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Politica

Studio Swg-Giornaliste Italiane, maschi giovani insofferenti su parità

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ROMA (ITALPRESS) – La diffusione di stereotipi di genere tra gli italiani è sempre più bassa, ma i maschi più giovani sembrano mostrare una netta insofferenza verso la parità che si esplicita in un atteggiamento generale di richiamo della centralità del ruolo maschile, anche all’interno di spazi storicamente più percepiti come al femminile. E’ quanto emerge dalla ricerca “Violenza di genere: percezione e opinione della popolazione
italiana”, realizzata da SWG per Giornaliste Italiane.
Rispetto alla violenza di genere l’atteggiamento di fondo degli italiani evidenzia da un lato la responsabilità piena e incontrovertibile attribuita a chi la violenza la agisce, soprattutto se la vittima non è in condizioni di opporsi, dall’altro la necessità che una donna debba comunque sempre rimanere in guardia ed evitare situazioni che potenzialmente possano metterla in pericolo. E per 4 italiani su 10 alcune donne si mettono in pericolo da sole.
Anche in questo caso l’opinione dei giovani uomini è decisamente più assolutoria nei confronti del genere maschile, mentre tra le giovani donne sono ritenute inaccettabili tutte le forme che ne limitano la libertà.
Anche l’identikit dell’autore di violenza sulle donne è profondamente diverso tra giovani maschi e giovani femmine: per i primi corrisponde alle caratteristiche del soggetto ai margine della società, con precedenti penali e problemi psichici; tra le giovani femmine assomiglia molto di più al vicino di casa.
E se per 8 italiani su 10 una donna che ha subito violenza dovrebbe sempre presentare denuncia, questa certezza cala al 74% tra le giovani donne e al 63% tra i giovani uomini.
Sulla questione educativa, invece, l’accordo è decisamente più trasversale: genitori e scuola hanno la responsabilità di lavorare per trasmettere una corretta dimensione dei rapporti di genere.
L’indagine è stata condotta tramite interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione composto
da 837 cittadini italiani maggiorenni, rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, zona geografica di provenienza, titolo di studio e partito votato alle ultime elezioni. Le interviste sono state somministrate dal 13 al 15 novembre 2024.

– Foto SWG –

(ITALPRESS).

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Politica

Governo, Renzi “Dopo mille giorni l’incantesimo si sta esaurendo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono mille giorni e mille giorni. I mille giorni di Meloni sono diversi dai nostri. Se pensate che sia meglio avere un Governo con Giuli e Lollobrigida, Salvini e Santanchè, Urso e Tajani prego, votateli pure. Io penso che l’incantesimo si stia esaurendo e che sempre più persone diano un giudizio negativo su questi anni”.

Lo scrive nella sua Enews il leader di Iv Matteo Renzi che aggiunge: “Anche il mio Governo è durato mille giorni. E in quei mille giorni abbiamo fatto misure come gli 80 euro, il Jobs Act, Industria 4.0. Abbiamo abbassato la pressione fiscale eliminando l’IMU sulla prima casa, l’Irap costo del lavoro, le tasse sul mondo agricolo”. E aggiunge: “Per farla breve: noi abbiamo abbassato la pressione fiscale, Meloni l’ha alzata”.
-foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Gaza, Tajani “Attacchi israeliani non sono più ammissibili”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. E’ tempo di fermarsi e trovare la pace”. Così su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Lavoro, Meloni “In mille giorni creati più di un milione di posti”

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ROMA (ITALPRESS) – “In questi mille giorni di governo vedo soprattutto quello che non va, so che va fatto di più e meglio. Ma il dato che mi rende più orgogliosa è in ognuno di questi mille giorni sono stati creati più posti di lavori nuovi, più di un milione. C’è ancora molto da fare per colmare il divario che abbiamo rispetto alle altre nazioni europee”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al XX Congresso
confederale della Cisl.

“Le nostre priorità sono chiare: sostenere il lavoro, incentivare chi crea nuova e buona occupazione, far crescere i salari, creare un ambiente favorevole agli investimenti. I dati macroeconomici ci restituiscono un quadro incoraggiante, l’andamento dell’economia è positivo, l’occupazione continua a registrare dati positivi. La vera ricchezza di una Nazione risiede nel lavoro, in posti di lavoro di qualità“, ha aggiunto.

La premier ha quindi sottolineato che “come garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è un tema al centro dell’azione di governo. Ma anche qui serve fare di più perchè ogni vita spezzata è una sconfitta. Per questo abbiamo scelto di rafforzare la nostra azione portando le risorse per il 2025 a più 1,2 milioni. La sicurezza sul lavoro non è un costo ma un investimento e un diritto di ogni lavoratore”.

-Foto: Palazzo Chigi-

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(ITALPRESS).

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