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Cronaca

Conte “Europa fermi escalation militare e acceleri sul salario minimo”

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PALERMO (ITALPRESS) – Un reddito di cittadinanza europeo, salario minimo e no ad un’escalation militare in Ucraina. Sono i punti principali sottolineati dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a margine del comizio elettorale di chiusura della campagna per le elezioni europee a Palermo, in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress.
Sul conflitto in Ucraina, la posizione di Conte è chiara. “Noi abbiamo accettato aiuti militari all’inizio, quando c’è stata l’aggressione di Putin che noi abbiamo condannato. Ma nella risoluzione approvata dal Parlamento italiano c’era anche scritto che andava fatto a condizione che si lavorasse per un negoziato di pace e una de-escalation. E invece, con il governo Draghi prima e quello Meloni adesso, stanno seguendo la logica guerrafondaia: sempre ulteriori invii di armi – ha ribadito -. A questa logica dell’escalation militare dobbiamo opporci con tutte le nostre forze. Non possiamo permettere di essere trascinati dai nostri governanti nella terza guerra mondiale”.
Secondo il leader pentastellato l’unica strada per “costruire un futuro di pace” passa da un tavolo negoziale. E chiarisce: “noi difenderemo le ragioni dell’Ucraina, ma è chiaro che la soluzione deve essere negoziale. Non ci possiamo permettere un conflitto mondiale o addirittura nucleare”. Conte ha poi rilanciato la battaglia del movimento per un reddito di cittadinanza europeo. “In tutti i paesi europei c’è il reddito di cittadinanza. Solo il governo italiano non lo vuole – ha spiegato -. Ne abbiamo bisogno anche perchè l’intelligenza artificiale e la robotica rischiano di far sparire tanti lavori: noi dobbiamo gestire tutto questo con una cintura di protezione europea. E noi lo imporremo da Bruxelles a Giorgia Meloni”.
Altro tema caldo è il salario minimo. Per Conte “è inaccettabile che ci siano 4 milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati. Non è compatibile con la costituzione che parla di un salario che consente un’esistenza libera e dignitosa a tutti”. “Anche in Europa esiste già una direttiva sul salario minimo: noi la possiamo rinforzare in modo da imporla anche all’Italia e a questo governo sciagurato”, ha ribadito.
Per il Movimento 5 Stelle in Italia come in Europa non bisogna sottovalutare il fenomeno della corruzione. “Oggi in Italia da Torino a Bari è un fiorire di inchieste sulla corruzione. Ci sono tutte le premesse per una nuova Tangentopoli. Per questo abbiamo bisogno di un Movimento 5 Stelle che lotti per la trasparenza e legalità anche in Europa per imporre norme più stringenti”, ha dichiarato Conte definendo questa lotta “una battaglia vitale per la democrazia perchè questa corruzione innesca uno scambio politico-mafioso”. Infine Conte non risparmia critiche al governo in merito ai recenti provvedimenti sulla sanità. “Se a tre giorni dal voto riunisci il consiglio dei ministri per fare un decreto d’urgenza per tagliare le liste d’attesa e non ci metti un euro, concretamente non c’è nessuna soluzione – ha spiegato -. Poi scopriamo che in quel decreto ci sono cinque nuovi dirigenti per il ministero della sanità. Quindi stanziano i soldi solo per questi nuovi dirigenti. E’ un’offesa a tutti i cittadini che attendono fino a 500 giorni per un esame diagnostico. E’ una vergogna”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Frodi su Iva e riciclaggio, 11 arresti tra Sicilia e Lombardia

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PALERMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, in particolare investigatori del Servizio Centrale Operativo, della SISCO e della Squadra Mobile di Palermo, unitamente a personale del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Varese, ha dato esecuzione a un provvedimento che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 indagati, emesso dal GIP presso il Tribunale di Milano su richiesta degli uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO).

Le accuse sono associazione per delinquere a carattere transnazionale dedita al cosidetto lavaggio dell’IVA intracomunitaria, al riciclaggio, al reimpiego ed all’autoriciclaggio dei relativi proventi, con l’aggravante del metodo e della finalità di agevolazione dell’associazione camorristica.

Le indagini rappresentano la prosecuzione di quella culminata, il 14 novembre 2024, con l’arresto di 47 indagati nell’ambito dell’operazione Moby Dick, che aveva disarticolato una organizzazione transnazionale che operava in Italia, Spagna ed altri paesi dell’Unione Europea, nonchè in Svizzera, Singapore ed Emirati Arabi Uniti, ed il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore superiore ai 650 milioni di euro.

In quella circostanza si era reso irreperibile un cittadino belga ritenuto al vertice dell’organizzazione criminale, arrestato dopo sei mesi di latitanza lo scorso 26 maggio presso l’Aeroporto di Milano Malpensa, lì giunto con un volo proveniente dall’Albania.
Nel corso della successiva attività investigativa sono state acquisite ulteriori risultanze indiziarie nei confronti degli indagati, emerse sia dalle dichiarazioni auto ed etero accusatorie rese da qualcuno di essi sia dall’analisi del materiale documentale e dei dispositivi elettronici ed informatici sequestrati il 14 novembre scorso.

Ciò ha consentito di rafforzare il quadro accusatorio in precedenza delineato, portando all’emissione di un nuovo provvedimento cautelare restrittivo e rivelando la contiguità degli odierni indagati ai clan camorristici Nuvoletta di Marano di Napoli e Di Lauro di Scampia.

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Tra i destinatari della misura, nove sono stati rintracciati nelle province di Napoli, Ascoli Piceno e Roma, mentre a carico di due persone, localizzate negli Emirati Arabi Uniti ed in particolare nella capitale Dubai, l’Autorità giudiziaria procedente ha emesso il Mandato di arresto in ambito europeo.

Perquisizioni nelle province di Napoli, Ascoli Piceno e Roma, operate dagli investigatori della Polizia di Stato, coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Campania e della Guardia di Finanza.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mafia, 20 indagati tra Catania e Pavia per estorsioni e droga

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CATANIA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo, nelle Province di Catania e Pavia, un’ordinanza nei confronti di 20 indagati, emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale su richiesta di questa Procura Distrettuale.

Disposte misure cautelari personali e reali nei confronti di 8 persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso nonchè delle condotte di estorsione, ricettazione, detenzione di armi, trasferimento fraudolento di valori, e spaccio di sostanze stupefacenti tutte aggravate dal metodo mafioso.

– Foto: da video Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Netanyahu “Vittoria storica, l’Iran non avrà armi nucleari”

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ROMA (ITALPRESS) – Nei 12 giorni dell’operazione Rising Lion “abbiamo ottenuto una vittoria storica. Questa vittoria durerà per generazioni. Abbiamo rimosso due minacce esistenziali immediate: la minaccia di annientamento da parte di bombe nucleari e la minaccia di annientamento da parte di 20.000 missili balistici”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in dichiarazioni ai media. “Se non avessimo agito ora, lo Stato di Israele avrebbe presto corso il rischio di annientamento, ma questo non è accaduto perchè nel momento cruciale ci siamo sollevati come un leone e il nostro ruggito ha scosso Teheran e ha echeggiato in tutto il mondo”, ha proseguito.
Netanyahu ha aggiunto: “L’attacco sarà registrato negli annali delle guerre di Israele e sarà studiato dagli eserciti di tutto il mondo. Con un colpo rapido abbiamo eliminato l’alto comando dell’Iran, inclusi tre capi di stato maggiore e altri alti funzionari, e allo stesso tempo abbiamo eliminato i massimi scienziati nucleari che guidavano il programma nucleare e cercavano di portarci distruzione e morte”.
“Per decenni ho promesso che l’Iran non avrebbe avuto armi nucleari, e in effetti, attraverso tutte le brillanti operazioni condotte dai nostri militari, abbiamo vanificato il progetto nucleare iraniano, e se qualcuno cercasse di ripristinarlo, agiremo con la stessa determinazione e forza per sventare qualsiasi tentativo del genere. L’Iran non avrà armi nucleari”. Il premier ha ringraziato anche il presidente americano Donald Trump. “L’adesione degli Stati Uniti non solo sul fronte difensivo, ma anche su quello offensivo: questo è un evento storico. Non era mai accaduto prima”, ha affermato. Infine, sull’operazione nella Striscia di Gaza, Netanyahu ha detto: “Dobbiamo sconfiggere Hamas e liberare tutti gli ostaggi”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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