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Gandini “Milano-Bologna massima espressione nostro basket”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sicuramente oggi la massima espressione della nostra pallacanestro è Milano-Bologna. E’ una tendenza che comunque esiste anche in altri grandi paesi europei, a parte qualche piccola eccezione. Abbiamo avuto un campionato estremamente interessante: Brescia ha fatto una bella stagione, perdendo la testa della classifica solo nelle ultime giornate. Abbiamo avuto anche Venezia protagonista, altre squadre che sono partite male e poi hanno recuperato. Il campionato è stato avvincente, è chiaro che poi quando si arriva alla fase finale e ai playoff, entrano in ballo anche altri fattori. Oggi Milano e Bologna sono le più attrezzate”. Così il presidente della Lega Basket Serie A, Umberto Gandini, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sull’indissolubile binomio Milano-Bologna, per il quarto anno consecutivo finale scudetto del campionato italiano di basket. Un basket, quello tricolore, che forse ha una dimensione poco internazionale. “A livello internazionale, l’Eurolega è un club molto ristretto, già farne parte è un privilegio. Le squadre sono molto attrezzate, con roster molto profondi e budget quasi illimitati – prosegue il numero 1 della LBA – La Virtus Bologna ha fatto una bellissima stagione europea, arrivando a giocarsi la qualificazione ai play off via play-in. L’Olimpia Milano è stata colpita da vari infortuni, ha avuto tante difficoltà durante la stagione: vincere il titolo italiano nobilita la stagione. Se la Virtus Bologna giocherà la prossima Eurolega? I rumors che sento dicono di sì, me lo auguro vivamente perchè l’investimento fatto dalla famiglia Zanetti merita quel palcoscenico”. Palazzetti pieni e ottimi numeri stagionali, si sta tornando ai livelli pre-pandemia: “Abbiamo investito molto in visibilità, nel far conoscere le storie e i personaggi che ci sono dietro i successi sportivi. Il campo ci ha dato ragione, i palazzetti si sono riempiti, siamo tornati a numeri pre-pandemia. Mi auguro che sia l’inizio di una nuova ondata che non può far altro che lavorare al meglio per mettere a fattor comune gli interessi di tutte le società. Quest’anno sono salite Trapani e Trieste: oltre alla Serie A, dietro c’è un movimento che ci fa ben sperare, c’è tanta voglia di basket. Quello su cui più contiamo è il desiderio dei grandi consorzi e grandi imprenditori che vogliono portare avanti la forza del basket”. In merito alla costituzione dell’agenzia per la vigilanza economica sui conti dei club professionistici, Gandini sottolinea che “il malumore era dettato dalle modalità di comunicazione, da quello che era inizialmente uscito senza essere stato prima discusso e valutato. Noi siamo una piccolissima parte del lavoro di questa commissione, il grosso sono le tre leghe del calcio. Non cambia granchè: troviamo un aggravio non necessario quello di portare dei costi anche sulle squadre controllate, ma per il resto il nostro giudizio è assolutamente positivo”. Capitolo arbitraggi: “Non è che ci siano le bacchette magiche o la persona che risolva tutti i problemi. Abbiamo sicuramente una difficoltà, il problema della vocazione e della crescita degli arbitri. A mio avviso, hanno fatto una bellissima stagione, hanno lavorato molto bene. Come sempre quelli che vengono messi in risalto sono gli episodi e non la normalità. Qualche volta gli episodi sono quelli che dividono le folle e le opinioni. Spero ci sia una spinta e un ritorno a fare gli arbitri, lavoro indispensabile, ma sicuramente non troppo gratificante”. Gandini è stato dirigente del Milan, sulla cui panchina siederà Fonseca, ed ha poi condiviso anche un periodo con Spalletti alla Roma: “Il Milan ha fatto delle scelte, la proprietà decide come meglio investire le proprie risorse e non hanno fatto male negli ultimi anni. Certo, piacerebbe a tutti essere la squadra dominatrice del campionato e aver risalto a livello europeo: se si può imputare qualcosa quest’anno, il Milan ha fatto meno di quello che avrebbe potuto in Europa. Fonseca è un allenatore esperto, che conosce il nostro calcio, ha fatto esperienza in diversi paesi, ha fatto benissimo allo Shakhtar. Tanti auguri e buona fortuna, affinchè il progetto rossonero torni a essere vincente ovunque. Per quanto riguarda Spalletti, è stato un piacere lavorare con lui. Un eccellente tecnico, un uomo di campo molto attento ai dettagli che sa benissimo come preparare le partite. In Nazionale ha assunto un ruolo da catalizzatore. Il mio augurio – conclude Gandini – è che possa ottenere i grandi risultati già raggiunti con squadre di club: li merita per preparazione e dedizione”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Motta “Servirà una grande Juve per vincere a Bruges”

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BRUGES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Il nostro obiettivo domani è la vittoria e per ottenerla dovremo fare molto bene. Servirà una grande partita contro una squadra che sta facendo bene sia in campionato che in Champions”. Thiago Motta sa che servirà la miglior Juve per far risultato a Bruges: un punto basterebbe a ipotecare i play-off ma il tecnico bianconero non vuole accontentarsi per quanto la formazione belga sia imbattuta da 18 gare e in casa, in Champions, abbia già battuto Aston Villa e Sporting. “Ma anche in trasferta hanno fatto bene, è una squadra giovane, con grande energia, che gioca bene a calcio, molto organizzata in fase difensiva – prosegue Motta – Ma ci siamo preparati, abbiamo la necessità di fare una grande prestazione per arrivare alla vittoria. E’ importante dare continuità alle prestazione e ora anche ai risultati. Nell’ultima partita – il riferimento alla gara col Milan – abbiamo ottenuto un risultato meritato dopo un’ottima prestazione e dobbiamo continuare così. Può rappresentare la svolta? Io vedo una crescita della squadra sin dall’inizio, nonostante gli infortuni e le modifiche alla rosa e nonostante sia una squadra giovane. Abbiamo fatto tantissime prestazioni buone ma non era arrivata la ricompensa della vittoria che però dà entusiasmo per continuare a lavorare”.
L’infermeria si sta ormai svuotando (“Abbiamo avuto delle difficoltà quasi sin dall’inizio stagione, ora a parte Bremer, Cabal e Milik sono tutti a disposizione”), e anche McKennie, Yildiz e Conceicao sono recuperati. Vlahovic, in panchina col Milan ed entrato nel finale, potrebbe tornare titolare ma Motta non si sbilancia: “Dusan sta molto bene ma la nostra filosofia è sempre quella, non conta la quantità del minutaggio ma la qualità. Se rivedremo un attacco mobile come col Milan e senza Vlahovic? Quella su Dusan è stata una scelta tecnica ma anche lui può essere mobile perchè sa giocare, sa muoversi, può fare perfettamente quello che abbiamo visto col Milan”. Nel fare la formazione Motta non si farà ad ogni modo distrarre dal big match di sabato a Napoli: “Le nostre energie sono tutte su domani, il nostro grande obiettivo è vincere col Bruges. Con due vittorie nelle ultime due gare potremmo entrare nelle migliori otto? Per ora focalizziamoci sul Bruges, poi penseremo al Benfica e dopo queste due partite vedremo dove saremo”.
In conferenza stampa anche Teun Koopmeiners. “Sarà una serata ancora bellissima e noi vogliamo vincere – dice l’olandese – Dovremo essere bravi con la palla, difendere con aggressività: sarà una partita difficile, loro sono una squadra giovane ma con grande energia, che difende compatta. Noi però abbiamo fiducia e vogliamo vincere. Nelle ultime partite è andata meglio, abbiamo giocato con più aggressività, anche in difesa, e con più fiducia in attacco. L’ultima vittoria ha fatto bene al morale, domani è un’altra partita e un’altra competizione ma è importante continuare così. Quanto manca per essere il Koopmeiners dell’Atalanta? E’ difficile fare percentuali, so che devo fare, e voglio fare meglio, voglio aiutare la squadra ogni giorno, in partita e in allenamento. Abbiamo avuto tanti infortuni, siamo una squadra con tanti giocatori nuovi e dovevamo conoscerci per potere fare meglio, anche a livello di automatismi”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Italiano non si fida “Il Borussia Dortmund resta pericoloso”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – “E’ una squadra pericolosissima, forte, che gioca a calcio. Ha perso qualche partita, anche in maniera rocambolesca, vedi anche col Barcellona in Champions, ha modificato qualcosa nel sistema di gioco e anche se dovesse cambiare ancora sapremo adattarci. Per me resta la squadra che qualche mese fa si è giocata la finale col Real, che è abituata a questa competizione e che qualche coppa importante l’ha vinta”. Vincenzo Italiano non si fida del Borussia Dortmund, atteso domani al Dall’Ara nell’ultima gara casalinga del Bologna nella League Phase di Champions. I gialloneri sono in crisi in Bundesliga “ma restano un avversario di grandissimo livello e di grande valore. Noi siamo pronti per fare la nostra partita”. Ancora a zero vittorie, il Bologna si presenta all’appuntamento in grande forma. “Siamo cresciuti molto rispetto all’inizio, per consapevolezza, per l’aver aumentato da parte di tutti la condizione fisica dopo che avevamo avuto qualche problema in ritiro, con molti infortuni. Abbiamo avuto delle difficoltà che hanno inciso sul cammino iniziale ma poi siamo venuti fuori, stiamo crescendo tutti e la partita col Benfica a Lisbona lo ha dimostrato anche in Champions, mostrando personalità, coraggio, qualità. Dovremo farlo anche domani – l’auspicio di Italiano – Vogliamo dare una gioia a noi, al pubblico e alla società”. Sperando che non sia l’ultima gara di Champions al Dall’Ara. “Se affrontiamo le partite come col Monza, mostrando maturità, possiamo galleggiare in quelle posizioni di classifica – aggiunge il tecnico – Il campionato è ancora lungo e se non perdiamo di vista il nostro valore, andando avanti con umiltà e attenzione, sono convinto che possiamo mantenere questo passo. L’obiettivo è rimanere in Europa e dobbiamo cercare di alimentarlo partita dopo partita, settimana dopo settimana”.
“Il primo gol in Champions? Me lo vorrei regalare, è una cosa a cui tengo molto – sono invece le sensazioni di Riccardo Orsolini – Non abbiamo fatto tantissimi gol fin qui e domani ci proveremo, è una bella opportunità per ognuno di noi. Avremo davanti un avversario di grandissimo livello e vogliamo sfruttare l’ultima partita in casa per cercare di fare punti. Siamo ancora a zero vittorie e faremo di tutto per cercare di vincere domani. Siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto, partite di questo livello non capitano spesso, vogliamo godercela e speriamo di fare un brutto scherzetto anche a loro”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Primo giorno di Hamilton in Ferrari “Corono un sogno”

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MARANELLO (ITALPRESS) – Lewis Hamilton ha iniziato ufficialmente la propria avventura con la Scuderia Ferrari HP: il sette volte campione del mondo è arrivato questa mattina di buon’ora nel quartier generale del team di Maranello, in via Enzo Ferrari 27, e si è spostato nella piazzetta della pista di Fiorano intitolata all’unico altro sette volte campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher, dove è stato accolto dal Team Principal, Fred Vasseur, e dal CEO di Ferrari, Benedetto Vigna. In quello stesso luogo sono state scattate le prime foto di rito per le quali, per non fargli sentire troppo la mancanza della sua Inghilterra, anche il meteo si è adeguato, proponendo un cielo plumbeo e una pioggerella simile a quella che spesso cade sulla Gran Bretagna. Nella piazza era anche presente una Ferrari F40, la supercar preferita dal campione britannico. Dopo le foto l’ex Mercedes, che ha da poco compiuto 40 anni e che quest’anno farà coppia con Charles Leclerc, ha brevemente visitato il box della pista e la casa di Fiorano in compagnia di Vasseur e Vigna, potendo vedere anche lo storico ufficio dal quale Enzo Ferrari osservava il lavoro dei suoi uomini. Hamilton è poi tornato nella sede della Scuderia dove ha incontrato il management e Piero Ferrari prima di dedicarsi a una full immersion nei vari reparti che continuerà anche nel pomeriggio e gli permetterà di iniziare a conoscere la sua nuova squadra. Domani lo attende un’altra giornata di lavoro, fatta di riunioni tecniche e di briefing in vista di una stagione quanto mai intensa. “Ci sono giorni che sai ricorderai per sempre – ha commentato Hamilton – Oggi, il mio primo da pilota della Scuderia Ferrari HP, è certamente uno di quelli. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di raggiungere traguardi che non avrei mai pensato possibili, ma una parte di me ha sempre tenuto stretto il sogno di correre in rosso. Non potrei essere più felice oggi che questo sogno si realizza”. “Sono incredibilmente grato a John Elkann, Benedetto Vigna, Fred Vasseur e a tutti in Ferrari per la fiducia che hanno riposto in me e per avermi reso parte di questa famiglia. Sono entusiasta di iniziare questa nuova era e di incominciare a lavorare con un gruppo di persone di talento che sono per me fonte di grande ispirazione. Mi impegnerò per dare il massimo per il team, per l’azienda e per i tifosi. Oggi iniziamo un nuovo capitolo della storia di questa iconica squadra – ha concluso Hamilton – e non vedo l’ora di scoprire le pagine che scriveremo insieme”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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