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Cronaca

Regione Lazio, dal “Focus Africa” opportunità per le imprese

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ROMA (ITALPRESS) – La Regione Lazio ha presentato questo pomeriggio a Roma il “Focus Africa”, evento promosso da Lazio Innova e Simest per sostenere le aziende del Lazio interessate alle opportunità offerte dal continente africano al sistema produttivo locale. Ha aperto i lavori Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione con Bassam Essam Rady A. Rady, ambasciatore d’Egitto, e Pasquale Salzano, presidente Simest.
Nel corso del Focus, moderato dal presidente di Lazio Innova Francesco Marcolini, sono stati illustrati gli strumenti a disposizione delle imprese con gli interventi di Marco Riccardo Rusconi, direttore Agenzia Italiana per la Cooperazione e Sviluppo e Giuseppe Venneri, task force attuazione Piano Mattei Presidenza del Consiglio dei Ministri; e spiegate le relative opportunità d’internazionalizzazione con il contributo di Cristian Camisa, presidente Confapi; Annalisa Guidotti, direttore Comunicazione e Relazioni Internazionali Confapi; Alberto Coco, addetto finanziario della Banca d’Italia presso l’ambasciata italiana al Cairo; Laurent Franciosi, responsabile Sviluppo dei Mercati Internazionali di Cassa Depositi e Prestiti; Annamaria Germano, addetto finanziario della Banca d’Italia presso l’ambasciata italiana a Pretoria; Livio Mignano, responsabile della Rete Estera SACE; Letizia Pizzi, direttore generale Confindustria Assafrica e Mediterraneo. L’intervento conclusivo di Roberto Vigotti, segretario generale di Res4Africa, ha contribuito a contestualizzare il tema.
“Grazie a questo Forum vogliamo individuare le opportunità di crescita e collaborazione offerte dal continente africano alle imprese del nostro territorio che desiderano sviluppare nuove attività in Africa – ha detto Roberta Angelilli -. Sono diversi i comparti di investimento da poter coinvolgere, spaziando dall’energia rinnovabile all’agricoltura, dalle infrastrutture al turismo, senza dimenticare le grandi potenzialità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In questo contesto il Lazio può senz’altro beneficiare dell’export verso i paesi africani, fornendo prodotti e servizi di alta qualità in molteplici settori che rappresentano un’eccellenza per la nostra regione come la moda, il design, l’alimentare, l’elettronica, la meccanica, l’aerospazio e l’audiovisivo. Le imprese laziali avrebbero l’opportunità di stabilire partenariati strategici con aziende africane per ampliare la propria presenza e collaborare su progetti condivisi, per cooperare allo sviluppo sostenibile dell’Africa e contribuire alla trasformazione digitale e allo sviluppo economico”.
“Apriamo oggi un percorso di analisi sui mercati africani, le normative locali e i contesti culturali in cui le nostre imprese possono internazionalizzarsi, beneficiando delle partnership locali attraverso una strategia ben pianificata per raggiungere questi obiettivi, anche grazie alle opportunità che ci offre il Piano Mattei”, ha concluso Angelilli.

– foto ufficio stampa Lazio Innova –
(ITALPRESS).

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FARMACIA 2.0 – COMUNICHIAMO – 24 FEBBRAIO 2025 – A CURA DELLA FARMACIA DE PAOLI DI LUNGAVILLA

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Italia-Emirati Arabi, Mattarella “Amicizia e collaborazione crescente”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ la prima visita di Stato di un presidente degli Emirati Arabi Uniti in Italia e le sono grato per effettuarla, anche come segno dell’amicizia che intercorre tra Emirati Arabi Uniti e Italia e della volontà di intensificare la collaborazione in tanti aspetti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro col presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed Bin Zayed al Nahyan, al Quirinale. “E’ un piacere rinnovare il benvenuto a lei e alla delegazione che l’accompagna, la sua presenza a Roma è un onore per la Repubblica Italiana ed è per me un motivo di grande gioia averla al Quirinale ancora questa mattina. La ringrazio per il nostro scambio di opinioni ieri sera durante il pranzo e per quello che abbiamo appena avuto. Lei incontrerà tra poco la presidente del Consiglio e sarà un’occasione di approfondimento ulteriore del significato di questa sua vista, di cui la ringrazio”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Influenza, medici di famiglia “No alle cure fai da te”

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ROMA (ITALPRESS) – Il picco è superato, ma l’incidenza del tasso di influenza resta elevata, con i bambini che sono i più colpiti. In questa situazione, spesso, vi è il rischio di ricorrere a farmaci noti ma non sempre appropriati. Per questo i medici di famiglia della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie intervengono per sottolineare i rischi e gli usi appropriati tra paracetamolo, antinfiammatori, antibiotici. Ogni farmaco deve essere assunto per uno scopo specifico, visto che la somministrazione di ciascuno di questi può non sortire l’effetto desiderato e generare effetti collaterali. L’influenza di quest’anno è stata spesso percepita come più aggressiva rispetto alle stagioni precedenti, con sintomi più intensi, una durata prolungata e un maggior rischio di complicanze. Diversi fattori possono aver contribuito: la possibilità di una variante più contagiosa del virus circolante; la minore immunità della popolazione dopo le misure di protezione per il Covid; le co-infezioni con altri virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale o il rinovirus; le condizioni individuali come età e comorbosità. Tra i sintomi più comuni vi sono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, tosse secca e persistente.
Per affrontare l’influenza e i suoi sintomi vi è spesso confusione in riferimento ad antibiotici, antiinfiammatori, paracetamolo. La terapia deve essere focalizzata ad alleviare i sintomi che inficiano la qualità di vita del paziente, sintomi che peraltro possono avere un impatto variabile per la diversa tollerabilità individuale. La febbre, per esempio, è una reazione dell’organismo contro i virus, quindi, se è ben sopportata, non richiede obbligatoriamente l’assunzione di farmaci.
“Gli antinfiammatori contrastano le difese naturali dell’organismo prodotte nei confronti dei patogeni – spiega Alessandro Rossi, Presidente SIMG – Interrompono la risposta dell’organismo e non rispondono all’infezione. Questi farmaci comportano diversi rischi: prolungamento della malattia; aumento del rischio di complicanze come polmoniti; disturbi gastrointestinali; nei soggetti anziani, ripercussioni sulla funzionalità renale e sull’apparato cardiocircolatorio, provocando rialzi della pressione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati (ma non nei primi giorni) per alleviare i sintomi qualora questi siano sostenuti da una chiara natura infiammatoria, ma devono essere usati con cautela, soprattutto in pazienti con problemi gastrointestinali o cardiovascolari; in ogni caso, prima di assumerli è sempre consigliabile consultare il medico prima del loro uso”.
“Il paracetamolo è il farmaco di maggiore affidabilità per ridurre la febbre e alleviare dolori associati alle sindromi virali come mal di testa o dolori muscolari: non interviene sul meccanismo di infiammazione, ma agisce solamente con scopo analgesico, ha un effetto peculiare sulla febbre ed è un farmaco sicuro, tanto che si raccomanda sia agli anziani che ai bambini, fino anche alle donne gravide”.
“Relativamente alla prescrizione degli antibiotici, la SIMG ha sensibilizzato i medici di famiglia a una somministrazione prudente e secondo reale necessità – evidenzia Alessandro Rossi – Gli antibiotici, infatti, non devono assolutamente essere presi in considerazione in caso di infezione virale. Devono essere assunti solo in caso di infezione batterica, previa prescrizione medica e per la durata indicata: il rischio, oltre a quello di effetti collaterali, è quello che i batteri sviluppino resistenza agli antibiotici, vanificandone l’impiego e alimentando un fenomeno che già è preoccupante a livello globale”. “Il medico di medicina generale può essere consultato in qualsiasi momento – aggiunge Alessandro Rossi – Certamente il suo coinvolgimento è necessario se la durata dei sintomi supera i 3-4 giorni, se vi è febbre persistente e resistente ai farmaci, se, soprattutto in soggetti fragili, compaiono sintomi nuovi come una dispnea, un dolore al petto o, nelle persone molto anziane, insorgenza di confusione mentale. In ogni caso, una consultazione anche solo telefonica rende il cittadino più sicuro e rende più agevole la gestione di sindromi virali di questo tipo. Il medico di famiglia, infatti, è quello che conosce da più tempo la storia personale del paziente, la sua situazione familiare e mantiene con lui un rapporto fiduciario e protratto nel tempo”.
-foto ufficio stampa Studio Diessecom –
(ITALPRESS).

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