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Cronaca

APP TABUI, VOGHERA AVVIA LA MAPPATURA DIGITALE DI TUTTE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI CITTADINE: DAL CENTRO AI QUARTIERI

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Il Comune di Voghera ha annunciato nei giorni scorsi l’adesione al network dell’applicazione Tabui, startup innovativa che promuove lo sviluppo digitale, turistico e commerciale delle città. Voghera è la prima città in Lombardia a entrare a far parte di questo progetto, aprendo nuove possibilità di visibilità e promozione per tutte le realtà locali.

AppTabui permette alle attività commerciali e turistiche della città di essere inserite e promosse non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale. L’App contribuirà anche a veicolare gli eventi, dando tante ragioni in più agli utenti per far visita a Voghera abbinando l’opportunità dello shopping.

L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo durante la presentazione a Palazzo Gounela, alla quale hanno partecipato le associazioni Ascom e Voghera da Scoprire.

Molti commercianti hanno già manifestato interesse ad aderire, chiedendo informazioni su come inserire la propria attività all’interno della piattaforma. Per facilitare l’adesione e l’inserimento delle informazioni è stato pubblicato sulle pagine social e sul sito ufficiale del Comune di Voghera (www.comune.voghera.pv.it ) un vademecum dettagliato che fornisce tutte le indicazioni necessarie su come procedere con l’iscrizione e i contatti della redazione di Tabui, il cui team continuerà a supportare le attività nel caricamento delle informazioni e nella promozione.

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Maria Cristina Malvicini, assessore comunale al Commercio, spiega: “L’obiettivo dell’amministrazione comunale è valorizzare l’intero tessuto commerciale cittadino come non è mai stato fatto con questa portata e capillarità. L’opportunità di esserci e farsi trovare sull’App è infatti aperta alle attività del centro storico e a quelle di tutti i quartieri. Nei prossimi giorni procederemo a una campagna di affissioni per rendere più capillare ancora la chiamata all’azione di tutte le attività ed esercizi commerciali. Il futuro è digitale. TabUi è un passo importante verso un futuro in cui la tecnologia sarà sempre più al servizio della nostra comunità, creando nuove opportunità economiche e iniziando a creare un turismo locale interconnesso con la città. In questi anni molti eventi e manifestazioni avrebbero potuto abbracciare e collegarsi di più con le proposte di chi ogni giorno apre il proprio negozio a Voghera. TabUi ci aiuterà in questo senso”.

Gloria Chindamo, consigliere comunale con delega alla digitalizzazione della città, spiega: “L’adesione del Comune di Voghera all’applicazione App Tabui rappresenta un passo importante per valorizzare e promuovere il nostro territorio in modo innovativo ed efficace. Con Tabui le attività commerciali, turistiche ed enogastronomiche della nostra città avranno una vetrina nazionale e internazionale, senza la necessità di sviluppare una piattaforma interna. Questa sinergia ci permetterà di focalizzarci sulla crescita e lo sviluppo della nostra comunità, lasciando la gestione della promozione a un team esperto che saprà darci visibilità oltre i confini locali. Voghera merita di essere scoperta e apprezzata e sono convinta che questa iniziativa possa fare la differenza se sapremo cogliere l’opportunità’’.

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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