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Cronaca

Apprezzato il lavoro dei GAL della Pesca siciliani al G7 di Siracusa

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SIRACUSA (ITALPRESS) – Si è conclusa positivamente l’esperienza dei 6 Gruppi siciliani di Azione Locale della Pesca (GALP), realizzata a Siracusa (Ortigia), nell’ambito del’evento “Divinazione Expo 24”, realizzato nel contesto del G7 Agricoltura e Pesca.
Nelle giornate di partecipazione alla manifestazione, il coordinamento dei GALP regionali ha raccontato le peculiarità dei 62 Comuni Costieri Siciliani, attraverso la rappresentazione di tutti i territori sui maxischermi allestiti per l’occasione all’interno del Padiglione (in comune con il Dipartimento della Pesca Mediterranea) ed, al contempo, ha coinvolto i visitatori nella realizzazione di piccole esperienze sensoriali legate alla degustazione dei prodotti della piccola pesca costiera locale e delle imprese della blu economy (es. produzione di sale marino).
Oltre alla promozione dei territori, importanti risultati sono stati conseguiti attraverso l’organizzazione di specifici workshop, all’interno dei quali sono stati chiamati a partecipare sia rappresentanti delle istituzioni che esperti delle singole tematiche e che hanno avuto od oggetti i seguenti argomenti:
Giorno 26 Settembre 2024: Tutela e gestione delle risorse acquatiche; Giorno 27 Settembre 2024: Enogastronomia dei prodotti del mare; Giorno 28 Settembre 2024: Portualità turistica e concessioni demaniali.
Da segnalare, giorno 25 settembre 2024, il conseguimento dell’importante risultato relativo alla Sottoscrizione, alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale ed alla Pesca Mediterranea Salvatore Barbagallo, del Protocollo d’intesa istitutivo della Rete siciliana dei borghi marinari, riconosciuti come tali con Decreto del Dipartimento della Pesca Mediterranea, che in relazione a questo accordo, hanno avviato tra loro un percorso di collaborazione diretto alla instaurazione delle sinergie tipiche dell’agire coordinato e collettivo, con particolare riferimento al coordinamento di nuove progettualità in ambito della valorizzazione in chiave turistica del’enorme patrimonio materiale ed immateriale custodito all’interno dei singoli Borghi Marinari. Con l’occasione, è stata annunciata la pubblicazione del primo avviso destinato alla valorizzazione dei Borghi Marinari Siciliani, che si prevede possa essere attivato il mese prossimo, con scadenza 31 ottobre 2024, in relazione al quale (fino a concorrenza della dotazione massima di 1.500.000,00 di Euro), i Borghi Marinari potranno esprimere una propria progettualità che comporti spese ammissibili entro il limite massimo di 300.000,00 euro.
Infine, l’occasione è stata propizia per la realizzazione di una riunione programmatica tra i GALP Siciliani e Nazionali presenti alla manifestazione, tra i quali, si è concordato l’intento di rafforzare i reciproci livelli di cooperazione e di coordinamento, rinviando ad una successiva riunione programmatica da realizzare con la partecipazione di tutti i GALP Nazionali, per definire le singole tematiche e le modalità di attuazione delle azioni di cooperazione e coordinamento.
-foto ufficio stampa GALP-
(ITALPRESS).

Cronaca

Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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