Economia
Intesa Sanpaolo presenta programma da 10 mld agli industriali torinesi
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1 anno fa-
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Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Si chiama “Il tuo futuro è la nostra impresa” il nuovo programma di Intesa Sanpaolo per le Pmi, micro-aziende, terzo settore, filiere agroalimentari e del turismo. A livello nazionale il gruppo bancario ha previsto 120 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità delle piccole e medie imprese e delle aziende di minori dimensioni. Sono previsti una serie di interventi per la realizzazione degli obiettivi fissati nel Pnrr per i quali sono stati stanziati complessivamente oltre 410 miliardi di euro come annunciato dal Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. Per il Piemonte sono stati messi a disposizione 10 miliardi di euro. Presentando l’iniziativa ad una platea di invitati dell’Unione Industriali Torino presso il grattacielo della Banca, Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: ” *Non solo abbiamo riservato al Piemonte 10 miliardi di euro, ma accompagniamo le imprese nell’individuare gli investimenti necessari, le aiutiamo a fare formazione e ad accedere a Transizione 5.0 beneficiando di importanti crediti d’imposta. Quest’ultima è un’opportunità unica e molto attesa, ma richiede rapidità ed efficacia nella presentazione di progetti. Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione la piattaforma gratuita Incent Now e attivato un accompagnamento mirato per le aziende interessate”.
Il programma punta ad accelerare i processi di trasformazione necessari per il rinnovamento industriale, transizione energetica e digitale delle imprese, facilitando l’accesso alle nuove misure del Pnrr e intervenendo su tre ambiti prioritari: Transizione 5.0 ed energia, sviluppo estero e nuovi mercati, progresso digitale e sicurezza. “Ci sono – prosegue Cappellari – i presupposti per una ripresa degli investimenti ed anche per alimentare ulteriormente la crescita della filiera. Il tuo futuro è la nostra impresa è infatti un’opportunità anche per le piccole imprese, in particolare per quelle che sosteniamo attraverso le 86 filiere clienti in Piemonte per un totale di 4.400 aziende fornitrici”. Per la transizione energetica, Intesa Sanpaolo ha realizzato, insieme ai propri partner e a Sace, soluzioni di finanziamento dedicate e agevolate, consulenza per l’accesso alle agevolazioni fiscali e rilascio delle relative certificazioni e formazione con la finalità di integrare competitività e sostenibilità grazie a nuovi investimenti per lo sviluppo, il risparmio e la produzione energetica volti ad un consumo efficiente. Grazie alla radicata e capillare presenza internazionale, invece, il Gruppo bancario provvede all’individuazione dei migliori settori merceologici e dei nuovi potenziali mercati per accompagnare le imprese alle esportazioni. Per le aziende che guardano a nuovi business, Intesa Sanpaolo ha messo a punto strumenti di protezione e finanziari, tra cui il nuovo Cyber Loan. Grazie ai propri partner e ai Laboratori Esg presenti in tutta Italia, la Banca coinvolge le imprese in percorsi di formazione digitale qualificata. Tra le novità de “Il tuo futuro è la nostra impresa” c’è anche Crescita Agri, la linea di finanziamenti con durata fino a 30 anni dedicata allo sviluppo della produzione modulabile sul ciclo produttivo della filiera agroalimentare. Per questo comparto, dal 2021, Intesa Sanpaolo ha dedicato una rete nazionale con oltre mille professionisti al servizio di 84mila imprese, che ha consentito di supportare il settore con erogazioni per circa 9 miliardi di euro e di sostenere oltre 170 filiere. Il programma è stato presentato agli imprenditori torinesi in un evento che ha coinvolto l’Unione Industriali di Torino. “La twin transition – ha dichiarato Marco Gay, presidente Unione Industriali di Torino – è la sfida che il sistema industriale nazionale e piemontese hanno davanti nel prossimo futuro. Il fatto di non essere soli e poter contare su un partner come Intesa Sanpaolo con risorse importantissime vuol dire mettere fin da ora le basi per un solido futuro per la nostra industria”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Economia
L’impatto diretto del consumo turistico genera 106,8 miliardi di Pil
Pubblicato
7 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2023 l’impatto diretto del consumo turistico genera 106,8 miliardi di Pil, che diventano 206,4 miliardi se si considerano anche gli effetti indiretti che sono misurati per la prima volta con il Conto satellite presentato in un Report dell’Istat.
L’occupazione nelle industrie turistiche assorbe il 14,4% delle posizioni lavorative del totale economia, mentre i redditi da lavoro dipendente erogati ammontano a 76 miliardi di euro (9,3% del totale). La produttività media del lavoro nelle industrie turistiche (99.015 euro) è inferiore del 30% rispetto alla media del Paese. Anche il reddito pro-capite (17.709 euro) è inferiore del 35% rispetto alla media nazionale.
In Spagna l’effetto diretto e indiretto del turismo è pari al 12,3% del Pil. La bilancia turistica si conferma in avanzo sia per Italia (+26,6 miliardi di euro) sia, in misura maggiore, per la Spagna (+74,5 miliardi), la differenza è imputabile principalmente alle maggiori spese turistiche all’estero degli italiani. Le stime del Conto Satellite del Turismo 2023 (CST2023) introducono alcuni rilevanti innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti e incorporano i risultati della revisione generale dei conti nazionali di settembre 2024, pertanto i risultati prodotti non sono comparabili con le precedenti edizioni del CST per l’Italia.
In particolare, a partire da questa edizione del CST oltre all’impatto diretto del consumo turistico, espressamente previsto dal Conto, viene misurato anche quello indiretto, vale a dire quello attivato dalla domanda turistica sugli altri settori economici. Nel 2023 i flussi turistici in Italia ammontano a 777 milioni fra pernottamenti ed escursionisti. Sebbene in costante ripresa dopo il crollo nel 2020, i flussi non raggiungono ancora i livelli del 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia, ma anche, va sottolineato, anno in cui i flussi turistici hanno registrato un picco.
Nel 2023 il consumo turistico interno in Italia è stimato in 202,7 miliardi di euro a prezzi correnti. La parte prevalente va attribuita alla spesa dei visitatori domestici (40,7% del totale), mentre i non residenti ne alimentano una quota pari al 37,5%. Queste due componenti, spesa domestica e inbound, rappresentano il 78,3% del consumo turistico interno. Le Altre componenti, tra le quali rientrano l’utilizzo delle seconde case per vacanza e i viaggi d’affari, rappresentano il restante 21,7% della domanda turistica. Nel 2023 il Prodotto interno lordo attribuito al settore turistico e direttamente stimolato dal consumo turistico interno ammonta a 106,8 miliardi di euro a prezzi correnti (5% del totale).
Se tuttavia si considerano anche gli effetti indirettamente esercitati dalla domanda turistica sugli altri settori produttivi, la stima complessiva sale a 206,4 miliardi, raggiungendo il 9,6% del Pil.
Nel 2023 nelle industrie turistiche trovano allocazione oltre 4 milioni di posizioni lavorative, il 14,4% del totale economia. Le industrie dell’Alloggio, della Ristorazione e del Commercio complessivamente considerate assorbono oltre l’80% di tutte le posizioni lavorative impiegate dalle industrie turistiche. A partire dal CST 2023 sono stimati i redditi da lavoro dipendente erogati dalle industrie turistiche. Questi ammontano a 76,5 miliardi di euro (il 9,3% del totale).
La domanda turistica, ossia l’insieme della spesa legata al turismo, si caratterizza in Italia per una forte componente domestica, cioè attivata a vario titolo (vacanze, lavoro, ecc.) dai residenti. La spesa turistica dei visitatori residenti ammonta nel 2023 a 82,5 miliardi di euro a prezzi correnti e alimenta il 52% della spesa turistica interna . Se si considera che le Altre componenti del consumo turistico sono pressoché interamente attribuibili ai visitatori residenti, la quota di questa alla determinazione della domanda turistica complessiva sale al 62,5% (126,6 miliardi). La spesa inbound, ossia la spesa degli stranieri nel nostro Paese, ammonta nel 2023 a 76,1 miliardi di euro e rappresenta il 37,5% del consumo turistico interno.
Le entrate turistiche dovute ai flussi turistici inbound (76,1 miliardi) sono superiori alle uscite turistiche dovute ai flussi degli italiani all’esterno – outbound – (49,4 miliardi), determinando un saldo positivo. Lo stesso accade se si considera la spesa turistica complessiva degli italiani, che si compone della spesa domestica (82,5 miliardi) e di quella effettuata all’estero (49,4 miliardi) e il cui saldo è di segno positivo. Di rilievo, fra le voci di spesa, il prodotto dello Shopping che, nel 2023, ammonta a oltre 38 miliardi di euro a prezzi correnti, rappresentando il 19% dell’intero consumo turistico e ponendosi fra le principali voci di spesa.
Resta un elemento caratterizzante del turismo italiano l’uso in proprio per finalità turistiche delle seconde case, i cui servizi abitativi imputati sono stimati nel 2023 in 18,3 miliardi di euro.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Istat, nel 2024 meno accentuato il calo della produttività del lavoro
Pubblicato
9 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 la crescita del valore aggiunto dei settori che producono beni e servizi di mercato (+0,4%), misurata in volume, è in decelerazione rispetto al 2023 (+0,8%). Il tasso di crescita del capitale (+0,5%) mostra una lieve diminuzione rispetto al 2023, anche se crescono in maniera sostenuta sia l’input di capitale ICT che quello immateriale non-ICT. L’input di lavoro, misurato in ore lavorate, aumenta del 2,3%, in rallentamento rispetto al 2023 (3,4%). Lo rende noto l’Istat. Tutti gli indicatori di produttività risultano in flessione. La produttività del lavoro diminuisce dell’1,9% (-2,7% nel 2023) per effetto di un aumento delle ore lavorate maggiore del valore aggiunto. Questa riduzione è principalmente determinata dalle marcate flessioni nella produttività del lavoro in alcuni comparti dei servizi.
La produttività del capitale mostra un lieve rallentamento (-0,1%), mentre si riduce sensibilmente (-1,2% da -1,6% nel 2023) la produttività totale dei fattori (PTF) che riflette progresso tecnico, cambiamenti nella conoscenza e variazioni nell’efficienza dei processi produttivi. L’ampia diminuzione della produttività del lavoro è determinata prevalentemente dalla sensibile flessione della PTF.
– foto grafico Istat –
(ITALPRESS).
Economia
DOS DESIGN, due minibond da 5 milioni sottoscritti da UniCredit e Microcredito Centrale
Pubblicato
11 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – DOS DESIGN, società con sede a Roma e specializzata nella trasformazione digitale, ha emesso due minibond del valore complessivo di 5 milioni di euro per finanziare i suoi piani di crescita. In dettaglio un minibond di 2 milioni di euro è stato sottoscritto integralmente da UniCredit con l’intervento diretto del Fondo di Garanzia per le Pmi gestito da Mediocredito Centrale (MCC), e un Basket Bond “Made in Italy” di 3 milioni di euro è stato sottoscritto in modo paritetico da UniCredit e da MCC.
Lanciato dalle due banche il programma Basket Bond “Made in Italy” ha l’obiettivo, grazie anche all’intervento della garanzia di portafoglio del Fondo di Garanzia per le Pmi, di mobilitare risorse a supporto degli investimenti di piccole e medie imprese e Mid Cap attive nei settori strategici dell’economia italiana. I due minibond supporteranno il nuovo piano strategico 2025/2028 di DOS DESIGN che mira a consolidare la crescita e a rafforzare l’azienda con una serie di azioni che la posizioneranno tra le realtà piu’ dinamiche e innovative del settore. Il piano strategico presentato ha l’obiettivo di trasformare la società in una tech company che opera su 2 modelli di business separati: prevede, da un lato, la continuità e il consolidamento della redditizia attività consulenziale specialistica presso strutture complesse come quelle della PA e dall’altro l’evoluzione naturale verso un ulteriore modello di business in un innovativo mercato che richiede soluzioni digitali basate sull’intelligenza artificiale da erogare in modalità SAAS (Software as a Service; un modello di distribuzione del software in cui le applicazioni sono ospitate su server remoti e accessibili via Internet, di solito tramite un browser web).
“UniCredit – ha dichiarato Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – è sempre in prima linea a supporto dei piani di crescita delle imprese e siamo particolarmente fieri di aver messo a disposizione di Dos Design una forma di finanziamento alternativa come i minibond per sostenerne i progetti di investimento e di innovazione. UniCredit intende proporsi come partner di riferimento delle imprese in questi percorsi virtuosi confermando il proprio impegno a favore delle aziende del territorio”.
“Gli strumenti di finanza innovativa come i basket bond sono un motore di crescita, sviluppo e innovazione per il tessuto produttivo italiano – ha commentato Piero Ferettini, Responsabile Commerciale di Mediocredito Centrale -. MCC sta puntando molto su questo tipo di soluzioni: il Programma Basket Bond ‘Made in Italy’ è pensato per rispondere alle esigenze di realtà come Dos Design che desiderano crescere rafforzando le proprie capacità innovative, migliorando la competitività e consolidando la propria presenza sui mercati di riferimento”.
– foto ufficio stampa UniCredit –
(ITALPRESS).

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