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Politica

Libano, Crosetto “Unifil essenziale ma aggiornare regole d’ingaggio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non possiamo perdere altro tempo. Unifil, la missione delle Nazioni Unite, è essenziale per la pace e la stabilità del Libano, ma è necessario aggiornare le sue regole d’ingaggio e permettere alla missione stessa piena e concreta libertà di agire, nel rispetto della risoluzione 1701 dell’Onu”.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell’incontro con l’omologo libanese Sleem Maurice.
“Fondamentale, poi, sarà, sempre di più, riuscire ad assicurare sostegno finanziario, addestramento ed equipaggiamento delle Forze armate libanesi (Laf). La stabilità non solo del Libano, ma dell’intera area, diventerà concreta solo quando le Laf saranno più forti di Hezbollah e in grado di difendere il loro Paese, garantendo sicurezza e rispetto dei confini”, ha aggiunto il ministro. Secondo Crosetto, inoltre, “imprescindibile è anche il maggiore e stretto coordinamento tra Comitato tecnico per cessate il fuoco e Unifil. Bisogna aumentare e intensificare tutti gli sforzi internazionali, che l’Italia continuerà a sostenere con forza, per arrivare a effettiva attuazione della risoluzioni delle Nazioni Unite e per la stabilità della striscia a Sud del Litani. Ho ricordato di aver inviato una lettera, insieme alla collega spagnola Margarita Robles, per sollecitare una chiara presa di posizione dell’Onu. Naturalmente, ho espresso tutto il mio e nostro, dell’Italia tutta, apprezzamento per la presenza e il lavoro, silenzioso e coraggioso del contingente italiano di Unifil”, ha concluso il ministro.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero della Difesa-

Politica

Mattarella “La strage di Piazza Fontana uno squarcio nella storia nazionale”

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ROMA (ITALPRESS) – “La strage che, 55 anni or sono, colpì Milano, a Piazza Fontana, fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle Istituzioni una torsione autoritaria. Una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando che “il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, generando caos e generalizzazione della violenza. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime e sente il dovere della memoria”. Secondo il Capo dello Stato “il popolo italiano superò una prova terribile. Fu anzitutto l’unità in difesa dei valori costituzionali a sconfiggere gli eversori e a consentire la ripresa del cammino di crescita civile e sociale. Milano fu baluardo e tutto il Paese seppe unirsi. Preziosa eredità e, al tempo stesso, lezione permanente giacchè non era scontato.
Seguirono tentativi di depistaggio e di offuscamento della realtà”.
“L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti – continua Mattarella -.
La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni, consentendo di ricomporre il criminale disegno e le responsabilità. Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile”.
“Aver ricostruito la propria storia, anche laddove essa è più dolorosa, è stata condizione per trasmettere il testimone alle generazioni più giovani, a cui tocca ora proseguire il percorso di civiltà aperto dai nostri padri nella lotta di Liberazione e nella Costituzione”, conclude Mattarella.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Foti “Governo credibile e stabile, ora accelerare sulle spese del Pnrr”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono entrato in un ministero che era guidato da una personalità di indubbia capacità e concretezza. Occorre essere molto attenti: le questioni, soprattutto quando si parla di fondi europei, richiedono un’attenzione particolare. Sai che il tuo lavoro sarà attentamente vagliato, sia nella fase degli impegni che in quella di verifica delle spese”. Lo dice in un’intervista al “Corriere della Sera” Tommaso Foti, da pochi giorni ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione al posto di Raffaele Fitto, ora vicepresidente della Commissione Ue. Il fatto che Giorgia Meloni abbia tenuto per sè la delega per il Sud “è una precisa scelta di natura politica. Per confermare e sottolineare con forza l’impegno del governo per il Sud con la sua stessa persona”. “Sto esaminando tutti i dossier più significativi e più urgenti, entro la fine dell’anno dobbiamo mettere a punto la lettera da inviare alla Commissione Ue per ottenere la settima rata, che tra l’altro è cospicua, circa 18,2 miliardi di euro. E dunque, occorre verificare che i 67 obiettivi complessivi siano raggiunti”, aggiunge Foti.
“Io direi che siamo a ottimo punto. Sono ottimista sulla possibilità di raggiungerli tutti. E ora siamo in un momento importante sul fronte della rendicontazione delle spese effettuate”, assicura Foti. E la Corte dei conti? “Ha fatto la sua relazione sui dati di cui dispone, in modo senza dubbio corretto. Ci sono situazioni che possono migliorare. E io credo che il decreto del ministro Giorgetti che consentirà di erogare i finanziamenti fino al 90% sarà decisivo. Eviterà che i Comuni vadano in affanno di cassa. Semplificando la rendicontazione, sarà possibile disporre delle risorse in misura molto più veloce che in passato. Perchè il prossimo anno dovrà segnare un ritmo di spesa decisamente sostenuto rispetto a quello degli anni precedenti. Ma è un fatto fisiologico: in un’opera c’è la fase della progettazione, quella degli appalti e quella dell’esecuzione. E normale che la spesa segua ritmi collegati”, continua Foti, secondo cui “questo governo gode di una credibilità e stabilità difficili da mettere in discussione. Certo, con la dialettica propria delle forze politiche che lo compongono. Anche quella è normale. Ma il punto è che c’è una maggioranza che quando deve esprimersi, vota all’unanimità. A differenza di un’opposizione che spesso ha posizioni più numerose dei partiti che la compongono”, conclude.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

I Reali di Spagna in visita in Italia

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna, in visita di Stato in Italia. Il presidente Mattarella ha accolto Felipe VI con gli onori militari nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale. Dopo la presentazione delle rispettive delegazioni ufficiali nella Sala del Bronzino, il presidente Mattarella e il re Felipe VI hanno avuto un colloquio.

– Foto Quirinale –

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