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A Londra esordio vincente per Sinner, ora derby con Berrettini

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ROMA (ITALPRESS) – Buona la prima per Jannik Sinner in questo lunedì che ha aperto l’edizione 2024 di Wimbledon, terzo Slam della stagione tennistica. La testa di serie numero uno del tabellone sul Court 1 dell’All England Club ha avuto la meglio in quattro set sul tedesco Yannick Hanfmann con il punteggio di 6-3 6-4 3-6 6-3 al termine di una partita che si è complicata leggermente dall’inizio del terzo parziale in poi, ma in cui il tennista di Sesto Pusteria è stato bravo a trovare l’allungo decisivo nel quarto set. “Sono felice, non è stato un incontro facile contro un avversario che ha giocato a un buon livello – ha dichiarato l’azzurro a caldo nell’intervista post-match -. Una sfida che mi è servita per entrare nel torneo, ora dovrò alzare il livello in vista del secondo turno. Bello giocare da numero uno del mondo. E’ una sensazione particolare, stupenda, ma in ogni partita si parte da zero a zero”.
Mercoledì, quindi, diventerà realtà l’atteso derby azzurro contro Matteo Berrettini. Un incrocio sfortunato di tabellone tra due che avevano entrambi velleità di arrivare fino in fondo nel torneo. Il tennista romano, finalista agli “Championships” nel 2021, ha superato anche lui il round d’esordio in quattro set: 7-6 (3) 6-2 3-6 6-1 lo score con il quale ha estromesso dal torneo l’ungherese Marton Fucsovics.
Vince anche Lorenzo Sonego, abile a battere l’argentino Mariano Navone – al suo secondo torneo di sempre sull’erba – col punteggio di 6-4 7-6 (2) 6-4. Torna poi a due anni dall’ultima partecipazione, e lo fa con una vittoria, Fabio Fognini, che in apertura di programma si è sbarazzato piuttosto facilmente del lucky loser francese Van Assche per 6-1 6-3 7-5, guadagnandosi così una bella sfida contro l’ottavo giocatore della classifica Atp, ovvero Casper Ruud.
Nulla da fare invece per Matteo Arnaldi, che fa il suo ritorno in Italia con diversi rimpianti: vince i primi due set per 7-6 (5) 6-2 ma finisce per subire la rimonta di Frances Tiafoe, 29esimo giocatore del seeding, che si impone nei successivi tre parziali per 6-1 6-3 6-3. Sospeso per oscurità il match di Mattia Bellucci (proveniente dalle qualificazioni), il quale conduceva 2 set a 1 contro il “più quotato” Ben Shelton.
Tra le donne Jasmine Paolini bagna il suo esordio da top-10 in una prova del Grande Slam con una gara convincente contro Sara Sorribes-Tormo, sconfitta in due set (7-5 6-3). Per la toscana il prossimo ostacolo è rappresentato dalla belga Minnen. Eliminata, invece, la compagna di doppio Sara Errani, che si è arresa per 7-6 (3) 6-1 alla ceca Linda Noskova (n°26). Nulla da fare anche per Martina Trevisan, che lotta contro la più forte Madison Keys ma finisce per cedere 6-4 7-6 (4). Tra i big del torneo nessuna sorpresa a livello maschile, con Carlos Alcaraz che esordisce con una vittoria per 7-6 (3) 7-5 6-2 sul qualificato Lajal e Daniil Medvedev che supera l’americano Kovacevic in maniera ancora più netta, per 6-3 6-4 6-2.
Il torneo femminile perde invece alcune delle sue protagoniste più attese. In mattinata era arrivata la rinuncia di Aryna Sabalenka, due volte semifinalista nelle ultime tre edizioni. A distanza di qualche ora sono arrivati anche i ritiri di Azarenka e Alexandrova. Fuori poi la testa di serie numero 8 e finalista degli Australian Open, la cinese Qinwen Zheng, battuta dalla qualificata neozelandese Sun con il punteggio di 4-6 6-2 6-4. Vince e convince, invece, Coco Gauff: la favorita della parte bassa del tabellone ha lasciato tre games (6-1 6-2) alla connazionale Dolehide.
Domani in campo altri 5 azzurri. Si tratta di Musetti, Darderi, Cobolli e Nardi, nel torneo maschile, e della Bronzetti, in quello femminile. In scena sul centrale, fra i vari big, Djokovic e Murray, che hanno dunque superato i recenti problemi fisici.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.

La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).

La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.

INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.

ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.

“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.

– Foto IPA Agency –
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Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini

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PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.

Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabé manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi. Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.

Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PARMA (4-4-2): Suzuki 6; Del Prato 6.5, Circati 6, Valenti 6, Britschgi 6; Estevez 6.5, Keita 6.5, Bernabé 6.5 (31’st Hernani 6), Ordonez 6 (31’st Sorensen 6); Cutrone 6.5 (45’st Djuric sv), Pellegrino 5.5 (31’st Benedyczak 6). In panchina: Corvi, Rinaldi, Lovik, Begic, Cremaschi, Troilo, Trabucchi, Cardinali. Allenatore: Cuesta 6.5.

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COMO (3-5-1-1): Butez 6.5; Smolcic 5.5, Diego Carlos 6, Kempf 6; Vojvoda 5.5 (1’st Diao 6), Da Cunha 5.5 (27’st Baturina 6), Perrone 6, Caqueret 6 (1’st Kuhn 6), Moreno 5.5; Paz 5.5; Morata 5.5 (27’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Goldaniga, Ramon, Posch, Addai, Le Borgne, Van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 5.5.

ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Diego Carlos. Angoli: 3-3. Recupero: 1′, 5′.

– Foto Image –
(ITALPRESS).

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