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De Laurentiis “L’obiettivo non è lo scudetto ma mai dire mai”

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NAPOLI (ITALPRESS) – L’obiettivo principale è tornare in Europa, meglio non parlare di scudetto ma chi vivrà vedrà. Aurelio De Laurentiis, con una lunga thread su X, si rivolge ai tifosi del Napoli invitandoli a non fare troppi voli pindarici dopo un primo scorcio di campionato che vede la squadra di Antonio Conte in testa alla classifica. “Cari tifosi del Napoli, sto partendo per Los Angeles e rientrerò in tempo per Napoli-Roma. Vorrei rassicurarvi sul fatto che il verbo ‘ricostruirè, da me pronunciato la scorsa estate, ha un significato preciso: è un percorso appena iniziato e ci vorrà calma e pazienza per arrivare a meta, anche se siamo partiti molto bene – sottolinea De Laurentiis – Ho visto troppe reazioni improprie, anche perchè non siamo al Fantacalcio. Ricostruire significa gettare le basi per un futuro duraturo sul piano dei risultati, come è stato per 14 anni di fila. Ci vuole tempo, pazienza, lavoro e soprattutto l’appoggio e l’abbraccio di tutti voi tifosi, perchè il Napoli è diventato non solo una squadra importante ma anche la bandiera di una città che sta vivendo una fase straordinaria di Rinascimento”. Ecco perchè per De Laurentiis “pensare oggi allo scudetto è un errore ingannevole che può diventare un atto di presunzione che dobbiamo evitare. L’obiettivo di tutti noi è ritornare in Europa, consapevoli che dovremo batterci con squadre del calibro dell’Inter, della Juve, del Milan, dell’Atalanta, della Lazio, della Roma, della Fiorentina e di tante altre ancora. Quindi, godiamoci questo splendido inizio di stagione e ricordiamoci che siamo una squadra in “costruzione”. Poi comunque…mai dire mai… Forza Napoli Sempre e a presto!”, la chiosa di ADL che lascia la porta aperta al sogno tricolore.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Genoa si salva nel recupero, Como beffato: 1-1 a Marassi

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GENOVA (ITALPRESS) – In un insolito giovedì di campionato, Genoa e Como pareggiano per 1-1 al Ferraris, al termine di una partita piuttosto tesa. Alla rete di Da Cunha nel primo tempo ha risposto Vogliacco nel finale. Un punto prezioso per il Genoa, ma che ha il sapore della beffa per la squadra di Fabregas, dominante per lunghi tratti. E’ proprio il Como, infatti, a partire subito forte, macinando occasioni da gol per tutto il primo tempo e imponendo il proprio possesso palla. Al 17′ a sbloccare la partita ci pensa Da Cunha, alla prima gioia in Serie A. Nasce tutto da un’ingenuità di Pinamonti che si fa scippare il pallone sulla trequarti: Paz appoggia così per il trequartista francese, che con un destro ad incrociare batte Leali. Dopo l’1-0 i lariani sfiorano il raddoppio in più occasioni, peccando di precisione. La manovra del Genoa, invece, è troppo lenta e macchinosa: nonostante la tanta sofferenza, però, i ragazzi di Gilardino riescono comunque ad impensierire la non irreprensibile retroguardia del Como. Al 35′, dopo la parata di Leali su Fadera, su azione di contropiede Ekhator si ritrova solo davanti a Reina: il portiere spagnolo legge il tentativo di pallonetto dell’avversario, rimanendo in piedi e parando senza problemi. Successivamente Pinamonti di testa va a centimetri dal pareggio. Nella ripresa Gilardino inserisce Miretti e ridisegna la squadra con la difesa a quattro. Poco prima del sessantesimo il match viene momentaneamente interrotto per circa due minuti, a causa dell’intemperanza di alcuni tifosi del Genoa, contrariati da qualche decisione arbitrale: su uno degli assistenti di Rapuano piovono degli oggetti dalle tribune. In generale il secondo tempo viene giocato su ritmi più bassi e i contrattacchi dei rossoblù si rivelano inconsistenti. Il Como prova in più occasioni a colpire in contropiede e al 67′ viene annullato un gol a Cutrone per fuorigioco: sono tante le palle gol buttate alle ortiche dai ragazzi di Fabregas, poco lucidi nel cercare il 2-0. A venti minuti dalla fine Gilardino si gioca anche la carta Balotelli, ma la produzione offensiva del Grifone rimane sterile. Serve allora una palla inattiva per regalare un punto ai padroni di casa. Nel corso del secondo minuto di recupero, da corner, dopo la spizzata di Pinamonti, ci pensa Vogliacco a siglare l’1-1. Il Como alla fine paga i tanti errori sottoporta e non riesce a rialzarsi dai tre ko consecutivi.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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La Fiorentina si ferma a Cipro, l’Apoel vince 2-1

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NICOSIA (CIPRO) (ITALPRESS) – Ko inatteso per la Fiorentina che interrompe la sua striscia positiva perdendo 2-1 a Cipro contro l’Apoel Nicosia. Palladino fa turnover ed effettua anche delle mosse sorprendenti, con Adli trequartista e Parisi esterno alto nel 4-2-3-1. In attacco c’è Kouamè, che è il primo capace di impensierire l’ex Inter Vid Belec. Una conclusione debole e un tiro alto che spaventano l’Apoel, ma non lo piegano.
La Fiorentina controlla il gioco e non sfonda, rischiando grosso alla mezz’ora: El Arabi avvisa Terracciano, che risponde presente. La chance creata risveglia i ciprioti che, dopo tanta difesa, fanno malissimo al 37′: El Arabi apparecchia per Donis, che insacca con un destro morbido. Richardson e Mandragora provano a pareggiare, ma tutto si mette male per la Fiorentina al 46′. Merito ancora di El Arabi, che fa da sponda per Abagna, bravo a crederci dopo due rimpalli.
Si va dunque al riposo sul 2-0 per l’Apoel e Palladino osa, inserendo Beltran per Adli. Le mosse offensive del tecnico, che schiera anche Bove e Gosens, danno relativamente i loro frutti.
Per mezz’ora i ciprioti resistono e non soffrono contro la Fiorentina, prima di subire il 2-1 al 74′: Kouamè e Ikonè scambiano, la difesa di casa va in tilt ed ecco la rete della speranza dell’ex Lille. Passano due minuti ed ecco il nuovo brivido per i viola, visto che Chebake ed El Arabi sprecano un clamoroso contropiede che sarebbe valso il terzo gol.
Jimenez si copre nel finale, togliendo l’ex juventino Donis, e riesce a contenere i rivali. Il tentativo di rimonta della Fiorentina si chiude qui e, anzi, è Chebake a sfiorare ancora il gol. Nulla da fare per i viola e per mister Palladino, che subisce la prima sconfitta in Conference e interrompe la sua striscia positiva. I toscani non perdevano dal 15 settembre ed erano reduci da sette successivi consecutivi, otto nelle ultime nove gare tra Serie A e Conference League, ma si fermano a quota 6 punti.
Con questo risultato, a metà della League Phase, i viola sarebbero ottavi (e agli ottavi). Sale a quota 4 punti l’Apoel, che entra nella zona-playoff in una classifica unica che vede sei squadre a punteggio pieno: Chelsea, Legia Varsavia, Jagiellonia Bialystok, Rapid Vienna, Vitoria Guimaraes ed Heidenheim.
– Foto Ipa Agency –
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Lazio in testa in Europa League, il Porto cade all’Olimpico

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio batte anche il Porto e in beata solitudine guarda tutti dall’alto in Europa League. All’Olimpico finisce 2-1 grazie alle reti di Romagnoli (45+5′) e del solito Pedro (92′) che permettono ai biancocelesti di conservare il punteggio pieno (12 punti), con 11 gol fatti e 2 subiti. Ennesima prova di forza per gli uomini di Marco Baroni che infliggono una sconfitta ad una squadra che nell’Olimpico biancoceleste non aveva mai perso (due pareggi in due gare) e che in questa stagione non finiva ko dallo scorso 25 settembre. Il Porto però non sfigura. Anzi, prima del vantaggio laziale, i ragazzi di Vitor Bruno sfiorano il gol con l’occasione più nitida del primo tempo. Al 33′ Omorodion (4 reti fin qui in Europa) guida il contropiede e serve Fabio Vieira che, in area, si sposta la palla sul mancino e con una conclusione a giro colpisce sia il legno sia la traversa all’incrocio dei pali. La Lazio (che si è vista annullare un gol per fuorigioco di Castellanos) sblocca il risultato nell’ultimo minuto di recupero. Sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, Castellanos fa da torre per Romagnoli che sfrutta l’uscita incerta di Diogo Costa per depositare in rete di testa. Triplo cambio del Porto al 61′: fuori Fernandes, Namaso e Varela; dentro Joao Mario, Pepe e Nico Gonzalez. Al 66′ gli ospiti pareggiano: Fabio Vieira verticalizza per Galeno che sfonda sulla sinistra e scarica per Eustaquio che a centro area apre il piattone e con un rasoterra batte Mandas. Baroni corre subito ai ripari: fuori Tchaouna, Castellanos e Gigot; dentro Rovella, Gila e Dia. Il 37enne Pedro rimane in campo fino all’ultimo ed è lui a segnare il gol vittoria: lo spagnolo controlla un pallone sul cross di Isaksen e da due passi non sbaglia. La Lazio tornerà in campo in Europa League giovedì 28 novembre per sfidare all’Olimpico il Ludogorets. Lo farà da capolista e con un Pedro sempre più decisivo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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