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Koopmeiners “A Bergamo anni fantastici, ma volevo la Juve”
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6 mesi fa-
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Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Questi primi giorni sono stati fantastici ed emozionanti, il rapporto con allenatore e squadra è positivo. Questo è molto bello. Questa sosta è ottima per inserirmi in questa squadra. Non vedo l’ora di cominciare”. C’è voluta quasi tutta l’estate, ma alla fine Teun Koopmeiners è diventato un nuovo centrocampista della Juventus. Il duttile olandese è arrivato in bianconero dall’Atalanta per per 51,3 milioni di euro più 6 di eventuali bonus. “Sono felice di essere qui, ero convinto che sarei arrivato – ha sottolineato Koopmeiners -, c’erano ottimi contatti tra il mio agente e il club. Sono concentrato ed eccitato in vista delle prossime partite. Se ho avuto paura di non arrivare più? Sì, c’è voluto tanto tempo. Il mondo del calcio è difficile e a volte bisogna aspettare. Ero convinto e fiducioso di venire alla Juve. Sono molto contento di essere qui”. L’ex bergamasco ha già esordito con la formazione di Thiago Motta lo scorso 1 settembre nella partita casalinga contro la Roma, subentrando a inizio del secondo tempo al posto di Juan Cabal. “Sugli obiettivi non mi sono posto un numero di gol e assist, il mio interesse è la squadra. Mi sento parte di una famiglia. Voglio integrarmi il più in fretta possibile. Da quando ero bambino ho sempre guardato le grandi squadre come la Juventus. Quando sono arrivato in Italia mi sono reso conto di quanto fosse eccezionale questo club. Quando è arrivata la Juventus non ho avuto nessun dubbio”. Con l’Atalanta qualche malinteso finale, ma Koopmeiners ci tiene a chiarire: “All’Atalanta ho vissuto anni fantastici, l’anno scorso abbiamo vinto un titolo, lì sono cresciuto come uomo e come calciatore. Sono stati tre anni eccezionali a Bergamo, ma nell’arco della carriera ci possono essere visioni diverse”. L’olandese classe 1998 ha scelto la maglia numero 8: “Ho sempre giocato con questo numero, ma a Bergamo non era disponibile. Sono felice di riaverlo. Ruolo? Mi piace molto giocare dietro gli attaccanti, ma posso svolgere anche ruoli diversi. Dipende”. Koopmeiners sembra essere calato benissimo nella realtà bianconera: “Idoli del passato? Direi Zidane, è stato fonte di ispirazione per tanti. Ma anche Pirlo, Marchisio che aveva anche il numero 8. Da qui sono passati tanti giocatori eccezionali”. Differenze tra Gasperini e Thiago Motta: “Anche lui ama allenamenti intensi e lavora molto sul pressing. E’ qualcosa che mi piace particolarmente. Il mister mi ha dato un caloroso benvenuto. Io sono in forma e nelle ultime due settimane mi sono allenato intensamente. Sono pronto a giocare dal primo minuto”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Musetti soffre ma vola al terzo turno di Miami, out Cinà
Pubblicato
29 minuti fa-
21 Marzo 2025di
Redazione
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti è approdato ai sedicesimi di finale del “Miami Open”, secondo Masters 1000 della stagione, con un montepremi totale pari a 11.255.535 dollari, in corso sul cemento dell’Hard Rock Stadium.
Il 23enne toscano, numero 16 del mondo e 15esima forza del tabellone, nel suo debutto sui campi della Florida (al primo turno ha usufruito di un bye), si è imposto con non poca sofferenza sul francese Quentin Halys, numero 57 del ranking internazionale, col punteggio di 3-6 7-6 (4) 7-5. Al prossimo turno Musetti sfiderà il canadese Felix Auger-Aliassime, 19 Atp, oggi vincitore contro l’australiano Tristan Schoolkate, proveniente dalle qualificazioni, con un duplice 6-4
E’ terminata, invece, al secondo turno la corsa-sogno di Federico Cinà. Il tennista palermitano, 17enne, doppio figlio d’arte (il papà è Francesco, la mamma è Susanna Attili, entrambi ex giocatori, ndr.), si è arreso di fronte a Grigor Dimitrov.
Cinà, numero 441 del ranking Atp, in gara grazie a una wild card, alla prima esperienza in un torneo del circuito maggiore, ha perso contro il più quotato bulgaro, numero 15 del mondo e 14esima forza del tabellone, lo scorso anno finalista a Miami, col punteggio di 6-1 6-4. Ai sedicesimi di finale Dimitrov sfiderà il vincente del match Kyrgios-Khachanov.
LE PAROLE DI CINA’
“Era molto difficile riuscire a stare tranquillo oggi. Ho provato a farlo. Potevo dare di più di certo ma era la mia prima esperienza a questo livello”. Così Federico Cinà, ai microfoni di Sky Sport, dopo il ko contro Grigor Dimitrov, nel secondo turno del “Miami Open”, il primo torneo del circuito maggiore giocato dal 17enne palermitano. “Dimitrov sapeva bene cosa fare per darmi fastidio ed è riuscito nel suo intento. Il problema agli addominali degli ultimi giorni non mi ha condizionato più di tanto. Questo match e quello del primo turno mi hanno lasciato molto”, ha aggiunto il doppio figlio d’arte. “Oggi non è andato bene il servizio: cercherò di lavorare molto non solo sulla battuta ma anche sul dritto”, ha concluso Cinà
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS)
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Squillo Ferrari in Cina, Hamilton partirà in pole position nella Sprint
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11 ore fa-
21 Marzo 2025di
Redazione
SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS) – Pole position per Lewis Hamilton (Ferrari) nelle prime Qualifiche Sprint della stagione nel Gran Premio di Cina. 1’30″849 e record della pista per il britannico sette volte campione del mondo, che batte di 0″018 l’olandese e iridato in carica Max Verstappen (Red Bull). Terzo Oscar Piastri (McLaren) a 0″080, Charles Leclerc (Ferrari) è quarto a 0″208. Lando Norris (McLaren) non va oltre il sesto posto a 0″544. In mezzo George Russell (Mercedes). Completano la top ten Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), Yuki Tsunoda (Racing Bulls), Alexander Albon (Williams) e Lance Stroll (Aston Martin).
“Non mi aspettavo questo risultato, ma sono felicissimo e orgoglioso della giornata di oggi. Melbourne era stato un disastro e sapevamo di non aver estratto tutto il potenziale della macchina. Abbiamo fatto qualche aggiustamento, ma non mi aspettavo la pole”. Queste le parole di Lewis Hamilton dopo la pole position in Cina: “Sono migliorato gradualmente nel corso delle qualifiche. Domani faremo la prima vera simulazione di gara, la McLaren e Verstappen sembrano veramente veloci”, conclude il britannico, sette volte campione del Mondo.
“Sicuramente siamo andati meglio della settimana scorsa, ma non è facile analizzare i dati tra una sessione e l’altra. Ci sarà tanto lavoro da fare. A Melbourne abbiamo faticato tanto a partire dalla qualifica e la pole di oggi darà tanta energia al team. Hamilton è stato davanti anche in Q1, è stata una giornata positiva”, ha aggiunto il team principal della Rossa, Fred Vasseur.
IN AGGIORNAMENTO
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Impresa di Andy Diaz ai Mondiali indoor di Nanchino, oro e record italiano nel salto triplo
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11 ore fa-
21 Marzo 2025di
Redazione
NANCHINO (CINA) (ITALPRESS) – Impresa di Andy Diaz ai Mondiali indoor di Nanchino: è campione del mondo del triplo con un fantastico record italiano di 17,80. È azzurro il primo oro della rassegna iridata in Cina: dopo il titolo europeo conquistato due settimane fa ad Apeldoorn, il saltatore allenato da Fabrizio Donato si ripete nel contesto mondiale e mette al collo la terza medaglia consecutiva da quando indossa la maglia azzurra, ovvero dal bronzo delle Olimpiadi di Parigi della scorsa estate. L’Italia del triplo torna sul gradino più alto del podio ai Mondiali indoor a ventiquattro anni dalla vittoria di Paolo Camossi a Lisbona nel 2001.
Che gioia per Andy Diaz, trent’anni da compiere il giorno di Natale, imprendibile per tutti gli altri: argento al cinese Zhu Yaming (17,33), bronzo al brasiliano Almir Dos Santos (17,22). Andy Diaz mette piede in pedana rilassato e convinto. Al primo salto ‘ammazza’ la gara con un favoloso 17,80 (lasciando poco più di sei centimetri allo stacco), un volo oltre il primato italiano che già gli apparteneva dal Golden Gala del 2023 di Firenze (17,75) e che ribadisce la sua leadership mondiale stagionale (17,71 agli Europei indoor). Una misura che oltrepassa anche la migliore prestazione nazionale di sempre al coperto, per la felicità di coach Donato che l’aveva centrata a Parigi nel 2011 (17,73). Nullo il secondo salto senza nemmeno staccare, rinuncia al terzo, e nel frattempo Simone Biasutti si porta a 16,37 e supera il primo ‘taglio’ regalandosi un quarto salto, nullo, per chiudere al decimo posto. Diaz passa anche il quarto e il quinto tentativo, poi rimette le chiodate per il sesto turno (nullo), quasi con le lacrime agli occhi per l’emozione.
Le parole dell’azzurro
“Mi piace mantenere la parola, avevo detto che avrei vinto e l’ho fatto – esulta il neo campione del mondo – Parigi ha aperto il ‘rubinetto’, poi è arrivato l’oro ad Apeldoorn e adesso quello ai Mondiali in Cina: i risultati parlano da soli, ci vediamo ai Mondiali di Tokyo in estate. Mi è dispiaciuto aver tolto il record indoor a Fabrizio, ma la prima cosa che mi ha detto è ‘va bene così, l’hai fatto in un Mondiale’. È la gara più importante, era davvero contento. Peccato non aver potuto continuare a fare gli altri salti, la gara era un po’ lenta, ho preso freddo e non volevo rischiare nulla in vista della stagione all’aperto. Sapevo che un salto poteva bastare, e ce l’ho fatta, tranquillo e rilassato”.
La maglia azzurra è ormai una sua seconda pelle: “Mi porta fortuna, è il mio colore preferito, e ora andiamo avanti… Fino ai 18 metri? È l’altra parola che devo mantenere, ci stiamo lavorando e manca sempre meno. Questa giornata la dedico a mia mamma, alla mia famiglia, a Fabrizio e ai suoi cari. Sì, Fabrizio: il mio amico, allenatore, mental coach, la mia guida, un idolo, una persona che ha i miei stessi pensieri e stessi obiettivi, mi fa andare avanti e non mi fa mollare mai. È il top del top. Un grazie anche al dottor Alessandro Di Napoli senza cui non saremmo stati qui: sentivo dolore dopo la prima gara di febbraio e nonostante questo siamo riusciti a prendere due ori nelle settimane successive. Ora si fa festa, ce la meritiamo”.
È una storia emozionante, quella di Andy. La fuga da Cuba di rientro dalle Olimpiadi di Tokyo, l’arrivo in Italia, le notti passate in strada in attesa di una nuova vita e poi l’incontro decisivo con Fabrizio Donato, suo idolo sportivo, contattato su Instagram e diventato non soltanto un allenatore ma un fratello maggiore, tanto da accogliere Andy in casa sua.
Il tesseramento con la Libertas Unicusano Livorno, la cittadinanza italiana ottenuta per meriti sportivi, l’ingresso in Fiamme Gialle, gruppo che lo culla a Castelporziano. E il resto è storia recente, fatta di tre medaglie e di una crescita vertiginosa, ormai alle soglie dei diciotto metri, l’eccellenza della specialità. Nell’avventura azzurra ai Mondiali indoor erano state fin qui sette le medaglie d’oro: Giuliana Salce a Parigi 1985 nella marcia (quando si trattava ancora di Giochi Mondiali), due volte Gennaro Di Napoli nei 3000 (Toronto 1993 e Barcellona 1995), poi Fiona May nel lungo (Parigi 1997), il già citato Paolo Camossi a Lisbona 2001 e oggi in festa sulle tribune del Nanjing’s Cube come responsabile dei salti azzurri, quindi Gianmarco Tamberi nell’alto a Portland 2016 e Marcell Jacobs nei 60 a Belgrado 2022.
Gli altri risultati delle batterie
Giovanni Lazzaro qualificato per la semifinale di domani degli 800 metri ai Mondiali indoor di Nanchino: terzo posto in batteria con 1:48.75. A Eloisa Coiro non riesce invece il passaggio del turno, eliminata con 2:04.50. Nei 60 è promosso Stephen Awuah Baffour, terzo nella sua batteria con 6.66, valido come tempo di ripescaggio: sarà di nuovo in pista all’ora di pranzo per la semifinale. Al debuttante Yassin Bandaogo non basta invece il crono di 6.74. Dalle 11.30 italiane c’è Manuel Lando in finale nell’alto, Sintayehu Vissa e Joao Bussotti in pista per le batterie dei 1500.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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