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Atlanta batte Cleveland, vincono i Pistons di Fontecchio

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dieci gare tra il venerdì sera e la notte italiana in Nba. Si gioca anche per il penultimo turno dell’Emirates Cup e in quest’ottica è importante la vittoria di Atlanta che accede ai quarti, battendo ed eliminando di fatto i Cavaliers, in testa nella Eastern Conference ma già fuori dalla coppa. Gli Hawks vincono 117-101 portandone sei in doppia cifra con DèAndre Hunter che, dalla panchina, ne fa 23, Trae Young 21, Jalen Johnson 20 (con 9 rimbalzi e 7 assist), sono 15 quelli di Okongwu, 11 per Risacher e 10 per Bogdanovic. Tanta carne al fuoco e i Cavaliers vanno ko per la seconda volta consecutiva nonostante i 29 punti di Garland e i 24 di Mobley.
Bel successo anche per Detroit che si impone 130-106 sul parquet dei Pacers portando tutto il quintetto in doppia cifra e trovando in Malik Beasley il miglior realizzatore con 25 panchina dalla panchina. Doppia doppia per Cunningham e Duren, con 24 punti e 11 assist il primo, con 14 punti e 12 rimbalzi il secondo. Da segnalare anche i 23 punti di Ivey, i 16 di Harris e i 10 di Hardaway Jr, mentre Simone Fontecchio parte dalla panchina, gioca 17 minuti e chiude con 5 punti e 1 assist. Indiana non regge il passo, nonostante i 21 punti (con 9 rimbalzi) di Siakam e i 19 di Haliburton.
Tornando alla Emirates Nba Cup, successo che tiene a galla i Thunder che passano a Los Angeles, battendo 101-93 i Lakers. Ancora una volta è Shai Gilgeous-Alexander il trascinatore con 36 punti, 9 assist e 6 rimbalzi, ma non va dimenticata la doppia doppia da 11 punti e 18 rimbalzi di Hartenstein, così come i 19 punti di Jalen Williams. Dall’altra parte Dalton Knecht ne fa 20 ed è il migliore dei suoi in termini di punti, c’è anche la doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi di Davis, dalla panchina ne fa 17 (con 9 rimbalzi) D’Angelo Russel, mentre LeBron James chiude con 12 punti, 8 rimbalzi e 6 assist.
Nelle altre gare in programma vittorie per Knicks (99-98 sugli Hornets con 31 punti per Brunson), Grizzlies (120-109 sui Pelicans con 27 punti per Morant), Magic (123-100 sui Nets con 29 punti per F.Wagner), Timberwolves (93-92 sui Clippers ko nonostante i 20 punti e 11 assist di Harden), Miami (121-111 sui Raptors con i 26 punti di Butler), Boston Celtics (138-129 contro Chicago con la doppia doppia da 35 punti e 14 rimbalzi di Tatum) e Portland (115-106 su Sacramento con 26 punti e 9 rimbalzi per Ayton).
– Foto Ipa Agency –
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Il ct dell’Argentina Scaloni spegne le voci su Soulé in azzurro “Ha un futuro nella nostra Selección”

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – In Federcalcio non ci hanno mai davvero pensato. Anche Rino Gattuso non ha mai riflettuto sulla possibilità di inserire tra i suoi convocati Matia Soulé, trequartista della Roma che fin qui ha vestito le maglie delle selezioni giovanili dell’Argentina, ma mai quella della nazionale maggiore. Ci aveva pensato Luciano Spalletti, ma l’ex Juve aveva risposto: “No grazie, aspetto l’Albiceleste”. E una chiamata potrebbe arrivare presto, così come ha spiegato il commissario tecnico dei campioni del mondo, Lionel Scaloni, alla vigilia dell’amichevole con Porto Rico in programma nella notte italiana a Miami. Soulé è nei nostri radar così come altri ragazzi che seguiamo, credendo nelle loro qualità e nella possibilità di poter portare in Nazionale il loro contributo – le parole del ct argentino -. Sono giocatori che hanno un futuro nella nostra ‘Selección’”. Una risposta indiretta alle dichiarazioni dell’agente del giocatore della Roma che ha cercato di mettere pressioni al ct campione del mondo, ipotizzando una possibile convocazione azzurra.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Gattuso “Play-off? Vanno ancora conquistati, testa a Israele”

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UDINE (ITALPRESS) – “Se abbiamo iniziato a parlare di play-off? Prima ci dobbiamo arrivare, pensiamo alla partita di domani”. Rino Gattuso mette subito le cose in chiaro. Sfumato il primo posto nel girone, ormai saldamente in mano alla Norvegia, l’Italia dovrà passare dagli spareggi per arrivare ai Mondiali del 2026 e per farlo dovrà mettere al sicuro la seconda piazza. Ecco perchè la gara di domani di Udine contro Israele non va presa sottogamba.

“Faremo qualcosa di diverso rispetto all’Estonia – ha aggiunto il ct azzurro – Bisogna fare attenzione: è innegabile che hanno qualità con i due attaccanti esterni dentro il campo, hanno superiorità numerica perchè hanno giocatori che saltano l’uomo con facilità”. N

on si può però non parlare di tutto quello che c’è attorno, anche se gli sviluppi degli ultimi giorni hanno alleggerito la tensione. “Siamo felici che ci sia una tregua, vedere la gente che torna a casa, quel fiume di persone che tornano nella propria terra è emozionante, sono state immagini bellissime. Domani ci sarà gente fuori dallo stadio che contesterà, lo rispettiamo anche se dispiace per quelle famiglie che volevano portare i loro figli a una serata di festa. Ma avremo 10-11 mila persone dentro lo stadio e dobbiamo essere bravi noi a fargli venire voglia di incitarci e starci vicini. Se ho parlato alla squadra di questa situazione? No, abbiamo parlato solo della partita ma i ragazzi lo sanno che ci sarà un pò di gente fuori. Vedranno però anche quelli che sono dentro e ci concentreremo su quello che dobbiamo fare”.

Tornando al campo, avanti con i due attaccanti. “Avevo solo un dubbio, se riuscivamo a sopportarne il peso quando non avevamo la palla. Io sono contento non dei gol ma del lavoro che stanno facendo: rincorrono l’avversario, si sono fatti trovare pronti”.

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In generale si respira un’altra atmosfera in casa azzurra. “Mi piace vedere come i ragazzi stanno insieme, come affrontano gli allenamenti. Abbiamo un percorso, sapevamo già due mesi fa che non possiamo sbagliare ma la crescita mi piace. Sappiamo che dobbiamo migliorare ma ci sono anche tante cose positive. Sono venuto qua e sapevo al 100% quello che volevo fare e ho provato a fare quello che sto facendo: lavorare con voglia, con senso di appartenenza, sto cercando di fare questo. E parlare quando si deve parlare: noi non parliamo per 24 ore di calcio, lo facciamo quando dobbiamo. A me da calciatore dava fastidio, mi gasavo con poco, mi dovevano lasciare tranquillo. Ma i meriti sono tutti dei giocatori, li vedo con voglia: Bastoni poteva andare via ieri e invece è andato via solo stamattina, Moise sapevamo che non recuperava ma è rimasto fino a pranzo per mangiare con la squadra”.

A proposito di Kean, Pio Esposito si candida a una maglia da titolare dopo l’ottima prova di Tallinn. “E’ un ragazzo semplice, di poche parole, che pedala molto forte – dice del giovane attaccante dell’Inter – Ha numeri, corre come un centrocampista, poi bisogna vedere: sabato ha giocato 70-75 minuti e non li aveva fatti finora, la partita dura 95 minuti, c’è chi gioca dall’inizio e dà il massimo per 50-60 minuti e poi ci sono gli altri che entrano e fanno la differenza”.

Per quanto riguarda il suo ruolo, “penso che ci sia tantissima gente che pagherebbe per essere qua. Io vivo come un sogno mettere questa maglia. Quando sono arrivato qui ho pensato agli allenatori che ho avuto, a Lippi, a Trapattoni, chi l’avrebbe mai detto che avrei avuto questa possibilità? La vivo così. E’ vero che mi sento a mio agio, ho vissuto 11 anni indossando questa maglia, ho ritrovato persone con cui avevo già lavorato insieme da calciatore e tante cose mi vengono facili. Mi sembra di stare a casa, è un sogno”.

Ieri il suo predecessore, Luciano Spalletti, lo ha definito l’uomo giusto per la Nazionale. “E’ un uomo molto schietto e quello che dice lo pensa, ho apprezzato quello che ha detto. E’ uno che quando parla non regala mai niente”, ha concluso Gattuso.

– foto Image –
(ITALPRESS).

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Mancini “Con la Nazionale qualsiasi partita è come una finale”

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UDINE (ITALPRESS) – “Qualsiasi partita è come una finale, con questa maglietta ci sono delle responsabilità da portare in campo e domani sappiamo a cosa andremo incontro e cosa fare”. Così Gianluca Mancini, difensore della Roma e della Nazionale, alla vigilia della sfida di Udine con Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2026.

“All’andata è stata una partita un po’ folle, eravamo sul 4-2 all’86’ e ci siamo fatti rimontare da polli – ricorda il difensore giallorosso in conferenza stampa – Abbiamo però analizzato i nostri errori e cercheremo di non ripeterli contro una squadra che si è rivelata insidiosa”.

Sul suo ritorno in azzurro: “La Nazionale è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, portare questa maglia mi rende orgoglioso – sottolinea ancora l’ex Atalanta, che ammette di essere migliorato nel tempo dal punto di vista caratteriale – Quando vengo chiamato corro a prendere il treno per Coverciano, spero di restare in azzurro il più a lungo possibile e fare buone prestazioni”.

Mancini si sofferma sul gruppo formato da Gattuso: “E’ un aspetto che conta tantissimo, per iniziare un percorso e proseguirlo nel tempo è la parte fondamentale. I grandi gruppi sono alla base dei successi, allenarsi forte con il sorriso è la cosa più importante, e il mister ci mette nelle migliori condizioni tecniche possibili per rendere al meglio”.

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Tra l’Italia e il Mondiale si prospetta ancora lo ‘spettrò del play-off: “Finchè la matematica non ci condanna… Però non dobbiamo pensare troppo avanti ma a noi stessi, a dove siamo arrivati col mister e a crearci un futuro importante”, conclude Mancini.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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