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Politica e social, a ottobre in evidenza Piantedosi e Valditara

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ROMA (ITALPRESS) – A due anni esatti dall’insediamento del Governo Meloni, la squadra dei ministri è rimasta sostanzialmente immutata, fatta eccezione per la sostituzione di Gennaro Sangiuliano con Alessandro Giuli. Una squadra che – secondo l’indagine di Arcadia – dal punto di vista social e digitale si è strutturata quasi definitivamente in due grandi formazioni: la prima predilige sempre più un approccio social per la comunicazione; la seconda, invece, sembra snobbare la centralità del medium digitale. Su Facebook – secondo l’indagine di Arcadia di ottobre sull’audience digitale dei ministri – a guidare le classifiche c’è la conferma del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – che a ottobre in verità riesce a primeggiare anche sulle altre due piattaforme – alla quale si affianca da un lato, l’ingresso prepotente del ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, la cui fanpage è cresciuta in modo considerevole, mentre dall’altro troviamo il ministro Eugenia Roccella, ministra per le pari opportunità e la famiglia, che si è distinta per la capacità di coinvolgimento dei post. Passando alle performance di Instagram, la classifica dell’engagement ci restituisce il valore di gradimento dei follower per l’account e a prendersi il podio sono Matteo Piantedosi, Alessandra Locatelli e Matteo Salvini.
Mentre nel censimento della crescita percentuale e assoluta dei nuovi follower si segnalano gli incrementi degli account dei ministri Giuseppe Valditara, ancora Paolo Zangrillo e Matteo Salvini. Su X infine, restando sul campo dell’interazioni c’è ancora il ministro Piantedosi e le performance in crescita dei ministri Maria Elisabetta Casellati e Alessandra Locatelli.
Nella classifica dei nuovi follower, si segnalano gli account del ministro Guido Crosetto e di Matteo Salvini.
Nel monitoraggio delle menzioni e delle interazioni online e della propensione al coinvolgimento nel dibattito politico, a prendersi un posto di rilievo sono Matteo Salvini, Guido Crosetto, Antonio Tajani e Alessandro Giuli, protagonisti, a modo loro, delle maggiori polarizzazioni digitali.
(ITALPRESS).
-Foto: Arcadia-

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Mulè “La riforma della giustizia non incide su autonomia e indipendenza magistratura”

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PALERMO (ITALPRESS) – L’Italia ha effettivamente bisogno di un giudice che sia terzo e imparziale: questa figura resterà autonoma e indipendente, perché la riforma non incide in alcun modo sull’autonomia e sull’indipendenza”. Lo sottolinea il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè a margine del convegno ‘Vota sì. Per una giustizia giusta’, tenutosi all’Astoria Palace Hotel a Palermo.

“Avremo una giustizia giusta, equa e che commetterà molti meno errori– continua Mulè, – Ogni giorno in Italia ci sono due casi di ingiusta detenzione, con un pubblico ministero che non è più il dominus del processo e un giudice realmente libero avremo finalmente una giustizia giusta. Dalla popolazione ci aspettiamo ascolto: vogliamo spiegare le nostre ragioni e convincere le persone, perché la giustizia riguarda ognuno di noi. Chiunque può finire in quello che per molti è un tritacarne: questa riforma risolve il problema della terzietà e dell’imparzialità del giudice. Parlare di magistratura assoggettata alla politica con il sì al referendum è una delle più grandi bugie che si possano raccontare: la riforma non va in alcun modo a incidere sull’indipendenza della magistratura, anzi mantiene in toto l’articolo 104 della Costituzione; autonomia e indipendenza rimangono esattamente come sono scritte, si fa solo in modo che il giudice sia libero, terzo e imparziale”.

– Foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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Politica

Papa Leone XIV “La pace deve guidare la sorte dei popoli e dell’intera umanità”

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CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Non più la guerra. La pace deve guidare la sorte dei popoli e dell’intera umanità”. Così Papa Leone XIV nel corso dell’Udienza in occasione del Giubileo della Diplomazia. “La pace è il bene definitivo ed eterno, che speriamo per tutti”, ha sottolineato il Pontefice.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Valditara “Le scuole non sono e non dovranno mai essere dei luoghi di indottrinamento e propaganda politica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Credo che se siamo dei veri democratici noi non possiamo dividerci. Le scuole non sono e non dovranno mai essere dei luoghi di indottrinamento, dei luoghi di propaganda politica. Le scuole devono abituare lo studente al confronto critico, al pluralismo. La scuola delle dittature è quella che ti impone una visione senza dibattito e senza confronto”. Così Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione e del merito, intervenendo ad Atreju.

“Leggendo delle reazioni pare che ci sia una mentalità totalitaria di alcuni esponenti delle opposizioni. Quando mi si contesta che voglio fare chiarezza su Francesca Albanese, vuol dire che non si ha maturità democratica. Il ministro non si fa intimidire da nessuno e ha il dovere di far rispettare la legge, il pluralismo e far sì che nelle scuole non si faccia propaganda. Non parto con alcun pregiudizio, accerteranno gli ispettori e vedranno se si sono violate alcune regole e se c’è una responsabilità di alcuni organi scolastici”, aggiunge.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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