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Cronaca

Edilizia, Panzarella “Priorità salario, sicurezza e politica sulla casa”

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ROMA (ITALPRESS) – Una politica chiara su case green e rigenerazione urbana, puntare su sicurezza e formazione, rimodulare gli orari di lavoro. Sono solo alcune delle priorità indicate da Vito Panzarella, segretario generale della FenealUil, in un’intervista alla Italpress. Occhi puntati però anche sul contratto di lavoro “che scade a fine giugno. La settimana scorsa la piattaforma è stata approvata dai nostri organismi, a fine mese avremo i verbali e la presenteremo alle controparti. E’ importante che sia una piattaforma unitaria, malgrado a volte ci possano essere diversità di vedute. Puntiamo su alcune questioni fondamentali, come il salario”. Panzarella ricorda infatti come negli ultimi due anni “a causa della guerra e dell’inflazione alle stelle, i nostri lavoratori hanno perso infatti molto potere d’acquisto. Il contratto fu rinnovato nel marzo 2022, poco prima del picco dell’inflazione, la nostra proposta quindi è di recuperare quanto perso e chiederemo un aumento di 275 euro al primo livello per permettere di dare una risposta al problema principale”. Tra le priorità ci sono poi su sicurezza e formazione. “Lo vediamo tutti i giorni – dice il segretario – ormai è una mattanza. Vogliamo rafforzare i RLST, i rappresentanti sicurezza territoriale visto che c’è un problema di sottoinquadramento e il 60-70 % è inquadrato come primo o secondo livello. Chi partecipa alla formazione ha diritto all’aumento”. Quanto al decreto Salva casa “ci sembra l’ennesimo condono camuffato, lo hanno alzato troppo dando molte aspettative. In realtà quello che manca in Italia è una politica sulla casa, sulle case green e sulla rigenerazione urbana. E’ finito il periodo del superbonus al 110%, ha dato anche molte opportunità di risollevarsi dopo la pandemia tanto che il Paese in quei due anni è cresciuto velocemente. Ma non era un sistema che poteva continuare all’infinito, però nemmeno si può fermare di colpo un treno che va a 300 all’ora. Chiediamo dunque che ci sia una risposta sulla rigenerazione urbana. Oggi ci sono direttive Ue da applicare, quindi abbiamo bisogno di una politica industriale capace. Magari partendo da edifici pubblici, chi non ha reddito o ha case in periferia. Il 40% della Co2 viene prodotta dagli immobili”. Infine ci sarà da affrontare le conseguenze legate al cambiamento climatico. “Non si può lavorare alle 2 del pomeriggio con 38 gradi. Attraverso la contrattazione dobbiamo rimodulare gli orari di lavoro. Il tema della riduzione degli orari è un tema, la tecnologia non può essere solo a vantaggio dell’imprenditore”, conclude.
(ITALPRESS).
– Foto: Italpress –

Cronaca

von der Leyen “E’ il momento dell’indipendenza dell’Europa”

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STRASBURGO (ITALPRESS) – “Il Consiglio europeo di questa settimana dovrà affrontare la realtà del momento. La realtà di un mondo diventato pericoloso, di guerre e pericoli. La realtà del mondo è che noi europei dobbiamo difenderci e dobbiamo anche dipendere da noi stessi”. Così la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. “Siamo in questo mondo già da parecchio tempo, da prima dell’invasione illegale russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 – ha aggiunto – La pace che abbiamo conosciuto se ne è andata, non abbiamo più tempo di lasciarci andare a pensieri nostalgici. Ciò che conta adesso è come decidiamo di confrontarsi con tutto ciò. Non possiamo lasciare il mondo agli altri o che siano gli altri a definire noi”. “L’Europa deve essere responsabile della propria sicurezza. Non è più una scelta o un’opzione, ma un imperativo. Conosciamo le minacce che ci arrivano e faremo fronte ad esse. Dobbiamo sviluppare e schierare nuove capacità in modo da contrastare questa nuova guerra ibrida moderna”, ha evidenziato.
Secondo von der Leyen “questo è il momento dell’indipendenza dell’Europa. Quando abbiamo iniziato a utilizzare questo termine, molti sono stati scettici su ciò che questo comporta o se sarebbe stato realistico. Ma guardate quello che abbiamo già fatto in campi come la difesa, l’energia…abbiamo fatto davvero l’impossibile e siamo pronti a fare di più perchè nella nostra indipendenza rendiamo noi stessi più forti e un’Europa più forte è un partner più forte anche per garantire un mondo più sicuro”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Sequestrati all’aeroporto di Malpensa oltre 18 mila farmaci illegali

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’ambito dei controlli alla frontiera doganale condotti nell’area aeroportuale, il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i finanzieri del Gruppo Malpensa hanno intensificato i controlli volti ad intercettare tentativi di importazione di farmaci privi delle necessarie autorizzazioni per l’immissione in commercio sul territorio nazionale.

Le operazioni di servizio svolte presso lo scalo varesino, attraverso un’analisi approfondita dei flussi passeggeri e delle spedizioni merci, supportate dall’impiego di strumenti avanzati per lo screening e dall’esperienza operativa maturata nel tempo, hanno consentito di intercettare e sottoporre a sequestro 18.597 prodotti farmaceutici importati dall’estero privi dei requisiti di legge e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Denunciate 11 persone.

I medicinali, rinvenuti all’interno dei bagagli personali dei passeggeri, nelle spedizioni postali e in colli in transito tramite corriere espresso, sono risultati non conformi alle normative sanitarie vigenti e, quindi, non commercializzabili in Italia. I prodotti erano destinati, in particolare, al trattamento sanitario di condizioni associate a malattie cardio-cerebrovascolari, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, oltre che impiegati in associazione alla dieta per la perdita di peso o nell’ambito della medicina estetica.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza e Adm –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Apologia del terrorismo, 15enne arrestato nel Trevigiano

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VENEZIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un cittadino italiano di 15 anni ritenuto responsabile di istigazione a delinquere ed apologia di reati di terrorismo nonchè di auto-addestramento e addestramento con finalità di terrorismo, tutti aggravati dall’uso del mezzo telematico.
Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta dalle Digos della Questura di Milano e della Questura di Treviso, in collaborazione con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto del Terrorismo e dell’Estremismo Interno e con l’Agenzia di Sicurezza Interna e costituisce l’esito della costante attività di prevenzione sviluppata dal Dipartimento della Pubblica sicurezza nell’ambito del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo, finalizzata ad intercettare tempestivamente pericolosi fenomeni di radicalizzazione ideologico-religiosa e contrastare episodi di xenofobia ed antisemitismo, anche a tutela delle comunità ebraiche.
In particolare, dal monitoraggio degli ambienti dell’estrema destra suprematista online è emerso all’attenzione un profilo attivo su una piattaforma social che pubblicava frequenti incitamenti a commettere atti di violenza di matrice xenofoba ed antisemita nonchè frasi apertamente apologetiche di atti di terrorismo e di esaltazione dei materiali esecutori degli stessi, tanto da affermare di aver già in parte costruito un’arma da fuoco. Gli ulteriori approfondimenti svolti dalla Polizia di Stato hanno consentito di identificare l’indagato, residente in provincia di Treviso.
I poliziotti delle Digos milanese e trevigiana hanno eseguito un decreto di perquisizione nel corso della quale sono stati rinvenuti e sequestrati diversi componenti di facile reperimento, pronti all’assemblaggio, funzionali alla realizzazione di armi ed ordigni artigianali nonchè diversi fogli manoscritti dall’arrestato recanti disegni di armi e parti di armi ed istruzioni per il confezionamento di munizioni artigianali.
Materiale del tutto coerente è altresì emerso dalla perquisizione informatica effettuata sui dispositivi in uso all’indagato.
Il quadro indiziario, fanno sapere gli investigatori, “da cui è emerso chiaramente l’avanzato stadio di radicalizzazione ideologica maturato dal giovane”, è stato condiviso dal gip.
– foto ufficio stampa Digos –
(ITALPRESS).

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