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Cronaca

In Australia Marquez vince il duello con Martin, Bagnaia a -20

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PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla ducati Gresini, vince il Gran Premio d’Australia, disputato sul circuito di Phillip Island. Per l’otto volte iridato si tratta del terzo successo stagionale, arrivato nonostante un piccolo inciampo in partenza. Costretto, invece, ad accontentarsi del secondo posto, Jorge Martin (Ducati Prima Pramac) dopo una strenua resistenza fino a cinque giri dal termine. L’ultimo gradino del podio è occupato da Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) che perde ulteriori cinque punti in classifica da Martin (ora distante 20 lunghezze). Fabio Di Giannantonio (Ducati Pertamina) ed Enea Bastianini (Ducati Lenovo) chiudono rispettivamente quarto e quinto. Nell’ordine, completano la top ten Franco Morbidelli, Brad Binder, Maverick Vinales, Fabio Quartararo e Raul Fernandez. E’ caduto, invece, Marco Bezzecchi.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Israele ormai ha vinto, la pace è possibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Israele ormai ha vinto, possibile il cessate il fuoco”. E’ quanto afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a “Il Giornale”. Il titolare della Farnesina che oggi sarà in Israele e poi in Palestina ha un “obiettivo netto”. “lavorare perla pace e per arrivare al cessate il fuoco sia in Libano che a Gaza. Incontrerò il Presidente Isaac Herzog, il ministro degli Esteri Israel Katz e a Ramallah il primo ministro palestinese Mustafa”. Tajani è convinto che la morte di Yahya Sinwar possa essere una spinta verso la pace: “C’è la possibilità che Israele, avendo vinto militarmente, avendo colpito la mente della strage del 7 Ottobre e quindi la mente di Hamas, possa sentirsi appagato e guardare con più disponibilità al cessate il fuoco a Gaza, ottenendo in cambio la libertà per gli ostaggi che sono ancora nelle mani dei terroristi”.
“Noi insistiamo per questo con Israele e con il Libano, puntando anche al cessate il fuoco in Libano. Credo che per arrivare ad un accordo sia utile accelerare anche i tempi per l’elezione del nuovo presidente libanese, che deve essere maronita per la costituzione libanese, e che può diventare un interlocutore valido e autorevole per Israele” aggiunge il vicepremier che sulla missione Unifil, aggiunge: “deve essere rinforzata, dobbiamo lavorare già da adesso a quella che potremmo chiamare ‘Unifil 3’. Devono essere cambiate le regole di ingaggio per dare più capacità di intervento, dovremo farlo con l’accordo delle parti. Io credo che la soluzione per garantire la stabilità deve essere creare un ‘cuscinettò Unifil tra il confine israeliano fino al fiume Litani verso nord. Dal fiume, salendo ancora verso nord, l’esercito regolare libanese. Ancora più a nord gli Hezbollah. Si tratta di creare un doppio cuscinetto: Unifil, esercito libanese e poi Hezbollah. Questo anche per dare allo Stato libanese potere sul suo territorio, e in questo rafforzare il ruolo e la capacità delle forze armate libanesi è decisivo”.
Sulla possiblità che Sinwar possa diventare un simbolo, un martire per una parte del mondo islamico, dice: “Tenteranno questa operazione ma ritengo che colui che ha organizzato la strage del 7 ottobre non possa essere considerato un simbolo da nessuno”. Sul ruolo che possono svolgere i Paesi arabi in Medio Oriente, conclude: “Sono fondamentali perchè i palestinesi sono ovviamente parte del mondo arabo. Paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati, il Qatar, l’Egitto, la Giordania possono essere elementi di pacificazione dell’area. Per questo ho detto che per la riunificazione della Palestina penso ad una missione internazionale guidata da Paesi arabi. Del resto, l’attacco del 7 ottobre perchè c’è stato? Anche perchè Hamas voleva impedire l’accordo fra Israele e l’Arabia Saudita. Questo era l’obiettivo politico”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Nordio “Sentenza Corte Ue sui migranti mal interpretata dai giudici”

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ROMA (ITALPRESS) – “La sentenza della Corte Ue non è stata disapplicata da noi, ma male interpretata dai nostri giudici. La definizione di “paese sicuro” non può spettare alla magistratura, ma è una valutazione esclusivamente politica pur nei parametri del diritto internazionale”. Lo dichiara il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato da “La Repubblica” sulla decisione dei giudici di Roma che hanno sottoscritto la linea della Corte di giustizia Ue sull’obbligo di non rimandare i migranti in paesi “non sicuri”. Il guardasigilli, poi, continua riferendo che “non ci saranno diktat sui paesi sicuri. La materia è oggetto di approfondimento. Ma è certo che non spetta alla magistratura conferire questa patente, e la sentenza della Corte dice proprio che è compito dello Stato”. “Il governo non vuole imporre un bel niente, se non la regola della separazione dei poteri. Comunque sì, il giudice dev’esser solo la bocca della legge, altrimenti interferisce con il potere legislativo, espressione della volontà popolare, alla quale deve rispondere”.
Infine, all’opposizione che chiede le sue dimissioni, risponde:
“Hanno tutto il diritto di chiedere quello che credono. Loro facciano del loro peggio, che noi faremo del nostro meglio”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Autorete di Gila e la Juve batte 1-0 la Lazio

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TORINO (ITALPRESS) – La Juventus ha battuto 1-0 la Lazio nella
gara dell’ottava giornata giocata stasera all’Allianz Stadium di
Torino. Bianconeri che hanno agganciato il Napoli al primo posto
in classifica. Avvio di gara molto tattico e ritmi blandi
interrotti al 7′ da un’imbucata sulla sinistra di Thuram da una
parte e al 21′ da un piattone al volo di Guendouzi. Gli equilibri, almeno quelli numerici delle due squadre in campo, sono però cambiati al 24′ quando l’arbitro Sacchi ha espulso il laziale Romagnoli reo di aver sgambettato da dietro al limite dell’area un Kalulu imbeccato da Vlahovic che si stava lanciando palla al piede verso la porta di Provedel. La superiorità numerica non ha però sortito frutti nel primo tempo visto che la Juventus ha impensierito poco il portiere laziale il quale al 25′ ha visto uscire alta la punizione di Vlahovic susseguente all’espulsione e al 41′ ha poi accompagnato fuori con lo sguardo una girata dello stesso serbo. A due minuti dal riposo la grande occasione è arrivata Gatti che su assist di Cambiaso non ha centrato la porta. Anche in avvio di secondo tempo, la Juventus ha faticato a cambiar passo e, anzi, è stata la Lazio a
cercare con più veemenza le incursioni nella metà campo rivale. Al 12′ grande occasione per i bianconeri che hanno mancato il
vantaggio con Vlahovic: sugli sviluppi di un’azione offensiva la
palla è carambolata sul corpo di Gila ed è finita sui piedi del
serbo che di prima intenzione ha trovato il tempo giusto colpendo
però la traversa. Due minuti più tardi è stato Douglas Luiz,
imbeccato da un perfetto cross dalla destra di Weah a non trovare
di testa il bersaglio grosso completamente solo in area. Finale in pressione da parte dei padroni di casa, complice una Lazio che già con un uomo in meno ha dovuto fare i conti anche con alcuni dei suoi giocatori malconci, anche se a mettere la sfera alle spalle di Provedel è stato al 40′ un suo compagno di squadra, Gila, che su cross basso da sinistra di Cabal ha sporcato la palla con una deviazione che ha messo fuori causa il portiere regalando i tre punti alla Juventus.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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