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Cronaca

Europee, Rizzo “A favore della pace e uscita da Ue e Nato”

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MILANO (ITALPRESS) – Disaffezione elettorale e storture dell’informazione. Ma soprattutto le guerre in Ucraina e Palestina, e le inevitabili conseguenze sull’Unione Europea, oltre all’inquinamento e alla sanità pubblica. Sono i temi affrontati da Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell’Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c’erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”.
Secondo Rizzo, “c’è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell’Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. Rizzo poi ha citato anche la lista guidata da Michele Santoro, Pace Terra e Dignità: “Dice di essere contro la guerra, ma quando c’è stato il referendum contro la guerra non ha firmato”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell’agenda di Democrazia sovrana e popolare. “Oggi esiste un unico partito dell’informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perchè anche l’informazione va a senso unico. C’è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale”. Secondo Rizzo, “l’Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall’Europa. Noi vorremmo che l’Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l’Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”. Le preoccupazioni sono rivolte soprattutto a un’eventuale escalation. “Vogliono dichiarare guerra alla Russia? Vogliono tirare dei missili dalla Polonia e dalla Lituania che arrivano a Mosca? Ma vi rendete conto di quello che succederebbe?”. Per Rizzo, “la guerra nucleare mette di certo in discussione perlomeno l’esistenza dell’Europa. Se c’è una guerra nucleare, in Europa moriamo tutti”.
Per quanto riguarda i temi dell’ambiente e del green deal, Rizzo ha evidenziato che “sono battaglie saggie e giuste, ma l’inquinamento per il 70 per cento lo fanno le prime cento multinazionali, non lo fa chi fa male l’indifferenziata. Poi vorrei sapere quanto consumano i jet privati: quelli che si sono ritrovati a Davos con i loro jet privati, in un weekend hanno consumato quanto 350mila automobili in un anno. Perchè quelli che comandano devono viaggiare con i jet privati?”. Secondo il leader di Democrazia sovrana e popolare, “il tema è l’inquinamento, non è il cambiamento del clima. Vogliono far cambiare a tutti il metodo di vita, perchè quei pochi hanno i loro affari da fare”. Un’ultima riflessione è dedicata alla sanità pubblica che, per Rizzo, è “in uno stato comatoso. In Italia sta per evaporare: bisognerebbe tornare a una sanità centralizzata. Prima c’era la sanità pubblica centralizzata e la politica nazionale ci metteva le mani. La politica locale è peggio della politica nazionale. Inoltre, bisogna pagare di più medici, infermieri, personale paramedico: abbiamo tante di quelle spese inutili, ma la sanità è la cosa più importante. Nel 1980 c’era mezzo milione di posti letto, oggi ce ne sono 130mila. La sanità di prossimità e dei territori non esistono, i medici della matua vanno riqualificati. Noi dobbiamo pagare i medici perchè stiano nelle strutture pubbliche, che devono funzionare”, ha concluso Rizzo.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

Cronaca

Il centrosinistra vince in Umbria ed Emilia Romagna con Proietti e De Pascale. Meloni si complimenta

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ROMA (ITALPRESS) – Vittoria del centrosinistra in Emilia Romagna e in Umbria. A scrutinio quasi completato Michele De Pascale si aggiudica la presidenza della Regione Emilia Romagna con il 56% dei consensi, Stefania Proietti quella dell’Umbria con il 51%. La candidata sfidante del centrodestra in Emilia Romagna, Elena Ugolini, si ferma al 40%, mentre in Umbria Donatella Tesei al 45%. “La fiducia ha ispirato la nostra campagna elettorale che è stata onesta per proporre soluzioni e mai arrogante. C’è un dato di partecipazione alle urne che preoccupa, è un dato che deve fare riflettere”, sono le prime parole di Michele De Pascale giunto al comitato elettorale da vincitore. “Ho molta riconoscenza verso la coalizione, il mio partito, Schlein e Bonaccini mi hanno dato grande sostegno, E’ stato un onore portare avanti questa sfida, abbiamo voluto parlare ai cittadini e con noi ci sono oltre 60 movimenti civici”. La premier Giorgia Meloni ha scritto sui social: “Desidero rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità. Un ringraziamento sentito va a Donatella Tesei ed Elena Ugolini per l’impegno, la dedizione e la passione dimostrati in questa competizione elettorale”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 19 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

Alle regionali in Umbria centrosinistra in leggero vantaggio. De Pascale dichiara la vittoria in Emilia Romagna “Abbiamo parlato ai cittadini”

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ROMA (ITALPRESS) – In Emilia Romagna le proiezioni confermano il vantaggio del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Michele De Pascale. Secondo il Consorzio Opinio Italia per Rai, quest’ultimo si attesta al 56% mentre la candidata del centrodestra, Elena Ugolini, sfiora il 40%. La candidata del centrosinistra per l’Umbria, Stefania Proietti, è leggermente in testa rispetto a quella del centrodestra Donatella Tesei. La proiezione del consorzio Opinio per la Rai sulle elezioni regionali in Umbria, basata sul 49% del campione, vede Proietti al 50,1% contro il 47,1% di Tesei. “La fiducia ha ispirato la nostra campagna elettorale che è stata onesta per proporre soluzioni e mai arrogante. C’è un dato di partecipazione alle urne che preoccupa, è un dato che deve fare riflettere”, sono le prime parole di Michele De Pascale giunto al comitato elettorale da vincitore. “Ho molta riconoscenza verso la coalizione, il mio partito, Schlein e Bonaccini mi hanno dato grande sostegno, E’ stato un onore portare avanti questa sfida, abbiamo voluto parlare ai cittadini e con noi ci sono oltre 60 movimenti civici”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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