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Morto Totò Schillaci, l’eroe di Italia ’90

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PALERMO (ITALPRESS) – Se ne va l’eroe di Italia ’90. Totò Schillaci non ce l’ha fatta, ha lottato e alla fine ad avere la meglio è stata la malattia, quella che pensava di aver sconfitto con i due interventi per un tumore al colon del quale soffriva da tempo. Le sue condizioni sono peggiorate nelle ultime settimane, fino al ricovero nel reparto di pneumologia dell’opsedale Civico di Palermo sabato 7 settembre, a seguito di un peggioramento generale. Il suo stato di salute, seppur grave, inizialmente era stabile e sotto controllo controllato da un equipe di medici continuamente notte e giorno. Un quadro clinico che ha da subito preoccupato i suoi tifosi e fan che si sono recati nel complesso ospedaliero per dare il loro sostegno al 59enne ex centravanti di Juventus e Inter. A complicare il tutto è stata la polmonite, che si inseriva in una situazione sanitaria già complessa e difficile. In mezzo anche le fake news sulla sua prematura scomparsa, che di certo non hanno fatto piacere alla famiglia. Col passare dei giorni le sue condizioni sembravano migliorare con la riduzione del supporto di ossigeno e l’ottima risposta alle cure.
A metà della scorsa settimana (12 settembre): “Rispetto a quando è entrato in ospedale le sue condizioni sono migliorate e nelle ultime 24 ore ha avuto bisogno di meno ossigeno”, riferivano dalla direzione sanitaria della struttura dove era ricoverato Schillaci. La conferma anche da parte della famiglia: “Totò, Barbara e la famiglia ringraziano tutte le persone che in questo momento sono state loro vicine con una chiamata, un messaggio o una preghiera. Le sue condizioni continuano a migliorare. Totò sta lottando con tutte le sue forze per riprendersi il prima possibile”, si leggeva sui social. Oggi il peggioramento finale e la sua scomparsa. Totò-gol è morto a 59 anni, ne avrebbe compiuto 60 l’1 dicembre.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Dal 2025 le Nazionali di Equitazione vestiranno con giacca azzurra

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VERONA (ITALPRESS) – Le Nazionali italiane della Federazione italiana Sport Equestri vestiranno d’azzurro dal 2025. La nuova giacca, infatti, che sostituisce quella di colore rosso, è stata presentata nel corso di un flashmob in ArenaFISE, nell’ambito della 126^ Fieracavalli Verona. Le particolarità riguardano il colore, l’autentico azzurro Italia che descrive e caratterizza il nostro Paese in tutto il mondo, oltre a comfort e lavorazione del miglior standard tecnico per garantire ad amazzoni e cavalieri la massima vestibilità per performance di altissimo livello in sella ai loro compagni di gara cavalli.
All’evento di presentazione in ArenaFISE a Verona sono intervenuti il Presidente Fise Marco Di Paola, il Vicepresidente Vicario Fise Alvaro Casati, il Segretario Generale Fise Simone Perillo, il Direttore Sportivo Fise Francesco Girardi, il CT della Nazionale italiana di salto ostacoli Marco Porro, insieme a campioni del Salto Ostacoli, del settore giovanile del Salto Ostacoli e del settore giovanile del Dressage. “Abbiamo voluto proporre qualcosa di nuovo ed innovativo – ha detto il Presidente Fise Marco Di Paola – per rendere i nostri binomi ancora più riconoscibili nei campi gara più prestigiosi.
La giacca rossa con il bavero verde e il bordo bianco ci ha accompagnato per tantissimi anni, adesso presentiamo una nuova e moderna divisa, che rappresenterà la bandiera italiana nelle prossime avventure equestri da vivere insieme all’amico cavallo”.
– foto ufficio stampa Fise –
(ITALPRESS).

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Dopo il pareggio con l’Empoli il Lecce esonera Gotti

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ROMA (ITALPRESS) – Il Lecce comunica di “aver sollevato, in data
odierna, dall’incarico di tecnico della Prima Squadra Luca Gotti.
A mister Gotti il ringraziamento per il lavoro svolto in questi
mesi con professionalità, impegno e dedizione, augurando le
migliori fortune”.
Questa la nota del club giallorosso all’indomani del pareggio casalingo contro l’Empoli. Gotti, subentrato a D’Aversa lo scorso 13 marzo, era riuscito a condurre il Lecce alla salvezza, impresa che però quest’anno è sembrata fin da subito più ardua. I giallorossi sono infatti in piena zona retrocessione, anche dopo l’anticipo di ieri sera: sette sconfitte, tre pareggi e appena due vittorie per un totale di soli nove punti in classifica dopo dodici giornate. Il dato che però preoccupa di più, è quello legato alla fase realizzativa: con cinque gol segnati, quello dei salentini è il peggior attacco della Serie A. Un dato che più di tutti potrebbe aver convinto la dirigenza a dare una svolta, legata alla guida tecnica: ora in cima al taccuino di Saverio Sticchi Damiani e Pantaleo Corvino spicca il nome di Marco Giampaolo.
Servirà chiaramente del tempo per sciogliere il nodo inerente al nuovo allenatore, ma la pausa del campionato per gli impegni delle nazionali, permetterà al nuovo allenatore di avere qualche giorno in più per preparare la sfida in programma lunedì 25 novembre, a Venezia. Gotti lascia dunque il Salento dopo aver vinto 6 partite alla guida del Lecce, pareggiando in sette circostanze e perdendo in undici: per un totale di 24 panchine e una media punti di 1,04 a partita.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Juric “Nessun passo indietro, ho la coscienza pulita”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dybala non ci sarà, ha avuto un fastidio. Non proprio un infortunio, un fastidio. Un pò lo ha avvertito in Belgio, ieri si è allenato ma sentiva questo fastidio. Su Pellegrini devo ancora riflettere se giocherà o meno”. Queste le parole dell’allenatore della Roma, Ivan Juric, alla vigilia della sfida contro il Bologna, in merito alle condizioni di Paulo Dybala. Poi su Hummels: “Non c’è mai stato un litigio: è un grande professionista. Ho dovuto scegliere giocatori che avrebbero potuto fare determinate cose, come Cristante. Per lo stesso motivo ho fatto giocare Pisilli al posto di Pellegrini. So che è pesante, anche io mi aspettavo di più, ma fino a ora devo essere onesto rispetto al mio lavoro: scegliere cosa credo sia giusto. Non ci sono mai stati problemi. Pisilli al momento mi dà più garanzie di Pellegrini”, spiega Juric che poi fa anche un punto sul momento della squadra. “Secondo me abbiamo ripulito l’aria dopo Firenze. Abbiamo tirato fuori tutto, non ho mai pensato ad un passo indietro, magari altri. Ho la coscienza pulita perchè c’è tanto lavoro. Ci sono momenti in cui sento che la squadra è mia anche dopo le sconfitte. Quando dicevo che ero soddisfatto dopo Verona, non stavo fingendo. Contro l’Union ho visto una squadra poco concentrata, distratta, non sul pezzo nelle ripartenze e che si è messa in difficoltà da sola. Non erano caratteristiche della mia squadra. Voglio essere sincero. La partita in Belgio è stata sconcertante”, ha aggiunto il tecnico croato.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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