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Juric si gioca tutto in Europa League “Conta solo vincere”

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ROMA (ITALPRESS) – La sconfitta contro l’Hellas Verona deve rappresentare il passato per la Roma che, dopo il successo contro la Dinamo Kiev, proverà a trovare continuità almeno in Europa League. Ivan Juric, nonostante i recenti risultati, è ancora sulla panchina della Roma ma sembra ovvio – visto anche il probabile arrivo dei Friedkin nella Capitale nei prossimi giorni – che sia ancora sotto esame e che la sua permanenza sia legata, per forza di cose, a quanto di buono riuscirà a fare da qui in avanti. “Ho sentito i Friedkin e sento la fiducia della società. Poi è chiaro che dobbiamo fare risultati, siamo concentrati su quello”. Queste le parole dell’allenatore capitolino che, come primo passo, dovrà necessariamente battere l’Union Saint Gilloise, provando a collezionare punti utili a scalare la classifica del maxi girone europeo, ma anche “per il morale dei ragazzi. Faremo di tutto per vincere e per fare una grande partita”.
A suonare la carica anche il portiere giallorosso, Mile Svilar, che ha sottolineato quanto la squadra sia stata sfortunata nelle ultime gare, ribadendo, però, la necessità di fare meglio, perchè “vogliamo iniziare a vincere. Dobbiamo concentrarci solo sul campo e i risultati arriveranno”. A difendere la porta della Roma ci sarà proprio il belga, mentre in difesa il tecnico giallorosso deve fare i conti con qualche defezione: saranno infatti assenti N’Dicka, bloccato dalla febbre, ed Hermoso. Possibile quindi che sia Hummels a partire titolare al fianco di Mancini e Angelino. In cabina di regia potrebbero trovare spazio Le Fee e Konè, mentre sulle corsie dovrebbero agire Celik ed El Shaarawy, rispettivamente a destra e a sinistra, con Zalewski in panchina. Davanti Dovbyk è certo del posto, mentre più arretrati ci potrebbero essere Pellegrini e Soulè, in fiducia dopo il gol trovato nell’ultimo turno di campionato.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sports Community, OPES presenta i risultati del progetto

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ROMA (ITALPRESS) – Lo sport come strumento di promozione di politiche sociali. E’ questo l’obiettivo di Sports Community, progetto di OPES volto a realizzare partnership e alleanze per lo sport e le città con l’obiettivo di ricercare soluzioni per il benessere dei cittadini attraverso la pratica sportiva. Un’iniziativa che ha visto la collaborazione di politica e istituzioni. Due dimensioni che devono convergere in quanto hanno “in comune gli stessi obiettivi, soddisfare i bisogni delle persone della comunità locale e nazionale con le risorse dello Stato e le competenze del privato, il terzo settore, e, perchè no, con l’aiuto del privato, delle imprese a sostegno delle progettualità come Sports Community, che cerca di promuovere nuovi modelli per uno sport che sia strumento per una coesione sociale vera”, come ha dichiarato il presidente nazionale di OPES, Juri Morico, nel corso della conferenza di chiusura del lavoro durato un anno, che si è tenuta presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Morico ha poi spiegato che Sports Community non è un punto di arrivo ma piuttosto “la tappa di un percorso serio e strutturato. Abbiamo raccolto questa sfida con grande entusiasmo, cercando di creare una sintesi della comunità degli sportivi, che non sono solo coloro che praticano. Il riconoscimento dello sport in costituzione è solo l’inizio di un percorso, si è riportato lo sport nell’agenda politica”. Proprio con riferimento al riconoscimento costituzionale dello sport, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha riconosciuto il lavoro di OPES quale “il tramite tra la Costituzione e la realtà quotidiana, l’espressione di un’interpretazione corretta di come poter trasmettere sulla comunità i principi enunciati nella Costituzione. Non si vive di proclami, di vittorie e di sconfitte, si vive di attuazione, di comunità”. Grazie a iniziative di questo tipo, “il modello, l’ecosistema che non è un insieme di elementi disarticolati ma in armonia, prende forma”.
“Le istituzioni hanno il compito di portare risorse e opportunità lì dove si è più soli, per promuovere l’inclusione e il superamento delle difficoltà legate anche alla segregazione vissuta dalle persone più fragili, con disabilità o che si trovano in contesti di povertà”, ha aggiunto il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
– foto ufficio stampa OPES –
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Giusy Versace riceve dalla Ficts la “Guirlande d’Honneur”

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ROMA (ITALPRESS) – Gli innumerevoli traguardi raggiunti da Giusy Versace nella vita, dentro e fuori i campi di atletica leggera e tra gli scranni del Parlamento, sono stati premiati dalla Ficts, la Fèdèration Internationale Cinèma Tèlevision Sportifs, con la “Guirlande d’Honneur” alla carriera. Si tratta della più alta onorificenza riservata a personaggi ed istituzioni dello sport, del cinema e della tv, che si sono distinti nella promozione dei valori sportivi. La notizia dell’assegnazione del premio era già stata resa nota a giugno, durante l’evento Generazione2026 -Sport Powered by Youth and Education, occasione nella quale la Versace non fu in grado di ritirare il premio per problemi di salute. Finalmente ha potuto ricevere la prestigiosa ghirlanda all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano, in occasione dell’inaugurazione della 42esima edizione dell’International Ficts Fest ‘Sport Movies & Tv 2024’, ovvero la finale del campionato mondiale della televisione, del cinema, della comunicazione e della cultura sportiva, in programma fino al 9 novembre. Il prestigioso premio è stato inoltre conferito al ministro dello Sport Andrea Abodi, all’ex pilota di Formula 1 Jean Alesi, all’ex ciclista campione del mondo Gianni Bugno, al campione del mondo di Spagna ’82 Antonio Cabrini. Erano inoltre presenti alcuni degli atleti medagliati alle Olimpiadi di Parigi 2024: Marta Maggetti, Alice Bellandi, Giacomo Gentili e Andrea Panizza. “Sono davvero onorata di ritirare questo premio – racconta Giusy Versace – e ringrazio di cuore la Ficts, i suoi membri, i componenti di Giura ma soprattutto il presidente Franco Ascani per la sua grandissima passione e per avermi insignita di questo prestigioso riconoscimento. Questo premio alla carriera dà valore a tutto quello che ho fatto in passato come atleta paralimpica e a tutti i traguardi sociali che sto raggiungendo oggi con la mia no profit Disabili No Limits e in Parlamento dove da 7 anni, prima alla Camera e poi al Senato, mi batto per i diritti delle persone con disabilità. Concludo dicendo che in un momento storico come questo, dove ci troviamo davanti a continui episodi di violenza, sono fortemente convinta che la cultura e lo sport siano gli strumenti giusti per cambiare il mondo”. Infine, rivolgendosi ai molti ragazzi e studenti presenti in platea, ha aggiunto: “Mi rivolgo a tutti i giovani presenti oggi per ricordare loro che dietro ad ogni vittoria c’è sacrificio e sudore … anch’io sono caduta più volte, ho fallito in alcune occasioni, ma sono sempre riuscita a rialzarmi: è importante allenarsi quotidianamente a reagire agli imprevisti, a ciò che non conosciamo per essere capaci di rimetterci in piedi in ogni occasione. E infine, suggerisco ai giovani di imparare a guardare lontano e volare alto, perchè la vita è un bene prezioso che non va sprecato”.
– foto ufficio stampa Giusy Versace –
(ITALPRESS).

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Baroni “Col Porto gara tosta, serve una grande Lazio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sappiamo che è una partita importante, difficile ma bellissima, perchè giochiamo contro un avversario di caratura internazionale. Per noi è un test vero e dobbiamo affrontarlo con una prestazione di alto livello, quello che ci vuole per giocare una sfida così”. Queste le parole dell’allenatore della Lazio, Marco Baroni, alla vigilia della sfida di Europa League contro il Porto. “Siamo consapevoli di aver bisogno di gare come questa; gare importanti contro avversari importanti. Sono queste le sfide che ti possono far crescere, che ti danno spessore. Sappiamo anche che servirà una grande prestazione in cui non dovremo sbagliare niente – prosegue Baroni -. Credo che, comunque, la nostra capacità di soffrire sia legata a quanto la squadra spende in campo. Vedo grande voglia, la Lazio riesce a cambiare e ad adattarsi alle varie fasi della partita”, conclude il tecnico biancoceleste.
In conferenza stampa anche Nuno Tavares, uno dei grandi protagonisti di questa prima parte della stagione laziale. “L’obiettivo è arrivare il più lontano possibile. Siamo in fiducia, giochiamo bene e abbiamo un grande allenatore. Io guardo sempre la prima posizione, siamo un grande club. Tutti conoscono il Porto, sappiamo che è una squadra agguerrita. Ci mettono sempre il cuore. L’importante per noi è tenere i piedi per terra e rimanere umili”. Poi, sulle grandi prestazioni che lo hanno contraddistinto in questo inizio di stagione, l’esterno portoghese dice: “Il mio arrivo qui è stato reso facile dal gruppo fantastico e di grande qualità. Loro credono in me e io credo in loro. Senza la squadra e lo staff i numeri non sarebbero quelli. Penso sempre di poter dare di più, credo di potermi superare”. Infine, un pensiero sulla possibile convocazione in nazionale: “Ci penso, ma non è un pensiero costante. Sto giocando in un grande club con grande continuità. Se succede bene, altrimenti lo accetto con naturalezza”, conclude Nuno Tavares.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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