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Meloni apre il G7, “Non è una fortezza chiusa”

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto la riunione del G7 a Borgo Egnazia, scelto dalla Presidenza italiana per riunire i capi di Stato e di governo.
Dopo aver accolto i leader al loro arrivo, ultimo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che si è fatto attendere circa 20 minuti, tutti hanno firmato il pannello con il logo scelto per questo vertice, si è proceduto con la foto di rito.
“In questi anni il forum ha avuto un ruolo cruciale nella gestione delle crisi globali, in particolare di quelle che mettono a repentaglio la nostra libertà e le nostre democrazie. L’Italia ospita il summit dei leader in Puglia e questa non è stata una scelta casuale: la Puglia è una regione del Sud perchè vogliamo rafforzare il dialogo con le nazioni del Sud globale, perchè questa terra è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente, una terra di dialogo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in apertura del G7 presieduto dall’Italia. Gli obiettivi della presidenza italiana sono, ha detto Meloni, “valorizzare ciò che ci unisce, rafforzare la nostra collaborazione e saper dialogare con tutti. Il G7 non è una fortezza chiusa in se stessa che deve magari difendersi da qualcuno. E’ un’offerta di valori che noi apriamo al mondo per avere come obiettivo quello di uno sviluppo condiviso. Sono molti i punti all’ordine del giorno: parleremo delle crisi in atto, a partire da Ucraina e Medioriente, della necessità di creare catene di approvvigionamento solide, della sfida dell’intelligenza artificiale con la necessità di coglierne le opportunità controllandone i rischi. E ampio spazio sarà dato a un continente fondamentale per noi: l’Africa, a cui è legata anche una questione importantissima, quella della migrazione e del ruolo sempre più preoccupante dei trafficanti. Quindi, molto lavoro da fare ma sono certa che riusciremo in questi due giorni a portare avanti un confronto che saprà regalare risultati concreti e misurabili”, ha concluso.
(ITALPRESS).
– Foto: account ufficiale G7 Italia –

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Lavoro, Meloni “Numeri incoraggianti, investiamo su sicurezza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Domani è la festa del lavoro e anche quest’anno il governo ha deciso di celebrarla con i fatti. Sono orgogliosa del fatto che in poco più di due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro: abbiamo raggiunto il record di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto e la disoccupazione è ai minimi da 18 anni. Aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuisce il precariato e crescono i salari reali, in controtendenza con il passato”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video sui social dopo la conclusione del Cdm.

“Tra 2013 e 2022, con i precedenti governi, nel resto d’Europa il potere d’acquisto dei salari aumentava del 2,5%, mentre in Italia diminuiva del 2%. Da ottobre 2023 la tendenza è cambiata e le famiglie stanno progressivamente recuperando potere d’acquisto, con una dinamica dei salari che è migliore rispetto al resto d’Europa: c’è molto da fare, ma i numeri sono incoraggianti”, ha aggiunto.

“Anche sulla sicurezza sul lavoro c’è ancora tanto da fare: negli ultimi giorni abbiamo registrato nuove vittime e nuovi infortuni. Non si può morire così e voglio esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza ai familiari delle vittime. Sono comunque consapevole che il cordoglio non basta e bisogna continuare ad agire: di fronte a questo fenomeno, come ha detto il presidente Mattarella, non sono tollerabili indifferenza e rassegnazione. Il governo ha sempre messo al centro il tema della sicurezza sul lavoro, ad esempio con la patente a crediti, con l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare i controlli, con le risorse per premiare le imprese che investono in prevenzione. Oggi abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni, per mettere in campo nuove misure concrete che, insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti, portano a 1,2 miliardi le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sul lavoro. Vogliamo condividere queste misure con le parti sociali, che convocheremo nei prossimi giorni a Palazzo Chigi per raccogliere anche i loro suggerimenti e rafforzare le misure che abbiamo previsto; il nostro auspicio è di dar vita a un’alleanza tra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità per l’Italia”, ha concluso Meloni.

-Foto: frame video Youtube Palazzo Chigi-

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(ITALPRESS).

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Tajani confermato vicepresidente del Partito Popolare Europeo

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ROMA (ITALPRESS) – Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato confermato vicepresidente del Partito popolare europeo, nel corso del congresso in corso a Valencia. Tajani, con 438 voti, è risultato il secondo dirigente più votato dopo il capo del governo finlandese Petteri Orpo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Valditara “Arresto in flagranza per chi aggredisce docenti e presidi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il provvedimento sul consenso informato intende rafforzare l’alleanza tra scuola e famiglie e dare consapevolezza e consistenza al patto educativo: la libertà educativa va preservata, ovviamente garantendo l’autonomia scolastica”. Così il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Secondo il provvedimento i genitori devono essere consapevoli delle iniziative didattiche in temi sensibili come la sessualità. Per le attività extracurriculari o legate all’ampliamento dell’offerta formativa, le scuole devono acquisire il consenso per iscritto dei genitori, in base a preventive informazioni esaurienti legate a soggetti esterni che partecipano, materiale didattico da utilizzare, modalità di svolgimento delle attività proposte. Se un genitore nega il consenso, agli studenti andrà fornita un’attività formativa alternativa, mentre i soggetti esterni dovranno avere requisiti di professionalità scientifica o accademica. Per le scuole dell’infanzia o elementari i temi legati alla sessualità sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali”, ha spiegato il ministro.

“Un secondo provvedimento, a tutela del personale docenti e dei dirigenti scolastici, modifica l’art. 380 del Codice di procedura penale, prevedendo l’arresto obbligatorio in flagranza di reato nell’ipotesi di lesioni personali: abbiamo modificato anche un comma dell’art. 583, prevedendo un aggravamento delle pene per lesioni al personale scolastico. Quest’ultimo nella pubblica amministrazione è, dopo quello sanitario, il più toccato dalle aggressioni: negli ultimi tempi a colpire non erano principalmente gli studenti, ma i genitori. Il nostro principio è chiaro – ha sottolineato Valditara – e dice che un insegnante o un educatore non si tocca: l’arresto in flagranza non è comunque esteso ai minori”.

Sulla condotta degli studenti per le scuole secondarie di secondo grado “abbiamo stabilito che con il 5 si verrà bocciati, estendendo i casi alle ipotesi di bullismo grave: con il 6 si verrà invece rimandati a settembre e non si passerà alla classe successiva fino all’esame di riparazione, in cui lo studente dovrà presentare un elaborato critico sui temi valoriali connessi al comportamento tenuto. Fino ad oggi con la sospensione si stava a casa, mentre ora lo studente andrà a scuola ma in più dovrà riflettere sulle tematiche legate alla cattiva condotta tenuta”, ha concluso il ministro.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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