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Cronaca

L’Inghilterra punta su Tuchel, sarà lui il nuovo ct dal 2025

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Dopo Sven Goran Eriksson e Fabio Capello, per la terza volta nella storia un allenatore straniero siederà sulla panchina dell’Inghilterra. La Football Association ha ufficializzato l’ingaggio di Thomas Tuchel, ex tecnico di Borussia Dortmund, Paris Saint Germain, Chelsea – guidato alla conquista di una Champions League – e Bayern Monaco. Il 51enne tecnico tedesco, nel 2021 premiato come allenatore dell’anno da Fifa e Uefa e che nel suo palmares vanta anche due Ligue 1 e una Bundesliga, avrà come vice l’inglese Anthony Barry (con cui ha già collaborato sia ai Blues che in Baviera) e il loro incarico inizierà ufficialmente dall’1 gennaio 2025 in vista delle qualificazioni ai prossimi Mondiali.
La FA rivela che il processo di selezione del nuovo ct, partito dopo le dimissioni di Southgate al termine degli Europei che hanno visto i Tre Leoni ancora sconfitti in finale, ha portato alla firma del contratto già lo scorso 8 ottobre. La comunicazione è stata fatta però solo oggi per evitare distrazioni visti gli impegni in Nations League dell’Inghilterra, con Lee Carsley che resterà in carica anche per le due gare di novembre con Grecia e Irlanda prima di tornare a fare il ct dell’Under 21.
“Siamo entusiasti di aver ingaggiato Thomas Tuchel, uno dei migliori allenatori al mondo, e Anthony Barry, uno dei migliori allenatori inglesi, che lo supporterà – le parole di Mark Bullingham, Ceo della FA – Da quando Gareth si è dimesso, abbiamo incontrato diversi allenatori, Thomas ci ha impressionato molto e si è distinto per la sua vasta competenza e la sua determinazione. Anthony è un talento e ha anche esperienza a livello di nazionali avendo lavorato con Irlanda, Belgio e Portogallo. Volevamo assumere uno staff che ci desse le migliori possibilità di vincere un torneo importante e l’obiettivo di Thomas ed Anthony è questo: metterci nelle condizioni migliori per vincere la Coppa del Mondo 2026”.
“Sono molto orgoglioso di avere l’onore di guidare la nazionale inglese – esordisce Tuchel – Da tempo sento un legame forte col calcio in questo Paese che mi ha già regalato alcuni momenti incredibili. Avere la possibilità di rappresentare l’Inghilterra è un enorme privilegio e l’opportunità di lavorare con questo gruppo speciale e talentuoso di giocatori è molto emozionante. Assieme ad Anthony faremo tutto il possibile per rendere l’Inghilterra vincente e i tifosi orgogliosi”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Torino, alle Gallerie d’Italia “Mitch Epstein. American Nature”

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TORINO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 17 ottobre 2024 al 2 marzo 2025 alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra “Mitch Epstein. American Nature”, la più importante retrospettiva del fotografo americano.
L’esposizione, curata da Brian Wallis (CPW – Center for Photography at Woodstock), presenta per la prima volta riunite le serie fotografiche più significative degli ultimi vent’anni di Mitch Epstein in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale: American Power, Property Rights e Old Growth.
In American Power l’artista si concentra su come le nazioni e gli interessi privati sfruttano la natura, documentando l’impatto della produzione e del consumo di energia sul paesaggio e sulla popolazione degli Stati Uniti. Dal 2003 al 2008 Epstein ha viaggiato per il Paese per fotografare i siti di produzione di combustibili fossili e di energia nucleare, nonchè le comunità che vivono accanto ad essi.
Nella serie fotografica Property Rights, Mitch Epstein si domanda a chi appartenga la terra e chi ha il diritto di sfruttarne o saccheggiarne le risorse. Queste fotografie indagano le complesse dinamiche della proprietà terriera in un paese basato sull’espansione coloniale e sullo sviluppo industriale. Epstein ha iniziato la serie Property Rights nella riserva Sioux di Standing Rock nel 2017. Le sue conversazioni e le sessioni di ritratti con gli anziani nativi lo hanno ispirato a cercare altri conflitti fondiari, in cui la gente comune ha creato movimenti straordinari per difendere la terra dalle acquisizioni da parte del governo e delle imprese.
L’ultima opera di Epstein, Old Growth – di cui si presenta in anteprima una parte commissionata da Intesa Sanpaolo – celebra le antiche foreste sopravvissute in regioni remote degli Stati Uniti. La quasi totalità delle antiche foreste americane, circa il 95%, è stato infatti distrutto nel secolo scorso. Epstein ha deciso di fotografare singoli alberi e biosistemi interdipendenti che sono sopravvissuti per secoli, molti per millenni.
Le sue fotografie, di grande formato, immergono i visitatori in una natura selvaggia primordiale non alterata dagli esseri umani, celebrando la maestosità e la resilienza di questi antichi regni viventi ed evidenziando ciò che l’uomo rischia di perdere a causa della crisi climatica.
Oltre a queste tre serie fotografiche, alla produzione fotografica di Epstein, nella sala immersiva delle Gallerie d’Italia – Torino, sarà presentato in anteprima il progetto originale di Mitch Epstein Forest Waves, un’installazione video e sonora delle quattro stagioni nelle foreste del Berkshire. Il video dei boschi che circonderà gli spettatori è accompagnato da una colonna sonora ipnotica dei musicisti Mike Tamburo e Samer Ghadry, registrata in quelle stesse foreste. L’Arena delle Gallerie d’Italia – Torino ospiterà inoltre il cortometraggio di Epstein Darius Kinsey: Clear Cut, una raccolta visivamente avvincente di fotogrammi del fotografo di inizio XX secolo Darius Kinsey (1859-1945), che mostra eroici taglialegna in posa accanto a enormi alberi abbattuti nel nord-ovest americano. La proiezione è impostata sulla musica scritta da David Lang ed eseguita dalla violoncellista e cantante Maya Beiser. Insieme, queste due installazioni sono un omaggio alla natura selvaggia americana, un inno a ciò che resta e un’elegia per ciò che è stato distrutto.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, afferma: «Le fotografie di Mitch Epstein raccontano la bellezza e la fragilità della “natura americana” e in quelle opere spettacolari leggiamo indiscutibilmente l’obbligo di prenderci cura del pianeta. Lavorare con i più grandi fotografi al mondo significa ragionare sull’attualità grazie a un punto di vista privilegiato. Alcune immagini rimarranno per sempre nella nostra memoria per la loro eleganza, delicatezza e forza».
La mostra è curata da Brian Wallis, direttore esecutivo del Center for Photography di Woodstock. Il catalogo della mostra, realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira in italiano e inglese, presenta saggi del curatore e degli storici dell’arte Robert Slifkin e Makeda Djata Best, oltre a un’intervista di Epstein. La mostra sarà accompagnata da una serie di eventi e incontri gratuiti, parte del public program #INSIDE, che si svolgerà ogni mercoledì in museo. Il 17 ottobre, giorno di apertura della mostra, si terrà alle ore 18.00 presso la sala immersiva del museo una conversazione tra l’artista Mitch Epstein e il curatore Brian Wallis con la moderazione di Giulia Zorzi. A seguire, alle ore 19.00, firmacopie del catalogo.
Il museo di Torino, insieme a quelli di Milano, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola – Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca e Direttore Generale Gallerie d’Italia.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Boom di chirurgia estetica all’estero, ma non mancano i rischi

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi anni, la Turchia e altri paesi come il Brasile e il Messico e Tunisia sono diventati destinazioni popolari per la chirurgia estetica. Attratti dai costi ridotti e dalle promesse di risultati eccezionali, migliaia di pazienti, specialmente dall’Italia e dal Regno Unito, si recano in queste mete per interventi come liposuzioni, lifting del seno e interventi combinati. Ma dietro le promesse di interventi economici si nascondono rischi significativi, che talvolta possono risultare fatali.
Il caso di una madre britannica che ha affrontato gravi complicazioni durante un intervento di chirurgia estetica a Istanbul, è solo uno dei tanti esempi tragici che mettono in luce i pericoli del turismo medico. Non si tratta di un caso isolato: anche la difficile esperienza di una giovane donna di 33 anni, che ha subito grandi sofferenze dopo vari interventi correttivi, mette in luce i rischi di sottoporsi a interventi estetici in strutture che non garantiscono adeguati standard di sicurezza e igiene.
Purtroppo, molti altri pazienti hanno vissuto esperienze simili. Tra questi, una donna che ha riscontrato gravi problemi durante la sostituzione di protesi mammarie, o un’altra paziente che, dopo essersi sottoposta a tre interventi in un solo giorno, ha sviluppato complicazioni estremamente serie. In diversi casi, anche uomini e donne più giovani si sono trovati ad affrontare situazioni rischiose a causa della mancanza di personale qualificato o di strutture non preparate a gestire emergenze mediche.
Questi episodi, insieme a numerosi altri registrati in varie parti del mondo, dimostrano come il turismo medico possa portare a conseguenze devastanti quando non vengono seguite le dovute precauzioni. Alla luce di tali esperienze e delle recenti notizie su incidenti gravi legati a interventi di chirurgia estetica all’estero, è evidente quanto sia fondamentale affidarsi esclusivamente a strutture qualificate e a professionisti esperti, per ridurre al minimo i rischi e proteggere la propria salute.
“In molti casi, si tratta di pazienti che non sono stati adeguatamente valutati prima dell’intervento – spiega il dottor Skerdi Faria, CEO di KEIT Day Hospital, una clinica di chirurgia estetica italiana, e specialista in Anestesia e Rianimazione, nonchè ricercatore e autore di diversi studi scientifici. ” Squilibri dei livelli di elettroliti, perdite di sangue significative e embolie polmonari sono alcune delle complicazioni più comuni che possono verificarsi quando non si seguono protocolli di sicurezza rigorosi”.
Secondo il dottor Faria, la crescente popolarità della chirurgia estetica all’estero presenta non pochi pericoli. “Molti pazienti si lasciano sedurre dai prezzi bassi, ma non considerano i rischi di sottoporsi a procedure in cliniche che non sempre seguono standard internazionali di sicurezza”.
Faria sottolinea che uno dei problemi principali è la mancanza di regolamentazione in molte di queste cliniche. “Alcune strutture non sono adeguatamente attrezzate per gestire complicazioni mediche o emergenze, e in certi casi il personale non è nemmeno qualificato per eseguire interventi complessi”.
Questo diventa particolarmente preoccupante quando i pazienti optano per interventi combinati, come lifting del seno e liposuzione nello stesso giorno, aumentando notevolmente lo stress sul corpo.
Secondo il dottor Faria, ci sono diversi passi fondamentali che ogni paziente dovrebbe seguire prima di prendere in considerazione un intervento.
Verificare le credenziali del chirurgo e della clinica.
E’ cruciale accertarsi che il chirurgo sia adeguatamente qualificato e che la clinica rispetti gli standard internazionali. “Non affidarsi solo alle recensioni online o alle promozioni delle agenzie di turismo medico”, avverte il dottor Skerdi Faria.
Richiedere una valutazione medica approfondita.
Ogni paziente dovrebbe essere sottoposto a una valutazione medica completa per assicurarsi che il suo corpo sia in grado di tollerare l’intervento. “Combinare più procedure nello stesso giorno aumenta il rischio di complicazioni,” spiega Faria.
“Non sempre vale la pena risparmiare tempo se si mette a rischio la salute”.
Informarsi sui rischi e le complicazioni.
I pazienti devono essere completamente informati sui rischi associati all’intervento. “Spesso vediamo pazienti che non sono consapevoli delle potenziali complicazioni post-operatorie, come le infezioni o le embolie”, afferma. “E’ fondamentale essere informati prima di prendere una decisione”.
Verificare la disponibilità di cure post-operatorie. “Il follow-up è altrettanto importante quanto l’intervento stesso”, dice il dottore Faria. “Molte cliniche non offrono cure adeguate dopo l’operazione, lasciando i pazienti in situazioni di pericolo quando tornano a casa”.
Oltre alla Turchia, altri paesi come il Brasile e il Messico e anche l’Italia hanno visto un aumento delle cliniche senza licenza, spesso gestite da personale non qualificato. Queste strutture, pur offrendo interventi a prezzi estremamente competitivi, non rispettano gli standard sanitari internazionali e mancano delle attrezzature necessarie per affrontare emergenze critiche. “La combinazione di costi bassi e promesse allettanti crea un falso senso di sicurezza per i pazienti”, spiega.
“Spesso le agenzie di turismo medico promuovono queste cliniche senza condurre verifiche approfondite, mettendo i pazienti in grave pericolo”.
Il messaggio del dottor Faria è chiaro: “La sicurezza deve essere la priorità assoluta per chiunque consideri un intervento di chirurgia estetica. Non bisogna farsi attrarre solo dai costi bassi, ma è fondamentale informarsi, scegliere cliniche regolamentate e, soprattutto, non sottovalutare i rischi”.
Sebbene il turismo medico possa sembrare una soluzione conveniente, è essenziale fare una scelta consapevole e responsabile. La salute e la sicurezza non dovrebbero mai essere compromesse per risparmiare qualche euro.

– foto www.pexels.com –
(ITALPRESS).

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Anas, la sicurezza stradale protagonista al Festival dello Sport

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TRENTO (ITALPRESS) – La sicurezza stradale è stata protagonista al Festival dello Sport che si è svolto a Trento. Anas ha partecipato per il terzo anno in qualità di brand partner. Ogni anno oltre 500 manifestazioni, gare automobilistiche, ciclistiche e podistiche si svolgono su gran parte delle strade statali di competenza Anas. La rassegna di Trento, che come di consueto ha visto la presenza di molti giovani, è stata quindi un’ottima occasione per divulgare la cultura della sicurezza stradale nel contesto sportivo.
Nel corso di un talk organizzato da Anas, e moderato dall’ex campionessa mondiale di pallavolo Rachele Sangiuliano erano presenti due testimonial d’eccezione: il vincitore di sei mondiali di motociclismo (4 titoli iridati in 250 e due in Superbike) Max Biaggi e la campionessa di rally Rachele Somaschini.
Con un Camp in Piazza Dante, per l’intera durata del Festival dello Sport, Anas ha contribuito con un simulatore di guida sicura – aperto gratuitamente al pubblico – alle attività formative e didattiche. Il simulatore ha riprodotto diversi scenari per toccare con mano i rischi causati da un comportamento scorretto alla guida. Al simulatore si sono cimentati anche Somaschini e Biaggi. Tra gli altri vip, Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione olimpico e mondiale.
Durante la manifestazione è stato proiettato lo spot Anas “Quando sei alla guida tutto può aspettare” proprio per richiamare l’attenzione sulle distrazioni al volante, quasi sempre provocate dall’uso improprio del cellulare. “E’ uno spot sociale perfettamente integrato con la frenetica attualità che ci circonda – ha detto Max Biaggi -. Fa capire a chi lo guarda che quando si è alla guida non bisogna avere mai fretta. Ve lo dice uno che di solito va di corsa…”.
Della stessa opinione anche Rachele Somaschini: “Lo spot di Anas può salvarti la vita con un sorriso, è un messaggio indispensabile per i giovani, di forte prevenzione nell’utilizzo di un dispositivo che dà assuefazione; pensiamo di poter gestire più cose insieme alla guida e quando realizziamo che non è così, in quell’attimo ci siamo rovinati la vita”.
Controllare un messaggio su Whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani nella fascia d’età 15-29 anni, il 35% del totale secondo Istat. Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS.

– Foto col/Italpress –

(ITALPRESS).

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