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Cronaca

L’Inter cala il tris contro il Parma e riprende la rincorsa

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MILANO (ITALPRESS) – Tutto facile per l’Inter che a San Siro apre la quindicesima giornata della Serie A stendendo 3-1 il Parma: apre le danze Dimarco, poi arrivano i gol di Barella e Thuram. Nel finale accorciano le distanze gli ospiti con l’autorete di Darmian.
Inzaghi sceglie l’undici che aveva iniziato il match di domenica scorsa al Franchi contro la Fiorentina: 3-5-2 con Dumfries e Dimarco sugli esterni, davanti Lautaro Martinez e Thuram. Dopo il pesante successo interno sulla Lazio, Pecchia punta a far male in contropiede e sceglie Man, Cancellieri e Mihaila per giocare a sostegno della punta Bonny. Nerazzurri padroni del campo sin dalle battute iniziali. Un bel collo esterno di Calhanoglu vale come prima conclusione del match che si spegne a lato della porta difesa da Suzuki. Ancora il turco è pericoloso su palla inattiva dopo che il Var trasforma in punizione dal limite un calcio di rigore inizialmente concesso dall’arbitro Abisso per un contatto tra Keita e Lautaro quasi sulla linea dell’area. Nel Parma si fa male Balogh (dentro Leoni) e l’Inter spinge ancora con Thuram, sprecone da pochi passi, e Dumfries che calcia da posizione defilata e centra in pieno il palo. Per fuorigioco viene annullato l’1-0 di Lautaro mentre Mkhitaryan va in slalom e semina il panico ma poi non inquadra lo specchio della porta. Su cross di Dimarco, un’indecisione di Suzuki regala un’altra grande chance a Lautaro, ma l’argentino sotto porta manda alto. Fin qui, della produzione offensiva ospite si è visto davvero poco: solo uno scambio tra Bonny e Sohm, con quest’ultimo che va al tiro senza fare paura a Sommer. A due minuti dalla mezzora il portiere dell’Inter si rifugia in corner su una botta di Cancellieri e il Parma sembra prendere coraggio, ma prima dell’intervallo si sbloccano i campioni d’Italia: Dimarco dialoga in area con Mkhitaryan, si inventa un meraviglioso controllo a seguire con il tacco che manda fuori tempo Man, e infila Suzuki con un destro chirurgico sul palo lontano. A inizio ripresa la squadra di Inzaghi archivia la pratica. Su un meraviglioso lancio di mezzo esterno di Mkhitaryan, Barella scatta sul filo del fuorigioco e poi è glaciale sotto porta per il 2-0. Un lungo check con il Var serve per verificare la posizione di partenza del centrocampista, ma dopo qualche minuto di attesa arriva il verdetto che fa gioire San Siro: il gol è buono. Sulle ali dell’entusiasmo l’Inter sfiora in un paio di circostanze il 3-0, mentre il Parma prova a pungere in ripartenza ma ha le polveri bagnate. Al minuto 67 arriva il tris nerazzurro: corner di Calhanoglu, spizzata di Bisseck e tutto solo Thuram insacca sul secondo palo. Scorrono così di fatto i titoli di coda sul match anche se nel finale il Parma può accorciare grazie allo sfortunato autogol di Darmian e il Var cancella il secondo rigore della serata che si era procurato Lautaro (Hainaut tocca il pallone e non il giocatore). Nella festa di San Siro, l’Inter torna a -1 dalla vetta.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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