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Politica

Accolta istanza, ex presidente della Liguria Giovanni Toti torna in libertà

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GENOVA (ITALPRESS) – E’ stata accolta l’istanza di revoca degli arresti domiciliari per Giovanni Toti. L’ex presidente della Regione Liguria può dunque tornare libero dopo 86 giorni .”L’ho sentito, naturalmente era soddisfatto. Adesso si rimetterà a fare l’uomo libero, avrà bisogno di tempo per organizzarsi dopo tre mesi di arresti domiciliari. Sotto il profilo della comunicazione sarà lui a prendere l’iniziativa”. Lo ha detto Stefano Savi, avvocato di Giovanni Toti, dopo l’accoglimento dell’istanza per la revoca degli arresti domiciliari all’ex presidente ligure. Salvi poi alla domanda se Toti chiederà il rito abbreviato o il patteggiamento in caso di giudizio immediato. “Penso proprio di no”. L’avvocato dell’ex governatore ligure ha poi riferito che “Il gip dice che sono grandemente scemati i motivi che giustificavano la custodia con la chiusura delle indagini e con le dimissioni. Non residuano vincoli, quinti Toti è un uomo libero che può agire come tutti noi”. “Il primo impegno ora sarà esaminare le intercettazioni che ci dovranno essere depositate – ha aggiunto -. Per quanto mi riguarda, non credo che sia praticabile la richiesta di riti alternativi ma aspettiamo di vedere come si muove la Procura”.

Alle 12.30 la Guardia di Finanza è arrivata nella casa di Giovanni Toti ad Ameglia per notificare la revoca degli arresti domiciliari. Pochi minuti dopo l’auto ha varcato il cancello in uscita. In seguito a quest’atto l’ex presidente della Liguria, che il 26 luglio ha rassegnato le dimissioni, sarà a tutti gli effetti un uomo libero.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Politica

I Reali di Spagna in visita in Italia

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna, in visita di Stato in Italia. Il presidente Mattarella ha accolto Felipe VI con gli onori militari nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale. Dopo la presentazione delle rispettive delegazioni ufficiali nella Sala del Bronzino, il presidente Mattarella e il re Felipe VI hanno avuto un colloquio.

– Foto Quirinale –

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Politica

Conte “Pronti a collaborare con il Pd solo con accordo programmatico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando si tornerà al voto, a scadenza naturale o magari prima, ci confronteremo con le forze dell’area progressista per definire un programma chiaro e condiviso. E questo riguarda anche il Pd”. Così il presidente del M5S, Giusepe Conte, in un colloquio con la Repubblica, spiegando che “intanto il campo largo come i campi di varia misura sono formule giornalistiche per alimentare un dibattito sempre più stanco. Siamo disponibili a collaborare con le forze progressiste affidabili. Ma con un programma utile a cambiare davvero il Paese. E di certo questo punto sarà dirimente. Se non si scardinano i privilegi per una società più equa, noi non potremo essere della partita”. Quindi alleati con il Pd solo a queste condizioni? “Sulla base di un accordo programmatico. Anche perchè noi non ci possiamo annacquare e non possiamo farci schiacciare in una logica governista. Non è nel nostro Dna. Abbiamo ripetuto al Pd che siamo pronti a collaborare obiettivo per obiettivo”, sottolinea Conte. Per quanto riguarda l’Europa secondo Conte “ha perso leadership politica. La nuova Commissione nasce indebolita. Lo spostamento a destra è inspiegabile. Un asse malfermo tenuto insieme solo dal riarmo e dal sostengo all’industria bellica”. Per questo “il Pd il mese scorso ha commesso un errore grave ad associarsi a questo asse. Aveva in mano una golden share e l’ha sprecata”, chiosa il leader del M5S.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Siria, Tajani “Serve pragmatismo, vigiliamo”

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ROMA (ITALPRESS) – In Siria “bisogna essere pragmatici. E’ finita una dittatura, ed è una fine che segna la sconfitta di Iran e Russia che la sostenevano. Ora arrivano al potere forze che sono diverse tra loro. Il leader ha lanciato un messaggio di moderazione: nessun velo per le donne, amnistia per i militari di Assad e sembra che voglia dialogare con il resto del mondo”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Restart su Raitre.
“Il garante della stabilità nell’area sembra per il momento la Turchia. Io ho parlato con il ministro degli Esteri turco e ho chiesto garanzie per gli italiani e per le minoranze, soprattutto i cristiani. E’ importante l’unità della Siria, altrimenti c’è la guerra civile – ha sottolineato Tajani -. Dobbiamo continuare la nostra azione diplomatica, la nostra ambasciata è sempre stata rispettata, continuiamo a monitorare la situazione, il governo ha deciso di bloccare l’esame delle richieste di asilo, è una scelta temporanea. Senza guerra civile, escludo arrivi di massa, anzi stanno rientrando in patria molti siriani, ma bisogna monitorare. Noi lasciamo aperta l’ambasciata a Damasco proprio per seguire l’evoluzione della situazione. Non ci sono rischi di immigrazione e irregolare e di terrorismo, ma bisogna vigilare”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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