Cronaca
LOMBARDIA LIVE 24 NEWS – LISSIA NUOVO SINDACO DI PAVIA, ECCO TUTTI GLI ALTRI NOMI DEGLI ELETTI NEL PAVESE, MILANESE, TORTONESE
Pubblicato
8 mesi fa-
di
Redazione
Michele Lissia, candidato del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Pavia, supera Alessandro Cantoni del centrodestra. Volete sapere i nomi di tutti gli altri sindaci eletti in questa tornata delle amministrative nel Pavese, Milanese e Tortonese?
Ecco gli eletti nei 122 comuni della provincia di Pavia che hanno votato per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale.
Albonese: Innocenza Leva (64,5%)
Albuzzano: Marco Tombola (83,5%)
Arena Po: Alessandro Belforti (64,0%)
Bagnaria: Mattia Franza (100%)
Barbianello: Giorgio Falbo (100%)
Bascapè: Emanuela Curti (51,8%)
Battuda: Luigi Santagostini (58,0%)
Belgioioso: Fabio Zucca (68,0%)
Bereguardo: Felice Bonizzoni (57,4%)
Borgo Priolo: Andrea Giganti (100%)
Borgoratto Mormorolo: Fabio Molinari (100%)
Bornasco: Roberta Bonetti (60,4%)
Bressana Bottarone: Valentino Milanesi (53,8%)
Campospinoso Albaredo: Olga Volpin (84,5%)
Candia Lomellina: Antonio Brianta (42,4%)
Canneto Pavese: Francesca Panizzari (50,5%)
Carbonara al Ticino: Stefano Ubezio (52,3%)
Casanova Lonati: Stefano Lucato (69,3%)
Casatisma: Alberto Arpesella (50,6%)
Casei Gerola: Leonardo Tartara (81,0%)
Casorate Primo: Enrico Vai (50,8%)
Cassolnovo: Luigi Parolo (59,2%)
Castana: Maria Pia Bardoneschi (50,6%)
Casteggio: Lorenzo Maria Vigo (71,2%)
Castelletto di Branduzzo: Flavio Ferlini (40,3%)
Castelnovetto: Gabriele Bonassi (82,7%)
Cava Manara: Silvia Montagna (39,9%)
Cecima: Cristiano Bianchi (100%)
Ceranova: Giorgio Costa (100%)
Cergnago: Marco Bagnoli (82,8%)
Certosa: Marcello Infurna (77,0%)
Cervesina: Giampiero Valle (50,2%)
Chignolo Po: Antonella Zanaletti (73,2%)
Cigognola: Gianluca Orioli (56,7%)
Cilavegna: Manuel Maggio (38,6%)
Codevilla: Marco Pietro Dapiaggi (62,2%)
Colli Verdi: Sergio Lodigiani (51,2%)
Copiano: Andrea Itraloni (71,6%)
Corana: Vittorio Balduzzi (100%)
Cornale e Bastida: Giuseppe Masso (100%)
Corvino San Quirico: Michele Lanati (100%)
Cura Carpignano: Germano Randazzo (55,1%)
Dorno: Francesco Maria Perotti (85,9%)
Ferrera Erbognone: Riccardo Freddi (59,1%)
Filighera: Alessandro Pettinari (100%)
Fortunago: Pier Achille Lanfranchi (100%)
Galliavola: Giovanni Broglia (32,8%)
Gerenzago: Bruno Tremonte (100%)
Golferenzo: Claudio Scabini (100%)
Inverno e Monteleone: Enrico Vignati (100%)
Landriano: Roberto Aguzzi (31,5%)
Langosco: Margherita Tonetti (100%)
Linarolo: Paolo Mario Fraschini (73,8%)
Lirio: Elisabetta Sara Magnani (69,0%)
Lomello: Silvia Ruggia (57,7%)
Lungavilla: Ester Gabetta (56,3%)
Marcignago: Anna Maria Ghigna (54,9%)
Menconico: Paolino Donato Bertorelli (100%)
Montalto Pavese: Paolo Repossi (43,6%)
Montebello della Battaglia: Andrea Mariani (100%)
Montecalvo Versiggia: Marco Torti (51,3%)
Montescano: Enrica Brega (100%)
Montesegale: Carlo Ferrari (100%)
Mornico Losana: Ilaria Rosati (57,7%)
Olevano di Lomellina: Luca Mondin (51,2%)
Oliva Gessi: Andrea Defilippi (100%)
Ottobiano: Pier Angelo Cecchetto (51,4%)
Palestro: Paola Franzo (52,0%)
Pancarana: Maurizio Fusi (100%)
Parona: Massimo Bovo (74,6%)
Pietra de’ Giorgi: Gianmaria Testori (59,6%)
Pieve Albignola: Yuri Bruni (56,4%)
Pieve Porto Morone: Elio Giovanni Grossi (32,3%)
Ponte Nizza: Celestino Pernigotti (100%)
Rea: Claudio Segni (100%)
Redavalle: Raffaella Anelli (54,4%)
Retorbido: Enrico Frattini (100%)
Robbio: Roberto Francese (100%)
Robecco Pavese: Pier Luigi Bianchi (54,1%)
Rocca de’ Giorgi: Paolo Fiocchi (100%)
Rocca Susella: Pierluigi Barzon (66,0%)
Romagnese: Manuel Achilli (66,3%)
Roncaro: Elisabetta Furnari (64,7%)
Rosasco: Riccardo Berzero Taccone (80,5%)
San Giorgio Lomellina: Giovanni Bellomo (65,8%)
San Martino Siccomario: Andrea Viola (38,5%)
San Zenone al Po: Simona Granata (64,3%)
Sant’Alessio con Vialone: Ivana Maria Cartanì (55,7%)
Santa Cristina e Bissone: Pietro Antonio Del Redentore (63,5%)
Santa Giuletta: Simona Dacarro (59,1%)
Santa Margherita di Staffora: Andrea Gandolfi (100%)
Santa Maria della Versa: Anna Zucconi (71,6%)
Sartirana Lomellina: Pietro Luigi Gianni Ghiselli (100%)
Scaldasole: Luigi Rabeschi (81,9%)
Semiana: Chiara Carnevale (91,5%)
Siziano: Matteo Pedrazzoli (43,8%)
Spessa: Debora Borgognoni (53,1%)
Stradella: Gianpiero Bellinzona (51,1%)
Torrazza Coste: Claudia Berutti (56,0%)
Torre Beretti e Castellaro: Mauro Mugni (53,0%)
Torre d’Arese: Graziano Molina (52,7%)
Torre d’Isola: Roberto Casimiro Veronesi (100%)
Torre de’ Negri: Mara Riboni (60,5%)
Travacò Siccomario: Oscar Ragni (61,1%)
Tromello: Federica Pasini (43,0%)
Trovo: Mattia Sacchi (58,1%)
Valeggio: Luigi Tasso (74,8%)
Valle Salimbene: Matteo Canato (50,3%)
Varzi: Giovanni Palli (84,1%)
Velezzo Lomellina: Luigi Pasqualetto (91,1%)
Verretto: Luigino Polin (100%)
Vidigulfo: Pietro Sfondrini (34,2%)
Villa Biscossi: Angelo Russo (67,4%)
Villanova d’Ardenghi: Federico Ferrari (92,6%)
Villanterio: Gianluigi Poma (66,5%)
Volpara: Martino Bossi (100%)
Zavattarello: Mauro Colombini (70,1%)
Zeccone: Nicholas Candrina (57,7%)
Zeme: Massimo Saronni (91,4%)
Zerbolò: Gian Antonio Centenara (65,0%)
Zinasco: Massimo Nascimbene (56,6%)
I risultati nei comuni del Milanese:
Besate: Dario Codegoni (66,9%)
Bubbiano: Alessandro Montonati (53,6%)
Carpiano: Loris Carmagnani (43,1%)
Casarile: Silvana Cantoro (100%)
Gaggiano: Enrico Baj (59,2%)
Gudo Visconti: Nunzio Omar Cirulli (43,9%)
Lacchiarella: Antonella Violi (66,4%)
Morimondo: Marco Andrea Iamoni (100%)
Motta Visconti: Primo Paolo De Giuli (52,2%)
San Colombano al Lambro: Alessandro Granata (49,4%)
San Zenone al Lambro: Arianna Tronconi (53,2%)
I risultati nei comuni del Tortonese:
Alzano Scrivia: Adolfo Guagnini (92%)
Brignano Frascata: Alessandro Davico (100%)
Castellania Coppi: Giovanni Gugliada (100%)
Castellar Guidobono: Maria Angela Battegazzorre (63,1%)
Garbagna: Davide Samuel Umberto Ravera (63,3%)
Momperone: Claudio Penacca (100%)
Montegioco: Andrea Ferrari (55,8%)
Montemarzino: Alessandro Davico (100%)
Pozzol Groppo: Luciano Barbieri (100%)
San Sebastiano Curone: Vincenzo Caprile (100%)
Sarezzano: Carlo Mogni (79.3%)
Volpeglino: Giuseppe Brivio (100%)
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Cronaca
Panetta “Dai dazi Usa effetti maggiori su Italia e Germania”
Pubblicato
2 ore fa-
15 Febbraio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Secondo le nostre stime, se i dazi annunciati in fase pre-elettorale fossero attuati e accompagnati da misure di ritorsione, la crescita del PIL globale si ridurrebbe di 1,5 punti percentuali. Per l’economia statunitense l’impatto supererebbe i 2 punti. Per l’area dell’euro le conseguenze sarebbero più contenute, intorno a mezzo punto percentuale, con effetti maggiori per Germania e Italia, data la rilevanza dei loro scambi con gli Stati Uniti”. Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento a Torino al congresso Assiom Forex.
“Nella fase iniziale questi impatti negativi potrebbero essere amplificati dall’aumento dell’incertezza sulle politiche commerciali, già evidente nelle ultime settimane – aggiunge Panetta -. Il caso più significativo è quello della Cina. Dato l’eccesso di capacità produttiva nel settore industriale, da alcuni anni le aziende cinesi stanno riducendo i prezzi delle esportazioni, registrando un forte aumento delle vendite estere e delle quote di mercato nelle economie emergenti. L’imposizione di dazi elevati da parte degli Stati Uniti potrebbe spingere gli esportatori cinesi a cercare nuovi mercati per compensare il calo delle vendite sul mercato americano”.
“In tale scenario, le imprese italiane ed europee si troverebbero esposte a crescenti pressioni competitive da parte delle aziende cinesi, la cui specializzazione settoriale è sempre più simile a quella europea – sottolinea il governatore di Bankitalia -. L’esperienza storica mostra che le guerre commerciali danneggiano la crescita, anche nei paesi che le avviano. I dazi non garantiscono una riduzione del disavanzo delle partite correnti. Se lo facessero, comporterebbero anche un minore afflusso netto di capitali verso il paese che li ha imposti, con conseguenti aggiustamenti attraverso un aumento del risparmio dei residenti o una riduzione degli investimenti”.
“Il rientro dell’inflazione nell’area dell’euro all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine è quasi completo. I rialzi degli ultimi mesi – fino al 2,5 per cento a gennaio – erano previsti e sono dovuti in parte a effetti di base legati all’evoluzione passata dei prezzi dell’energia. L’inflazione di fondo si è mantenuta al 2,7 per cento, ma la sua dinamica sui tre mesi – più rappresentativa delle tendenze recenti – evidenzia un calo pressochè continuo dall’inizio dello scorso anno ed era pari al 2 per cento a gennaio”, ha spiegato Panetta.
“I prezzi dei servizi continuano a crescere a un ritmo relativamente sostenuto, pari al 3,9 per cento. Questo andamento riflette in parte il lento e graduale adeguamento dei prezzi dei servizi all’inflazione passata, ed è quindi destinato ad attenuarsi per effetto del calo dell’inflazione totale – ha sottolineato -. Nel complesso, vi sono motivi per ritenere che la dinamica dei prezzi si stabilizzerà al 2 per cento nel medio termine, in linea con le più recenti previsioni degli esperti dell’Eurosistema. I progressi sul fronte dell’inflazione hanno consentito al Consiglio direttivo della BCE di concludere la fase di rialzo dei tassi ufficiali avviata oltre due anni fa e di invertire la rotta dallo scorso giugno. Da allora i tassi sono stati ridotti cinque volte, portando quello di riferimento della BCE – il tasso sui depositi presso la banca centrale – al 2,75 per cento”.
“Tuttavia il percorso di normalizzazione della politica monetaria non è concluso. Il tasso di riferimento rimane superiore alle stime del tasso neutrale, ossia il livello compatibile con l’assenza di pressioni inflazionistiche e con la crescita potenziale dell’economia. Di conseguenza, la politica monetaria continua a esercitare una pressione al ribasso sull’attività produttiva e sulla dinamica dei prezzi al consumo, un effetto sempre meno necessario in un contesto in cui l’inflazione è vicina all’obiettivo e la domanda interna resta debole – ha proseguito -. Da qui in avanti, peraltro, il concetto di tasso neutrale perderà progressivamente rilevanza. Le stime del suo valore, infatti, sono altamente imprecise, e forniscono solo un’indicazione approssimativa sull’orientamento della politica monetaria, diventando sempre meno utili a mano a mano che i tassi ufficiali si avvicinano al livello stimato del tasso neutrale. Soprattutto, il concetto di tasso neutrale non offre elementi sufficienti per calibrare con precisione il ritmo della normalizzazione monetaria. Le decisioni di politica monetaria devono sempre basarsi su una valutazione complessiva delle prospettive dell’economia reale e dell’inflazione, in cui gli esercizi previsivi svolgono un ruolo essenziale – ha detto ancora Panetta -. Questa considerazione è oggi particolarmente rilevante per l’area dell’euro, grazie al recente miglioramento della qualità delle previsioni di inflazione. Secondo le proiezioni pubblicate dall’Eurosistema a dicembre, l’obiettivo di inflazione verrebbe raggiunto con una riduzione dei tassi ufficiali in linea con le aspettative di mercato allora prevalenti, portandoli intorno al 2 per cento dalla metà del 2025. In base a tale scenario, un allentamento monetario meno deciso potrebbe comportare un’inflazione troppo bassa nel medio periodo”.
“L’economia dell’area dell’euro fatica a ritrovare slancio. Dopo una stagnazione iniziata alla fine del 2022, il PIL è cresciuto a ritmi contenuti nei primi trimestri del 2024, per poi arrestarsi nuovamente alla fine dell’anno”, ha spiegato il governatore di Bankitalia.
“L’Europa deve adottare un nuovo modello di sviluppo che valorizzi il mercato unico e riduca la dipendenza da fattori esterni. Vanno rilanciati gli investimenti, che da anni sono inferiori rispetto a quelli degli Stati Uniti e la cui carenza è particolarmente evidente se confrontata con l’elevata capacità di risparmio del nostro continente”, ha proseguito.
“Negli ultimi trimestri la crescita economica italiana si è affievolita, anche a causa del difficile contesto internazionale e degli effetti della stretta monetaria. Sono venuti a mancare soprattutto i contributi degli investimenti e delle esportazioni, le due componenti che più avevano sostenuto la vigorosa ripresa successiva alla pandemia”, ha detto ancora Panetta.
“Gli investimenti in beni strumentali sono stati particolarmente penalizzati dalle difficoltà, comuni a tutta l’area dell’euro, del settore manifatturiero – ha proseguito -. Le vendite all’estero stanno risentendo della debolezza dell’economia
europea, in particolare di quella tedesca, che assorbe il 12 per cento delle nostre esportazioni. Quasi la metà delle aziende manifatturiere che vendono in Germania ha visto ridursi le proprie esportazioni in quel mercato, con ripercussioni negative sulla produzione industriale, già in calo dal 2022″.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Sanremo, per serata cover oltre 13 milioni di spettatori e 70,8% share
Pubblicato
4 ore fa-
15 Febbraio 2025di
Redazione
SANREMO (IMPERIA) (ITALPRESS) – La quarta serata del Festival di Sanremo 2025, che ha visto esibirsi i duetti tra i cantanti in gara e altri artisti per le cover, è stata seguita su Rai1 da 13 milioni e 575 mila spettatori, con il 70,8% di share (Total Audience).
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Sala “Io candidato alla Regione Lombardia? Prenderei in considerazione tutto”
Pubblicato
4 ore fa-
15 Febbraio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Prenderei in considerazione tutto, potendo dare il mio contributo”. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, intervistato ad Amici e Nemici su Radio 24, rispondendo alla domanda se fosse disponibile a candidarsi alla guida della Regione Lombardia se gli venisse chiesto. “Delle 7 regioni sopra gli appennini – sottolinea -, il centrosinistra non ne conquista una da tempo. Non riusciamo a parlare a un ceto produttivo, facciamo fatica a parlare al nord e prendiamo legnate ovunque. Se non si cambia il modo in cui non ci si raffronta con il nord non si vince. C’è molto da fare”. “Mancano due anni, francamente non lo so, nella vita ho fatto le cose senza chiedere un favore a nessuno ma dicendo: ‘io ci sono e vediamo cosa posso farè. Il punto è cosa vuole essere la sinistra nel futuro e cosa vuole essere il Pd”, aggiunge.
Per quanto riguarda il comune di Milano, “ho promesso alla mia parte politica di non intervenire direttamente sul tema del mio successore. Ho provato a fare qualche affermazione, suscitando diversi mal di pancia, quindi non rientro sul tema. Dico solo che Franco è una persona di grandissimo valore, di grande esperienza e anche umanamente è un piacere lavorare con lui. Non mi spingo a dire che può fare quello, ma potrebbe certamente avere un futuro in politica, un pò lo spero anche se lui continua a negare e lo capisco”, dichiara poi Sala, rispondendo alla domanda se l’ex capo della Polizia, Franco Gabrielli, possa essere un buon sindaco della città dopo di lui.
“Spero che il mio futuro sia la politica. Se non facessi politica, proverei comunque a fare qualcosa per il bene della comunità. Fortunatamente, ho una solidità economica sufficiente, non ho grilli per la testa. Difficile dire se questo futuro sarà in ambito regionale o nazionale”, conclude.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).


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