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Cronaca

Telefonia mobile, le offerte riservate penalizzano il settore

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ROMA (ITALPRESS) – Le “offerte riservate” sono una pratica presente solo ed esclusivamente in Italia e tipica del mercato telefonico, che penalizza tutto il settore delle telecomunicazioni e i consumatori finali. Queste offerte, disponibili solo per utenti provenienti da determinati operatori, vengono proposte a prezzi particolarmente bassi, con l’obiettivo di sottrarre clienti ad alcuni operatori concorrenti. E’ quanto emerge dallo studio “Dinamiche competitive del settore della telefonia mobile. Le offerte riservate”, promosso da iliad e presentato oggi in Senato.
Per “offerte riservate” si intendono le promozioni commercializzate e proposte dagli operatori storici – sia tramite i loro marchi principali (Main Brand) sia con i marchi secondari (Second Brand) – accessibili esclusivamente dagli utenti di specifici operatori concorrenti e che non vengono pubblicizzate attraverso i canali di comunicazione di massa, ma principalmente tramite SMS, teleselling e pagine secondarie dei siti web degli operatori. Uno strumento utilizzato dagli operatori storici ormai da anni, che risulta essere costoso e poco sostenibile nel lungo periodo: lo studio documenta che le offerte riservate contribuiscono a un’erosione del valore complessivo del mercato, con effetti negativi per tutti gli operatori, inclusi quelli che promuovono queste pratiche, poichè la continua riduzione dei prezzi deprime i ricavi e l’ARPU (Average Revenue Per User).
Anche nel 2024, i dati mostrano come le offerte riservate siano sempre più numerose e aggressive, con una diffusione ormai strutturale tra gli operatori storici – sia con i Main Brand sia con i Second Brand – contribuendo significativamente al calo del 36,3% dei ricavi del settore registrato tra il 2013 e il 2023. Infatti, nonostante un lieve aumento dell’ARPU nel 2023, gli investimenti nel settore – come quelli per il 5G – continuano a ridursi anche a causa della pressione esercitata tramite queste pratiche. Di conseguenza, la crescita e l’innovazione dell’intero settore vengono frenate, compromettendo lo sviluppo tecnologico e la qualità del servizio.
Dal punto di vista industriale, lo studio dimostra che le offerte riservate tendono ad innescare delle spirali di offerte a ribasso e meccanismi di triangolazione tra gli operatori, rendendo il fenomeno sempre più radicato. Questo non solo limita la capacità degli operatori di investire in nuove tecnologie e migliorare i servizi, ma ostacola anche lo sviluppo dei nuovi entranti e riduce una sana concorrenza diretta tra gli operatori storici.
Nonostante l’entrata in vigore di una specifica disposizione nella Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, lo studio – realizzato da Cesare Pozzi, Professore Ordinario di Economia Applicata presso l’Università degli Studi di Foggia e Vicedirettore del Gruppo Ricerche Industriali e Finanziarie (GRIF) “Fabio Gobbo” della Luiss “Guido Carli”, Domenico Lombardi, Professore di Pratica delle Politiche Pubbliche e Direttore del Luiss Policy Observatory presso la School of Government, e Davide Quaglione, Professore Ordinario di Economia Industriale e Direttore del Dipartimento di Studi Socio-Economici, Gestionali e Statistici presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara – rileva come la normativa attuale sia priva di elementi sufficienti per arginare la pratica delle offerte riservate, che continua a proliferare. Solo un intervento deciso può riportare il mercato delle telecomunicazioni italiane su una strada di crescita sostenibile e innovativa, con effetti positivi per i consumatori e per lo sviluppo dell’intero settore.
“Il settore delle telco in Italia ha bisogno, oggi più che mai, di tre cose: investimenti, innovazione, trasparenza. Le ricerche presentate oggi dimostrano inequivocabilmente che le offerte riservate deprimono gli investimenti, scoraggiano l’innovazione, sono tutto tranne che trasparenti. Ormai è chiaro che non c’è nessuna valida ragione per non vietarle definitivamente, e questo è il mio auspicio”, ha commentato Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad.
Per il professor Pozzi, “in un contesto di liberalizzazione le istituzioni pubbliche hanno la responsabilità di seguire nel tempo l’evoluzione dei relativi processi di mercato, anche intervenendo sul piano normativo. Lo studio dimostra che il fenomeno delle offerte riservate nel mercato italiano delle telecomunicazioni mobili ha un impatto rilevante e negativo, con il rischio concreto di comprometterne la sostenibilità a lungo termine. Senza interventi normativi, il mercato potrebbe subire gravi conseguenze, il cui sviluppo è indispensabile per abilitare servizi digitali avanzati a favore di cittadini e imprese, fulcro della trasformazione digitale su cui l’Italia sta puntando”.
La pratica delle offerte riservate contribuisce a ridurre significativamente la trasparenza verso i consumatori, che vengono spesso indotti a sottoscrivere un’offerta tramite comunicazioni mirate e non pubblicizzate sui canali di comunicazione tradizionali. Ciò genera confusione e rende difficoltosa la comparabilità delle offerte, spingendo molti utenti a ricorrere a triangolazioni per sfruttare le migliori tariffe.
In occasione dell’evento è stata presentata anche l’indagine “Le Offerte Riservate nel Mercato della Telefonia Mobile. Impatti sui Comportamenti dei Consumatori e Prospettive future” condotta dall’istituto di ricerca SWG che, tra settembre e ottobre 2024, ha analizzato la percezione degli italiani riguardo le logiche del mercato delle telecomunicazioni mobili, con un focus sulle offerte riservate.
L’indagine ha rilevato come la diffusione delle “offerte riservate” viene percepita come un fattore che incrementa la confusione, specialmente per i consumatori meno esperti, penalizzando i clienti storici a favore dei nuovi utenti. Per questo, tre italiani su quattro auspicano un intervento dello Stato per regolamentare questa pratica.
“Dalla ricerca emerge chiaramente che le offerte riservate riducono la trasparenza di un settore già complesso e che sconta una importante crisi di fiducia, ostacolando altresì una concorrenza sana e informata. Le offerte riservate sono considerate, infatti, dalla maggioranza di intervistati ingiuste o ingannevoli perchè creano importanti sbilanciamenti nel mercato determinando disparità di trattamento e avvantaggiando solo alcune categorie di utenti. In un mercato già molto competitivo e in cui il moltiplicarsi di offerte apparentemente vantaggiose rischia di creare molta confusione, oltre il 70% dei consumatori preferisce pagare un prezzo più alto per avere la certezza di non subire le rimodulazioni delle tariffe e 3 su 4 auspicano l’intervento dello Stato per regolamentare il mercato in maniera più rigida e garantire standard sostenibili per tutti gli operatori”, ha commentato Alessandra Dragotto, Head of Market Research di SWG.

– foto xi2/Italpress –
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Sanremo, nella top 5 Giorgia, Cristicchi, Brunori, Corsi e Lauro

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SANREMO (ITALPRESS) – Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi, Achille Lauro si aggiudicano la top 5 delle preferenze della sala stampa tv e web del festival di Sanremo. Non sono state rese note, come previsto dal regolamento, le loro posizioni in questa classifica provvisoria.
Ad aprire la prima serata è la voce di Ezio Bosso che risuona, come nel 2016, insieme alle note di Following a bird mentre dice: “Ricordatevi sempre: la musica come la vita si può fare solo in un modo, insieme”. A sorpresa arriva il videomessaggio di papa Francesco per la musica che “può aprire il cuore all’armonia e alla gioia di stare insieme” prima dell’esibizione dell’israeliana Noa e della palestinese Mira Awad che cantano Imagine e fanno un appello alla pace tra i loro Paesi. E ancora: i ringraziamenti di Carlo Conti, conduttore e direttore artistico, a Baglioni e Amadeus, e anche a Mike Bongiorno e a Pippo Baudo, “il papà del Festival come lo conosciamo ora”. Un tributo a Fabrizio Frizzi “che avrei voluto qui”, la performance del superospite Jovanotti e l’annuncio di Gianmarco Tamberi che continuerà a gareggiare fino a Los Angeles 2028. Il Festival di Sanremo numero 75, il quarto di Carlo Conti, raccoglie senza apparenti scossoni (ma la riprova sarà negli ascolti di domani) la pesante eredità degli ascolti di Amadeus, sulla quale ha scherzato Jovanotti: “Bisogna sempre alzare l’asticella: a te Amadeus l’ha messa bella alta. Ma siamo qui col beneplacito di Ama e di Fiore, me lo hanno detto”. Con Carlo Conti sul palco i primi due dei dodici co-conduttori: Gerry Scotti, “prestato” da Mediaset, e Antonella Clerici. A inaugurare la gara è stata Gaia, in abito crema, con “Chiamo io chiami tu”, seguita da Francesco Gabbani, in completo nero con applicazioni di strass e fiore bianco all’occhiello, con “Viva la vita”. Rkomi, in total white, giacca monopetto e torso nudo, in gara con “Il ritmo delle cose”, è stato accolto da Gerry Scotti che ha ironizzato: “Mia mamma mi diceva sempre di mettere la maglietta della salute”. Noemi, in abito nero a sirena con strascico bianco, ha presentato “Se t’innamori muori”. Simone Cristicchi, emozionatissimo, ha ricevuto un lungo applauso dopo “Quando sarai piccola”, mentre Marcella Bella, in tuta pantalone nera, ha cantato “Pelle diamante”. Achille Lauro, in frac nero, panciotto bianco e papillon di seta in tinta, ha portato sul palco il brano autobiografico “Incoscienti giovani”. Giorgia, in un lungo abito elegante, ha conquistato l’Ariston con “La cura per me”, mentre Rose Villain, in rosso, ha presentato “Fuorilegge”. Accoglienza calorosa per Olly con “Balorda nostalgia”, seguito da Elodie, fasciata in un abito scollato color argento, con “Dimenticarsi alle 7”. Shablo con Guè, Joshua e Tormento, con atmosfere tra soul e Anni ’90, ha portato sul palco “La mia parola”, mentre Massimo Ranieri ha cantato “Tra le mani un cuore”. Willie Peyote ha presentato “Grazie ma no grazie”, mentre Tony Effe si è esibito con “Damme na mano”. Serena Brancale ha portato “Anema e corè, seguita da Brunori Sas con “L’albero delle noci”. Dopo Raf che, al Suzuki Stage, ha festeggiato i 40 anni di “Self Control”, si avvicendano i Modà con “Non ti dimentico”, Clara con “Febbre”, Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, Fedez con “Battito”, Bresh con “La tana del granchio”, Sarah Toscano con ‘Amarcord’, Joan Thiele con ‘Ecò, Rocco Hunt con “Mille vote ancora”, Francesca Michielin con “Fango in Paradiso” e i The Kolors con “Tu con chi fai l’amore”.
-foto Ipa Agency-
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La Juve vince il primo round, battuto il Psv 2-1

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TORINO (ITALPRESS) – E’ andata in archivio con una vittoria della Juventus la gara di andata del playoff di Champions League tra i bianconeri di Thiago Motta e il PSV Eindhoven di Peter Bosz. All’Allianz Stadium di Torino il confronto è terminato 2-1. Ritorno tra otto giorni al Philips Stadion di Eindhoven. Dopo una prima fase piuttosto soporifera, di tanto in tanto interrotta da qualche acuto che però non aveva sortito grosse preoccupazioni sia da una parte sia dall’altra, è stata la Juventus a sbloccare la sfida con il terzo gol in questa edizione della Champions League di McKennie. Al 34′, sugli sviluppi di un rilancio corto di Veerman recuperato da Gatti e messo in messo in mezzo dal difensore bianconero, è stato Ledezma ad anticipare Yildiz, con Kolo Muani che da pochi passi ha cercato la deviazione trovando la risposta di Benitez, ma lo stesso Gatti ha messo palla all’indietro per l’americano di Little Elm che di prima intenzione ha fatto partire una conclusione potente che si è insaccata sotto la traversa. McKennie aveva fra l’altro già segnato contro il Psv nella sfida dello scorso 17 settembre. In avvio di ripresa la Juventus ha sfiorato il raddoppio con il neo entrato Mbangula la cui conclusione è stata salvata sulla linea da Flamingo, mentre all’11’ è stato l’ex interista Perisic a trovare il pari: sulla prima conclusione di Lang è stato Locatelli ad opporsi di testa, la palla è finita nella zona del croato che con una finta di destro si è sbarazzato di Kelly e con il mancino ha fulminato Di Gregorio sul primo palo. Juventus di nuovo in vantaggio a otto minuti dal termine con un’apertura di Dougas Luiz per Conceicao, bravo ad affondare sulla destra e a superare in velocità Mauro Junior prima di mettere in mezzo un pallone rasoterra la cui respinta di Benitez è finita sui piedi di Mbangula, lesto a sua volta a trovare il tap-in vincente e a segnare così il suo primo gol in Champios League.
– foto Ipa Agency –
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Tamberi va avanti “Ci vediamo a Los Angeles 2028”

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L’annuncio del campione olimpico da Sanremo “Ho paura, ma voglio riprovarci”
SANREMO (ITALPRESS) – “Mi rendo conto, riguardando un pò la mia carriera, che quello che ha fatto la differenza non sono state le vittorie, ma la volontà di riprovarci, anche quando quelle difficoltà sono insormontabili. Oggi ho tantissima paura, ma è molto di più la voglia di riprovarci. Ci rivediamo a Los Angeles 2028”. Ad annunciarlo Gianmarco Tamberi, campione olimpico di salto in alto a Tokyo 2020, dal palco dell’Ariston, ospite del Festival di Sanremo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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