Europea, Antonio Costa e Ursula von der Leyen, e i leader di Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Finlandia e Norvegia.
“Siamo chiari sul principio che i confini non devono essere modificati con la forza. Siamo inoltre preoccupati per le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che renderebbero l’Ucraina vulnerabile a futuri attacchi – prosegue la Dichiarazione -. Ribadiamo che l’attuazione degli elementi relativi all’Unione Europea e alla NATO richiederebbe il consenso rispettivamente dei membri dell’UE e della NATO. Cogliamo l’occasione per sottolineare la forza del nostro continuo sostegno all’Ucraina. Continueremo a coordinarci strettamente con l’Ucraina e gli Stati Uniti nei prossimi giorni”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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