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Cronaca

Manovra, Lionti (Uil Sicilia) “In piazza perché taglia risorse al Sud”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Noi domani scenderemo in piazza perchè questa manovra taglia risorse, soprattutto quelle destinate al Sud. La sanità ormai è completamente al collasso, caratterizzata da una carenza di personale e liste di attesa interminabili. Ma riduce i trasferimenti anche agli enti locali, al settore della scuola, mettendo a rischio servizi come le mense e il tempo pieno. Una riduzione che colpisce l’occupazione mentre noi chiediamo investimenti che diano un’occupazione vera e sicura”. Così Luisella Lionti, segretario generale della Uil Sicilia, in un’intervista all’Italpress, tornando sulle ragioni della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil per chiedere di cambiare la manovra di bilancio del governo nazionale, contro la quale scenderanno in piazza il 29 novembre in tutta Italia. Tra i temi principali quello dell’occupazione che in Sicilia rappresenta una vera emergenza: “I dati che continuano ad arrivare sono drammatici – avverte Lionti -, con i giovani che ormai scelgono di non continuare a studiare nell’Isola, e dopo il diploma vanno via. Ragazzi che comunque non trovano un’occupazione, una proposta per un futuro”. E se non si inverte la tendenza, “sicuramente tra una decina d’anni assisteremo a uno spopolamento drammatico, a fronte di un numero di anziani in aumento che saranno sempre più poveri con pensioni ancora più basse”.
Con un comparto produttivo in difficoltà, nell’Isola aumentano le imprese in crisi e tra queste l’ultima vertenza, in ordine di tempo, riguarda il futuro dell’area industriale di Priolo. “Si tratta di una emergenza che investe non solo i lavoratori ma tutta la popolazione nel Siracusano che vive di indotto – sottolinea Lionti -. Per questo noi diciamo ‘nò alla dismissioni, al contrario chiediamo investimenti affinchè questa transizione green avvenga rispettando l’ambiente ma anche i lavoratori. Per tutte queste ragioni, chiediamo un tavolo permanente con tutti i soggetti coinvolti per trovare soluzioni e risorse per rilanciare il piano industriale in quell’area”. Infine, il tema della siccità. La Sicilia, da circa un anno, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti. Tante le misure messe in campo dal governo regionale: dai ristori alla riattivazione dei dissalatori, fino al razionamento generale delle forniture in un’ampia parte del territorio regionale. “Tutto quello che è stato fino ad oggi per affrontare l’emergenza ben venga ma è chiaro che non basta – spiega -. Si doveva prevenire, perchè l’emergenza idrica che sta affrontando la regione è stata veramente drammatica. Abbiamo visto erogare l’acqua in alcuni comuni ogni 45 giorni, gli allevatori hanno registrato grandi perdite di bestiame, gli agricoltori hanno perso il raccolto con ingenti danni, e così anche il turismo. Vogliamo che si intervenga intanto su tutte le infrastrutture idriche per ridurre le perdite, e poi anche sulle dighe”. I dissalatori possono essere una soluzione ma “serve anche programmazione: non basta affrontare il problema solo quando diventa una tragica emergenza”, conclude.

– Foto gtr/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Italiani e infertilità: fenomeno diffuso ma trattamenti poco conosciuti

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ROMA (ITALPRESS) – La maggioranza degli italiani riconosce l’infertilità come un problema reale e trasversale, che coinvolge entrambi i sessi e tocca le dimensioni economiche, sociali, mediche ed emotive. Tuttavia, permangono pregiudizi, tabù e un insufficiente supporto a chi si trova ad affrontare questa difficoltà, con solo il 25% degli italiani che conosce le terapie e gli interventi per il trattamento dell’infertilità, mentre il 74% crede che la fecondazione assistita possa dare un contributo significativo nel contrasto al calo demografico in atto in Italia. E’ quanto emerge dall’indagine “Il fenomeno dell’infertilità: percezioni e vissuti degli italiani”, condotta dall’Istituto Piepoli, tra i temi al centro del Congresso Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), presieduta dal Professor Ermanno Greco, organizzato insieme alla Società Italiana Policistosi Ovarica (SIPO) a Roma, all’Università Medica Internazionale UniCamillus.
La maggior parte degli italiani (69%) pensa che la difficoltà ad avere figli, oggi, sia un problema piuttosto esteso, che coinvolge sia uomini che donne (86%). Gli italiani individuano fattori legati a stili di vita e ambientali come le principali cause del problema: età avanzata (39%); squilibri ormonali (34%); malattie pregresse (29%), fumo (26%); fattori psicologici e/o emotivi (24%); inquinamento, abuso di alcol e fattori ambientali (23%). Questi dati evidenziano la necessità di sensibilizzare il pubblico su comportamenti preventivi e sull’importanza di agire in modo tempestivo.
Solo il 25% degli italiani si dichiara a conoscenza delle terapie e degli interventi per il trattamento dell’infertilità, tra cui si distinguono le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) (19%). Tra le principali fonti di riferimento spiccano i medici specialistici e i centri di fecondazione assistita. Tuttavia, l’accesso ai trattamenti risulta ancora limitato da costi elevati e disparità regionali.
Con un tasso di natalità in continuo calo, ben 200mila bambini in meno nel 2024 secondo i dati del Rapporto annuale 2024 dell’Istat, gli italiani concordano sull’importanza della PMA nel contrastare questa tendenza. Il 74% degli intervistati ritiene che la fecondazione assistita possa dare un contributo significativo, ma sottolineano la necessità di rivedere le normative vigenti, come la legge numero 40, per adeguarle alle nuove esigenze sociali. In particolare, poco meno di un italiano su due è a conoscenza del fatto che la PMA sia normata da una legge. In generale, si prospettano alcuni cambiamenti e adattamenti relativi all’estensione del perimetro dei soggetti toccati o al favorire e qualificare l’uso di embrioni e ovociti. Le aspettative salgono su chi conosce la legge.
Gli italiani chiedono interventi concreti per affrontare il fenomeno, tra cui: facilitare l’accesso alle strutture mediche o centri specializzati attraverso il Sistema Sanitario Nazionale (36%), medici più formati su questa patologia (34%), maggiore presenza di Centri specializzati per la cura dell’infertilità e più finanziamenti per la ricerca medica (29%), inoltre educazione nelle scuole sul tema della fertilità oltre a campagne di sensibilizzazione ed eventi dedicati (23%).
L’infertilità, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una patologia e come l’assenza di concepimento dopo 12-24 mesi di rapporti mirati non protetti, è un fenomeno in crescita in Italia, che riguarda circa il 15-20% delle coppie, mentre nel mondo, circa il 10%-12%. Nonostante la sua diffusione, permane un senso di solitudine e una scarsa conoscenza delle cause e delle soluzioni disponibili.
Per Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), “l’infertilità non è solo un problema medico, ma è una sfida sociale ed emotiva che richiede maggiore attenzione e supporto da parte delle istituzioni e della comunità. E’ fondamentale abbattere i tabù, migliorare l’accesso alle cure e investire in informazione e prevenzione per garantire a tutte le coppie il diritto di costruire una famiglia. Con una maggiore sensibilizzazione e politiche più inclusive, possiamo dare una risposta concreta al calo demografico che sta interessando il nostro Paese”.
“L’Università UniCamillus è orgogliosa di ospitare il Congresso Nazionale S.I.d.R. e SIPO, due realtà chiave nel panorama della medicina e ricerca sulla fertilità – ha detto il Rettore di UniCamillus, Gianni Profita -. I dati recenti evidenziano come l’infertilità sia non solo una sfida medica, ma anche un problema sociale e culturale di grande impatto. In Italia il 69% della popolazione riconosce l’infertilità come un fenomeno diffuso che coinvolge entrambi i generi, spesso stigmatizzato. E’ grave che molte persone si sentano sole di fronte alla difficoltà nel concepire. Secondo l’indagine dell’Istituto Piepoli, presentata nel corso del Congresso che si svolge in UniCamillus, la maggior parte degli italiani percepisce le cure per l’infertilità come costose e difficili da ottenere, sottolineando l’urgenza di migliorare l’accesso ai trattamenti. Nonostante la disponibilità delle tecnologie di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), solo il 25% degli italiani ne ha piena conoscenza, confermando la necessità di diffondere una corretta informazione e di promuovere una cultura che superi i tabù sull’infertilità”. “In Università – ha aggiunto – siamo impegnati a supportare questi processi di sensibilizzazione e ricerca e siamo particolarmente felici di collaborare con il nostro Prof. Ermanno Greco, stimato docente di UniCamillus e Presidente del Congresso, il cui alto contributo scientifico ha reso possibile questo evento. In un contesto demografico in evoluzione, con una natalità in calo, il nostro ruolo è di offrire soluzioni e sensibilizzare su temi vitali per la società, qual è certamente quello che incide sul drammatico calo demografico del nostro Paese”.
Secondo Livio Gigliuto, Presidente dell’Istituto Piepoli, “la difficoltà ad avere figli, per gli italiani, è una condizione diffusa e trasversale, che coinvolge equamente uomini e donne e incide profondamente sulla società italiana, non solo sul piano medico, ma anche su quello psicologico, emotivo, culturale. Ma è anche un tema che investe la salute della nostra democrazia: 7 italiani su 10 pensano che le cure contro l’infertilità siano costose e in pochi possano permettersele, e quindi chiedono più supporto dalla sanità pubblica. Persistono insomma barriere economiche e un senso di solitudine, amplificati dalla scarsa consapevolezza e informazione sulle possibili soluzioni. Cosa serve per gli italiani? Maggiore informazione sul tema, più accessibilità alle cure e un sostegno pubblico più efficace per rispondere alle sfide demografiche del nostro tempo”.

– foto ufficio stampa ItalCommunications –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Maserati, arriva la serie limitata “GranTurismo 110 ANNIVERSARIO”

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MODENA (ITALPRESS) – 110 anni di performance, design, artigianalità, unicità e tecnologia, Maserati celebra un importante traguardo con la serie speciale di un modello iconico della casa del Tridente: “GranTurismo 110 ANNIVERSARIO”.
Maserati GranTurismo, spiega una nota, “è molto di più di una vettura: è un’icona, uno stile di vita, che incarna perfettamente lo spirito del Brand, un modello capace di coniugare prestazioni sportive con il comfort adatto alle lunghe percorrenze e il lusso, oltre a proiettarsi nel futuro, adottando per la prima volta nella storia di Maserati una propulsione 100% elettrica con la versione Folgore”.
Proprio GranTurismo Folgore diventa la protagonista della serie speciale “110 ANNIVERSARIO” – a tiratura limitata in un numero di esemplari che corrisponde agli anni compiuti dalla Casa del Tridente, simbolo di un ponte ideale tra passato, presente e futuro del Marchio. Quindi, Heritage e innovazione si fondono dando vita a contenuti esclusivi grazie al Programma di Personalizzazione Fuoriserie. Questa serie limitata è disponibile in due configurazioni da 55 esemplari ognuna: la prima in color Rame Folgore e la seconda nell’esclusivo colore Blu Inchiostro, entrambe con finiture dedicate, speciali cerchi con dettagli “black and copper” e rispettivamente interni in Econyl denim o black e cuciture in color rame o blu.
Vera e propria unicità di questa serie limitata è il logo creato in esclusiva per l’anniversario: il Tridente, seguito dalle cifre “110” con un particolare lettering inclinato, si trova sul C pillar e rappresenta la dinamicità e la capacità di innovazione del Marchio attraverso 110 anni di storia.
Lo stesso logo verrà posto su un’altra vettura di grande rilevanza per Maserati: la monoposto elettrica Tipo Folgore che parteciperà il prossimo 7 dicembre a San Paolo in Brasile alla prima gara della stagione 11 della massima serie totalmente elettrica, il campionato ABB FIA Formula E World Championship. La monoposto scenderà in pista con la nuova livrea blu e rose gold, impreziosita del logo-tributo 110 accanto all’abitacolo.
“GranTurismo 110 ANNIVERSARIO” farà, invece, il suo debutto su strada all’interno dell’esclusivo programma della Tridente Experience, una due giorni voluta da Maserati per celebrare l’importante anniversario insieme ai suoi ospiti ed ai clienti più appassionati.
La serie limitata, in entrambe le configurazioni Rame Folgore e Blu Inchiostro, sarà protagonista sabato 30 novembre con uno unveiling presso lo showroom di Viale Ciro Menotti, dove i partecipanti saranno immersi nella storia ultracentenaria e nella moderna identità del Brand.
“La missione di Maserati – conclude la nota – è scrivere il futuro della mobilità nel segmento del lusso, concentrandosi sulle richieste dei propri clienti. Una missione che continua anche dopo 110 anni e trova il suo slancio attraverso la serie speciale “GranTurismo 110 ANNIVERSARIO”, capace di guardare al futuro e portare, ancora una volta, il lusso italiano nel mondo”.

– foto ufficio stampa Maserati –
(ITALPRESS).

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Cronaca

CORRUZIONE, ARRESTATO IL SINDACO DI VIGEVANO CEFFA E INDAGATI L’EX EURODEPUTATO CIOCCA E L’IMPRENDITORE EDILE RIGHINI

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In tantissimi in mattinata hanno notato il movimento presso il municipio di Vigevano, in pieno centro. Le auto dei carabinieri andavano e venivano. E un motivo c’era: i carabinieri di Pavia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, di una consigliera comunale e di tre dirigenti di Asm (controllata dal Comune) in materia di reati contro la Pubblica amministrazione.

Perquisizioni anche per Angelo Ciocca ex europarlamentare e Alberto Righini, imprenditore edile. Origine dell’inchiesta il tentativo nel novembre del 2022 di rovesciare la giunta comunale (cosiddetta “congiura di Sant’Andrea”). Un consigliere sarebbe stato avvicinato per dimettersi per 15mila euro mentre il sindaco per avere sostegno da un’altra consigliera le avrebbe procurato una consulenza. Il sindaco è accusato di corruzione

Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa è stato posto ai domiciliari come Alessandro Gobbi (presidente di Asm Vigevano e Lomellina), Veronica Passarella, di Asm Vigevano, e altre due persone.
L’accusa è corruzione. Risultano indagati Alberto Righini, presidente di Ance, e l’ex europarlamentare Angelo Ciocca che è stato perquisito.  “Gli autori della proposta corruttiva – scrive la Procura in una nota – sarebbero stati un noto politico locale, ex europarlamentare e un imprenditore edile, Presidente dell’Ance di Vigevano”, ovvero Angelo Ciocca e Alberto Righini, le cui abitazioni e uffici sono stati perquisiti in mattinata”.

Tra i primi commenti dal mondo della politica quello del leader della Lega Matteo Salvini: “Conosco Andrea Ceffa (come lo conoscono i suoi concittadini e tutta la Lega) come persona onesta e corretta e all’esclusivo servizio del bene della sua città. Io personalmente e tutto il partito siamo al suo fianco – certi della sua integrità – e contiamo che possa chiudersi rapidamente questa brutta pagina, sicuri che possa dimostrare la sua totale innocenza. Da ministro ho lavorato con lui su alcune opere strategiche a partire dalla Vigevano-Malpensa e confido possa tornare al più presto in ufficio”, conclude Salvini.

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