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Cronaca

Stress e stanchezza, un nuovo integratore per combatterle

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MILANO (ITALPRESS) – Lo stress è spesso causa di stanchezza. Secondo una ricerca commissionata da Bayer il 70% degli italiani in età adulta, fra i 25 e i 65 anni, si sente stressato e oltre 4 milioni di persone assumono integratori per combattere l’affaticamento da stress. Durante un evento a Milano, l’azienda ha presentato un nuovo prodotto studiato per avere una duplice azione: da un lato gestire lo stress e dall’altro ricaricare le energie. “Molti italiani che assumono un integratore per alleviare la stanchezza da stress non sono soddisfatti – ha detto Lorenzo Ronchi, Marketing Category Head di Bayer Italia durante l’evento – questi consumatori infatti acquistano multivitaminici non specifici. Questi prodotti non possono aiutare pienamente il nostro corpo ad adattarsi alle circostanze di stress. Bayer porta una soluzione specifica: il nuovo Supradyn Ricarica No Stress si compone infatti di due azioni. Da un lato ricarica le energie con vitamine e minerali e dall’altra introduce elementi botanici per rispondere e gestire meglio lo stress cui è sottoposto l’organismo”.
La dottoressa Michela Barichella, Responsabile Medico Unità Operativa di Nutrizione della Clinica ASST G.Pini-CTO e professoressa all’UniMi ha spiegato perchè lo stress è associato a stanchezza: “Quando ci troviamo in presenza di potenziali fattori stressanti mettiamo in atto una serie di meccanismi di adattamento che ci permettono di tornare allo stato fisiologico precedente. La risposta allo stress comprende una serie di reazioni che coinvolgono l’asse ipotalamo ipofisi-surrene. Vengono quindi rilasciati degli ormoni che portano a un aumento di adrenalina, noradrenalina e cortisolo. Questa risposta, sebbene sia essenziale per il funzionamento umano, se eccessiva può provocare diversi disturbi sia fisici che mentali, detti ‘disturbi dell’adattamentò che possono comprendere sintomi come stanchezza e affaticamento”.
“Supradyn Ricarica No Stress contiene estratti vegetali – ha spiegato Cristina Nicastro, Responsabile scientifico Bayer Consumer Health – che lavorano sullo stress. La Rhodiola rosea è una pianta adattogena che aumenta la resistenza allo stress e riduce la sensibilità ai fattori che inducono stress, mantenendo uno stato di equilibrio. Deve le sue proprietà alla presenza di due polifenoli, salidroside e rosavine che influenzano favorevolmente le funzioni fisiologiche e le attività all’interno del sistema nervoso centrale. Il prodotto poi contiene estratti di Melissa officinalis che abbassa la risposta emotiva e ha un effetto calmante. Agisce poi anche a livello gastrointestinale dove produce un effetto di distensione e allevia la tensione addominale”. Se gli estratti vegetali hanno un effetto “stress out”, per la parte di “energy in” ci sono le vitamine del gruppo B: Vitamina B5, B6, B12 e l’Acido Folico (B9). “Altrettanto importante – ha spiegato ancora Cristina Nicastro di Bayer – è il Magnesio. E’ un minerale che è presente in più di 300 reazioni enzimatiche nel nostro corpo. Lavora in sinergia con le vitamine per darci le energie di cui abbiamo bisogno”.
“Questo innovativo integratore copre un bisogno crescente e ancora insoddisfatto dei consumatori che spesso si affidano a soluzioni non specifiche per affrontare la stanchezza da stress – ha detto in conclusione dell’evento milanese Heiko Petersen, Cluster Head ITAGRIS Consumer Health Bayer – e Supradyn Ricarica No stress è stato appositamente sviluppato per fornire loro un supporto mirato”.
– foto f03-
(ITALPRESS).

Cronaca

Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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