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Cronaca

Lombardia, Pd “Regione deve risolvere le disparità su legge 194”

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MILANO (ITALPRESS) – “L’applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza in Lombardia, nonostante qualche piccolo passo avanti grazie anche al nostro lavoro di monitoraggio e segnalazione delle situazioni critiche, presenta ancora carenze e disomogeneità anche gravi nell’accesso alle prestazioni e nella possibilità di decidere la procedura. Con un pericolo imminente: la presenza dei pro vita nei consultori pubblici che rischiano di interferire pesantemente sul lavoro degli operatori e ostacolare e limitare la libertà di scelta delle donne. Per questo raccoglieremo segnalazioni su eventuali problemi che si dovessero presentare in fase di applicazione di un diritto consolidato”. E’ la sintesi degli interventi di Paola Bocci e Pierfrancesco Majorino, consigliera e capogruppo regionali del Pd, che stamattina, a Palazzo Pirelli, hanno presentato l’indagine annuale dei dem sull’applicazione della 194 in Lombardia. “La nostra segretaria Elly Schlein, in piazza a Milano, ha detto che il Governo Meloni sulla sanità non ha fatto nulla, se non sostenere e aiutare i pro vita. Regione Lombardia rischia di diventare il racconto di tutto questo. E lo dicono i fatti: zero iniziative per il servizio sociosanitario lombardo, per affrontare il tema delle liste d’attesa, per sostenere lo sviluppo della sanità pubblica. A parte qualche viaggio esotico dell’assessore Bertolaso. Al contrario, stiamo assistendo a un’apertura di credito significativa verso i pro vita che si è già manifestata con una recente mozione in consiglio regionale. In questa cornice si inserisce il lavoro importante e puntuale che facciamo ogni anno e che incredibilmente non viene realizzato dalla Regione, dove avremo bisogno di un vero osservatorio permanente sulla 194. Per questo raccoglieremo, anche in forma anonima, segnalazioni di ingerenze da parte dei pro vita che si possano verificare in ospedali e consultori, e siamo a disposizione di operatori e donne che le vivano”, ha precisato Majorino. Alla consigliera Bocci il compito di illustrare i dati raccolti “che ci hanno aiutato a comporre un quadro, cosa che facciamo da 10 anni. La relazione nazionale del Ministero della Salute riporta dati non aggiornati (quella presentata a ottobre 2023 rendicontava i dati del 2021) e non disaggregati per provincia che non consentono di comprendere le criticità puntuali delle singole provincie e del singolo ospedale, le differenze tra capoluogo e territorio, agendo in modo tempestivo per correggerle. Per questo la Regione dovrebbe lei stessa monitorare, avere tutto sotto controllo e intervenire come istituzione per garantire il diritto al servizio dovunque”. Dall’indagine del Pd emerge che “mentre è chiaro che l’applicazione della norma, combinata con l’attività di informazione e sensibilizzazione nei consultori, ha portato a una netta diminuzione delle Ivg, passando, in Lombardia, dalle 37mila Ivg del 1982 alle 11mila del 2023, rimangono nella nostra regione carenze e disomogeneità, sia di accesso, sia di scelta del metodo. Permangono, infatti, grosse disparità tra province e strutture ospedaliere, perchè ci sono presidi dove ancora abbiamo il 100 per cento di obiezione o dove non viene somministrata la RU486”, sottolinea Bocci. “Per questo motivo, ribadiamo e ampliamo le richieste che, come Gruppo regionale del Pd, facciamo da anni alla Regione: va realizzato un osservatorio sull’attuazione della 194 con il dettaglio per provincia e strutture. Va offerta un’informazione chiara, diffusa e accessibile in diverse lingue sull’Ivg, in particolare sulla RU486, coinvolgendo i medici di medicina generale, gli ambulatori, le Case di comunità e i Consultori, che devono poter operare senza interferenze dei Centri di aiuto alla vita. Regione deve dare direttive chiare e cogenti alle Asst, sia per assicurare alle donne lombarde l’Ivg in tutti i suoi presidi, anche in caso di obiezione al 100%, sia per riequilibrare le prestazioni tra il personale, rispettando la multidisciplinarietà della professione. Inoltre, Regione deve formalmente richiedere alle aziende sanitarie che entrambe le prestazioni siano erogate in tutte le strutture ospedaliere pubbliche, incentivando l’utilizzo della RU486, e potenziare i consultori pubblici affinchè l’erogazione della farmacologica avvenga anche in questi presidi territoriali. Infine, ribadiamo la necessità che i contraccettivi post Ivg, ma non solo, siano offerti gratuitamente a chi ne fa richiesta, in particolare a minorenni e fragili”, ha concluso Bocci.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Pd Lombardia

Cronaca

Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xp9

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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