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Martin e Bagnaia “Meglio non correre a Valencia”

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SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) – Due Gp alla fine, uno certo,
l’altro in forse. Due contendenti a giocarsi il titolo mondiale.
Da una parte Jorge Martin, dall’altra Pecco Bagnaia. Il resto è
contorno. Nella presentazione del Gp della Malesia ampio spazio
alla solidarietà per chi sta vivendo un momento alquanto
difficile. “Esprimo il mio cordoglio e sostegno per la comunità
valenciana – afferma Martin – penso che la situazione, lì, sia
difficilissima. Certo per noi sarebbe utile sapere adesso se si
correrà, o meno (il Gp è previsto tra due settimane, ndr) perchè
affronteremmo questo in un altro modo. La Dorna farà la scelta
migliore. Eticamente correre a Valencia sarebbe un errore e se non si potrà correre a Valencia spero non si vada ad Assen perchè lì Pecco è fortissimo”. Martin passa, poi, ad una disamina più ampia. “Per me è un privilegio ritrovarmi in lotta con Pecco un anno dopo ma con una classifica diversa. Mi sento fiducioso, mi sento bene, lotterò fino alla fine. La scorsa stagione ero nervoso ed avevo difficoltà nel gestire la pressione. Ora penso di essere molto più maturo, posso perdere o vincere ma voglio dare il 100% per portarlo a casa quest’anno”. Il pilota della Ducati Prima Pramac chiude con un assioma. “Ora è tempo di non fare errori ma di essere intelligenti. Nei box non c’è tensione ma è anche vero che mai, il mio team, ha vinto un titolo in MotoGP e questo è molto emozionante. L’aspetto mentale è decisivo, ora”. Sull’altro fronte Pecco Bagnaia sembra più tranquillo dell’avversario. Anche lui pensa immediatamente a Valencia. “Stanno vivendo un momento terribile, siamo vicini alla comunità valenciana. Correre là l’ultimo Gp? Preferirei non farlo. Perchè la MotoGp dovrebbe essere un momento di festa e, in questo momento, penso che ci sia veramente poco da festeggiare. Perciò, ad oggi, preferirei non farlo. Poi quello che la Dorna deciderà sarà corretto. Al posto di Valencia? Per me non è il momento di dire quello che vorrei. Annullamento dell’ultima gara? Potrebbe non essere giusto ma non sono io a decidere”. Poi il campione del mondo torna su questo appuntamento di Sepan “Sappiamo cosa abbiamo sbagliato in Thailandia e dove migliorare. La pressione c’è sempre, è bello trovarsi in una situazione del genere, in cui devi essere il più veloce non devi fare errori, Certo Jorge si trova in vantaggio in classifica ma quando sei là devi stare calmo e competitivo”. Che il momento sia decisivo non c’è dubbio. “E’ un momento in cui posso rischiare di più. Lui ha più vantaggio, non deve far errori, può finire secondo e vincere il titolo. Noi, invece, non possiamo fare errori e dobbiamo attaccare. Ed il modo migliore di farlo è aprire il gas. Il massimo sarebbe vincere entrambe le gare qui per ridurre il divario”. Presto per fare bilanci. “Assolutamente sì. In questa stagione siamo stati sempre velocissimi, vincendo 15 gare. Il passo c’è”. I team manager di Ducati e Ducati Prima Pramac, rispettivamente Davide Tardozzi e Gino Borsoi, hanno ammesso di non aver ancora parlato con la Dorna riguardo il Gp di Valencia. Ma dal paddock di Sepang, Marc Marquez non usa mezzi termini: “Abbiamo perso molti spagnoli, abbiamo perso vite umane, dobbiamo stanziare per quelle persone tutte le risorse che abbiamo nel nostro Paese. Gareggiare lì, adesso, “per me sarebbe un errore, eticamente parlando – ha concluso l’otto volte iridato – L’unico motivo per cui avrebbe senso fare il Gran Premio di Valencia è destinare tutto il ricavato a quelle famiglie”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Rivoluzione in casa Torino: esonerato Vagnati, torna Petrachi

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TORINO (ITALPRESS) – Un cambio improvviso. Un licenziamento eccellente e un grande ritorno. Urbano Cairo ha deciso di cambiare e il Torino, in un comunicato pubblicato sul proprio sito internet, ha ufficializzaro “l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall’incarico di direttore sportivo e responsabile dell’area tecnica del club. Il Torino ringrazia Vagnati per il lavoro svolto e per il grande impegno profuso in questi quasi sei anni e gli augura il meglio nel proseguimento della sua carriera”.

La novità, in realtà, è un ritorno al passato. “La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi, già direttore sportivo del Torino con una lunga permanenza dal 2010 al 2019. Tutta la società riaccoglie Gianluca Petrachi con un caloroso abbraccio”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

 

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Jacobs “Mi sono sentito lasciato in disparte e questo mi ha ferito”

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MILANO (ITALPRESS) – Ad avermi fatto più male è stato “fondamentalmente il fatto che non siamo mai riusciti a trovare un modo per andare avanti nella stessa direzione. C’è una serie di situazioni che non andavano bene da una parte e dall’altra e mi sono sentito un pò lasciato in disparte. Questo mi ha un pò ferito”. Così il campione olimpico e velocista Marcell Jacobs a margine di un incontro a Milano con gli studenti delle scuole lombarde dopo l’intervista a La Stampa in cui confessava “mi hanno spento la scintilla” chiamando in causa la Fidal. Proprio su queste dichiarazioni, Jacobs ha spiegato che “quando al proprio fianco si hanno persone che ti motivano, credono in te, cercano di starti vicino e ti supportano in tutte le tue decisioni, è ovviamente più facile: sai di essere supportato e che tante persone credono in te. E’ normale che io non devo focalizzarmi sull’esterno, ma più su quello che voglio io. Però non è sempre facile cercare di isolarsi e di pensare solo a se stessi senza guardare quello che arriva dall’esterno. Devo ricercare quella scintilla, ma che arriva da dentro di me, non dagli altri”, ha aggiunto.

“Di periodi difficili ne ho avuti tanti, ma fanno parte della vita ed è giusto che ci siano. Credo che questo sia uno di quegli step che, se si riesce a superare nel migliore dei modi, può portare a grandi cose, bisogna trovare la forza di farlo. Mi sono un pò sfogato, avevo bisogno di dire queste cose, non riesco a tenermele sempre dentro. Quello che dovevo fare io era togliermi un pò di peso dalle spalle”, ha aggiunto Jacobs.

Al momento questa “è una fase riflessiva: è quella più importante, in cui magari si ha meno motivazione di tutte e che bisogna solo cercare di fare quello scatto, più che altro alla testa che al corpo per fare in modo di ricominciare questo percorso. Sono arrivato anche a una certa età e tante soddisfazioni me le sono portate a casa. Quando ho iniziato a fare atletica il mio sogno era quello di vincere le Olimpiadi: una volta vinte, per me era aver coronato un sogno. Quindi volevo poi iniziare anche a guardarmi altrove – ha spiegato – Abbiamo aperto questa Academy e vogliamo cercare di essere di supporto a tutti gli sportivi e non, chi vuole prendersi cura di se stesso, di chi vuole cercare di superare i propri limiti e raggiungere tante cose”. Jacobs ha poi sottolineato: “mi piace anche questa questa parte di vita un pò più imprenditoriale rispetto a quella sportiva. Però lo sport è sempre parte di me e quindi è per quello che ci sto mettendo un pò tanto a decidere: è una cosa che sicuramente va pensata e va presa con una grande decisione”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Vanoli “Avanti uniti, lottare insieme per venirne fuori”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Ogni giorno è importante così come ogni partita, domani scenderemo in campo per ottenere un risultato che servirà anche per l’autostima, per il morale e per affrontare bene la successiva partita di campionato, siamo concentrati solo su questo”. Lo ha detto il tecnico viola, Paolo Vanoli, alla vigilia della gara fra Fiorentina e Dinamo Kiev valida per il girone unico di Conference League.

E’ un momento complicatissimo per un club che ha iniziato la stagione con grande ambizioni e sotto la guida di mister Pioli, poi esonerato. Al suo posto è arrivato Vanoli, ma la Fiorentina continua a non trovare la strada giusta come ha dimostrato la netta sconfitta incassata sul campo del Sassuolo tra polemiche ed evidenti tensioni che hanno richiesto successivi chiarimenti. “Io con i ragazzi parlo sempre, penso che la cosa più importante oggi sia non mettersi l’uno contro l’altro, ma essere uniti. Ne parliamo perchè vogliamo venir fuori da questa situazione. Ci sono tante cose che vengono strumentalizzate anche eccessivamente, ma oggi il bene è quello della Fiorentina e noi stiamo cercando solo quello. Chiudiamo l’episodio del rigore: io ho fatto il calciatore, oggi faccio l’allenatore. Questi sono episodi del calcio, fanno parte della storia del calcio, a volte sono anche il bello del calcio. Sull’episodio del rigore nessuno ha detto delle bugie. C’erano delle gerarchie”, ovvero che dovevano battere “o Gudmundsson o Mandragora, poi sta alla sensibilità del giocatore in quel momento, ma io non ho mai imposto qualcuno, lui ha detto la verità, come l’ho detta io, non c’è nessun problema. L’obiettivo di quel rigore era andare in vantaggio e fare gol. Sembra che stiamo parlando di un rigore sbagliato…” ha aggiunto Vanoli che poi ha chiarito cosa voglia dire quando chiede ai suoi giocatori di essere uomini: “Io da questi ragazzi voglio il valore dell’umiltà, del coraggio, dell’aiutarsi uno con l’altro. Oggi il bene è quello della Fiorentina e voglio che i giocatori abbiano i miei stessi valori”.

In conferenza stampa anche capitan Ranieri. “Siamo tutti consapevoli della situazione che stiamo vivendo. Come ha detto mister Vanoli adesso gli alibi sono finiti, ora c’è da trovare ancor più coraggio e personalità per affrontare le partite. Ci stiamo compattando sempre di più, stiamo avendo dei confronti bellissimi, noi giocatori che scendiamo in campo siamo i primi responsabili e ne siamo consapevoli visto che non stiamo rendendo. Proviamo a uscirne ma ci manca sempre un qualcosa. Siamo a totale disposizione del mister, abbiamo massima fiducia in lui e sono sicuro che tutti insieme prima o poi ritroveremo il sorriso”. Sulle critiche ricevute in quanto capitano della Fiorentina, Ranieri ha risposto: “Per me la fascia è un valore aggiunto, un grande onore e le offese che ricevo non mi cambiano molto. Rimango sempre sulla mia strada, cerco di dare il massimo, a volte sbagliando, ma siamo umani anche noi e dall’errore cerco sempre di imparare qualcosa”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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