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Bolelli-Vavassori in finale nel doppio ad Adelaide

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ADELAIDE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Non male come inizio stagione, un successo sui numeri uno del mondo, per giunta in rimonta. Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno centrato l’ingresso in finale nell’”Adelaide International”, Atp 250 da 680.140 dollari di scena sul cemento australiano, ultima chance – insieme al “250” di Auckland – di rifinire la preparazione in prospettiva Australian Open, il primo Slam dell’anno che scatta domenica a Melbourne Park. I due azzurri, terzi favoriti del seeding, hanno superato in rimonta per 4-6 7-6(3) 10-8, dopo quasi un’ora e tre quarti di partita, la coppia formata dal salvadoregno Marecelo Arevalo e dal croato Mate Pavic, numero 1 del ranking di specialità. Bolelli e Vavassori, all’ottava finale Atp raggiunta insieme, si giocheranno il quarto trofeo in coppia con i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puez, seconde teste di serie (rispettivamente n.10 e n.11 della classifica), vincitori delle ultime Atp Finals di Torino (battendo proprio Arevalo/Pavic). In semifinale Krawietz e Puez hanno avuto la meglio per 7-6(4) 7-5, in un’ora e 41 minuti, sul finlandese Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten, quarte teste di serie (n.16 e 14 del ranking).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scudetto, i tecnici di A votano Inter. Paz ed Empoli le rivelazioni

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ROMA (ITALPRESS) – L’Inter sarà campione d’Italia, l’Empoli e il lariano Nico Paz sono le assolute rivelazioni, almeno per il girone d’andata, rispettivamente come squadra e calciatore. E’ quanto emerge dal tradizionale sondaggio di metà campionato promosso dall’ITALPRESS con la maggior parte dei tecnici di serie A. Inter protagonista per la corsa al titolo (7 voti), tallonata dal Napoli (3 voti) e Atalanta (1). L’Empoli (con 3 preferenze) è stato scelta come squadra rivelazione di questa prima parte di stagione, seguita da Fiorentina, Lazio e Udinese (2 voti a testa), quindi citazioni anche per Atalanta, Como e Napoli. E tra i calciatori spicca con 4 voti l’argentino Nico Paz, poi il fiorentino Kean e il veronese Belahyane (2 voti), quindi citazioni per Esposito, Lookman, Lucca e Zappa (1 a testa).

Queste le tre domande rivolte ai tecnici:
1. Squadra rivelazione del campionato
2. Calciatore rivelazione del campionato
3. Chi vincerà lo scudetto

VINCENZO ITALIANO (BOLOGNA)
1. Empoli
2. Paz (Como)
3. Napoli

DAVIDE NICOLA (CAGLIARI)
1. Fiorentina
2. Zappa (Cagliari)
3. Inter

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CESC FABREGAS (COMO)
1. Fiorentina
2. Paz (Como)
3. Inter

ROBERTO D’AVERSA (EMPOLI)
1. Udinese
2. Kean (Fiorentina)
3. Napoli

MARCO OTTOLINI (DS GENOA)
1. Udinese
2. Lookman (Atalanta)
3. Inter

SIMONE INZAGHI (INTER)
1. Empoli
2. Paz (Como)
3. —

MARCO GIAMPAOLO (LECCE)
1. Como
2. Paz (Como)
3. Atalanta

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FABIO PECCHIA (PARMA)
1. Lazio
2. Lucca (Udinese)
3. Inter

PAOLO VANOLI (TORINO)
1. Napoli
2. Esposito Sebastiano (Empoli)
3. Inter

KOSTA RUNJAIC (UDINESE)
1. Lazio
2. Kean (Fiorentina)
3. Napoli

EUSEBIO DI FRANCESCO (VENEZIA)
1. Atalanta
2. Belahyane (Verona)
3. Inter

PAOLO ZANETTI (VERONA)
1. Empoli
2. Belahyane (Verona)
3. Inter

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– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sinner “Melbourne posto speciale. Kyrgios? Non commento”

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – “E’ un posto speciale, e il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno, è una domanda a cui nessuno può rispondere, ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo”. Jannik Sinner torna a Melbourne per difendere il titolo agli Australian Open, il primo Slam vinto in carriera e prologo di un 2024 indimenticabile. “Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo – confessa il campione altoatesino, nella conferenza stampa riportata da Supertennis – Non ci sono molte altre prime volte a disposizione nel nostro sport. Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo”. Come un anno fa, a Melbourne Sinner farà direttamente il suo esordio stagionale: niente tornei di preparazione per il numero uno del mondo. “Ho deciso così perchè la stagione è molto lunga. Lo scorso anno ho chiuso l’anno con la Coppa Davis, e il tempo per riposare e resettare a quel punto non è molto – sottolinea – Per preparare al meglio il fisico, e per fare i cambiamenti tecnici e tattici necessari per il tuo gioco, ci vuole tempo ed è importante organizzare gli impegni e gestire le energie”. Soddisfatto della preparazione in off-season (“abbiamo fatto dei piccolissimi cambiamenti su tutti i colpi, a questo livello sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Per me è molto importante cercare di variare un pò il gioco, cercare di andare avanti un pò di più”), Sinner preferisce non rispondere alle provocazioni di Kyrgios sul caso Clostebol. “Non voglio commentare quello che dicono Nick o gli altri giocatori – conclude – Io so come sono andate le cose, so di non aver fatto nulla di male ed è per questo motivo che sono ancora qui e sto ancora giocando. Per me la cosa che conta davvero è avere al mio fianco le persone che mi vogliono bene. Mentirei se dicessi che non penso a quello che è accaduto e che ho dimenticato, è una cosa che mi accompagna oramai da qualche mese ma in questo momento siamo in una fase in cui non si sanno molte cose. Io non ne so molto più di voi”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Giampaolo “A casa non mi annoiavo, ora voglio salvare il Lecce”

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LECCE (ITALPRESS) – “Sono stato due anni a casa e non mi sono mai annoiato, non è che non dormivo perchè dovessi allenare una squadra. La mia preoccupazione era farmi trovare pronto e preparato nel momento in cui fosse arrivata la chiamata ma mi preparavo, studiavo, aggiornavo per essere pronto nel momento in cui fosse arrivata una proposta. Ma l’ho vissuta serenamente”. A Marco Giampaolo la panchina non mancava ma quando è arrivata la chiamata di Corvino non ha esitato. Ora, sotto la sua guida, il Lecce sta provando a restare in serie A, missione che per il tecnico dei salentini è più che alla portata nonostante le difficoltà. “L’obiettivo è salvarsi il prima possibile, il campionato è durissimo e i competitor sono agguerriti, le squadre dietro giocano bene, il campionato è duro e difficilissimo e l’obiettivo è quello perchè la lotta è bella tosta – sottolinea a “Storie di Serie A” su Radio TV Serie A con RDS – Il Lecce è una squadra abbastanza giovane e molti giocatori possono sfruttare il fatto che essendo giovani possono avere margine o ambizioni diverse. Qualche giocatorino interessante c’è, qualcuno è più esperto, affidabile e garantisce un livello di prestazione sempre buono, qualcuno magari una domenica sì e l’altra un pò meno, però questo fa parte del processo di crescita e dei buoni profili ci sono”. Uno di questi è Rafia. “Ha tante qualità, un difetto ce l’ha e ci sto lavorando, cioè che tiene troppo la palla, la tocca 50 volte e la potrebbe pulire ogni tanto invece si incasina da solo, va a cercare il dribbling, lotta, poi lo perde, una volta la perde, una volta no, tutto lavoro sprecato – sottolinea Giampaolo – Berisha ha qualità, viene dal settore giovanile, c’è poi un altro profilo giovane che è Helgason che ha giocato poco ma ha delle qualità, Krstovic è pesante e ha forza”. Fra i giocatori più interessanti c’è sicuramente Dorgu. “E’ molto giovane, è un ragazzo di grandi qualità fisiche e tecniche, ancora bisogna capire qual sia la sua collocazione precisa in campo, quella più naturale. Dalla sua ha l’età e non può far altro che migliorare. Baschirotto? E’ sempre al campo, anche quando c’è il giorno di riposo. E’ arrivato in Serie A grazie al rispetto dei suoi principi di sacrificio. Ha una disponibilità al lavoro straordinaria, è un capitano giusto e presente, con il quale io ho un ottimo rapporto, è molto importante per questo Lecce e quasi determinante”. Nel calcio di oggi “è importante sapersi adattare, è importante riconoscere quali sono le peculiarità e le caratteristiche della tua squadra e anche farsi meno problemi, meno sai e meglio stai – ride Giamapolo – Ma sono aperto al confronto, è stimolante quando un calciatore mi chiede perchè è interessante e vuol capire, il mio compito è chiarire un problema, non voglio che i calciatori annuiscano con la testa e poi non abbiano capito nulla. Sono aperto al dialogo e al colloquio, la mia porta è sempre aperta. Il termine “maestro”? Probabilmente per le mie caratteristiche, ma non mi sento un maestro, sono un organizzatore di squadre, di collettivo, che non si limita agli 11, ma allargo la sfera a tutti i calciatori che ho sempre allenato affinchè ognuno si riconoscesse in un compito, in un ruolo e non ho mai pensato ad un calcio o un’organizzazione individuale, come quella di oggi in Italia”. Allievo di Galeone (“con lui mi sono divertito tanto, è stata un’esperienza straordinaria, oltre che un grande allenatore, un grande personaggio”), nel 2009 vicino alla Juve (“la delusione fu tanta”), allenare il Milan “è stata una grande opportunità, però poi per tante circostanze e tanti aspetti non si è concretizzata, non ha avuto un esito positivo”. E in futuro? “Allenerò fino a quando ne avrò e poi quando non ne avrò più andrò ad allenare i ragazzi a casa mia e quella è una cosa che voglio fare e che farò”, promette.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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